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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 83 del 08 novembre 2011


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1643 del 11 ottobre 2011

OPCM n. 3906/2010, articolo 1, comma 3, lettera g). Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico. Presa d'atto.


Note per la trasparenza:

Con questo provvedimento la Giunta Regionale prende atto dei contenuti del "Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico" predisposto a seguito dell'evento alluvionale del 31 ottobre - 2 novembre 2010 ai sensi dell'OPCM n. 3906/2010

L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue.

Con Decreto n. 236, in data 2 novembre 2010, il Presidente della Regione del Veneto, ai sensi dell'articolo 106, comma 1, lettera a), della LR 13 aprile 2001, n. 11, ha dichiarato lo stato di crisi in ordine agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010.

Di seguito, in relazione agli stessi eventi, il Presidente del Consiglio dei Ministri, con Decreto del 5 novembre 2010, ha dichiarato lo stato di emergenza e con l'OPCM n. 3906 del 13 novembre 2010 e s.m.i., d'intesa con la Regione del Veneto, ha nominato il "Commissario delegato per il superamento dell'emergenza concernente gli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010".

Al Commissario delegato è demandato il compito di porre in essere ogni attività utile alla messa in sicurezza delle aree danneggiate e alla realizzazione di interventi urgenti di prevenzione.

Per quanto riguarda la pianificazione di azioni e interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico, ai sensi dell' articolo 1, comma 3, lett. g), dell'OPCM n. 3906/2010, il Commissario delegato, con Ordinanza n. 2 del 23 novembre 2010, ha nominato l'ing. Roberto Casarin, Segretario generale dell'Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, soggetto attuatore per la redazione di un piano di mitigazione del rischio idraulico e geologico (in seguito Piano), che individua le azioni in campo forestale e in campo ambientale al fine della riduzione definitiva degli effetti dei fenomeni alluvionali verificatesi e la contestuale mappatura degli interventi già predisposti per la tutela e la salvaguardia del territorio e le relative risorse finanziare ad essi destinate.

Successivamente, con Ordinanza Commissariale n. 11 del 30 dicembre 2010, è stato istituito il Comitato tecnico scientifico in materia di rischio idraulico e geologico, incaricato di garantire il necessario supporto tecnico alle attività commissariali, relativamente agli aspetti che riguardano la programmazione degli interventi volti alla riduzione del rischio idraulico e geologico. Tale Comitato è composto da:

-      Ing. Mariano Carraro, Soggetto attuatore vicario, con funzioni di Presidente;

-      Prof. Ing. Luigi D'Alpaos, docente di Idrodinamica dell'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica;

-      Prof. Ing. Marco Marani, docente di Idrologia dell'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica;

-      Prof. Ing. Alberto Mazzucato, docente di Geotecnica, dell'Università IUAV di Venezia, Facoltà di Architettura;

Per la redazione del Piano gli elementi di riferimento sono stati i seguenti:

-      le indicazioni presenti in importanti documenti quali gli atti della "Commissione interministeriale per lo studio della sistemazione idraulica e della difesa del suolo" (Commissione De Marchi, 1971), gli atti della Conferenza nazionale delle acque, il "Rapporto sullo stato della sicurezza idraulica nei bacini di competenza", licenziato dal Comitato Istituzionale dell'Autorità di bacino dell'Alto Adriatico nel dicembre 1995;

-      i piani di sicurezza idraulica redatti ai sensi della L. n. 183/89;

-      i programmi e i piani straordinari per la riduzione del rischio idraulico già approvati (L. n. 183/89 e L. n. 267/98), con particolare riguardo alle aree urbane particolarmente esposte e degradate;

-      i piani per l'assetto idrogeologico (PAI, L. n. 365/2000 bacini dell'Adige, Brenta-Bacchiglione, Piave, Livenza) nei quali sono previsti interventi integrati di sistemazione idraulica del territorio e consolidamento dei versanti;

-      i programmi relativi alle criticità del bacino idrografico nei quali sono proposti interventi per specifiche criticità accertate nel bacino;

-      i piani di sicurezza idraulica adottati dal Comitato Istituzionale a livello di documento preliminare come nel caso del bacino del fiume Brenta;

-      i piani di finanziamento assentiti (CIPE, L. n. 191/2009).

Tali documenti programmatici e finanziari di base sono stati aggiornati e integrati con le segnalazioni, proposte e indicazioni raccolte dagli Enti territoriali interessati alla difesa del territorio, ovvero le Unità di progetto del genio civile regionale, le Unità periferiche del Servizio forestale regionale, i Consorzi di bonifica, le Province e i Comuni.

In particolare sono state effettuate riunioni plenarie, sia in fase di redazione che di realizzazione finale del Piano, ove si è discusso di tutte le scelte previste.

A conclusione dei lavori, il Commissario Delegato, con nota prot. 380534 in data 9 agosto 2011, ha trasmesso gli elaborati predisposti alla Regione Veneto, alle Autorità di Bacino competenti e ad ARPAV, per le valutazioni e gli adempimenti programmatori di rispettiva competenza.

Il Piano, allegato A al presente provvedimento, recante la data del 30 marzo 2011e sottoscritto il 12 aprile 2011 dal Commissario Delegato, dal Soggetto attuatore vicario del Commissario delegato, dal Soggetto attuatore settore pianificazione degli interventi, nonché dai tre componenti del Comitato tecnico scientifico in materia di rischio idraulico e geologico, è composto da una relazione di sintesi, dagli elaborati cartografici e da due elaborati relativi alla fase programmatica nei quali è riportano l'elenco degli interventi di mitigazione del rischio idraulico, suddivisi per bacini idrografici e per provincie.

