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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 12 del 02 febbraio 2018


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 5 del 17 gennaio 2018

Stato di crisi per calamità che interessa i territori comunali di Perarolo di Cadore (BL) e Valle di Cadore (BL) a causa dei rischi geologico e idraulico indotti dalla frana della "Busa del Cristo". Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle condizioni di rischio esistenti.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare lo stato di calamità che interessa i territori comunali di Perarolo di Cadore (BL) e Valle di Cadore (BL) a causa della recente significativa riattivazione della frana della “Busa del Cristo”, come indicato dai dati rilevati dai sistemi di monitoraggio gestiti dalla Regione del Veneto, nel periodo dal 10 dicembre 2017 al 17 gennaio 2018, che evidenziano condizioni di rischio elevato anche in relazione al possibile verificarsi di nuovi eventi idro-meteorologici tipici del periodo invernale.

Il Presidente

PREMESSO che

  • il territorio comunale di Valle di Cadore, in corrispondenza alla località denominata S. Andrea o Busa del Cristo, è interessato, da oltre 30 anni, da un fenomeno franoso attivo e importante che prende il nome dall’omonima località e incombe sul sottostante alveo del torrente Boite e sull’abitato di Perarolo di Cadore;
  • le aree interessate dal suddetto movimento franoso, nella Carta della pericolosità e del rischio geologico del Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Piave, sono classificate con pericolosità geologica P3 - elevata e P4 - molto elevata;
  • l’evoluzione della frana della Busa del Cristo, anche in relazione ai quantitativi di materiale mobilizzabile, potrebbe comportare pericolose ostruzioni dell’alveo del torrente Boite, come peraltro già avvenuto, seppure con volumi di frana contenuti, in occasione dell’evento del novembre 2000 nel quale, lo sbarramento temporaneo sul torrente Boite provocò la divagazione del corso d’acqua verso la piazza del paese di Perarolo di Cadore, determinando condizioni di rischio idraulico per l’abitato;
  • sempre a seguito dell’evento dell’autunno del 2000, la Regione del Veneto ha installato nel 2005 un primo sistema di monitoraggio degli spostamenti superficiali costituito da una piccola rete GPS che successivamente, nel 2011, è stato integrato, con tre estensimetri e che, inoltre, dal mese di novembre 2013 è stata installata una stazione totale robotizzata che permette il monitoraggio di trenta punti (mire) dell’area in frana;
  • l’installazione di tali sistemi di monitoraggio ha consentito la visualizzazione, su un sito dedicato, dei dati e l’attivazione di una messaggistica di allertamento a supporto delle decisioni dell’Autorità locale di protezione civile;
  • i sistemi di monitoraggio, gestiti dagli Uffici regionali e integrati con i documenti emessi dal Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto nella fase previsionale, costituiscono gli strumenti per l’allertamento del Sistema locale di protezione civile del Comune di Perarolo di Cadore, ferme restando le responsabilità del Sindaco di attivare la fase di emergenza e di informare i cittadini sulle situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile;
  • è stata approvata con delibera del Consiglio Comunale di Perarolo in data 18 maggio 2017 la Procedura di emergenza di protezione civile riguardante l’abitato di Perarolo, in relazione alla possibilità di innesco di fenomeni franosi della Busa del Cristo alla cui predisposizione hanno collaborato anche i competenti Uffici della Regione e della Provincia di Belluno.

DATO ATTO che la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale ha promosso e organizzato, in collaborazione con la Provincia di Belluno e il Comune di Perarolo di Cadore, una esercitazione regionale di protezione civile che si è svolta il giorno 25.11.2017, con lo scopo di verificare la suddetta Procedura di emergenza e in particolare la risposta del Sistema locale di protezione civile, compresa l’attuazione del piano di evacuazione dei cittadini residenti negli immobili situati nell’area di massima pericolosità, specificata e rappresentata in un allegato della procedura stessa.

CONSIDERATO che tra la sera di domenica 10.12.2017 e il primo mattino di martedì 12.12.2017, un evento meteorologico significativo ha interessato il territorio regionale, con una fase più intensa tra il pomeriggio di lunedì 11.12.2017 e le prime ore di martedì 12.12.2017 sulle zone montane e pedemontane centro orientali, con quantitativi di precipitazione da abbondanti o molto abbondanti, come si può evincere dalla Relazione evento 10-11 dicembre 2017 predisposta dal C.F.D. e riportata in Allegato A che evidenzia, in particolare, per il pluviometro di Perarolo di Cadore, una cumulata di 110,8 mm nelle 72 ore.

DATO ATTO che tra il pomeriggio di lunedì 11.12.2017 e il primo mattino di martedì 12.12.2017, i sistemi di monitoraggio della frana della Busa del Cristo hanno indicato un improvviso movimento della stessa, con un incremento delle velocità di spostamento.

DATO ATTO che per effetto di tale riattivazione del movimento franoso, il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore, il giorno martedì 12.12.2017, ha dichiarato il passaggio alla fase di allarme rosso adottando le misure previste dalla Procedura di emergenza sopraccitata, quali l’attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), il divieto di transito lungo Piazza Roma e le vie comunali sottostanti il versante in frana, l’evacuazione immediata di tutti gli edifici ubicati lungo via Carsiè e Piazza Roma e ha chiesto alla Regione del Veneto il concorso delle Organizzazioni di volontariato del territorio provinciale, per attività di supporto al C.O.C.

