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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 23 del 16 marzo 2010


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 291 del 16 febbraio 2010

Settore vitivinicolo. Procedure gestione potenziale viticolo e utilizzazione produzioni. II^ fase del processo di semplificazione amministrativa. Definizione linee guida.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [Il Vicepresidente e Assessore regionale per le politiche dell'agricoltura e del turismo Franco Manzato riferisce quanto segue.

Già a decorrere dai primi regolamenti della Comunità Economica Europea il settore vitivinicolo è stato oggetto di una normativa che ha disciplinato in maniera puntuale le diverse attività riguardanti sia la coltivazione della vite sia la trasformazione e la designazione delle produzioni.

Con le cicliche crisi che hanno caratterizzato il settore, le iniziative a sostegno del settore adottate dalla CEE, ora Unione Europea, sono state accompagnate da discipline sempre più stringenti nonchè limitazioni, come per esempio il divieto di nuovi impianti e una gestione più complessa dei reimpianti.

Alle procedure specifiche del settore si sono aggiunte poi le disposizioni sul controllo degli aiuti disposte dall'Unione Europea, recepite dall'Organismo pagatore nazionale, che hanno reso ancora più complessa l'attività amministrativa, tanto che ne ha risentito anche la normale attività produttiva.

La Regione Veneto tenuto conto della complessità e del "peso" burocratico-amministrativo che grava sull'attività agricola, e nel caso in specie sul processo di produzione e trasformazione dell'uva, ha ritenuto inserire tra gli obiettivi generali di programmazione per il comprato agroalimentare la "semplificazione amministrativa", creando con la deliberazione del 9 agosto 2005, n. 2200, un apposto gruppo di lavoro a supporto dell'attività legislativa.

Nello specifico, il quadro di riferimento normativo comunitario e nazionale aveva già definito alcuni principi cardini e istituito strumenti tali da consentire di mettere in atto a livello regionale i principi dell'attività di semplificazione che la Giunta Regionale si era posta con la succitata deliberazione.

Infatti già a decorrere dal 2000, a seguito dell'emanazione delle diposizioni in attuazione del regolamento CE n. 1493/99, il Ministero delle politiche agricole e forestali, con il decreto del 26 luglio 2000, ha sancito l'obbligatorietà della registrazione delle superfici allo Schedario viticolo quale presupposto per l'accesso alle misure di mercato e strutturali previste dalla normativa comunitaria.

Lo schedario è stato istituito dalla Comunità Economica Europea con il regolamento CEE n. 2392/86 del 24 luglio 1986, con lo scopo del controllo del potenziale produttivo e dell'erogazione degli aiuti destinati al settore ed in particolare delle disposizioni in merito all'utilizzo della "base grafica di riferimento".

Il succitato decreto 26 luglio 2000, inoltre, ha stabilito in maniera chiara che i dati desunti dalla dichiarazione di aggiornamento dello Schedario costituiscono l'elemento da utilizzare per ogni adempimento previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale, relativa al settore vitivinicolo, ivi compresi i relativi aiuti.

Successivamente il Ministero, con decreto 27 marzo 2001, all'articolo 4, in attuazione del titolo V della Costituzione, ha stabilito che l'AGEA consegni alle Regioni lo Schedario, comprensivo anche dei dati delle dichiarazioni delle superfici vitate, e che le stesse ne assicurino l'aggiornamento secondo modalità idonee a garantire la regolare prosecuzione del funzionamento di detta banca dati, al fine della gestione delle attività tecnico-amministrative, siano esse svolte dalla Pubblica Amministrazione come da qualsiasi soggetto privato.

A completamento di quanto disposto con i succitati decreti, tali disposizioni sono state oggetto di un apposito accordo sull'argomento tra Regioni e Province autonome. L'Accordo interviene su materia di specifica competenza regionale, con lo scopo di assicurare omogeneità di gestione tra i diversi soggetti costituzionalmente competenti riguardo all'istituzione e all'aggiornamento degli albi delle denominazioni di origine e degli elenchi delle vigne delle indicazioni geografiche tipiche.

