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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 569 del 11 marzo 2008
Approvazione delle Linee Guida 2008 per la protezione e la tutela del minore
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sociali, dott. Stefano Valdegamberi riferisce quanto segue:
Con decreto n. 997/2003 del Segretario Regionale della Sanità e Sociale è stato istituito presso L'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori della regione Veneto un Gruppo di studio istituzionale in materia di vigilanza - segnalazione, composto dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Venezia, dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, dal Pubblico Tutore dei Minori della Regione Veneto, dal Direttore della Direzione Regionale per i Servizi Sociali, o suo delegato, dal Presidente dell'ANCI Veneto o suo delegato e da un referente dell'Osservatorio Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza e con l'indicazione di avvalersi della collaborazione di professionisti e di tecnici del settore.
Nel citato atto costitutivo, fra i compiti assegnati al Gruppo di studio, si evidenzia la definizione dei ruoli e delle responsabilità dei diversi soggetti istituzionali, che a diverso titolo operano nell'ambito della protezione e della tutela dei minori d'età, al fine di promuovere, in un' ottica di concertazione e collaborazione con l'Autorità Giudiziaria minorile, il rafforzamento dell'integrazione delle specifiche funzioni e il conseguente aggiornamento delle "Linee Guida. La tutela dei minori nelle situazioni di pregiudizio" approvate con DGR n. 4196/00.
Con riferimento agli obbiettivi sopra citati, va ricordato:
Il citato gruppo di lavoro istituzionale, insediato presso l'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori della Regione Veneto, ha prodotto nel 2004, con l'ausilio fattivo di un Gruppo tecnico composto in base alle indicazioni contenute nel decreto n. 997/2003 del Segretario Regionale della Sanità e Sociale, il documento denominato "La presa in carico, la segnalazione e la vigilanza per la protezione e la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza nelle situazioni di rischio e pregiudizio in Veneto", (di seguito denominate "Linee Guida 2005") approvato con delibera di Giunta n. 4312 del 29.12.2004.
Il gruppo istituzionale - dopo aver monitorato per il periodo 2005-2006 l'impatto delle Linee Guida 2005 presso gli operatori dei servizi socio-sanitari ha provveduto al loro aggiornamento e revisione, prendendo in considerazione:
Il lavoro di aggiornamento e di scrittura delle nuove Linee Guida 2008 è proceduto con le medesime modalità adottate precedentemente e previste dal citato decreto n. 997/2003. La redazione di una prima bozza delle nuove Linee Guida è avvenuta ad opera di un gruppo tecnico costituito presso l'ufficio del Pubblico Tutore dei minori della Regione e con la partecipazione della Direzione dei Servizi Sociali della Regione, dell'Osservatorio Regionale per l'infanzia, l'adolescenza, i giovani e la famiglia e del Procuratore della Procura presso il Tribunale per i minorenni. La bozza è stata sottoposta dapprima al Gruppo Istituzionale e successivamente alla lettura critica di un gruppo di professionisti dei servizi sociali e socio-sanitari regionali e del privato sociale, con lo scopo di valutarne la congruità sul piano dei contenuti e l'efficacia comunicativa. Nel lavoro di elaborazione, critica e osservazione, sono stati perciò coinvolti tutti i potenziali attori (istituzionali e professionali, pubblici e privati) del percorso di protezione e tutela dei minori.
In relazione ai compiti assegnati Il Gruppo di lavoro istituzionale ha realizzato il documento denominato "La cura e la segnalazione. Le responsabilità nella protezione e nella tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Veneto. Linee guida 2008 per i servizi sociali e sociosanitari" in allegato (allegato A, parte integrante del presente provvedimento).
Le nuove Linee Guida 2008 comprendono alcune innovazioni di sistema e alcune specificazioni concettuali e tecniche di particolare rilievo ai fini di una buona concertazione ed integrazione delle funzioni di protezione e tutela dei minori e dell'assunzione delle relative responsabilità.
Sono stati ad esempio incardinati fra i soggetti/attori principali dei percorsi di cura, protezione sociale e tutela giuridica gli stessi minori in relazione ai loro contesti familiari, intesi come sistemi relazionali fondanti da valorizzare, sostenere, recuperare; sono state evidenziate l'essenzialità e la centralità del ruolo dei servizi socio-sanitari nelle diverse fasi del lavoro sociale e le loro responsabilità; è stata approfondita la questione cruciale del rapporto tra servizi socio sanitari e Autorità Giudiziaria, ed in particolare il rapporto con la Procura minorile; è stato infine richiamato il ruolo dell'Ufficio del Pubblico Tutore dei Minori sia nella funzione di monitoraggio e di manutenzione delle Linee guida che nella promozione dei processi di accompagnamento e di facilitazione nei rapporti fra servizi e Procura minorile.
Il documento che si presenta costituisce altresì un valido riferimento per l'elaborazione di nuove riflessioni e la produzione di nuovi materiali a cui peraltro la stessa Direzione dei Servizi Sociali e l'Ufficio del Pubblico Tutore dei minori stanno lavorando (ad esempio le linee guida per l'affido familiare e le linee guida relative alla collaborazione tra scuola e servizi).
L'insieme di questi documenti, con le indicazioni contenute in diversi provvedimenti approvati e in via di approvazione (fra gli altri la DGR 2430/07, di approvazione dei criteri per il riparto del fondo sociale in relazione agli inserimenti in struttura o in affidamento familiare, la DGR 1855/06 che sostiene lo sviluppo dell'affidamento familiare attraverso la presenza in ogni ambito regionale dei Centri per l'affido e la solidarietà familiare, la DGR 4588/07, relative alle linee di indirizzo sull'utilizzo dello strumento dell'U.V.D.M. quale strumento più idoneo a garantire e realizzare l'integrazione socio-sanitaria nei casi più complessi e l'accesso alla rete integrata dei servizi, la DGR 4067/07che disciplina la messa a regime dei Centri regionali di cura e protezione dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie per le situazioni di abuso e maltrattamento grave), dovranno trovare la loro giusta collocazione in un successivo atto deliberativo relativo ad un inquadramento generale dei servizi, delle attività promosse e del coordinamento fra tutti i soggetti impegnati ai diversi livelli territoriali, nell'area della protezione minorile.
Si considera infine la collaborazione sviluppatasi lungo l'intero processo di lavoro delle Linee guida con l'ANCI Veneto e con le Aziende Socio Sanitarie del Veneto, a partire dal Protocollo di intesa (allegato B alla DGR n. 4312 del 29.12.2005) sottoscritto dalla Regione con l'ANCI Veneto e le Aziende Socio Sanitarie.
Il relatore propone pertanto:
Il relatore conclude la propria relazione sottoponendo all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento:
LA GIUNTA REGIONALE
udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, II° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;
delibera
(seguono allegati)
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