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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 57 del 02 agosto 2011


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1042 del 12 luglio 2011

DGR 3315/2010: "Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di protezione civile - Release 2011" Modifiche e integrazioni: proroga dei termini per la standardizzazione dei piani di emergenza di protezione civile delle Amministrazioni Comunali e Provinciali e della nomina del Comitato Regionale di Protezione Civile di cui alle L.R. 11/01 e 58/84 e smi.

Note per la trasparenza:

Proroga dei termini di presentazione dei Piani Comunali di Protezione Civile, validazione dei piani Comunali di Protezione Civile da parte delle Amministrazioni Provinciali; proroga per la elaborazione e trasmissione dei piani di emergenza delle Amministrazioni Provinciali alla Regione per la conseguente validazione; proroga per l'istituzione del Comitato Regionale di Protezione Civile e conseguente proroga dei termini per la validazione dei Piani di Emergenza Provinciali da parte del Comitato medesimo. Individuazione termine per la presentazione piani validati in base alle linee guida emesse con DGR 573/2003.

L'assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.

Con propria Deliberazione n. 3315 in data 21 dicembre 2010, la Giunta Regionale, oltre a concedere un'ulteriore proroga alle scadenze per la elaborazione dei Piani Comunali di Protezione Civile previsti con DGR 3981/2009, e ad individuare le scadenze per la realizzazione dei Piani Provinciali di Emergenza, ha approvato ed emanato le nuove "Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di protezione civile - Release 2011" come richiesto da parte di alcune Amministrazioni, aggiornando e rimodulando le schede tecniche delle precedenti linee guida approvate con DGR 1575/2008. Per tale scopo sono stati individuati dei "campi prioritari", la cui compilazione è obbligatoria per la realizzazione di un piano di protezione civile efficace ed operativo, e dei campi "non prioritari", la cui compilazione veniva rinviata ad un successivo momento.

In particolare con la DGR 3315/2010, veniva fissata la scadenza del 30/06/2011, quale termine per la presentazione dei Piani Comunali di Protezione Civile alle Provincie per le competenti attività di validazione, di cui all'art. 107 comma b) della LR 11/2001. Nei successivi 6 mesi, e comunque entro il 31/12/2011, le competenti Province avrebbero dovuto procedere alla validazione dei suddetti piani comunali.

Altresì, nella medesima Delibera n. 3315/2010, era definita, ai sensi dell'art. 6 bis della LR 58/84 e smi, a cui la LR 11/01 rinvia, la data del 30/6/2011, quale termine per l'individuazione e la nomina dei soggetti costituenti il Comitato Regionale di Protezione Civile, competente per la validazione dei Piani Provinciali di Emergenza. Tali piani provinciali, come indicato nella medesima DGR n. 3315/2010, dovevano essere definiti dalle Province e trasmessi alla competente struttura regionale di Protezione Civile entro la data del 31/12/2011, per le relative attività di pre-istruttoria, necessarie per le valutazioni di competenza, da parte del comitato regionale suddetto, in merito alla validazione dei piani provinciali.

Tuttavia l'aumentato numero delle emergenze, sia per eventi naturali di origine meteorica che hanno interessato con elevata frequenza ed intensità il territorio regionale, sia per eventi di carattere sociale quali quelli legati all'immigrazione, hanno determinato un carico di attività per gli uffici regionali nonchè per i Comuni e per le Province, rendendo necessari alcuni slittamenti delle scadenze definite con la citata DGR 3315/2010. Altresì le stesse Province, durante un tavolo tecnico tenutosi nella sede dell'Unità di Progetto Protezione Civile, hanno segnalato la difficoltà di poter svolgere, entro la scadenza fissata dalla citata DGR, il compito di istruttoria e validazione dei Piani Comunali di Protezione Civile di propria competenza.

Alla luce di quanto sopra esposto, con il presente provvedimento, si ritiene, perciò, di prorogare le scadenze delle seguenti attività:

  • presentazione da parte dei Comuni dei Piani di Protezione Civile alle Provincie competenti;
  • validazione dei Piani Comunali di Protezione Civile da parte Comitato Tecnico Provinciale, ai sensi dell'art. 107 comma b) della LR 11/01;
  • redazione dei Piani Provinciali di Emergenza ai sensi della LR 11/01 e trasmissione alla competente struttura regionale di protezione civile;
  • nomina e istituzione del Comitato Regionale di Protezione Civile, deputato alla validazione dei Piani Provinciali di Emergenza, ai sensi della LR 11/01.

Pertanto con il presente provvedimento si stabilisce un'ultima ulteriore proroga ai Comuni per la redazione dei Piani di Protezione Civile completi sia dei "campi prioritari" che dei "non prioritari" secondo la distinzione introdotta dalla DGR 3315/2010. I suddetti Piani dovranno essere adottati in Giunta Comunale completi di tutti i campi previsti nelle linee guida "Release 2011", depositati presso le Province competenti, con nota formale entro, e non oltre, il 31/12/2011 e dovranno essere validati da parte dell'Amministrazione Provinciale non più entro i 6 mesi successivi al deposito, ma entro un anno, e quindi entro il termine del31/12/2012. I piani validati dovranno essere approvati in Consiglio Comunale entro 60 giorni dalla trasmissione, da parte delle Provincie competenti, dell'attestazione dell'avvenuta validazione.

