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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 144 del 10 agosto 2017
Eccezionali avversità atmosferiche verificatisi il giorno 10 agosto 2017 che hanno provocato ingenti danni nelle fasce litoranee del territorio regionale. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.
Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche che hanno interessato il territorio regionale il giorno 10 agosto 2017 e che hanno provocato ingenti danni dovuti agli effetti dei temporali forti associati a grandine e violente raffiche di vento.
Il Presidente
PREMESSO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale (C.F.D.) il giorno 9 agosto 2017 aveva emesso il Meteo Veneto, Bollettino di criticità regionale, Bollettino temporali, Avviso di condizioni meteo avverse, Avviso di Criticità Idrogeologica e Idraulica n. 24/2017 e Prescrizioni di Protezione Civile per rischio idrogeologico e idraulico, che si allegano in copia (Allegato 1).
VERIFICATO che nel pomeriggio di giovedì 10 agosto, all’incirca tra le 15 e le 17, un vasto fronte temporalesco proveniente dall’Emilia Romagna ha iniziato ad interessare il Rodigino occidentale, per poi spostarsi piuttosto velocemente verso nord-est e lasciare la regione poco dopo le 17.
Tale sistema ha interessato diffusamente tutta la costa e la pianura limitrofa con fenomeni intensi, in particolare con venti anche molto forti. Nello stesso periodo circa (tra le 15 e le 18), fenomeni temporaleschi più localizzati ma a tratti intensi si sono verificati sulle Prealpi Vicentine occidentali e sul Veronese nord-occidentale.
In seguito le precipitazioni sono state assenti o poco significative (con qualche fenomeno sul Veronese in tarda serata e una cella temporalesca nel tardo pomeriggio sul Delta del Po).
La distribuzione delle precipitazioni è stata molto irregolare, con fenomeni più diffusi sulla costa e pianura limitrofa. I quantitativi massimi registrati sono stati intorno a 20 – 35 mm, con 35 mm registrati a Molini-Laghi (VI), 34.8 a Contarina (RO), 28.6 Contrà Doppio-Posina (VI), 27.8 a Rosolina (RO), 24.8 a Sella Ciampigotto (BL), 22.8 a Lugugnana-Portogruaro (VE).
Non si tratta di valori complessivamente consistenti, ma essendo stati spesso concentrati in poco tempo, risultano valori indicativi di rovesci di forte intensità. Infatti, le massime intensità di pioggia sono state registrate dalla stazione di Rosolina con 11.6 mm in 5 minuti, 20.4 mm in 10 minuti e 26.2 mm in 15 minuti.
Particolarmente rilevante è stato il vento che ha accompagnato i fenomeni temporaleschi. In alcune stazioni in prossimità della costa e nelle zone montane sono state rilevate raffiche di vento con intensità compresa tra 90 e 120 km/h. I valori massimi sulla costa sono stati registrati a Bibione (114 km/h), Eraclea (113 km/h), Lugugnana di Portogruaro (110 km/h), Portogruaro-Lison (107 km/h). Venti molto forti sono stati registrati anche dalla stazione di Rosolina, ma per questa stazione non sono disponibili per problemi tecnici i dati di raffica massima (che rappresentano la massima intensità istantanea).
CONSIDERATO che, per fare fronte all’emergenza, è stato richiesto il concorso dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, sono stati attivati i rispettivi C.O.C. di alcuni dei comuni coinvolti ed è stato messo a disposizione il personale comunale a supporto e attivate le componenti della protezione civile locale;
PRESO ATTO che i vigili del fuoco, con il supporto delle squadre di protezione civile, hanno ricevuto complessivamente oltre un migliaio di richieste di intervento per le condizioni meteo avverse e che notevoli sono stati i danni in alcune aree del Veneto per il maltempo, risultando principalmente colpita tutta la costa veneta dove si sono registrati danni molto ingenti.
Il maltempo si è abbattuto principalmente sulle province di Venezia e Rovigo, interessando anche Verona. Moltissime le piante distrutte o sradicate che hanno determinato un grosso pericolo per la popolazione, infatti si contano due feriti gravi e quarantacinque persone hanno dovuto ricorrere alle cure mediche.
Non è ancora quantificabile il numero dei fabbricati con danni alle coperture, delle strutture ricettive compromesse e dei veicoli distrutti o inservibili a causa delle alberature cadute sugli stessi.
Ingenti i danni alla rete di distribuzione elettrica, si registrano anche interruzioni su una linea da 380Kv a causa del crollo di 4 tralicci per il forte vento. Nel pomeriggio sera si contavano migliaia di disalimentazioni nei territori dei comuni rivieraschi della province di Rovigo e Venezia.
RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.
VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.
VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..
VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;
VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;
VISTO il D.Lgs. n.112/98;
VISTA la L.R. n. 11/01
Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla
compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
decreta
Luca Zaia
(seguono allegati)
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