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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 114 del 25 novembre 2016


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1835 del 25 novembre 2016

Direttiva 91/676/CEE sulla protezione delle acque dall'inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole. Approvazione della documentazione elaborata in esecuzione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica - VAS (Dir. 2001/42/CE), ai sensi della DGR 31 marzo 2009, n. 791 e del "Terzo Programma d'Azione per le Zone Vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto".

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approvano i documenti tecnici richiesti dalle norme nazionali e regionali in materia, ai fini dello svolgimento della valutazione Ambientale Strategica (VAS), necessaria all’approvazione degli aggiornamenti della disciplina regionale in materia di utilizzo agronomico degli effluenti di allevamento, dei digestati e dei fertilizzanti azotati, sulla base del DM 25 febbraio 2016. Si approva nel contempo il “Terzo Programma d’Azione per le Zone Vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto”, in conformità all’articolo 5 della direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati).

L’Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

Per poter apportare i necessari adeguamenti alle misure di tutela delle acque dall’inquinamento da nitrati di origine agricola contenute nella disciplina regionale sull’uso agronomico degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati, la Regione del Veneto, con la DGR 18 agosto 2015, n. 1102, ha provveduto avviare le attività per il riesame quadriennale del “Programma d’Azione per le zone vulnerabili ai nitrati del Veneto”, secondo le previsioni dell’articolo 5 della direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati).

Dal punto di vista procedurale, è stato fatto riferimento a quanto stabilito dalla norma nazionale, il D.Lgs. n. 152/2006 per l’approvazione dei “…piani e programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale”, che impone l’esecuzione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nonché all’iter previsto dalla DGR n. 791/2009.

Nello svolgimento della procedura di Valutazione Ambientale Strategica in oggetto sono state progressivamente attuate tutte le attività previste dalle diverse “Fasi” in cui si articola il percorso delineato dalla disciplina regionale (DGR n. 791/2009 e smi) e che di seguito vengono descritte.

Nell’ambito della FASE 1 della procedura di VAS (“Elaborazione del documento preliminare e del rapporto ambientale preliminare”), come riassunta all’allegato A della DGR n. 791/2009, sono stati predisposti il “Documento preliminare” (allegato A), che contiene gli “… obiettivi generali che s’intendono perseguire con il piano o programma e le scelte strategiche pertinenti al piano o programma stesso”, ed il “Rapporto ambientale preliminare” (allegato B), sui “… possibili impatti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del piano o programma redatto sulla base dei contenuti del documento preliminare”.

I due documenti preliminari sono stati approvati con DDR n. 106 del 25.9.2015 e trasmessi, con nota del 1° ottobre 2015, a tutte le Autorità ambientali interessate (ARPAV, Province, Enti Parco, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e altre Strutture regionali competenti) per le finalità previste dalla procedura. Tra queste, in particolare, le Autorità consultate hanno potuto formulare eventuali pareri sulla completezza e congruenza dei due succitati documenti preliminari nella delimitazione del contesto ambientale e nell’identificazione del quadro giuridico-programmatorio, sulla base dei quali deve essere sviluppato il percorso di elaborazione delle misure di salvaguardia ambientale contenute nel “Programma d’Azione” (FASE 2 – “Consultazione con i soggetti competenti in materia ambientale e la Commissione VAS”).

In riscontro alla documentazione trasmessa alle Autorità ambientali (il “Documento preliminare” e il “Rapporto ambientale preliminare”), alla fine di ottobre 2015 sono pervenute alla Direzione Agroambiente 3 osservazioni che hanno trovato riscontro nel “parere motivato” n. 163 del 25 novembre 2015 della Commissione VAS (Struttura competente), le cui prescrizioni sono state riportate al paragrafo 1.4.2 “Parere della Commissione VAS ai documenti preliminari” del Rapporto ambientale sono altresì state inserite successivamente nel paragrafo 1.4.3 “Consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale” del Rapporto medesimo.

