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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 648 del 08 maggio 2017
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - "ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue - Linea 2 Antichi Mestieri". Approvazione dell'Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e della Direttiva.
Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti volti alla promozione dell’inclusione sociale attraverso il sostegno all’occupazione e allo sviluppo del “capitale sociale” del territorio mediante la realizzazione di percorsi finalizzati a valorizzare in ottica innovativa i mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, anche attraverso la costruzione di reti tra soggetti diversi in un’ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa, avvicinando nel contempo i destinatari alla cultura d’impresa, per rafforzarne l’occupabilità e favorire la creazione di nuova impresa. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Obiettivo della politica regionale è promuovere la vitalità imprenditoriale, la diversificazione produttiva e la capacità di adattamento al cambiamento dei sistemi produttivi. Accanto al più generale aumento della competitività del sistema economico ed imprenditoriale, attraverso il Fondo Sociale Europeo si intende porre al centro la crescita della persona, agendo principalmente sull’incremento dell’occupabilità dei singoli, sviluppando azioni di formazione ed inserimento lavorativo che consentano loro di acquisire conoscenze e competenze essenziali all’inserimento nel mercato del lavoro, adottando così un approccio di prevenzione e limitazione del rischio di esclusione sociale.
Considerato il contesto produttivo veneto costituito da un conglomerato di realtà artigiane, industriali, di servizio, commerciali, ecc., di piccole e piccolissime dimensioni e con una prevalente vocazione manifatturiera, è necessario perseguire politiche di investimento mirate, anche in un quadro di sviluppo socialmente sostenibile e di sensibilità verso i territori di riferimento, valorizzando il “capitale sociale” rappresentato dalle realtà imprenditoriali esistenti.
L’artigianato costituisce da sempre un’importante realtà produttiva e fattore di crescita economica in tutta Europa e l’Italia, in particolare, si caratterizza quale il paese europeo in cui esso rappresenta ancora una realtà estremamente importante e dinamica, sia in termini di esportazioni che in termini di incidenza nella creazione della ricchezza nazionale, nonostante la recente crisi economica abbia inciso negativamente sulle loro performance. Sono oltre 1,4 milioni le imprese artigiane attive in Italia (ovvero il 34,8% del totale delle imprese italiane extra agricole), di cui circa 145 mila operano nella Regione del Veneto.
Il confine tra attività artigiane e “altri mondi” contigui sta divenendo sempre più sfumato e con ampie aree di sovrapposizione. Infatti, esiste un artigianato di produzione che sconfina nella Piccola Media Impresa industriale (e viceversa), un artigianato di servizio che sconfina nell’attività commerciale e un’attività commerciale che è solo marginalmente anche attività di produzione. In questo scenario molti mestieri e alcune professioni rischiano di scomparire, disperdendo un patrimonio di conoscenze e ricchezze, altre subiscono un processo di trasformazione e altre ancora si innovano o si sviluppano in maniera particolarmente rapida.
Secondo recenti studi sulle tendenze dell’occupazione nei paesi ad alto reddito, i lavori basati sul “saper fare con le mani” saranno tra le professioni sempre più ricercate nel prossimo decennio e in un percorso di crescita e diversificazione del tessuto socio-economico regionale diventa fondamentale non disperdere il patrimonio di conoscenze, tecniche e tradizione legato alle produzioni tipiche della regione.
Investire sul “saper fare” è stato riconosciuto determinante anche dalla Commissione Europea, che ha considerato quest’ultimo un ingrediente chiave di molte nuove forme di lavoro, dove tecnica, maestranza e ingegno permettono alle idee di trasformarsi facilmente in realtà e di raggiungere velocemente il mercato. Sempre la Commissione Europea, ha enfatizzato lo stretto legame che intercorre tra “saper fare” e nascita di nuova impresa nell’ambito del “Piano d’azione imprenditorialità 2020 – rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa”.
Investire nel recupero e nella valorizzazione, anche in ottica innovativa, di tutti quei mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali, dove la componente del “saper fare” e dell’ingegno risultano essere competenze determinanti, rappresenta quindi una grande opportunità sia per promuovere l’occupabilità delle persone, adottando così un approccio di prevenzione e limitazione del rischio di esclusione sociale, che per sostenere la vitalità imprenditoriale del territorio, la sua diversificazione produttiva e la capacità di crescita dell’intero sistema, promuovendo modelli organizzativi e produttivi più sostenibili, sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse naturali e il rispetto dell’ambiente nei processi produttivi, sia per garantire organizzazioni più inclusive e attente al benessere individuale.
