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Bur n. 137 del 17 ottobre 2023


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE VALUTAZIONI AMBIENTALI, SUPPORTO GIURIDICO E CONTENZIOSO n. 66 del 05 ottobre 2023

FRAMAT S.R.L. Progetto per l'installazione di due macchine idrauliche lungo il fiume Botteniga a Treviso. Comune di localizzazione: Treviso (TV). Procedura di Verifica di Assoggettabilità (art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006, L.R. n. 4/2016, D.G.R. n. 568/2018). Esclusione procedura VIA.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento costituisce, ai sensi della L.R. n. 4/2016 e della D.G.R. n. 568/2018, l'adozione del provvedimento di esclusione dal procedimento di VIA per il progetto relativo alla l'installazione di due macchine idrauliche lungo il fiume Botteniga, situato nel Comune di Treviso (TV), per il quale la società FRAMAT S.r.l. ha attivato la procedura di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 152/06. Estremi dei principali documenti dell'istruttoria: - Istanza presentata da FRAMAT S.r.l. acquisita agli atti con protocollo regionale n. 244676 del 08/05/2023. - Verbale della seduta del Comitato Tecnico regionale V.I.A. del 28/06/2023. - Verbale della seduta del Comitato Tecnico regionale V.I.A. del 13/09/2023.

Il Direttore

VISTA la Dir. 13/12/2011 n. 2011/92/UE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, così come modificata dalla Dir. 16/42014 n. 2014/52/UE;

VISTO il D.Lgs. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale e in particolare la Parte Seconda del citato decreto rubricata “Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC);

VISTO in particolare l’art. 19 del D.Lgs. n. 152/06 Modalità di svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA” come da ultimo modificato dalla L. n. 108/2021;

VISTO il decreto ministeriale 30/03/2015, n. 52, recante: “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall’articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la L.R. n. 4 del 18/02/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale” che ha abrogato la L.R. n. 10 del 26/03/1999: “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la D.G.R. n. 568/2018 con la quale la Giunta regionale ha provveduto a stabilire, tra le altre, la disciplina attuativa della procedura di verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 8 della L.R. n. 4/2016;

TENUTO CONTO che l’intervento in oggetto risulta riconducibile alla tipologia progettuale di cui al punto 7, lettera d) dell’Allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006 denominata derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano derivazioni superiori a 200 litri al secondo, o di acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al secondo, nonché trivellazioni finalizzate alla ricerca per derivazioni di acque sotterranee a 50 litri al secondo;

VISTA l’istanza acquisita agli atti con n. 244676 del 08/05/2023, con la quale la Società Framat S.r.l. (sede legale: Bolzano (BZ), Via Corso Italia 27; C.F. e P.IVA 03844030241), ha richiesto, ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006, della D.G.R. n. 568/18 e della L.R. n. 4/2016, l’attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA;

CONSIDERATO che il progetto riguarda la realizzazione di due macchine meccaniche idrauliche lungo il Fiume Botteniga a Treviso (TV);

VISTA la nota n. 251715 del 10/05/2023, con la quale gli Uffici della Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VIA hanno provveduto, ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/2006, comunicato alle Amministrazioni e agli Enti interessati l’avvenuta pubblicazione della documentazione sul sito web e il contestuale avvio al procedimento;

CONSIDERATO che nella seduta del Comitato Tecnico Regionale VIA del 17/05/2023 è avvenuta la presentazione del progetto in questione da parte del Proponente ed è stato nominato il gruppo istruttorio incaricato dell’esame dello stesso;

VISTA la nota n. 269331 del 18/05/2023 con la quale il Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Provincie di Belluno, Padova e Treviso ha trasmesso le proprie valutazioni e osservazioni, concludendo che non si ravvisa la necessità di sottoporre le opere in oggetto alla procedura di Valutazione di Impatto ambientale;

