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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 63 del 04 luglio 2017


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 91 del 26 giugno 2017

Eccezionali avversità atmosferiche verificatisi sul territorio regionale il 25 giugno 2017. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche, verificatesi nella giornata del 25 giugno 2017, consistite in abbondanti precipitazioni e grandinate che hanno causato dissesti idrogeologici, con danni al patrimonio pubblico e privato in alcune aree della regione.

Il Presidente

PREMESSO che il Bollettino Meteo Veneto emesso da ARPAV valevole dal giorno 24 giugno 2017 ore 13:00, conteneva la previsione, per domenica 25 giugno, di tempo instabile a tratti perturbato, in montagna, da variabile a instabile in pianura. Cielo spesso molto nuvoloso su zone montane e pedemontane con brevi e parziali schiarite, da nuvoloso a parzialmente nuvoloso sulla pianura, con maggiori tratti soleggiati sulla costa. Dalla serata probabile diradamento delle nubi.

PREMESSO, inoltre, che il medesimo bollettino già conteneva l’avviso per domenica di tempo instabile con precipitazioni a prevalente carattere di rovescio e temporale, un pò più frequenti e diffuse su zone montane e pedemontane, più sparse in pianura, nonché probabili fenomeni localmente intensi (forti piogge, grandinate, raffiche di vento), senza esclusione di qualche locale temporale intenso anche sabato pomeriggio/sera sulle zone montane e pedemontane.

RILEVATO che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale (C.F.D.), in data 24 giugno2017 valutava e informava, per la giornata di domenica 25 giugno 2017, che visti i fenomeni meteorologici previsti, la criticità idrogeologica attesa sarebbe stata riferita allo scenario per temporali forti, ed emetteva nelle prescrizioni di Protezione Civile, le seguenti fasi operative: per rischio idrogeologico sulla rete idraulica secondaria stato di preallarme per le zone di allertamento A, B, C e H e stato di attenzione per le zone D, E, F e G; per rischio geologico stato di preallarme sulle zone di allertamento A, B, C e H e stato di attenzione per le zone E.

CONSIDERATO che domenica 25 è transitata sulla regione, da ovest verso est, una saccatura di origine atlantica che ha portato una fase di marcata instabilità, accentuata dalla presenza sulla regione di una massa d’aria molto calda e umida che si era consolidata nei giorni precedenti.

I primi rovesci e temporali si sono verificati sulle Dolomiti a partire già dalla mezzanotte di sabato 24 giugno. In seguito, circa dalle 4 ora legale di domenica 25, un vasto sistema temporalesco in spostamento da ovest verso est ha interessato le zone montane e pedemontane a partire dal Vicentino, con fenomeni diffusi. È stato seguito, a partire dalle ore 8 ora legale circa, da un altro passaggio di rovesci e temporali che hanno interessato anche la pianura settentrionale. I temporali sono stati localmente molto intensi (forti rovesci, grandinate con chicchi anche di grosse dimensioni, raffiche di vento). In pianura le precipitazioni sono state generalmente assenti, tranne sulle zone più settentrionali.

Dopo una breve pausa a fine mattinata, nel primo pomeriggio rovesci e temporali sparsi hanno interessato principalmente la pianura e la costa, dapprima la parte sud-orientale (Rodigino occidentale e Veneziano meridionale) e poi quella centro-orientale (tra Vicenza/Padova e Venezia/Bibione). Anche in questo caso si sono verificati fenomeni localmente intensi.

Nel corso del pomeriggio l’instabilità si è attenuata e i fenomeni si sono diradati, a parte un ulteriore forte temporale che ha interessato nel tardo pomeriggio il delta del Po. Dalle 19 ora legale le precipitazioni si sono esaurite.

