Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 14 del 05 febbraio 2013


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 53 del 21 gennaio 2013

Individuazione ed approvazione degli interventi di cui all'Intesa tra il Governo e le Regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie locali, ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sul documento recante "Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per il 2012" repertorio atti n. 119/CU del 25 ottobre 2012. (Intesa2).

Note per la trasparenza:

Con il presente provvedimento vengono individuate le azioni e gli impegni che la Regione del Veneto assume in accordo con ANCI e UPI regionali, per la stesura e la realizzazione del programma attuativo inerente agli interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di cui all'intesa ai sensi dell'art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131 sottoscritta nella seduta del 25 ottobre 2012 della Conferenza Unificata.

L'Assessore Remo Sernagiotto, di concerto con l'Assessore Marialuisa Coppola, riferisce quanto segue.

In questi ultimi anni si è assistito a tutti i livelli di programmazione delle politiche sociali e trasversalmente a tutti i paesi europei, ad una graduale e crescente valorizzazione dell'entità familiare attraverso l'adozione di provvedimenti volti a favorire la famiglia con particolare attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Indubbiamente vi è un recupero di attenzione verso la famiglia e il familiare in quanto luoghi e modalità dell'esplicazione dinamica del vivere sociale per il quale è essenziale rafforzare e differenziare l'offerta di servizi, interventi e opportunità di cura alla persona nonché individuare e potenziare i supporti finalizzati a consentire alle donne la permanenza, o il rientro, nel mercato del lavoro.

In considerazione della necessità di potenziare le politiche che accompagnano la famiglia lungo tutto il ciclo di vita, promuovendo servizi e opportunità sempre più a carattere relazionale in cui riconoscere, sostenere, promuovere, aiutare la famiglia, senza sostituirsi ad essa, con modalità che favoriscano l'emergere delle sue potenzialità è opportuno superare la logica assistenziale, avviando un nuovo corso di politiche pubbliche nei diversi settori d'intervento: casa, lavoro, trasporti, servizi, tempo libero, orari, assistenza, cura, sostegno e protezione, in cui la famiglia diventa di diritto soggetto attivo e propositivo.

Un siffatto disegno di sollecitazione delle parti sociali implicate nella gestione del vivere dei cittadini, determina un imprescindibile, continuo processo di confronto e condivisione ai differenti livelli: statale, regionale, provinciale, comunale e locale. Maggiore spazio sarà dato alla condivisione degli interventi e delle azioni, migliore sarà l'efficacia degli stessi con una ricaduta in termini di benefici e benessere di gran lunga superiore rispetto ad azioni isolate.

La Regione del Veneto, ha svolto e sta continuando a sostenere il programma e gli impegni presi con la precedente Intesa sottoscritta nella seduta del 29 aprile 2010 della Conferenza Unificata.

Dal lavoro svolto sono emersi elementi fondamentali per l'indirizzo che l'attuale Intesa è opportuno individui in accordo con l'ANCI e l'UPI del Veneto che hanno già espresso parere favorevole, rispettivamente in data 9 e 8 gennaio 2013 si rinnova quindi, in sintonia con le politiche familiari in essere presso il territorio regionale, l'adesione al disegno di intesa di cui all'atto n. 119/CU del 25 ottobre 2012, in cui la Conferenza Unificata, specifica i criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Le linee prioritarie di azione per il 2012 individuate dalla Presidenza del Consiglio, Dipartimento per le Pari Opportunità, e condivise in Conferenza Unificata Stato Regioni, sono n. 7 (espresse alfabeticamente); nel condividere le finalità generali del sistema di interventi per favorire la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, la Regione del Veneto identifica quali finalità specifiche quelle espresse dai punti dell'intesa:

c)   Iniziative volte a promuovere misure di welfare aziendale rispondenti alle esigenze delle famiglie e delle imprese

d)   Sviluppo di nuove opportunità di lavoro e di specifici profili professionali, in grado di offrire risposte concrete alle esigenze di conciliazione

g)   iniziative sperimentali, a carattere innovativo, ivi comprese le azioni promosse e coordinate dal Dipartimento delle Pari Opportunità

In ottemperanza con quanto disposto ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sul documento recante "Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per il 2012" Allegato sub A), l'Allegato A, parte integrante del presente atto, "elaborazione del programma attuativo regionale" dettaglia le modalità e la ripartizione economica dei fondi per il raggiungimento delle finalità specifiche sopra elencate, prevedendo anche una quota, entro i termini stabiliti dall'Intesa, destinata all'Assistenza Tecnica per la realizzazione il Programma.

La stesura del Programma attuativo regionale è stata svolta in ottemperanza con quanto richiesto circa la necessità che il programma medesimo si attui in tempi contenuti e sia di immediata cantierabilità.

La presente intesa, secondo quanto previsto dalla Conferenza Unificata nella seduta del 25 ottobre 2012, verrà trasmessa entro i termini stabiliti alla Conferenza medesima.

Si propone infine di delegare al Dirigente Regionale della Direzione per Servizi Sociali, ogni altro atto necessario per l'attivazione della presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-          udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-          visto il D.Lgs. 112/98;

-          vista la legge 53/00;

-          vista la legge 328/00;

-          visto il D.Lgs. 165/01;

-          vista la legge 296/06;

-          visto il D.Lgs. 198/06;

-          vista la Direttiva Ministeriale del 23 maggio 2007;

-          vista la L.R. 23/80;

-          vista la L.R. 62/87;

-          vista la L.R. 32/90;

-          vista la L.R. 13/97;

-          vista la L.R. 22/02;

-          vista la L.R. n. 39/01;

-          vista la DGR 25/99;

-          vista la DGR 3838/02;

-          vista la DGR 2343/04;

-          vista la DGR 1855/06;

-          vista la DGR 3923/07;

-          vista la DGR 674/08;

-          vista la DGR 4252/08;

-          vista la DGR 4254/08;

-          vista la DGR 3331/09;

-          vista la DGR 2262/10;

-          vista la DGR 3311/10;

-          vista la DGR 1502/11;

-          vista la DGR 2042/11;

-          vista la DGR 2516/11;

-          visto il DDR 132/12;

-          vista l'intesa della Conferenza Unificata del 25 ottobre 2012

delibera

1.      di approvare quanto in premessa esplicitato, quale parte integrante e sostanziale della presente Deliberazione di Giunta Regionale;

2.      di approvare l'Allegato A, parte integrante del presente atto, elaborazione del programma attuativo regionale relativo alla Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per il 2012;

3.      di trasmettere la presente deliberazione unitamente al programma attuativo di cui all'Allegato A, entro i termini stabiliti alla Conferenza Unificata;

4.      di individuare quale soggetto responsabile dell'attuazione complessiva delle azioni richieste dall'intesa nonché di tutti gli adempimenti conseguenti alla presente deliberazione al Dirigente regionale per i Servizi Sociali della regione del Veneto;

5.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.      di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione;

7.      di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di comunicazione del medesimo.

(seguono allegati)

53_AllegatoA_245405.pdf

Torna indietro