VISTA la nota n. 294001 del 31/05/2023 con la quale la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico – U.O. Genio Civile di Treviso ha indicato una prescrizione da inserire nel provvedimento finale;

VISTA la nota n. 277746 del 23/05/2023 con la quale il Comune di Treviso ha comunicato le proprie prescrizioni nei confronti del progetto in esame;

VISTA la nota n. 311463 del 09/06/2023 con la quale l’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi Orientali ha trasmesso la propria richiesta di integrazioni;

VISTA la nota n. 345337 del 27/06/2023 con la quale il Comune di Treviso, facendo seguito alla propria precedente nota n. 277746 del 23/05/2023, ha inviato alcune osservazioni e prescrizioni in merito al progetto in esame;

CONSIDERATO che in data 28/06/2023 si è tenuta la discussione del progetto in oggetto e il Comitato Tecnico Regionale, sulla base delle risultanze della relazione tecnica predisposta dal gruppo istruttorio, nonché dei pareri pervenuti, ha ritenuto di richiedere al Proponente alcune integrazioni alla documentazione depositata;

VISTA la nota n. 350865 del 29/06/2023 con la quale, alla luce delle risultanze del Comitato Tecnico regionale VIA del 28/05/2023, sono state richieste al Proponente alcune integrazioni alla documentazione depositata;

VISTA la nota n. 358448 del 04/07/2023, con la quale il Proponente ha richiesto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19, comma 6, del D.Lgs. n. 152/2006, la sospensione dei termini per la presentazione delle integrazioni richieste per un periodo tra i 70 e i 90 giorni, esponendo le motivazioni di tale richiesta;

PRESO ATTO che con nota n. 367441 del 07/07/2023 i competenti Uffici della U.O. VIA hanno comunicato al Proponente il nuovo termine per la presentazione della documentazione richiesta;

PRESO ATTO che con pec del 21/08/2023, registrata al n. 446099 del medesimo giorno, il Proponente ha riscontrato, nei termini previsti, la richiesta integrazioni del 29/06/2023;

VISTA la nota n. 465909 del 31/08/2023 con la quale la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico – U.O. Genio Civile di Treviso ha comunicato il proprio parere a seguito della pubblicazione della documentazione integrativa richiesta;

VISTA la nota n. 495015 del 12/09/2023 con la quale l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali ha trasmesso le proprie osservazioni di competenza relativamente alla documentazione integrativa richiesta;

PRESO ATTO che entro i termini di cui al comma 4 dell’art. 19 del D.Lgs. n. 152/06, non risultano pervenute osservazioni;

TENUTO CONTO che ai sensi dell’art. 10, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 la procedura di VIA comprende le procedure di valutazione d’incidenza di cui all’articolo 5 del decreto n. 357 del 1997;

VISTA la D.G.R. n. 2299/2014 avente per oggetto: “Nuove disposizioni relative all’attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative”;

VISTA la D.G.R. n. 1400/2017 avente per oggetto: “Nuove disposizioni relative all’attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii.. Approvazione della nuova “Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.”, nonché di altri sussidi operativi e revoca della D.G.R. n. 2299 del 9/12/2014.”;

CONSIDERATO che con riferimento alla valutazione d’incidenza dell’intervento, il Proponente ha presentato la dichiarazione di non necessità di valutazione di incidenza e la relativa relazione tecnica;

PRESO ATTO che con nota n. 346767 del 28/06/2023 la Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV ha trasmesso la relazione n. 141/2023 con la quale è stata dichiarata una positiva conclusione con prescrizioni della procedura di valutazione di incidenza (art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e ss.mm.ii.) a seguito del verificato rispetto dei requisiti di cui al paragrafo 2.2 dell’allegato A alla D.G.R. n. 1400/2017;

VISTI i contributi istruttori di ARPAV, della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica – U.O. Servizio idrico integrato e Tutela delle acque, della Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico – U.O. Genio Civile di Treviso, della Direzione Difesa Del Suolo e della Costa – U.O. Assetto idrogeologico e Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso – U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV agli atti degli scriventi uffici;

SENTITO il Comitato Tecnico Regionale V.I.A., il quale, nella seduta del giorno 13/09/2023, condivise le valutazioni espresse dal Gruppo Istruttorio incaricato della valutazione, e di seguito riportate:

Vista la normativa vigente in materia, sia statale che regionale e in particolare:

  • il D.Lgs. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”;
  • la L.R. n. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
  • la D.G.R. n. 1400/2017;
  • la D.G.R. n. 568/2018;
  • la D.G.R. n. 1628/2015.