In considerazione dell'importanza strategica che riveste il settore vitivinicolo nel contesto del comparto agroalimentare veneto, la Giunta Regionale con la deliberazione del 17 maggio 2002, n. 1217, ha istituito lo Schedario vitivinicolo veneto (SVV), prevedendo che tale banca dati sia parte integrante del Sistema Informativo della Regione Veneto SIRV, ed avente comunque requisiti e caratteristiche da consentire l'interconnessione con lo Schedario viticolo nazionale.

Lo Schedario vitivinicolo, in quanto tassello dell'anagrafe regionale del settore primario, secondo le linee di indirizzo della Giunta regionale, è di fatto strumento essenziale nella logica integrata di semplificazione amministrativa e di razionalizzazione dei procedimenti amministrativi interessanti il sistema agricolo ed agroalimentare, così come peraltro previsto dal Decreto legislativo 173/1998.

Lo Schedario Vitivinicolo Veneto è, inoltre, lo strumento per l'attuazione della politica regionale e delle azioni di programmazione per lo sviluppo integrato e sinergico del settore, nonché per la tutela e valorizzazione delle produzioni viticole ed è utilizzato per la raccolta, la classificazione e la gestione di tutte le informazioni del settore vitivinicolo: notifica di estirpo, acquisizione dei diritti di impianto o di reimpianto dei vigneti, cambio del titolare, classificazione varietale, iscrizione agli albi a denominazione di origine ed elenchi IGT, denuncia delle produzioni, ecc..

Proprio per far fronte a tutto ciò, con la deliberazione n. 838 del 28 marzo 2006, in attuazione delle disposizioni specifiche che disciplinano il settore e tenuto conto delle linee guida che regolano, gli adempimenti inerenti l'Anagrafe delle aziende agricole e il fascicolo aziendale, è stato adottato un complesso "programma straordinario di riallineamento delle dichiarazioni delle superfici vitate e di aggiornamento delle informazioni dello schedario viticolo veneto".

La logica che ha sovrainteso allo sviluppo ed attuazione del programma ha tenuto conto della necessità di omogeneizzare le informazioni secondo il principio di integrazioni delle banche dati: siano esse anagrafiche-catastali che agronomiche e di utilizzazione delle produzioni.

In coerenza con il quadro normativo nazionale nel Programma è stato ripreso il principio che la "chiave di identificazione" dei soggetti interessati è il CUAA (Codice Unico Azienda Agricola, corrispondente al Codice Fiscale) e che quindi al fine della semplificazione dei procedimenti amministrativi in agricoltura, ogni soggetto registrato nell'Anagrafe tramite la costituzione e l'aggiornamento del Fascicolo aziendale, è esonerato, salva diversa disposizione, dall'ulteriore presentazione della documentazione comprovante i dati presenti nell'archivio informatizzato, purché aggiornati.

È stato altresì ribadito che l'accesso alle informazioni contenute nello Schedario viticolo è consentito, oltre ai diretti interessati, anche ai soggetti delegati dagli stessi.

Il provvedimento ha inoltre richiamato il principio per il quale il Fascicolo aziendale, che è parte integrante dell'Anagrafe del settore primario, è unico per ciascun soggetto registrato ed è costituito da una componente cartacea e una componente elettronica.

Con la deliberazione del 23 settembre 2008, n. 2640, la Giunta Regionale ha inteso dare un ulteriore impulso a tale processo di semplificazione, mediante la razionalizzazione dell'attività di controllo svolta a carico delle imprese che si rapportano con l'Amministrazione.