CONSIDERATO che il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore ha mantenuto lo stato di allarme rosso e conseguentemente l’ordine di evacuazione degli edifici anche il giorno mercoledì 13.12.2017 e ha disposto il passaggio alla fase di preallarme arancione il giorno giovedì 14.12.2017, revocando le ordinanze emesse il giorno 12.12.2017.

DATO ATTO che il giorno sabato 16.12.2017, in relazione al distacco parziale di un volume del versante in frana e alla permanenza dell’entità degli spostamenti registrati dai sistemi di monitoraggio sui valori rilevati a seguito dell’evento meteorologico dei giorni 11 e 12 dicembre 2017, il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore ha dichiarato il passaggio alla fase di allarme rosso.

CONSIDERATO che il monitoraggio non mostrava ulteriori incrementi delle velocità di spostamento rispetto ai valori registrati a seguito dell’evento meteorologico dei giorni 11 e 12 dicembre 2017, il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore, il giorno domenica 17.12.2017, ha disposto il rientro alla fase di preallarme arancione, che è stata mantenuta sino al giorno 24.12.2017.

CONSIDERATO che il giorno domenica 24 dicembre 2017, il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore ha dichiarato il passaggio dalla fase operativa preallarme - arancione alle fase operativa attenzione - gialla per il Sistema locale di protezione civile, dando indicazione, in ragione della complessa evoluzione del fenomeno franoso, di mantenere aperto il C.O.C. e attivo il servizio di pronta disponibilità dell’Organizzazione di volontariato convenzionata con il Comune, “Volontari di Protezione Civile Antelao” di Pieve di Cadore e il monitoraggio strumentale da remoto.

DATO ATTO che, in relazione alle risultanze dei sistemi di monitoraggio e alle previsioni del C.F.D., il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore, il giorno sabato 30.12.2017, ha disposto la chiusura del C.O.C., mantenendo l’illuminazione notturna del fronte frana con fari direzionali e il monitoraggio strumentale da remoto.

CONSIDERATO che tra la sera di lunedì 8.01.2018 e il pomeriggio di martedì 9.01.2018, un intenso evento sciroccale con precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi abbondanti su zone montane e pedemontane, localmente anche molto abbondanti, ha interessato il territorio regionale, come si può evincere dalla Relazione evento 08-09.01.2018 predisposta dal C.F.D. e riportata in Allegato A che evidenzia, in particolare, per il pluviometro di Perarolo di Cadore, una cumulata di 63,8 mm nelle 48 ore.

CONSIDERATO che successivamente a questo evento meteorologico, dal fronte di frana si sono mobilizzati dai 300 ai 400 m3 circa di roccia, che sono arrivati quasi nell’alveo del Torrente Boite.

DATO ATTO che, in relazione a quest’ultimo evento e alle risultanze dei sistemi di monitoraggio, il Sindaco del Comune di Perarolo di Cadore, il giorno 9.01.2018, ha disposto il passaggio dalla fase operativa attenzione - gialla alla fase operativa preallarme - arancione per il Sistema locale di protezione civile, ordinando conseguentemente la riattivazione delle funzioni del C.O.C. e attuando tutte le misure previste dalla Procedura di emergenza.

CONSIDERATO che dal giorno 9.01.2018 ad oggi, persiste la fase operativa preallarme – arancione per il Sistema locale di protezione civile di Perarolo di Cadore e che il Sindaco con nota acquisita agli atti regionali con prot. n. 13399 in data 12.01.2018 ha chiesto alla Regione del Veneto il riconoscimento dello stato di crisi per calamità.

CONSIDERATO che gli Uffici regionali, dal giorno 11.12.2017 hanno continuamente supportato le decisioni del Sindaco di Perarolo di Cadore, con il monitoraggio strumentale e l’interpretazione dei dati acquisiti dai sistemi installati sul fronte di frana, in particolare nei due eventi che si sono verificati nel mese di dicembre dello scorso anno e a gennaio di quest’anno, e hanno partecipato, con propri tecnici, a sopralluoghi per valutare lo stato di fatto sin dalle prime ore a seguito degli eventi occorsi.

CONSIDERATO che la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale in collaborazione con la Provincia di Belluno, dal giorno 12.12.2017 a oggi, ha assicurato il concorso delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile territoriali, nelle attività di supporto al C.O.C. di Perarolo di Cadore con il Gruppo Volontari di Protezione Civile “Antelao” che ha continuamente svolto attività di sorveglianza e coordinamento operativo, e che complessivamente sono stati impiegati più di 130 volontari.

VALUTATO che dopo il movimento principale osservato il giorno martedì 9 gennaio 2018, si sono verificati rilasci di materiale, seppure di minore entità, anche nei giorni successivi, segno che il movimento almeno superficiale del corpo in frana è in continua evoluzione e che attualmente le velocità di spostamento del fronte rimangono sostenute.

RITENUTO che l’attuale stato di fatto della frana della Busa del Cristo costituisce una situazione di rischio elevato in relazione al possibile verificarsi di nuovi eventi meteo significativi.

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D. Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse e l’Allegato A, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per l’evento calamitoso costituito dalla frana della “Busa del Cristo” che insiste sui territori comunali di Perarolo di Cadore (BL) e Valle di Cadore (BL), riattivatasi a seguito degli eventi meteorologici dei giorni 11 e 12 dicembre 2017 e dei giorni 8 e 9 gennaio 2018, per le condizioni di rischio attualmente presenti, anche in relazione al possibile verificarsi di nuovi eventi meteo significativi.

3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;

7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’attivazione dei Centri di Competenza nazionali e l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;

9. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

(seguono allegati)

5_DPGR_2018_01_17_N005_All_A_362798.pdf

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