Con l’approssimarsi della fine del 2015, in vista dell’imminente scadenza della validità delle disposizioni del “Secondo Programma d’Azione Nitrati”, individuata nel 31.12.2015 dal dispositivo della DGR n. 1150/2011, e a causa dell’elevata complessità dell’intero percorso tecnico e amministrativo da sviluppare, è stato necessario provvedere a mantenere in vigore in via transitoria – nonché in regime di salvaguardia – le misure di tutela ambientale vigenti (DGR n. 1150/2011).

A tale scopo, con la DGR n. 1927 del 23.12.2015, è stata prolungata l’efficacia del Programma in vigore per il lasso di tempo strettamente necessario all’approvazione, con procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), del “Terzo Programma d’Azione Nitrati”, prendendo atto che “…la Commissione [UE] ha precisato che è facoltà dell’Italia e delle Regioni interessate disporre una proroga dei termini dei programmi d’azione vigenti … e consentire l’espletamento delle procedure VAS”, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, con propria nota del 15.12.2015.

Nel corso dei primi mesi del 2016 si è provveduto, da un lato all’organizzazione della documentazione tecnica e alle rilevazioni delle informazioni statistiche necessarie a redigere la proposta di Rapporto Ambientale, dall’altro a redigere il testo dell’articolato del Programma d’Azione e all’elaborazione della “Relazione tecnica di non assoggettabilità alla VINCA” del “Terzo Programma d’Azione”.

Si è pertanto data esecuzione alla FASE 3 (“Elaborazione della proposta di piano o programma e della proposta di rapporto ambientale”) della procedura di VAS.

Nello stesso arco di tempo, a livello nazionale, è giunto a conclusione il lungo percorso di approvazione del decreto interministeriale che aggiornava i contenuti del DM 7 aprile 2006, rimasto per un decennio il testo di riferimento per l’emanazione – da parte delle Regioni – della disciplina in materia di utilizzo degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati e, in particolare, per l’approvazione dei Programmi d’Azione per le Zone Vulnerabili ai nitrati origine agricola.

Il nuovo “decreto effluenti” è stato firmato il 25 febbraio 2016 dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di concerto con i Ministeri competenti in materia Ambiente, Sanità, Trasporti e Attività Produttive, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 aprile 2016. Da quel momento sono concessi alle Regioni 180 giorni di tempo per il recepimento delle disposizioni del decreto nell’ambito della propria regolamentazione regionale.

Con il suddetto decreto è stato effettuato l’aggiornamento dei contenuti del previgente DM 7 aprile 2006 (ora abrogato), consentendo di introdurre la nozione di “digestato” – sottoprodotto derivante dai processi di digestione anaerobica di matrici di origine agricola ed agroalimentare – nel novero dei materiali impiegabili ad uso agronomico secondo i criteri generali definiti per gli effluenti di allevamento. Le specifiche tecniche gestionali e i requisiti che il digestato deve possedere per poter essere valorizzato ai fini agronomici, tanto sotto il profilo delle caratteristiche chimico-fisiche, quanto sotto il profilo giuridico-amministrativo, erano divenuti infatti un presupposto la cui acquisizione era ormai improcrastinabile. Lo sviluppo di filiere di trattamento di biomasse, e la conseguente opportunità di impiegare ai fini agronomici materiali che sotto il profilo gestionale e della compatibilità ambientale posseggono un’utilità accertata, imponeva infatti l’emanazione di un provvedimento che ne regolamentasse in modo uniforme la gestione, sia a livello aziendale, che a livello territoriale.

A tale scopo, il DM 25 febbraio 2016 ha individuato le caratteristiche che contraddistinguono il digestato utilizzabile ai fini agronomici ed i requisiti che consentono di considerarlo un “sottoprodotto” ai sensi dell’articolo 184-bis del D.Lgs. n. 152/2006.

Con l’entrata in vigore del DM 25 febbraio 2016, è stato possibile pertanto dare completamento ai contenuti e al testo della Proposta di “Terzo Programma d’Azione” (“Disciplina per la distribuzione agronomica degli effluenti, dei materiali digestati e delle acque reflue, comprensiva del programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto”) in fase di VAS.