Si ricorda che, come già definito con DGR 3315/2010, un piano comunale di protezione civile per diventare operativo dovrà seguire il seguente iter:

  • essere adottato dalla Giunta Comunale e quindi inviato alla competente Provincia per la validazione;
  • essere validato dal Comitato tecnico provinciale. Tale Comitato potrà richiedere delle integrazioni, una sola volta, con sospensione dell'atto di validazione. La trasmissione delle integrazioni da parte del Comune dovrà essere effettuata entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta formale del Comitato medesimo;
  • essere approvato definitivamente in Consiglio Comunale, dopo l'avvenuta validazione da parte del competente Comitato Provinciale;
  • essere inviata copia completa del Piano Comunale di Protezione Civile approvato alla Segreteria per l'Ambiente - Unità di Progetto Protezione Civile.

Il suddetto iter di definizione del piano, andrà perseguito ogni qualvolta si presentasse la necessità di integrare o modificare elementi essenziali costituenti la struttura del piano stesso.

Altresì, per le motivazioni esposte in premessa, si ritiene necessario concedere alle Province una proroga fino al 31/06/2013 per l'elaborazione e trasmissione, con nota formale, alla competente struttura regionale di protezione civile, dei Piani Provinciali di Emergenza, da redigersi secondo le "Linee guida" emanate con la citata DGR 3315/2010, comprensivi di tutti i campi sia "prioritari" che "non prioritari".

Si ricorda che, come già definito con DGR 3315/2010, il Piano Provinciale di Emergenza dovrà seguire il seguente iter, per la sua completa definizione:

  • essere adottato dalla Giunta Provinciale;
  • essere trasmesso alla Regione Veneto - Segreteria Regionale per l'Ambiente - Unità di Progetto Protezione Civile per la relativa istruttoria al fine di sottoporlo alla validazione del Comitato Regionale di Protezione Civile. Tale Comitato potrà richiedere delle integrazioni una sola volta, con sospensione dell'atto di validazione. La trasmissione delle relative integrazioni da parte delle Provincie dovrà essere effettuata entro 90 giorni dalla richiesta formale del Comitato medesimo;
  • essere approvato in Consiglio Provinciale.

Il suddetto iter di definizione del piano, andrà perseguito ogni qualvolta si presentasse la necessità di integrare o modificare elementi essenziali costituenti la struttura del piano stesso.

Conseguentemente al sopracitato slittamento della scadenza per la definizione dei Piani Provinciali di Emergenza da parte delle Province, anche la nomina e istituzione del Comitato Regionale di Protezione Civile, deputato alla validazione dei Piani Provinciali, ai sensi dell'art 6 bis, comma 5, della LR 58/84 e smi, è prorogato al 31/12/2012.

Tale Comitato Regionale dovrà validare i Piani Provinciali entro un anno dalla data di deposito e comunque entro il termine del 31/06/2014.

A completamento di quanto già definito con la precedente DGR 3315/2010 e di quanto più sopra esposto, con il presente provvedimento si definiscono alcune precisazioni:

1. Il procedimento di definizione dei Piani Comunali di Protezione Civile da redigersi ai sensi della DGR 573/2003 e assegnatari di contributi di cui alla DGR 1422/2006 devono concludersi entro il 31/12/2011. In particolare il suddetto procedimento comprende:

  • le eventuali integrazioni richieste dalla Provincia in fase di validazione
  • l'approvazione delle integrazioni da parte del Consiglio Comunale;
  • la validazione dal parte della Provincia competente
  • la trasmissione degli atti ed elaborati alla struttura regionale di Protezione Civile.

Qualora la suddetta scadenza non fosse rispettata da parte del Comune e/o Provincia, il contributo assegnato di cui alla DGR 1422/2006 sarà revocato e si provvederà al recupero dell'eventuale quota liquidata in anticipo tramite la struttura regionale competente.

2. I Piani di Protezione Civile dei Comuni che non hanno ottemperato alle attività di competenza entro le scadenze definite con DGR 1422/2006, 242/2007 e 768/2008, e la cui redazione e relativo contributo assegnato, sono stati trasferiti, ai sensi della DGR 768/2008, alla competenza delle Province, devono essere redatti, entro il termine del 31/12/2012, secondo le linee guida definite dalla DGR 3315/2010 di revisione della DGR 1575/2008.

L'erogazione dei relativi contributi alle Province potrà avvenire con le seguenti modalità:

  • 50% del contributo alla presentazione all'Unità di progetto Protezione Civile di copia dell'atto di convenzione di redazione del Piano Comunale di Protezione Civile tra l'Amministrazione Provinciale ed il Comune inadempiente;
  • 50% (saldo) alla presentazione all'Unità di Progetto Protezione Civile, di copia completa del piano Comunale, di copia della delibera Consigliare Comunale di approvazione del Piano, e di copia dell'attestazione di validazione definitiva da parte della Provincia competente.