VISTI i quantitativi di pioggia totali registrati domenica 25 giugno, dove le precipitazioni più consistenti si sono verificate sulle Prealpi Vicentine occidentali, Basso Bellunese, Alto Trevigiano e Rodigino occidentale, con valori in genere superiori a 50 mm/24 h e i seguenti valori massimi:

  • sul basso Bellunese 112 mm Sant’Antonio Tortal, 89 mm a Monte Avena; sulle Dolomiti massimi di 53 mm a Villanova-Borca di Cadore;
  • sul Vicentino 105 mm a Piana di Marcesina-Rendole e 99 mm ad Asiago-aeroporto;
  • sul Trevigiano 72 mm a Nogarolo di Tarzo, 63 a Vittorio Veneto, 61 a Follina;
  • sul Rodigino 89 mm a Porto Tolle-Pradon.

Si segnala che in molti casi tali quantitativi si sono concentrati in poco tempo (1-3 ore) e si sono avute precipitazioni molto intense anche su scadenze inferiori a 1 ora.

Inoltre le forti precipitazioni sono state localmente accompagnate da forti grandinate (con chicchi anche di grosse dimensioni) e forti raffiche di vento.

RILEVATO che l’evento più significativo si è registrato nella provincia di Vicenza, comune di Enego, tra le frazioni di Fossa di Mezzo e di Fosse di Sotto, lungo la provinciale che da Primolano, in comune di Cismon, porta al centro del paese, dove piogge torrenziali hanno determinato l’esplosione di una condotta fognaria interrata e detriti e fango hanno invaso una quindicina di case e travolto tre auto. Una cinquantina di utenze sono rimaste senz’acqua.

Nella provincia di Belluno, nel comune di La Valle Agordina, in località La Muda lungo la strada regionale 203 lo straripamento di un torrente posto a monte del paese ha provocato la caduta di materiale e detriti sulla sede stradale a ridosso di alcune abitazioni. Il tratto stradale per un paio d'ore è stato gestito con senso unico alternato; alcune abitazioni limitrofe hanno subito allagamenti di scantinati. Si segnalano disagi anche nel comune di Feltre e Ponte nelle Alpi.

Nella provincia di Treviso intense piogge e grandinate hanno interessato l’area da Valdobbiadene a Vittorio Veneto, in particolare si segnalano i comuni di: Cison, Follina, Miane, Vittorio Veneto, Tarzo, Revine Lago, Cappella Maggiore, Fregona e Cordignano.

Nella Provincia di Venezia violenti nubifragi hanno interessato i comuni di Chioggia, in particolare nella località di Sottomarina.

Nella Provincia di Rovigo violenti temporali e grandinate hanno interessato le aree dei comuni di Rosolina, Porto Viro, Loreo e Taglio di Po.

Nella Provincia di Verona, nel comune di Garda, a causa dei forti nubifragi la caduta di un grosso ramo ha provocato il ferimento di due persone.

CONSIDERATO che per fare fronte all’emergenza è stato richiesto il concorso dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, sono stati attivati i rispettivi C.O.C. di alcuni dei comuni coinvolti ed è stato messo a disposizione il personale comunale a supporto e attivate le componenti della protezione civile locale.

PRESO ATTO della richiesta di riconoscimento dello stato di crisi pervenuta dal Comune di Revine Lago (TV) e Tarzo (TV); della comunicazione di attivazione del C.O.C. del Comune di Enego (VI); della richiesta di pronto intervento del comune di La Valle Agordina (BL).

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTA la L. n. 225/92 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01.

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

  1. Di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nella giornata del 25 giugno 2017 sul territorio dei Comuni di Enego (VI), Cismon del Grappa (VI), La Valle Agordina (BL), Feltre (BL), Ponte nelle Alpi (BL), Vittorio Veneto (TV), Valdobbiadene (TV) , Miane (TV), Follina (TV), Revine Lago (TV), Tarzo (TV), Cison di Val Marino (TV), Cappella Maggiore (TV), Fregona (TV), Cordignano (TV), Taglio di Pò (RO), Loreo (RO), Rosolina (RO) e Porto Viro (RO), Chioggia (VE), Garda (VR) per le criticità manifestatesi;
  3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;
  4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
  5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 per il personale volontario attivato, comedefinito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;
  6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;
  7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:
    1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
    2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
    3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;
  8. Il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali negli stessi giorni del mese di giugno 2017;
  9. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/200, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui alla Legge n. 225/1992 e s.m.i.;
  10. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

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