Va evidenziato che nell’ambito della predisposizione delle misure di tutela ambientale del Terzo Programma d’azione, è stato possibile tenere conto dei monitoraggi di oltre 20 indicatori ambientali effettuati negli anni 2012, 2013 e 2014, individuati – in particolare – in funzione della misurazione della qualità delle risorse idriche (acque dolci superficiali e sotterranee; acque marine e di transizione), dell’entità dei carichi zootecnici e delle pressioni ambientali esercitate dai fertilizzanti di origine zootecnica e di sintesi chimica. In tale contesto procedurale, proprio in virtù dell’elevato dettaglio dell’analisi svolta nel “Rapporto ambientale – VAS 2011”, nonché sulla base degli esiti di un completo e costante monitoraggio ambientale, effettuato nel corso del quadriennio interessato, è stato possibile intraprendere un percorso più semplificato nella redazione del nuovo Rapporto Ambientale, ma in ogni caso pienamente coerente dal punto di vista amministrativo. Non sono state infatti assoggettate a valutazione ambientale (e quindi anche a consultazione pubblica) tutte le componenti sulle quali le misure del programma possono determinare un impatto (già valutate in modo approfondito nel Rapporto ambientale 2011), bensì le sole modifiche di rilievo che il Terzo Programma d’Azione (2016-2019) introduce rispetto al previgente.

Nello sviluppo dell’iter procedurale della VAS, si rileva – in particolare – che un primo incontro a carattere generale tra tutte le Strutture regionali coinvolte per i diversi aspetti dalla definizione del Programma interessate alla materia (Sezioni Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Geologia e Georisorse, Difesa del Suolo, Caccia e Pesca, Progetto Venezia) ed i Servizi di ARPA (Servizi Coordinamento Osservatori Regionali e Segreterie tecniche, Osservatorio Acque Interne, Osservatorio Acque marine e lagunari e Servizio Meteorologico) si è tenuto il giorno 10 maggio 2016, presso la sede regionale di Via Torino, a Mestre. In quella sede la sezione Agroambiente ha messo in rilievo le principali tematiche di ordine agrozootecnico e ambientale che necessitavano di una condivisione di approccio operativo, evidenziando anche recenti aspetti di criticità messi in luce da indagini istruttorie pervenute agli Uffici.

Anche sulla base degli esiti dell’incontro, ARPA del Veneto ha realizzato in forma “coordinata” degli approfondimenti relativi allo stato delle matrici ambientali.

In base a tale accordo, oltre alle suddette informazioni, ARPAV si è impegnata a fornire all’Autorità procedente anche valutazioni sui presumibili effetti/impatti delle misure previste nel progetto di Programma d’azione. Tali valutazioni hanno supportato sia la definizione delle modalità operative di gestione di effluenti, digestato o concimi di sintesi chimica, finalizzate al contenimento del rischio ambientale, sia l’individuazione e la graduazione di eventuali “misure compensative”.

Un’ulteriore fase di condivisione del percorso di formazione del Programma d’Azione si è realizzata con l’organizzazione un incontro di presentazione dei criteri generali del nuovo DM 25 febbraio 2016 e degli effetti connessi al recepimento delle nuove disposizioni nell’ambito della disciplina regionale. L’incontro, tenutosi l’8 giugno 2016 presso la Corte Benedettina di Legnaro (PD) con il supporto organizzativo di Veneto Agricoltura, ha visto il coinvolgimento del partenariato economico (Organizzazioni Professionali Agricole, Associazioni dei Produttori) e delle Istituzioni competenti (Province, ARPA del Veneto e del Friuli Venezia-Giulia, AVEPA, Ordini e Collegi professionali). Ad un’esposizione di sintesi dei principi riconfermati e degli elementi innovativi introdotti con il DM 25 febbraio 2016, svolta da parte dei referenti della Sezione Agroambiente, hanno fatto seguito le richieste dei presenti di un’interpretazione di taluni aspetti di particolare interesse e la formulazione di osservazioni e suggerimenti. Gli argomenti rilevati in tale sede sono stati verbalizzati e sono entrati a far parte delle valutazioni del percorso di formazione della “proposta di Piano”.