Esaminato lo Studio Preliminare Ambientale e la documentazione progettuale pervenuti agli Uffici VIA;

Valutate le caratteristiche del progetto nel contesto ambientale di riferimento;

Preso atto che con riferimento all’Allegato V, punto 2, del D.Lgs. n. 4/2008 si specifica che l’area di intervento ricade all’interno delle seguenti zone:

  • zone a forte densità demografica;
  • territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all’art. 21 del D.Lgs. n. 288 del 18/05/2001.

Preso atto che l’area di intervento:

  • non è compresa tra quelle annoverate come di notevole interesse pubblico;
  • è compresa tra quelle tutelate per legge (art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004);
  • ricade entro il limite dei 150 m dal corso del Fiume Botteniga, iscritto al n. 142 (fiumicello Cagnan o Botteniga) dell’elenco provinciale;
  • non rientra tra quelle soggette a vincolo idrogeologico.

Preso atto che il progetto prevede la realizzazione di due macchine meccaniche idrauliche lungo il Fiume Botteniga a Treviso (TV), nonché la sistemazione dell’isolotto esistente con taglio della vegetazione, rifacimento della recinzione perimetrale, pulizia e consolidamento dei tratti di sponda dove è prevista l’installazione delle coclee idrauliche;

Preso atto che la portata media derivabile, pari a 3.000 l/s, è quella indicata nell’atto di concessione; la potenza di concessione è pari a 32,35 kW;

Preso atto che la linea elettrica di allacciamento dell’impianto alla rete elettrica di zona sarà a cura di ENEL Produzione, per la quale FRAMAT S.r.l. farà richiesta prima dell’avvio della Procedura finalizzata al rilascio del titolo autorizzatorio;

Considerato che ai fini del conseguimento del titolo autorizzativo, qualora il richiedente sia “il proprietario dell’immobile o chi abbia la disponibilità sugli immobili interessati dall’impianto e dalle opere connesse” potrà, ai sensi del comma 2 dell’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011, attivare la procedura abilitativa semplificata (PAS) presso il Comune di localizzazione dell’opera; in alternativa, si applicheranno le disposizioni previste per il rilascio dell’autorizzazione unica, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003, come specificate nell’Allegato A lettera B della D.G.R.V. n. 1628/2015, con istruttoria di competenza regionale, a cura della Direzione Difesa del Suolo e della Costa;

Richiamata la nota n. 269331 del 18/05/2023 con la quale il Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Provincie di Belluno, Padova e Treviso ha trasmesso le proprie valutazioni e osservazioni, concludendo che non si ravvisa la necessità di sottoporre le opere in oggetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale;

Preso atto che nella medesima nota la Soprintendenza dichiara inoltre che […] Per quanto attiene le due soluzioni sullo stato futuro di dismissione (totale o parziale), si ritiene meno impattante la soluzione di “dismissione parziale” con il mantenimento della scala di rimonta dell’ittiofauna, il mantenimento delle paratoie che rimarrebbero in posizione abbassata e l’assenza di ripristino della parte centrale dell’isola artificiale in cls armato, elemento detrattivo degli aspetti naturali del corso d’acqua. Si ritiene infine, in fase di ripresentazione del progetto per la sua autorizzazione paesaggistica, che sia previsto un intervento di rinaturalizzazione ambientale dell’isoletta artificiale, presente tra l’alveo principale ed il canale artificiale, mediante idonei inerbimenti ed inserimento di essenze vegetali arboree tipiche dell’ambiente fluviale interessato, da mantenere successivamente anche ad impianto dismesso;”