In tal senso, occorre considerare che le attività di verifica richieste dalle procedure per l'assegnazione di aiuti e, nel caso specifico, dei "diritti di impianto", deve tenere conto del sempre più diffuso ricorso alle dichiarazioni sostitutive, dell'affidamento, nello spirito della sussidiarietà, di segmenti dell'attività amministrativa a soggetti esterni, che di conseguenza comporta un progressivo cambiamento delle finalità operative degli uffici a cominciare da quelli della Amministrazione regionale veneta.

Di contro assume una maggiore importanza l'attività di vigilanza, cui istituzionalmente la PA è chiamata, che richiede conseguentemente un'attenta organizzazione e razionalizzazione delle attività di controllo, anche promuovendo accordi tra Enti per lo svolgimento di controlli congiunti, al fine di conseguire un importante risparmio di tempo e risorse sia per l'amministrazione sia per le aziende soggette a controllo, nonché un miglioramento del rapporto tra amministrazione e utenza.

In considerazione dei positivi risultati conseguiti con il Programma straordinario di cui alla deliberazione n. 838/2006, vi sono ora le condizioni per avviare un'ulteriore fase di razionalizzazione dei processi amministrativi che tengano conto, oltre delle modifiche normative comunitarie introdotte con l'ex regolamento CE 479/2008, anche dell'efficienza degli strumenti di gestione di cui sono dotate la Regione e l'Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura (AVEPA).

Nell'avviare la seconda fase del processo di semplificazione è opportuno tenere conto sia dell'apposita analisi predisposta dagli uffici regionali e di AVEPA, competenti nella specifica materia, sia a quanto previsto dalle linee di indirizzo per il Sistema Informativo del settore primario, già adottate dalla Giunta Regionale, in merito alla trasparenza sui procedimenti amministrativi ed all'utilizzo delle tecnologie del Web per la presentazione delle istanze nonché per l'accesso da parte del soggetto interessato alle informazioni sullo stato di avanzamento della pratica.

In tal senso appare utile ribadire, di seguito, alcuni punti essenziali delle "linee di indirizzo per l'organizzazione del Sistema Informativo del Settore Primario" (SISP), a confermare l'importanza che questa Amministrazione da anni ripone nell'azione di trasparenza ed efficienza amministrativa della Regione Veneto e delle strutture che operano per conto della stessa.

Infatti le linee guida del SISP prevedono che i "servizi rivolti all'utenza" siano tali da agevolare la predisposizione di dichiarazioni e domande, l'accesso al procedimento e la trasparenza per via telematica, la consultazione degli archivi e la cooperazione applicativa con altre amministrazioni.

Ne consegue la necessità di assicurare priorità al processo di trasparenza amministrativa consentendo alle imprese agricole e ai soggetti da queste delegati di consultare via internet lo stato delle domande di propria competenza e di ricevere delle notifiche via telematica sugli eventi significativi inerenti le pratiche presentate, rendendo così operativi gli indirizzi e gli strumenti del progetto regionale di e-governement SIPA

Stante quindi gli obiettivi di razionalizzazione dell'azione amministrativa della Regione Veneto e tenuto conto delle indicazioni del gruppo di lavoro interdisciplinare istituito ai sensi della deliberazione n. 2640/2008, si propone di adottare il "Programma per la II^ fase di semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi con la gestione del potenziale viticolo", allegato al presente provvedimento.

Detto Programma, che tiene conto anche delle "specifiche tecniche relative alla misurazioni e alla documentazione delle superfici vitate nell'ambito del SIGC", dovrà essere recepito nelle disposizioni regionali relative alla gestione del potenziale viticolo e nei manuali applicativi di AVEPA.

Anche gli standard operativi del sistema informativo della medesima Agenzia, a supporto delle attività amministrative e di controllo adottate in attuazione della normativa comunitaria relativa al settore vitivinicolo, dovranno essere aggiornati alla luce di quanto definito nel succitato Programma.

