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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 36 del 11 aprile 2017


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 22 marzo 2017

Approvazione dello schema dell'Accordo Novativo finalizzato all'aggiornamento dell'"Accordo Integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta - Gorzone attraverso l'implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino" tra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, associazioni ed Enti territoriali interessati.

Note per la trasparenza

In data 5 dicembre 2005 è stato sottoscritto dalla Regione, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare e dagli Enti e soggetti territorialmente interessati l’"Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino". Con il presente provvedimento si approva lo schema dell’Accordo Novativo finalizzato all’aggiornamento del suddetto Accordo integrativo e si prende atto che lo stesso sarà sottoscritto dal Presidente della Giunta o da un suo delegato.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
"Accordo Integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino" del 5 dicembre 2005 tra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, associazioni ed Enti territoriali interessati.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Il Consiglio regionale, nella stesura della L.R. 30/01/2004, n. 1 (Legge Finanziaria regionale) prevedeva, all'art. 22, apposite misure volte alla soluzione del problema dell'inquinamento del bacino del Fratta-Gorzone. In particolare il comma 1 individuava una serie di attività, promosse dalla Giunta, da effettuarsi al fine del raggiungimento dell'obiettivo ambientale succitato quali: censimento fonti inquinamento, monitoraggio quali-quantitativo delle acque superficiali e sotterranee, prevenzione ed abbattimento inquinanti, interventi migliorativi sui sistemi fognari-depurativi, incentivazione al riciclo e riutilizzo della risorsa idrica, interventi di riqualificazione ambientale ed interventi di sperimentazione.

Per il raggiungimento delle finalità sopra indicate la succitata Legge Regionale autorizzava in particolare la Giunta a promuovere la stipula di un Accordo Integrativo all'APQ2 (Accordo Programma Quadro) sottoscritto dalla Regione Veneto e dai Ministeri competenti il 23/12/2002.

In data 05/12/2005 veniva sottoscritto, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Regione Veneto, dagli Enti Locali e dalle Associazioni Territoriali che rappresentano le Aziende del Distretto Vicentino della Concia l’ "Accordo Integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino". Tale Accordo prevedeva un fabbisogno finanziario complessivo di 90 milioni di euro, assicurati per un terzo dalla Regione Veneto, per un terzo dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e per un terzo dai gestori di ambito del Servizio Idrico Integrato.

All’articolo 6, comma 1, dell’Accordo si provvedeva a precisare che “Le parti firmatarie riconoscono che la soluzione del trattamento e recupero dei fanghi, anziché del loro smaltimento a discarica, è essenziale per il perseguimento degli obiettivi stabiliti nell’Accordo…”. Inoltre, al comma 2 del medesimo articolo, era previsto che “… gli Enti Locali e le Associazioni territoriali che rappresentano le aziende conciarie si impegnano a presentare entro il 30 giugno 2006 uno studio di fattibilità per il trattamento fanghi e la dismissione delle discariche” e che “entro il 30 settembre 2006 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, la Regione Veneto, gli Enti Locali e le Associazioni Territoriali che rappresentano le Aziende del Distretto Vicentino della Concia si impegnano a sottoscrivere un apposito Accordo per la realizzazione degli impianti di trattamento dei fanghi e per la dismissione delle discariche”. Tale ultimo Accordo veniva sottoscritto in data 21/06/2013 stimando un fabbisogno finanziario per la realizzazione di un impianto di trattamento fanghi nella sua configurazione definitiva pari a 90 milioni di euro di cui 15 per l’impianto prototipale finanziato, quest’ultimo, in parte con risorse ministeriali per complessivi 10 milioni di euro.

Allo stato attuale nell’ambito dell’Accordo di cui trattasi risultano spesi:

  • € 32.652.104,43 a valere su risorse della Regione Veneto, superiori ai 30 milioni di euro previsti dall'Accordo in ragione di finanziamenti successivi concessi;
  • € 6.719.125,75 a valere su risorse del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Ma-re;
  • € 29.277.486,53 a valere su risorse dei gestori d’ambito, provenienti dalla tariffa del S.I.I..