In esecuzione della FASE 4 (“Adozione”) della procedura di VAS, oltre alla Proposta di Programma d’Azione anzidetto, sono state predisposte, dalla Struttura regionale proponente, la “Sintesi non tecnica” e la “Relazione tecnica di non assoggettabilità alla VINCA”, comprensiva della “Dichiarazione di non necessità di Valutazione di Incidenza”. Detta documentazione è stata adottata da parte della Giunta Regionale con la DGR 26 luglio 2016, n. 1200, tenendo conto della necessità dell’osservanza delle eventuali misure di salvaguardia rappresentate dalla prolungamento della validità, fino al completamento della procedura di VAS, del precedente “Secondo Programma d’Azione (allegato A alla DGR n. 1150/2011). La documentazione adottata è stata successivamente inviata, da parte della Struttura proponente (Direzione Parchi Foreste e Agroambiente), alle Autorità con specifiche competenze amministrative in materia ambientale, dando 30 giorni per la formulazione degli eventuali pareri ambientali di competenza; nel contempo, la documentazione adottata è stata resa disponibile per le necessarie consultazioni, da parte delle Autorità ambientali e di tutti i Soggetti pubblici e privati, tramite pubblicazione di apposito avviso nel BUR, sul sito internet della Regione del Veneto e resa disponibile anche tramite inserimento sul sito internet a ciò dedicato della Commissione regionale VAS.

Alla scadenza dei 30 giorni concessi alle Autorità ambientali, è pervenuto alla Direzione proponente il solo “parere” ambientale della Provincia Autonoma di Trento, i cui rilievi concernenti alcune scelte operate nella valutazione ambientale sono stati accolti e commentati nell’ambito del Rapporto Ambientale da porre in approvazione.

Dalla data di pubblicazione dell’avviso sul BUR e di messa a disposizione sui siti regionali di tutti documenti adottati, si è inoltre provveduto a porre in essere tutte le attività di consultazione pubblica, della durata di 60 giorni, riguardo alla proposta di programma e sulla proposta di rapporto ambientale, come previsto dagli articoli 13 e 14 del D.Lgs. 152/2006 e dalle eventuali specifiche leggi di settore, dando in tal modo esecuzione alla FASE 5 (“Consultazione e partecipazione”) della procedura di VAS. Entro il suddetto termine di 60 giorni, inoltre, qualsiasi Soggetto ha potuto presentare alla Struttura regionale procedente le proprie osservazioni anche fornendo nuovi o ulteriori contributi conoscitivi e valutativi.

Alla scadenza dei 60 giorni disponibili per la presentazione delle “osservazioni” da parte di tutti i Soggetti interessati, pubblici e privati, sono giunte 6 comunicazioni (due da parte dell’Associazione Veneta Allevatori, di Coldiretti Veneto, CIA del Veneto, Confagricoltura Veneto e dall’Ordine dei dottori agronomi e Forestali) contenenti le considerazioni e le proposte di modifica, non solo delle misure di tutela ambientale contenute nella Proposte di Programma d’Azione, ma anche le proposte concernenti aspetti amministrativi non specificamente riferiti agli aspetti ambientali oggetto della procedura di Valutazione Ambientale Strategica. In ogni caso, la valutazione di tutte le osservazioni presentate (67 richieste di modifica o chiarimenti) è stata effettuata da parte dei Soggetti che hanno redatto il Rapporto Ambientale (“valutatori”), ovvero la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca e ARPA del Veneto.

A seguito della trasmissione della documentazione prodotta a seguito dell’istruttoria delle osservazioni presentate nell’ambito della consultazione pubblica, ed in esecuzione delle ultime fasi previste dalla procedura di VAS (FASE 6 – “Parere motivato” e FASE 7 – “Approvazione”), sono stati predisposti gli elaborati necessari al pronunciamento, con espressione del “parere motivato” da parte della Commissione VAS si è espressa il giorno 17 novembre 2016, con Parere motivato n. 213.

