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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 143 del 08 agosto 2017
Eccezionali avversità atmosferiche verificatisi il giorno 6 agosto 2017 che hanno provocato danni nel territorio regionale. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.
Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche che hanno interessato il territorio regionale il giorno 6 agosto 2017 e che hanno provocato danni dovuti agli effetti dei temporali forti associati a grandine e violente raffiche di vento lineare.
Il Presidente
PREMESSO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale (C.F.D.) il giorno 5 agosto 2017 aveva emesso il Meteo Veneto, Bollettino di criticità regionale, Bollettino temporali, Avviso di condizioni meteo avverse, Avviso di Criticità Idrogeologica e Idraulica n. 22/2017 e Prescrizioni di Protezione Civile per rischio idrogeologico e idraulico, che si allegano in copia (Allegato 1).
VERIFICATO che nella mattinata di domenica 6 agosto sul Veneto non si sono generalmente verificate precipitazioni, a parte dei locali temporali sulle Dolomiti nord-occidentali (Podestagno, Passo Pordoi, Arabba) tra le 00 e le 02 (ora legale).
Rovesci e temporali hanno invece interessato a fine mattinata (tra le 11 e le 12 ora legale) l’area del Lago di Garda, dove sono risultati subito intensi e associati anche a un notevole rinforzo del vento.
A partire dalle ore 12 circa, rovesci e temporali, anche di forte intensità, hanno interessato le zone montane del Veneto (e parzialmente quelle pedemontane), spostandosi abbastanza velocemente da Ovest verso Est-Nordest a partire dal Lago di Garda. Questi fenomeni temporaleschi sono stati spesso associati a forti rovesci, forti raffiche di vento, grandinate.
Nel corso del pomeriggio, fino a inizio serata, altre precipitazioni, anche a carattere di rovescio e temporale, hanno interessato dopo le ore 16 soprattutto la pianura e le zone pedemontane a partire dalla provincia di Verona, in spostamento verso Est-Nordest.
I valori massimi caduti in 24 ore sono stati in genere compresi tra 25 e 30 mm (28.2 mm a Cansiglio-Tramedere, 26.6 a Rovina di Cancia, 26 mm a Passo Xomo-Posina, 25.6 a Podestagno, 25.4 a Sant’Andrea-Gosaldo) con un picco di 44 mm a Passo Pordoi. Non si tratta di valori particolarmente consistenti, ma sono stati concentrati in poco tempo risultando quindi di forte intensità.
Particolarmente rilevante è stato il vento, in concomitanza dei fenomeni temporaleschi, infatti un gran numero di stazioni hanno registrato raffiche superiori a 50 km/h e, circa 17 stazioni, raffiche comprese tra 80 e 116 km/h, con i seguenti massimi: 116 km/h a Dolcè - VR, 103 km/h a Passo Valles - BL, 101 km/h a Valle di Cadore - BL, 97 km/h a Follina - TV, 94 Km/h a Valdobbiadene - TV, 90 km/h a Monte Verena - VI, 90 km/h a Farra di Soligo - TV. In sintesi si segnalano come aree con maggiori rinforzi di vento l’alto Veronese, l’alto Vicentino, l’alto Trevigiano e il Bellunese.
CONSIDERATO che, per fare fronte all’emergenza, è stato richiesto il concorso dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, sono stati attivati i rispettivi C.O.C. di alcuni dei comuni coinvolti ed è stato messo a disposizione il personale comunale a supporto e attivate le componenti della protezione civile locale;
PRESO ATTO che i vigili del fuoco hanno effettuato complessivamente oltre 350 interventi per le condizioni meteo avverse e che notevoli sono stati i danni in tutto il Veneto per il maltempo, risultando colpite le zone montane e pedemontane ed il lago di Garda dove ingenti danni si sono registrati nella costa veronese. Due persone intorno alle 14 si trovavano a bordo di un’imbarcazione rovesciata al largo di Navene, nei pressi di Malcesine. I soccorritori hanno recuperato la donna, ma l’uomo di 43 anni risulta ancora disperso.
Il maltempo si è abbattuto principalmente sulle province di Vicenza, Verona e soprattutto Belluno con esondazioni, alberi sradicati e chicchi di grandine molto consistenti. Arrivata in provincia di Treviso, la pioggia ha perso leggermente intensità, riducendosi a una serie di sporadici fenomeni temporaleschi durati a malapena qualche decina di minuti. Sulla ss Castellana diversi rami sono caduti a terra provocando numerosi disagi alla circolazione.
Il personale dell’Anas è intervenuto lungo la SS 52 a Santo Stefano di Cadore; pietrisco è caduto lungo la 203 Agordina e ha richiesto l’intervento dei pompieri e di Veneto Strade. Scoperchiate alcune case in Agordino e anche in Cadore. Moltissimi gli alberi sradicati, in varie parti del territorio; il forte vento ha colpito una frazione di Marziai (tra Quero Vas e Lentiai) provocando la caduta di alcune piante e registrando anche un incidente mortale.
Infine, il forte vento ha causato un blackout nella parte alta della provincia di Belluno.
RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.
VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.
VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..
VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;
VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;
VISTO il D.Lgs. n.112/98;
VISTA la L.R. n. 11/01
Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla
compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
decreta
Luca Zaia
(seguono allegati)
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