Si ritiene che lo schema operativo della proposta, che ha come obiettivo quello di definire meccanismi di semplificazione delle procedure amministrative in funzione delle esigenze sia dell'utenza che dell'amministrazione, si debba basare sulla:

  • disponibilità ed accessibilità dei dati di riferimento di ciascun soggetto per la compilazione ed il controllo delle diverse comunicazioni;
  • utilizzo dell'istituto, previsto dalla legge 241/90, del "silenzio assenso";
  • partecipazione dell'utente al procedimento amministrativo, reso trasparente a mezzo del sistema informativo.

Nell'ottica della trasparenza e chiarezza delle informazioni, risulta importante definire con la presente deliberazione le linee guida del "Programma per la II^ fase di semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi con la gestione del potenziale viticolo", nonché gli adempimenti posti in capo ai conduttori, alla Regione e ad AVEPA.

In considerazione di quanto espresso nelle premesse, la presente deliberazione viene assunta nell'ambito delle funzioni proprie della Giunta regionale, che si esplicano nella programmazione, nell'indirizzo e nel coordinamento amministrativo e tecnico del procedimento relativo al recepimento delle citate disposizioni comunitarie e nazionali.

La proposta - avuto comunque riguardo alle specifiche competenze di ciascun Ente - intende ridurre sensibilmente la tempistica attualmente prevista per la gestione dei singoli procedimenti.

La responsabilità dell'attuazione del Programma spetta ad AVEPA, tenuto conto delle vigenti disposizioni regionali ed in particolare di quanto previsto dalla deliberazione 1217/02 e successivi provvedimenti di attuazione. Spettano invece alle competenti Strutture regionali le attività di indirizzo, nonché di monitoraggio dello stato di avanzamento dell'iniziativa.

A tal riguardo, la documentazione di analisi e di dettaglio operativo predisposta a cura di AVEPA dovrà essere previamente condivisa con le competenti strutture Regionali, anche ai fini di verificarne la compatibilità con le linee di indirizzo regionali per il Sistema Informativo e con la normativa di settore.

Parimenti, devono essere garantiti l'accesso e la disponibilità delle informazioni gestite nel sistema informativo di AVEPA per l'amministrazione Regionale, anche tramite azioni di cooperazione applicativa per la condivisione degli archivi informatici.

Considerato quindi che il presente programma è funzionale agli obiettivi che la Regione si è data in materia di informatizzazione delle procedure, secondo quanto stabilito dalla deliberazione 18 gennaio 2002, n. 56 inerente all'evoluzione del Sistema Informativo regionale, all'attuazione dell'e-governement e al Piano di sviluppo informatico e telematico del Veneto e di semplificazione, secondo le disposizioni adottate più di recente con la deliberazione n. 2640/2008, si ritiene di procedere con la II^ fase del processo di semplificazione dei procedimenti per la gestione del potenziale viticolo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2° comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale;

VISTO il regolamento (CEE) n. 2392/86 del Consiglio del 24 luglio 1986, relativo all'istituzione dello schedario viticolo comunitario;

VISTO il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune di mercato vitivinicolo e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il regolamento (CE) n. 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1493/1999;

VISTO il regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio, del 29 aprile 2008, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo che modifica i regolamenti (CE) n. 1493/1999, (CE) n. 1782/2003, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 3/2008 e abroga i regolamenti (CEE) n. 2392/86 e (CE) n. 1493/1999;

VISTO il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 28 giugno 2008, recante le modalità di applicazione del regolamento CE n. 479/2008 del Consiglio relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo e sostituisce diversi regolamenti applicativi del regolamento (CE) n. 1493/1999, tra cui il regolamento (CE) n. 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000, che stabiliva le modalità di applicazione del regolamento CE n. 1493/1999 del Consiglio, in ordine al potenziale produttivo;

VISTO il regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio 2009 che ha modificato il regolamento (CE) n. 1234/2007, incorporando nell'organizzazione comune dei mercati agricoli (regolamento unico OCM) le disposizioni del settore vino;

VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 che reca modifiche al titolo V della Costituzione;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi" e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la legge 10 febbraio 1992, n. 164/92 "Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini";

VISTO il Decreto Legislativo 5 marzo 1998, n. 60 "Intervento sostitutivo del Governo per la ripartizione di funzioni amministrative tra regioni ed enti locali in materia di agricoltura e pesca, a norma dell'articolo 4, comma 5, della legge 15 marzo 1997, n. 59";

VISTO il DPR 1 dicembre 1999, n. 503, "Regolamento recante norme per l'istituzione della Carta dell'agricoltore e del pescatore e dell'Anagrafe delle aziende agricole in attuazione dell'articolo 14, c. 3, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173";

VISTA la Legge 7 marzo 2003, n. 38 "Disposizioni in materia di agricoltura";

VISTO il decreto ministeriale 23 marzo 1999, relativo all'adozione della modulistica per l'aggiornamento dello schedario viticolo, la gestione del potenziale viticolo, la verifica delle superfici vitate indicate nelle dichiarazioni vitivinicole annuali e l'iscrizione delle superfici vitate nell'albo dei vigneti DOCG, DOC e nell'elenco delle vigne IGT, la tenuta e l'aggiornamento degli stessi;

VISTO il decreto ministeriale 26 luglio 2000, termine e modalità per la dichiarazione delle superfici vitate;

VISTO il decreto ministeriale 27 luglio 2000 recante norme di attuazione del regolamento (CE) n. 1493 e del regolamento (CE) n. 1227/2000 della Commissione Europea relativamente al regime di aiuti alla riconversione e ristrutturazione dei vigneti;

VISTO il decreto ministeriale 27 marzo 2001, modalità per l'aggiornamento dello schedario vitivinicolo comunitario e per la iscrizione delle superfici vitate negli albi dei vigneti DOCG e DOC e negli elenchi delle vigne IGT;

VISTO il decreto ministeriale 29 maggio 2001, relativo al controllo sulla produzione dei vini di qualità prodotti in regioni determinate;

Visto il Decreto ministeriale del 28 dicembre 2006 relativo alle "Disposizioni sulla denuncia annuale delle uve DOCG, DOC e IGT e la certificazione delle stesse produzioni, nonché sugli adempimenti degli enti ed organismi preposti alla gestione dei relativi dati ed ai controlli";

VISTO l'accordo Stato-Regioni del 11 novembre 1999, relativo ai criteri di organizzazione delle attività per la costituzione dell'inventario del potenziale produttivo del settore viticolo, articolato su base regionale;

Visto l'Accordo 25 luglio 2002 tra il Ministero e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano, per la determinazione dei criteri per l'istituzione e l'aggiornamento degli albi dei vigneti DO e degli elenchi delle vigne IGT, in attuazione dell'art. 5 del decreto ministeriale 27 marzo 2001, sulla base dell'accordo approvato dalla Conferenza dei presidenti nella seduta del 4 ottobre 2001;

VISTA la legge regionale 9 novembre 2001, n. 31, relativa all'istituzione dell'Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura - AVEPA;

VISTA la deliberazione n. 127 del 25 gennaio 2000, progetto "linee guida per lo sviluppo del Sistema informativo del settore primario";

VISTA la deliberazione n. 56 del 18 gennaio 2002, relativa al Sistema informativo regionale (SIRV);

VISTA la deliberazione n. 1217 del 17 maggio 2002 relativa all'istituzione dello Schedario vitivinicolo veneto;

VISTE le deliberazioni n. 2275 del 9 agosto 2002, n. 3398 del 22 novembre 2002 e n. 639 del 14 marzo 2003, riguardanti l'assegnazione di funzioni e il trasferimento dei procedimenti ad AVEPA;