Considerato che nella medesima nota viene evidenziato che in considerazione della localizzazione delle opere e del rischio archeologico connesso alle stesse, si ritiene necessario attuare delle forme di tutela archeologica volte ad evitare il possibile danneggiamento di reperti, strutture o sequenze archeologiche potenzialmente ancora in alveo;

Preso atto che, in esito alla seduta del Comitato Tecnico regionale del 28/06/2023, il Proponente con pec del 21/08/2023, registrata al n. 446099 del 21/08/2023, ha riscontrato nei termini previsti la richiesta di documentazione integrativa;

Rilevato che la documentazione integrativa trasmessa in data 21/08/2023, con riferimento a quanto richiesto dalla Direzione Uffici Territoriali Dissesto Idrogeologico – U.O. Genio Civile di Treviso, non corrisponde integralmente a quanto richiesto da quest’ultima con nota n. 252305 del 03/06/2021;

Ritenuto pertanto necessario dover inserire un’apposita condizione ambientale finalizzata a comprovare il completo recepimento di quanto richiesto;

Valutato che dalla documentazione integrativa presentata si deduce che le emissioni acustiche della nuova installazione rispetteranno i limiti previsti della normativa vigente in materia di inquinamento acustico;

Preso atto che il Proponente ha dichiarato che il materiale di scavo verrà trattato come rifiuto e conferito a discarica autorizzata;

Preso atto di quanto rilevato dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali con nota n. 495015 del 12/09/2023 per gli aspetti di natura idraulica e di gestione delle risorse idriche;

Considerato in particolare che nella sopracitata nota:

  • “Per quanto concerne gli aspetti di natura idraulica si rileva che:
    • l’analisi idrologica risulta non cautelativa e non coerente con i criteri espressi al paragrafo 1.1 dell’allegato I al Piano di gestione del Rischio di Alluvioni- PGRA (approvato con DPCM 1.12.2022 – pubblicato nella G.U. n. 31 del 7.2.2023);
    • l’analisi idraulica per verificare l’effetto dell’intervento di progetto risulta non adeguata e non coerente con i criteri espressi al paragrafo 1.2 dell’allegato I al PGRA;
  • Per quanto attiene la gestione delle risorse idriche si rileva che:
    • l’opera in oggetto presenta le caratteristiche di “salto concentrato” per il quale la continuità idrobiologica è garantita attraverso la realizzazione della scala di risalita dei pesci;
    • la disponibilità idrica che si presenta in corrispondenza della sezione di prelievo dipende in misura significativa dal regime di portate derivate dal fiume Piave la quale potrà essere in futuro soggetta a variazione in conseguenza della rivalutazione delle concessioni irrigue sul fiume Piave la cui titolarità è in capo al Consorzio Piave, attualmente in fase di rinnovo.”

Ritenuto necessario, in relazione a quanto sopra, inserire un’apposita condizione ambientale, relativamente agli aspetti di natura idraulica, al fine dell’ottenimento di un favorevole riscontro in merito da parte della medesima Autorità;

Ritenuto che la Società FRAMAT S.r.l. dovrà adottare tutte le soluzioni affinché il nuovo manufatto non generi aumenti di livello a monte per almeno 500 m (rigurgito);

Ritenuto che il Proponente dovrà provvedere a effettuare lo sfalcio delle erbe acquatiche a carico del concessionario a valle, fino al ponte su via Botteniga e a monte, fino a Viale Luzzatti, e che tale sfalcio dovrà essere coordinato con gli sfalci periodici effettuati dal Comune di Treviso;

Ritenuto che nell’ambito della procedura autorizzativa il proponente valuti la possibilità di prevedere il collegamento, tramite passerella, con l’isola artificiale al centro del Fiume Botteniga;