Il Piano è corredato dal quadro riepilogativo delle proposte e indicazioni pervenute ai sensi dell'art. 8 comma 2 dell'O.P.C.M. 3906/2010, con relativa valutazione di merito, Allegato B al presente provvedimento.

Copia integrale del "Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico" e del "Quadro riepilogativo delle proposte e indicazioni pervenute" è contenuta rispettivamente negli Allegati A e B, parte integrante del presente provvedimento, predisposti su supporto digitale e conservati in originale, su supporto cartaceo, presso la Direzione Difesa del Suolo.

In dettaglio, il Piano prevede una serie di azioni così dette strutturali e non strutturali.

Più precisamente come azioni strutturali, per mitigare la condizione di rischio idraulico nei diversi bacini, si intendono:

-      interventi di manutenzione straordinaria sui corpi arginali quali rinforzi, risagomature, rialzi, ecc.;

-      interventi di adeguamento degli alvei alle portate massime da definire in funzione dell'evento di progetto assegnato a ciascuna classe di opere;

-      interventi di moderazione dei colmi di piena fino a ridurli a valori compatibili con lo stato attuale degli alvei dei fiumi;

-      interventi che richiedono una combinazione delle due azioni precedenti.

A loro volta tali interventi strutturali sono stati classificati assegnando a ciascuno una priorità secondo i seguenti criteri:

-      interventi di somma urgenza (gli interventi già realizzati o in fase di realizzazione);

-      interventi indifferibili (gli interventi o le attività da attuare immediatamente, necessari al ripristino di una minima condizione di sicurezza dei territori interessati);

-      interventi molto urgenti (gli interventi selezionati nella prima fase "emergenziale" per i quali va prontamente organizzata la progettazione, l'appalto e la cantierizzazione);

-      interventi urgenti (gli interventi a cui dare attuazione, solo a conclusione delle verifiche previste nella seconda fase "non emergenziale");

-      gli interventi necessari (gli interventi a cui dare attuazione reperendo le corrispondenti risorse economiche).

L'importo complessivo previsto per la realizzazione di tutti gli interventi strutturali individuati per la mitigazione del rischio idraulico e geologico ammonta a un importo complessivo pari a €2.731.972.000,00, di cui € 2.607.434.000,00 destinati per il dissesto idraulico, € 112.075.000,00 per il dissesto geologico ed € 12.463.000,00 per il dissesto idraulico-forestale. Di questi, ad oggi, risultano finanziati interventi per un importo pari a € 199.622.000,00, a carico dei fondi assegnati con varie fonti finanziarie al Commissario Delegato .

Per quanto concerne invece le azioni non strutturali, esse riguardano i seguenti ambiti:

-      aggiornamento del rilievo della geometria degli alvei, con particolare riferimento al tratto fluviale del Bacchiglione che va da monte di Vicenza a monte di Padova;

-      predisposizione del sistema per la previsione delle piene, dotato di modelli previsionali idrologico-idraulici e di personale adeguatamente addestrato;

-      adeguamento della rete di monitoraggio idrometrico e pluviometrico;

-      manutenzione sistematica degli alvei e delle opere di difesa per mantenere inalterata la capacità di deflusso dei corsi d'acqua;

-      approccio metodologico per la programmazione di indagini geotecniche sui corpi arginali e nei terreni di fondazione;

-      adozione di norme transitorie comportamentali nei territori interessati dall'evento alluvionale in relazione a quanto previsto dal progetto di PAI;

-      difesa dall'antropizzazione dei territori nei quali il Piano prevede di realizzare opere di mitigazione;

L'importo complessivo per lo svolgimento delle azioni non strutturali di cui sopra, contenute nella relazione di sintesi del Piano, ammontano a complessivi € 5¿422¿600,00.

Stante la molteplicità e l'entità economica delle azioni da intraprendere, il Piano non può che essere attuato per fasi, in relazione alle risorse finanziare disponibili, a cura delle varie Amministrazioni competenti, eventualmente anche attraverso lo strumento dell'Accordo di Programma che consenta un adeguato coordinamento interistituzionale

Tenuto conto dell'urgenza e della necessità di intervenire nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali dell'autunno e dell'inverno scorsi, nonché dell'esigenza di dotare la Regione del Veneto di un piano che rappresenti le criticità idrogeologiche del territorio e sulla base delle quali programmi azioni e interventi di prevenzione e controllo degli effetti di eventi atmosferici di straordinaria entità.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale.

VISTA l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3906, del 13 novembre 2010



delibera

1.       di prendere atto dei contenuti del "Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico", di cui all'articolo 1, comma 3, lettera g), dell'OPCM n. 3906/2010, e del "Quadro riepilogativo delle proposte e indicazioni pervenute", come riportato nell'Allegato A e nell'Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, predisposti su supporto digitale e conservato in originale, su supporto cartaceo, presso la Direzione Difesa del Suolo;

2.       di pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione la presente deliberazione e i relativi Allegato A e Allegato B, in forma integrale;

3.       di incaricare il dirigente della Direzione Difesa del Suolo all'attivazione di tutte le procedure per il reperimento di fondi nazionali per la copertura delle risorse attualmente non disponibili;

4.       di incaricare il Dirigente della Direzione Difesa del Suolo all'adozione di ogni necessario adempimento procedimentale per dare attuazione e diffusione ai documenti di cui al punto 1;

5.       di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.


(seguono allegati)

1643_AllegatoA_235593.pdf
1643_AllegatoA_segue01_235593.pdf
1643_AllegatoA_segue02_235593.pdf
1643_AllegatoA_segue03_235593.pdf
1643_AllegatoA_segue04_235593.pdf
1643_AllegatoB_235593.pdf

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