VISTA la deliberazione n. 2257 del 25 luglio 2003 relativa all'attuazione nella regione Veneto della normativa comunitaria concernente l'organizzazione comune di mercato nel settore vitivinicolo;

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 3758 del 26 novembre 2004, che approva le linee guida per la costituzione del Fascicolo Aziendale e per l'Anagrafe del Settore primario;

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 2200, del 9 agosto 2005 "Semplificazione delle procedure nel settore primario";

VISTA la deliberazione n. 838 del 28 marzo 2006 relativa al Programma straordinario di riallineamento delle dichiarazioni delle superfici vitate e di aggiornamento dello schedario viticolo veneto;

VISTA la deliberazione n. 1983 del 3 luglio 2007 "Sistema informativo a supporto della gestione del Programma di Sviluppo Rurale. Approvazione linee di indirizzo";

VISTE le "Linee di indirizzo per l'organizzazione del Sistema Informativo del Settore Primario e per il supporto alla gestione del Programma di Sviluppo Rurale - Aprile 2007;

VISTA la deliberazione n. 199 del 12 febbraio 2008 "Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013;

VISTA la deliberazione n. 2640 del 23 settembre 2008, "Un'azienda, un controllo": creazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per unificare le procedure di controllo nel Settore Primario;

VISTO il decreto di avocazione del Segretario Regionale al Settore Primario n. 2 del 18 marzo 2009;

VISTA la nota di AGEA - Area coordinamento, prot.n. ACIU1415 del 3 novembre 2009, avente per oggetto: Documento concernete le linee guida e le specifiche tecniche inerenti le superfici vitate - Misurazione e documentazione nell'ambito del Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC);

RITENUTO di adottare un programma per l'ulteriore semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi con la gestione del potenziale viticolo, con l'obiettivo di adottare un "modulo per la trasparenza amministrativa" che assicuri priorità nel processo di trasparenza amministrativa e riduca il "carico" burocratico-amministrativo alle imprese che operano nel settore vitivinicolo;]

delibera

  1. di approvare, per le motivazioni e argomentazioni esposte in premessa, l'ulteriore iniziativa di semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi con la gestione del settore vitivinicolo, con lo scopo anche di ridefinire gli standard operativi del sistema informativo dell'Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura (AVEPA) a supporto delle attività amministrative e di controllo adottate in attuazione della normativa comunitaria relativa al settore vitivinicolo;
  2. di approvare, in conseguenza di quanto stabilito al punto 1, il "Programma per la II^ fase di semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi con la gestione del potenziale viticolo", di cui all'allegato A), che costituisce parte integrante del presente provvedimento;
  3. di stabilire che al fine di assicurare la realizzazione del programma di cui al punto 2, in conformità agli obiettivi del presente provvedimento, si rende necessario assicurare un costante monitoraggio delle attività con lo scopo anche di assumere, qualora si rendesse necessario, le eventuali iniziative per consentire il rispetto delle modalità e della tempistica prevista nel succitato programma;
  4. di dare atto che AVEPA, ai sensi delle deliberazioni n. 2275/02 e n. 639/03, è tenuta a dare attuazione al Programma di cui al punto 2, in relazione anche alle attività di indirizzo di cui al punto 5;
  5. di dare atto che spettano alle competenti Strutture regionali le attività di indirizzo per la realizzazione del programma, nonché il monitoraggio dello stato di avanzamento del medesimo programma;
  6. di stabilire devono essere garantiti l'accesso e la disponibilità delle informazioni gestite nel sistema informativo di AVEPA per l'amministrazione Regionale, anche tramite azioni di cooperazione applicativa per la condivisione degli archivi informatici;
  7. di dare atto che con successivo provvedimento saranno adattate le disposizioni oggi recate dalla deliberazione n. 2257/2003 e successive modificazioni ed integrazioni, al fine di renderle compatibili con quanto stabilito dal programma di cui al punto 2.


(seguono allegati)

291_AllegatoA_222458.pdf

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