In esito alle valutazioni effettuate dalla Commissione VAS, nell’ambito del suddetto Parere motivato sono state fornite le seguenti prescrizioni, da recepire prima dell’approvazione del Programma:

  1. aggiornamento delle Norme Tecniche di Attuazione (Disciplina in materia e Terzo Programma d’Azione), per quanto di attinenza al Rapporto Ambientale, secondo quanto evidenziato nel documento “VAS nitrati - Schema complessivo delle osservazioni pervenute”, valutato dalla Commissione VAS;
  2. aggiornamento del Rapporto Ambientale con le precisazioni e gli approfondimenti contenuti nel documento integrativo trasmesso alla Commissione VAS dalla Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca tramite e-mail in data 15 novembre 2016;
  3. compilazione della Dichiarazione di Sintesi in conformità dell’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato con D.Lgs. n. 4/2008, tenendo conto di tutte le precisazioni e gli approfondimenti forniti in sede istruttoria;
  4. conferma e osservanza, per quanto pertinenti, delle indicazioni e delle prescrizioni poste con il parere n. 39 del 7 luglio 2011, relativamente al Rapporto Ambientale del “Secondo Programma d’Azione per le Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola della Regione Veneto”;
  5. aggiornamento della Sintesi non Tecnica con tutte le precisazioni e gli approfondimenti forniti in sede istruttoria dalla Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, con le prescrizioni di cui al presente Parere suddetto, nonché con il sistema di monitoraggio e set di indicatori già previsto dalla DGR n. 1200 del 26 luglio 2016, di adozione della Proposta di Norme Tecniche di Attuazione;

Ulteriori prescrizioni sono state fornite con il Parere motivato e verranno poste in essere in sede di attuazione del Programma:

  • dando applicazione alle modalità e ai criteri contenuti prescrizioni relative al sistema di monitoraggio indicate al precedente punto 5, misurando nel contempo gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Programma per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale così come integrato in sede di approvazione, al fine di poter applicare le eventuali “Azioni correttive” necessarie;
  • considerando, se disponibili, anche i contributi e i dati forniti da eventuali studi, oltre ai succitati studi pilota in fase di avviamento e localizzati all’interno del Bacino Scolante della Laguna di Venezia relativamente al monitoraggio dei suoli e del materiale in ingresso ai digestori.

La regolamentazione tecnica riguardante l’utilizzo ai fini agronomici, del digestato e dei fertilizzanti azotati, che si propone di approvare tramite il presente atto, vedrà pertanto riproposte per il quadriennio 2016-2019, e in alcuni casi, rafforzate, le opportune azioni di salvaguardia ambientale, tenendo conto degli effetti derivati dall’applicazione in Veneto della disciplina vigente, sia per quanto concerne la gestione agronomica, sia per le azioni di tutela ambientale, che per gli aspetti amministrativi di competenza.

Dall’altra parte, l’adeguamento della disciplina regionale al decreto nazionale fornisce il necessario contributo di aggiornamento dei riferimenti normativi e amministrativi e operando, nel contempo, la necessari chiarezza in ambiti tecnici che, sino ad oggi, non avevano trovato completa definizione sia nella disciplina nazionale, che in quella delle regioni.

Tutto ciò premesso, con il presente provvedimento, sulla base delle indicazioni sopra riportate, si propone alla Giunta regionale l’approvazione di quanto indicato in dispositivo, al fine di dare completamento alla procedura di VAS, con il quale viene data contestualmente approvazione al Terzo Programma d’Azione per le zone vulnerabili ai nitrati del Veneto per il quadriennio 2016-2019, che permetterà l’adeguamento della disciplina dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, del digestato e delle acque reflue aziendali al DM 25 febbraio 2016.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la direttiva 91/676/CEE, del 12 dicembre 1991, concernente la protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole;

VISTI la direttiva comunitaria 92/43/CEE e il regolamento di attuazione D.P.R. 8.9.1997, n. 357;

VISTA la direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente;

VISTO il D. Lgs. n. 3 aprile 2006, n. 152, e sue successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il decreto ministeriale 25 febbraio 2016, che stabilisce i criteri e le norme tecniche generali per la disciplina regionale sull’utilizzazione degli effluenti di allevamento e del digestato, e che sostituisce e abroga il DM 7 aprile 2006;

VISTA la DGR 10 ottobre 2006, n. 3173, in materia di Valutazione di Incidenza Ambientale;