In tal senso diventa importante operare per la creazione di reti tra soggetti che rendano possibile creare, in un’ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), valore comune e più sostenibilità a livello locale. La collaborazione tra i diversi attori apporta vantaggi al tessuto economico, in quanto essa consente di instaurare rapporti migliori tra aziende e comunità di appartenenza, generare maggiore attrazione di forza lavoro preparata e possibilità di sviluppo di nuovi prodotti grazie a una migliore conoscenza della comunità in cui l’azienda opera. Nello stesso tempo anche il territorio si avvantaggia, poiché la rete contribuisce a mantenere la comunità attiva e aumentano le possibilità di occupazione. È così che si sviluppano modelli di economia collaborativa, che possono essere sostenuti ed integrati grazie all’apporto delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’iniziativa, di cui si propone l’approvazione, intende recuperare l’esperienza positiva realizzata nell’ambito del progetto “Giotto a bottega da Cimabue – La trasmissione dei saperi”, con cui la Regione del Veneto ha incominciato ad investire sul “saper fare” e che ha permesso la realizzazione di due specifiche iniziative (DGR n. 1965/2013 “Impariamo a fare impresa” e DGR n. 2092/2013 “Imprendiamo – Nuove idee per nuove imprese”) finalizzate a sviluppare modelli di apprendimento sempre più collegati al mondo delle imprese e al sostegno all’avvio d’impresa, nonché a favorire la diffusione dell’educazione all’imprenditorialità.
Con il presente Avviso, quindi, la Regione del Veneto intende continuare ad investire sul “saper fare”, sostenendo la realizzazione di interventi, volti alla promozione dell’inclusione sociale e dell’occupazione mediante la valorizzazione in ottica innovativa dei mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, anche attraverso la costruzione di reti tra soggetti diversi. L’Avviso rappresenta la seconda linea della nuova iniziativa regionale “Giotto a bottega da Cimabue”, che si integra con altri due interventi, uno volto al finanziamento di progetti rivolti a giovani disoccupati per il potenziamento delle competenze personali e professionali in linea con quanto richiesto dai cosiddetti nuovi “lavori ibridi” (di recente approvazione), l’altro, dedicato agli studenti degli Istituti Superiori Secondari di secondo grado e dei Centri di Formazione Professionale del territorio e volto al potenziamento delle competenze chiave di natura imprenditiva (in fase di approvazione).
L’iniziativa intende finanziare percorsi capaci, da una parte, di formare e sostenere una nuova generazione di “maestri d’arte” in grado di proteggere, promuovere, tramandare e innovare il grande patrimonio delle produzioni e delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete e, dall’altra, avvicinare i destinatari alla cultura d’impresa, per creare nuove occasioni di lavoro e crescita per il territorio, risvegliando il tessuto economico locale e sostenendolo in un percorso che ne amplifichi la visibilità e la conoscenza a livello globale, anche grazie all’uso dei nuovi mezzi di comunicazione e alla costruzione di reti tra i diversi “maestri d’arte”.
Le proposte progettuali dovranno realizzare interventi complessi basati su un apprendimento fortemente esperienziale e concentrarsi su uno o più antichi mestieri afferenti alle lavorazioni artistiche e della tradizione veneta. Le proposte dovranno rafforzare i contatti con il tessuto imprenditoriale del territorio, mediante lo strumento della formazione on the job di “bottega”, e realizzare attività volte all’acquisizione di competenze manageriali e trasversali utili all’avvio di nuova impresa.
Possono presentare candidatura i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della Formazione Superiore, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.
Si propone di procedere all’apertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali in risposta all’Avviso pubblico “ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue – Linea 2 Antichi Mestieri” per un importo complessivo di Euro 1.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione Sociale – POR FSE 2014-2020.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2017 - Euro 500.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2018 - Euro 500.000,00 di cui:
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti di impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.
Per la presentazione delle domande di contributo è prevista una modalità a sportello sempre aperto. Le domande di ammissione al finanziamento potranno pervenire in qualsiasi momento, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sino al 31/10/2017. Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata del Soggetto Proponente alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto
formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una commissione di valutazione nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.
Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme. Qualora le risorse finanziarie disponibili dovessero esaurirsi prima del 31/10/2017, a seguito del numero elevato di richieste, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione provvederà a comunicare con specifico provvedimento la chiusura anticipata del presente Avviso pubblico.
In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue – Linea 2 Antichi Mestieri”(Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B).
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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