Ritenuto che durante le operazioni di messa in asciutta dell’alveo la Società FRAMAT S.r.l. dovrà porre particolare attenzione nel blocco ed eventuale recupero della fauna ittica che dovesse rimanere intrappolata nei tratti di alveo messi in asciutta per la realizzazione delle opere idrauliche di sbarramento;

Preso atto che entro i termini di cui all’art. 19, comma 4 del D.Lgs. n. 152/2006, non sono pervenute osservazioni;

Considerato che, con riferimento alla verifica della relazione di valutazione d’incidenza dell’intervento e ai sensi della D.G.R. n. 1400/2017, la Relazione Istruttoria Tecnica n. 141/2023 della U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV della Regione Veneto, pervenuta con nota prot. n. 346767 del 28/06/2023, ha dichiarato una positiva conclusione con prescrizioni della procedura di valutazione di incidenza (art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e ss.mm.ii.) a seguito del verificato rispetto dei requisiti di cui al paragrafo 2.2 dell’allegato A alla D.G.R. n. 1400/2017;

Considerati la relazione istruttoria e gli esiti degli approfondimenti e degli incontri effettuati dal gruppo istruttorio;

Valutato che l’analisi degli impatti potenziali dell’intervento proposto sulle componenti analizzate risultano di entità contenuta e circoscritti all’ambito d’intervento, tenuto conto delle valutazioni e condizioni ambientali indicate, e non emergono potenziali impatti significativi e negativi sulle componenti ambientali dall’attuazione dell’intervento in oggetto;

Tenuto conto dei criteri di cui all’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006;

ha espresso all’unanimità dei presenti parere favorevole all’esclusione del progetto presentato dalla Società FRAMAT S.r.l. dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006, in quanto la verifica effettuata dal gruppo istruttorio in riferimento ai criteri di cui all’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. n. 152/2006, ha evidenziato che, per i motivi sopra esposti, l’intervento non produce impatti ambientali significativi negativi subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni ambientali:

1

Macrofase

Ante Operam.

Oggetto della condizione

Il Proponente dovrà presentare alla U.O. Genio Civile di Treviso la documentazione richiesta dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali in merito agli aspetti di natura idraulica rilevati con nota n. 495015 del 12/09/2023. La suddetta U.O. provvederà a trasmettere tali integrazioni all’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali per l’ottenimento del positivo riscontro.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Prima della presentazione della documentazione necessaria per la procedura autorizzativa.

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Direzione Uffici Territoriali Dissesto Idrogeologico –U.O. Genio Civile di Treviso

 

2

Macrofase

Ante Operam.

Oggetto della condizione

Prima di iniziare ogni lavoro per la realizzazione della derivazione idroelettrica, Framat S.r.l. dovrà ottenere dall’U.O. Genio Civile di Treviso il decreto di variante ex art. 49 del R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775. A tal fine, Framat S.r.l. dovrà presentare alla stessa la relativa documentazione tecnico-grafica già richiesta con nota 3 giugno 2021 n. 252305.

In ogni caso, i lavori per la realizzazione della derivazione idroelettrica potranno iniziare solamente in seguito all’approvazione da parte del Genio Civile di Treviso del progetto esecutivo, ex art. 21 del R.D. 14 agosto 1920 n. 1285.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Prima dell’avvio dei lavori.

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Direzione Uffici Territoriali Dissesto Idrogeologico –U.O. Genio Civile di Treviso

 

3

Macrofase

Corso d’opera e post operam.