VISTA la DGR 31 marzo 2009, n. 791, “Adeguamento delle procedure di valutazione ambientale strategica a seguito della modifica alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, cosi detto ‘Codice dell’ambiente’, approvata dal D. Lgs. n. 16 gennaio 2008, n. 4. Indicazioni metodologiche e procedurali” e smi;

VISTA la DCR n. 107/2009, “Piano regionale di Tutela delle Acque” della Regione del Veneto;

VISTA la legge regionale n. 33/85 – “Norme per le tutela dell’ambiente”, con particolare riferimento all’articolo 4 – “Competenze della Regione”, all’articolo 5 – “Competenze delle Province” all’articolo 16, e all’articolo 65 quater – “Sanzioni amministrative in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento”;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale 18 agosto 2015, n. 1102 – “Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Articolo 5 – Programmi d’Azione. Avvio delle procedure per sottoporre la proposta di ‘Terzo Programma d’Azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto’ alla procedura VAS – Valutazione Ambientale Strategica, ai sensi della direttiva 2001/42/CE”;

VISTO il DDR n. 106 del 25 settembre 2015, con il quale si approvano il “Documento preliminare” (allegato A) e il “Rapporto ambientale preliminare” (allegato B), e contestualmente se ne dispone la trasmissione alla Sezione Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV), effettuata con nota della Sezione Agroambiente del 28.9.2015, prot. n. 386770;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale 26 luglio 2016, n. 1200, di adozione della proposta di “Terzo Programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati della Regione del Veneto”, del Rapporto Ambientale, della Sintesi non tecnica e della Relazione tecnica di non assoggettabilità alla VINCA, ai sensi della DGR 31 marzo 2009, n. 791, che ha aperto i termini per la fase di consultazione pubblica;

VISTO il parere n. 213, del 17 novembre 2016, della Commissione VAS regionale;

VISTO l’art. 2, comma 2, lettera g) della LR 54/2012

Delibera

  1. di approvare quanto esposto nelle premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare gli allegati di seguito elencati, costituenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
    • l’allegato A (su supporto digitale), “Disciplina per la distribuzione agronomica degli effluenti di allevamento, dei materiali digestati e delle acque reflue, comprensiva del programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto”, che contiene le disposizioni concernenti la disciplina dell’attività di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento;
    • l’allegato B (su supporto digitale), “Rapporto Ambientale”;
    • l’allegato C (su supporto digitale), “Sintesi non tecnica”;
    • l’allegato D (su supporto digitale), “Relazione tecnica di non assoggettabilità alla VINCA” del Terzo Programma d’Azione, comprensiva della “Dichiarazione di non necessità di Valutazione di Incidenza”;
    • l’allegato E (su supporto digitale), “Dichiarazione di sintesi”;
    • l'allegato F (su supporto digitale), "VAS Nitrati - Schema complessivo delle osservazioni pervenute";
  3. di dare atto che il “Terzo Programma d’Azione per le zone vulnerabili del Veneto”, di cui all’allegato A, ha recepito i pareri delle Autorità ambientali e le osservazioni ritenute ammissibili in fase istruttoria, come risultante dal parere della Commissione VAS del 17 novembre 2016, n. 213;
  4. di rendere disponibile il testo della “Disciplina per la distribuzione agronomica degli effluenti di allevamento, dei materiali digestati e delle acque reflue, comprensiva del programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto”, il “Rapporto Ambientale”, la “Sintesi non Tecnica”, la “Relazione tecnica di non assoggettabilità alla VINCA”, la “Dichiarazione di sintesi”, lo “Schema complessivo delle osservazioni pervenute”, così come integrati in esito al parere della Commissione VAS n. 213 del 17 novembre 2016, tramite pubblicazione sulla sezione “Direttiva Nitrati” del sito internet della Giunta regionale;
  5. di trasmettere al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il presente provvedimento;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione regionale Agroambiente, Caccia e Pesca dell’esecuzione del presente atto;
  7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1835_AllegatoA_333856.pdf
1835_AllegatoB_333856.pdf
1835_AllegatoC_333856.pdf
1835_AllegatoD_333856.pdf
1835_AllegatoE_333856.pdf
1835_AllegatoF_333856.pdf

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