Restano, pertanto, nell’ambito delle risorse previste nell’Accordo integrativo, a disposizione circa 23 milioni di euro a valere su fondi ministeriali. Preso atto delle risorse ancora disponibili, nell’ambito del Comitato di sorveglianza di cui all’art. 14 dell’Accordo Integrativo, al fine di aggiornarne la cornice programmatica e di attualizzarne gli obiettivi, ad inizio 2016 si avviava la revisione dello stesso cui partecipavano tutti i soggetti firmatari integrati con i nuovi soggetti portatori di interesse nel frattempo individuati. Dopo aver raccolto le osservazioni su una prima bozza, con nota del 09/08/2016 il Ministero provvedeva ad inviare a tutti i soggetti il testo dell’Accordo Novativo emendato alla luce delle osservazioni proposte, indicando in allegato le modalità ed i criteri secondo cui le stesse erano state integrate o meno nella stesura del nuovo Accordo.Successivamente, in data 02/11/2016, la Regione Veneto riconvocava il Comitato di sorveglianza per la discussione del testo rivisto ed inviato dal Ministero. Nel corso del Comitato venivano presentati ulteriori emendamenti che comportavano un rinvio della piena condivisione del testo in quanto le proposte avanzate necessitavano di una attenta valutazione tecnica. A seguito di tale valutazione e per la condivisione definitiva del testo il Comitato si riuniva in data 15/02/2017.

Considerato che Confindustria Vicenza, sottoscrittore dell’Accordo, aveva, in data 14/02/2017, provveduto ad inviare ulteriori richieste di modifica al testo, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, rappresentato dal Sottosegretario, pur condividendo il testo, si riservava, prima della sottoscrizione, di valutare le nuove proposte emendanti.

In seguito, per le vie brevi, il Ministero, tenuto conto delle proposte di Confindustria, proponeva una riformulazione dell’art. 1, comma 3, lett. a) e art. 3, comma 2, lett. c). Tale riformulazione è stata valutata dagli uffici regionali in contraddittorio, per le vie brevi, con i rappresentanti di Confindustria Vicenza. La valutazione ha portato ad un riscontro favorevole: le modifiche vengono pertanto inserite nel testo dello schema di Accordo di cui trattasi. Alla luce di quanto sopra evidenziato si propone all’approvazione della Giunta lo schema di Accordo Novativo finalizzato all’aggiornamento dell’"Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino”, così come rivisto ed integrato alla luce delle proposte di modifica avanzate dai soggetti firmatari e corrette in seguito da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare e riportato in Allegato A.

Si prende atto, infine, che alla sottoscrizione dello stesso Accordo provvederà il Presidente della Giunta o un suo delegato.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la legge regionale 30.01.2004, n. 1 ed in particolare l’art. 22;

VISTE la D.G.R. n. 3518 del 05.11.2004 e la D.G.R. n. 4177 del 30.12.2005;

VISTO l’ "Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino" tra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare e le associazioni ed Enti territoriali interessati”, sottoscritto in data 5 dicembre 2005;

VISTO l’ “Accordo per la realizzazione degli impianti di trattamento dei fanghi e per la dismissione delle discariche” di cui all’art. 6 comma 2 dell’Accordo integrativo di cui al visto precedente, sottoscritto in data 21 giugno 2013

VISTO il Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto approvato con DCR 107 del 5 novembre 2009;

delibera

  1. Di approvare lo schema (Allegato A) dell’Accordo Novativo finalizzato all’aggiornamento dell’"Accordo Integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino" tra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e le associazioni ed Enti territoriali interessati;
  2. di prendere atto che alla sottoscrizione dello stesso Accordo provvederà il Presidente della Giunta o un suo delegato;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. di incaricare il Direttore della Direzione Difesa del Suolo all’esecuzione del presente atto;
  5. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  6. di trasmettere il presente provvedimento al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e a tutti gli altri sottoscrittori;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

359_AllegatoA_342387.pdf

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