Oggetto della condizione

Dovranno essere ottemperate le seguenti prescrizioni contenute nella nota prot. n. 346767 del 28/06/2023 della U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV:

  1. di non coinvolgere habitat di interesse comunitario e di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti interessati rispetto alle specie segnalate ovvero di garantire una superficie di equivalente idoneità per le specie segnalate: Cottus gobio, Salmo marmoratus, Podarcis muralis;
  2. di attuare idonee misure atte a non pregiudicare la qualità del corpo idrico sia in fase di costruzione che di esercizio, provvedendo altresì alla traslocazione della vegetazione idrofitica di pregio eventualmente interferita dalle lavorazioni;
  3. di verificare e documentare, per il tramite del Proponente, il rispetto delle suddette prescrizioni e di darne adeguata informazione all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Entro 60 giorni dal rilascio del titolo autorizzatorio la ditta dovrà inviare all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza una relazione per verificare il rispetto delle suddette prescrizioni.

Soggetto verificatore

Regione Veneto - U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV.

 

4

Macrofase

In fase di esercizio e post operam.

Oggetto della condizione

Il Proponente dovrà presentare una valutazione di impatto acustico post operam da svolgersi dopo la conclusione dei lavori durante il funzionamento dell’impianto nelle condizioni più gravose.

La valutazione dovrà essere firmata da un tecnico competente in acustica iscritto all’albo nazionale Enteca e dovrà essere svolta seguendo le linee guida di cui alla D.D.G. ARPAV n. 3/2008, pubblicate nel sito web di ARPAV.

Il documento dovrà essere trasmesso al Comune, alla Provincia di Treviso, alla Regione Veneto e ad ARPAV.

Nel caso si rilevassero dei superamenti, entro 60 giorni dall’accertamento, il proponente dovrà predisporre e presentare al Comune, alla Provincia di Treviso e alla Regione Veneto, un piano di interventi per l’immediato rientro nei limiti.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Entro sei mesi dall’entrata in esercizio dell’impianto.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del Proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge n. 132/2016.

 

5

Macrofase

Ante Operam.

Oggetto della condizione

Il Proponente, prima dell’autorizzazione all’esercizio dovrà presentare alla competente Autorità autorizzante un progetto di copertura delle coclee al fine di garantire la fattibilità dell’opera di copertura in caso di necessità.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

In fase di verifica della completezza della documentazione necessaria per la procedura autorizzativa.

Soggetto verificatore

Autorità competente per il rilascio del titolo necessario alla costruzione e all’esercizio dell’impianto.

 

CONSIDERATO che le determinazioni assunte nella citata seduta della Comitato Tecnico Regionale VIA del 13/09/2023, sono state approvate nel corso della medesima seduta;

ESAMINATA tutta la documentazione agli atti ed evidenziati, secondo quanto previsto dai criteri indicati all’Allegato V alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;

decreta

1. Le premesse formano parte integrante del presente provvedimento.

2. Di prendere atto del parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale VIA nella seduta del 13/09/2023 in merito all’intervento in oggetto e di escluderlo alla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. per le motivazioni di cui alle premesse, subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni ambientali:

1

Macrofase

Ante Operam.

Oggetto della condizione

Il Proponente dovrà presentare alla U.O. Genio Civile di Treviso la documentazione richiesta dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali in merito agli aspetti di natura idraulica rilevati con nota n. 495015 del 12/09/2023. La suddetta U.O. provvederà a trasmettere tali integrazioni all’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali per l’ottenimento del positivo riscontro.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Prima della presentazione della documentazione necessaria per la procedura autorizzativa.

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Direzione Uffici Territoriali Dissesto Idrogeologico –U.O. Genio Civile di Treviso

 

2

Macrofase

Ante Operam.

Oggetto della condizione

Prima di iniziare ogni lavoro per la realizzazione della derivazione idroelettrica, Framat S.r.l. dovrà ottenere dall’U.O. Genio Civile di Treviso il decreto di variante ex art. 49 del R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775. A tal fine, Framat S.r.l. dovrà presentare alla stessa la relativa documentazione tecnico-grafica già richiesta con nota 3 giugno 2021 n. 252305.

