Home » Dettaglio Decreto del Presidente della Giunta regionale
Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1 del 03 gennaio 2021
Eccezionali nevicate verificatesi a partire da venerdì primo gennaio 2021 fino al termine della fase meteorologica avversa, nei territori dell'area montana della Regione del Veneto. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.
Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi a partire da venerdì primo gennaio 2021, che hanno dato luogo ad abbondanti nevicate nella parte montana, nei territori dell’area montana della Regione del Veneto, causando danni, interruzioni alla viabilità e interruzioni dell’erogazione di energia elettrica.
Il Presidente
PREMESSO che, a partire da venerdì primo gennaio 2021, un’ampia circolazione ciclonica persistente da giorni sull’Europa settentrionale ed estesasi sul Mediterraneo centro-occidentale, ha alimentato perturbazioni nella Regione Veneto, associate ad una intensificazione del flusso dei quadranti meridionali che ha portato aria umida nel Mediterraneo. Le perturbazioni hanno determinato copiose nevicate, che hanno interessato diffusamente anche i fondovalle, nelle fasi iniziali, per poi attestarsi a 500/800 m sulle Dolomiti e, nella fase più intensa dell'episodio fino alla quota di 1000/1200 m.
VISTO l’avviso di condizioni meteorologiche avverse per neve copiosa in montagna e precipitazioni anche abbondanti emesso dal Centro Funzionale Decentrato regionale in data 31 dicembre 2020, che ha previsto, dalla giornata di venerdì primo gennaio 2021, precipitazioni diffuse con quantitativi localmente abbondanti specie su zone montane e pedemontane e nevicate copiose in montagna sopra i 1000-1200 m.
VISTA la dichiarazione di stato di attenzione per nevicate emessa dal Centro Funzionale Decentrato regionale dal primo al 2 gennaio 2021 nei fondivalle prealpini e dal primo al 3 gennaio nelle zone montane.
VISTO l’avviso di criticità valanghe n. 11 e la conseguente dichiarazione di fase operativa di preallarme per rischio valanghe a partire dal 2 gennaio 2021 nelle zone mont-1 e mont-2, emessi dal Centro Funzionale Decentrato regionale il primo gennaio 2021.
DATO ATTO che le abbondanti nevicate verificatesi a partire dal primo gennaio 2021, e nelle ore successive, hanno causato danni al patrimonio pubblico e privato e alle attività economiche e produttive nei territori dell’area montana della Regione del Veneto.
RILEVATO che l’evento meteorologico in oggetto, che ha raggiunto la massima intensità nelle giornate del 2 e 3 gennaio 2021, in particolare ha apportato nevicate molto abbondanti nella zone del Comelico, dello Zoldano e del medio-basso Agordino, dove i quantitativi di neve fresca caduti in 48 ore hanno raggiunto i valori massimi, con 85 cm di neve fresca a Falcade (1200 m) e 84 cm a Pecol di Zoldo (1370 m), ma dove risultano molto abbonanti in funzione della quota anche i 44 cm di Auronzo (860 m), i 42 cm di Pieve di Cadore (880 m) e i 36 cm di Agordo (605 m).
CONSIDERATE le misurazioni effettuate nella mattina di domenica 3 gennaio, dalle quali emergono rilevanti valori di spessore di neve al suolo, in particolare nelle località di: Pecol di Zoldo (1370 m) 173 cm; Arabba (1630 m) 165 cm; Cortina d'Ampezzo (1265 m) 157 cm; Padola (1210 m) 145 cm; Falcade (1200 m) 143 cm; Pieve di Cadore (880 m) 115 cm; Auronzo di Cadore (860 m) 93 cm. Considerato, inoltre, che le stazioni di alta quota fanno tutte registrare valori prossimi o spesso superiori ai 200 cm già a partire dai 1600/1700 m.
RILEVATO che la presenza di una coltre nevosa così abbondante ha determinato condizioni di criticità riguardanti in primo luogo il pericolo di valanghe e ha comportato interruzioni della viabilità in quota, interruzioni dell’erogazione di energia elettrica, carico di neve sui tetti degli edifici e caduta di alberi appesantiti dal carico eccessivo di neve.
RILEVATO che sono state attivate le componenti locali del volontariato di protezione civile per monitorare l’evoluzione dei fenomeni e attuare i primi interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone e/o cose.
ATTESO altresì che per fronteggiare le situazioni di emergenza dovute ai fenomeni meteorologici avversi, numerosi sono stati gli interventi di soccorso eseguiti dalle squadre dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco delle province coinvolte, dei comandi dei VVF di Bergamo, Brescia, Milano e Monza Brianza, dall’Esercito e dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico del Veneto.
RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.
VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente della Giunta Regionale provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.
VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..
VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i.;
VISTO il D.Lgs. n. 1/2018;
VISTO il D.Lgs. n.112/1998;
VISTA la L.R. n. 11/2001.
Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
decreta
Luca Zaia
Torna indietro