I Comuni e le Province che non provvederanno alle attività di competenza entro le scadenze suddette, non potranno accedere all'assegnazione di qualsivoglia contributo afferente al Sistema di Protezione Civile sino all'adempimento delle medesime attività.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, 2° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Vista la L. n. 225/92;

VISTO il D.Lgs. n. 112/98;

VistA la LR 58/84 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la LR 11/01;

VISTE le proprie Deliberazioni: n. 573/03, di approvazione dello "Schema di predisposizione del Piano Comunale di Protezione Civile" , n. 1575/2008 di approvazione delle "Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di protezione civile", n. 3981/2009 di proroga dei termini per la standardizzazione dei piani di emergenza di protezione civile e n. 3315/2010: "Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di protezione civile - Release 2011".

delibera

1) di precisare che le nuove Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di protezione civile - Release 2011" di cui alla DGR n. 3315 del 21/12/2010, sostituiscono solamente le precedenti schede di cui all'allegato A della DGR 1575/2008;

2) di fissare, quale ultima data di proroga per i Comuni, la scadenza del 31/12/2011 per la trasmissione alle Province competenti, tramite nota formale, dei Piani Comunali di Protezione Civile, redatti secondo le nuove linee guida di cui punto al 1) comprensivi di tutti i campi "prioritari" e "non prioritari";

3) di prorogare, a favore delle Provincie, il termine al 31/12/2012 per le validazioni dei Piani Comunali di Protezione Civile, di cui al punto 2);

4) di stabilire che l'approvazione in Consiglio Comunale dei Piani di Protezione Civile, validati dalle Provincie territorialmente competenti, dovrà avvenire entro i successivi 60 giorni dalla trasmissione, da parte delle suddette Provincie, dell'attestazione dell'avvenuta validazione;

5) di prorogare al 31/06/2013, a favore delle Provincie, la trasmissione, con nota formale alla struttura regionale - Unità di progetto protezione civile - dei Piani di Emergenza delle Amministrazioni Provinciali, da redigersi secondo le Linee guida di cui al punto 1) completi anche dei campi "non prioritari";

6) di prorogare al 31/12/2012 l'istituzione e la nomina del Comitato Regionale di Protezione Civile, competente della validazione dei piani di emergenza provinciali ai sensi dell'art 6 bis della LR 58/84 e smi, a cui la LR 11/01 rinvia;

7) di prorogare al 31/06/2014 la validazione dei Piani di Emergenza Provinciali da parte del Comitato Regionale di Protezione Civile di cui al punto 5);

8) Di stabilire nel 31/12/2011 il termine ultimo anche per la definizione di quei Piani Comunali da redigersi ai sensi della DGR 573/2003 e assegnatari del contributo di cui alla DGR 1422/2006. Il suddetto iter si riterrà quindi concluso alla trasmissione alla struttura regionale di Protezione Civile, con formale nota di richiesta del saldo del contributo spettante, dei seguenti atti:

  • eventuali integrazioni richieste dalla Provincia in fase di validazione;
  • approvazione delle integrazioni da parte del Consiglio Comunale;
  • validazione definitiva dal parte della Provincia competente.

Il mancato rispetto della suddetta scadenza da parte del Comune e/o Provincia per le attività di competenza, comporta la revoca del contributo di cui alla DGR 1422/2006, incaricando la struttura regionale competente in materia di Protezione Civile, a provvedere al recupero dell'eventuale quota liquidata anticipatamente.

9) di stabilire il termine del 31/12/2012, a favore delle Province incaricate della elaborazione e validazione dei piani comunali di protezione civile dei Comuni inadempienti, ai sensi della DGR 1422/06, 242/07 e 768/08. Tali piani devono essere redatti secondo le linee guida "Release 2011" di cui alla DGR 3315/2010 di modifica e integrazione alla DGR 1575/2008.

10) di stabilire che l'erogazione dei contributi a favore delle Province, di cui al punto precedente, saranno liquidati con le seguenti modalità:

  • 50% del contributo alla presentazione alla Segreteria Regionale per l'Ambiente - Unità di Progetto Protezione Civile, di: copia dell'atto di convenzione per la redazione del Piano Comunale di Protezione Civile tra l'Amministrazione Provinciale ed il Comune inadempiente;
  • 50% (saldo) alla presentazione alla Segreteria Regionale per l'Ambiente - Unità di Progetto Protezione Civile, di: copia completa del piano Comunale, copia della delibera di Consiglio Comunale di approvazione del Piano e copia dell'attestazione di validazione definitiva da parte della Provincia competente.

11) di stabilire che i Comuni e le Provincie che non provvederanno alle attività di competenza entro le scadenze suddette, non potranno accedere all'assegnazione di qualsivoglia contributo afferente al Sistema di Protezione Civile sino all'adempimento delle medesime attività;

12) di confermate tutto quanto stabilito con precedente DGR 3315/2010 e non in contrasto con il presente atto;

13) di disporre che la Segreteria Regionale per l'Ambiente, per il tramite dell'Unità di Progetto Protezione Civile, è incaricata degli atti amministrativi conseguenti al presente provvedimento;

14) di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

15) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica.


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