In ogni caso, i lavori per la realizzazione della derivazione idroelettrica potranno iniziare solamente in seguito all’approvazione da parte del Genio Civile di Treviso del progetto esecutivo, ex art. 21 del R.D. 14 agosto 1920 n. 1285.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Prima dell’avvio dei lavori.

Soggetto verificatore

Regione Veneto – Direzione Uffici Territoriali Dissesto Idrogeologico –U.O. Genio Civile di Treviso

 

3

Macrofase

Corso d’opera e post operam.

Oggetto della condizione

Dovranno essere ottemperate le seguenti prescrizioni contenute nella nota prot. n. 346767 del 28/06/2023 della U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV:

  1. di non coinvolgere habitat di interesse comunitario e di mantenere invariata l’idoneità degli ambienti interessati rispetto alle specie segnalate ovvero di garantire una superficie di equivalente idoneità per le specie segnalate: Cottus gobio, Salmo marmoratus, Podarcis muralis;
  2. di attuare idonee misure atte a non pregiudicare la qualità del corpo idrico sia in fase di costruzione che di esercizio, provvedendo altresì alla traslocazione della vegetazione idrofitica di pregio eventualmente interferita dalle lavorazioni;
  3. di verificare e documentare, per il tramite del Proponente, il rispetto delle suddette prescrizioni e di darne adeguata informazione all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Entro 60 giorni dal rilascio del titolo autorizzatorio la ditta dovrà inviare all’Autorità regionale per la valutazione di incidenza una relazione per verificare il rispetto delle suddette prescrizioni.

Soggetto verificatore

Regione Veneto - U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV.

 

4

Macrofase

In fase di esercizio e post operam.

Oggetto della condizione

Il Proponente dovrà presentare una valutazione di impatto acustico post operam da svolgersi dopo la conclusione dei lavori durante il funzionamento dell’impianto nelle condizioni più gravose.

La valutazione dovrà essere firmata da un tecnico competente in acustica iscritto all’albo nazionale Enteca e dovrà essere svolta seguendo le linee guida di cui alla D.D.G. ARPAV n. 3/2008, pubblicate nel sito web di ARPAV.

Il documento dovrà essere trasmesso al Comune, alla Provincia di Treviso, alla Regione Veneto e ad ARPAV.

Nel caso si rilevassero dei superamenti, entro 60 giorni dall’accertamento, il proponente dovrà predisporre e presentare al Comune, alla Provincia di Treviso e alla Regione Veneto, un piano di interventi per l’immediato rientro nei limiti.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

Entro sei mesi dall’entrata in esercizio dell’impianto.

Soggetto verificatore

Regione del Veneto anche avvalendosi di ARPAV con oneri a carico del Proponente ai sensi degli artt. 7 e 15 della Legge n. 132/2016.

 

 


 

5

Macrofase

Ante Operam.

Oggetto della condizione

Il Proponente, prima dell’autorizzazione all’esercizio dovrà presentare alla competente Autorità autorizzante un progetto di copertura delle coclee al fine di garantire la fattibilità dell’opera di copertura in caso di necessità.

Termine per l’avvio della Verifica di Ottemperanza

In fase di verifica della completezza della documentazione necessaria per la procedura autorizzativa.

Soggetto verificatore

Autorità competente per il rilascio del titolo necessario alla costruzione e all’esercizio dell’impianto.

 

3. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n. 104/2010.

4. Di trasmettere il presente provvedimento alla Società FRAMAT S.r.l. (C.F e P.IVA 03844030241), con sede legale in via Corso Italia, 27, a Bolzano (BZ), (PEC: framat@emsmail.it), e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Provincia di Treviso (TV), al Comune di Treviso (TV), alla Direzione Generale ARPAV, alla Direzione Ambiente e Transizione Ecologica – U.O. Servizio idrico integrato e Tutela delle acque, alla Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico – U.O. Genio Civile di Treviso e alla Direzione Difesa Del Suolo e della Costa – U.O. Assetto Idrogeologico.

5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Cesare Lanna

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