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Materia: Servizi sociali
Decreto DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA FAMIGLIA, MINORI, GIOVANI E SERVIZIO CIVILE n. 82 del 24 luglio 2023
Finanziamento statale a favore dei centri antiviolenza e delle case rifugio A e B operanti nel territorio regionale: approvazione della modulistica e delle modalità di erogazione del contributo nell'ambito delle risorse di cui all'articolo 3 Tabella 2 del DPCM 22 settembre 2022 "Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità - Annualità 2022". DGR n. 400 del 7 aprile 2023 e n. 862 del 11 luglio 2023.
Con il presente provvedimento, in attuazione di quanto disposto con DGR n. 400 del 7 aprile 2023 relativamente al riparto dei fondi assegnati alla Regione del Veneto con il DPCM 22 settembre 2022“Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità - Annualità 2022”, si procede all’approvazione della modulistica per l’accettazione dei contributi statali destinati ai centri antiviolenza e alle case rifugio operanti nel territorio regionale nell’ambito delle risorse di cui all’articolo 3 – Tabella 2, per le finalità specificate nella citata deliberazione. Si approvano altresì le modalità di erogazione dei contributi e la modulistica per la rendicontazione finale delle attività e dei servizi finanziati.
Il Direttore
VISTI
l’Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali, di modifica dell’intesa n. 146/CU del 27 novembre 2014, relativa ai requisiti minimi dei centri antiviolenza e delle case rifugio - Rep. Atti n. 146/CU del 14 settembre 2022;
il DPCM del 22 settembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 263 del 10 novembre 2022, di ripartizione delle risorse del “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di cui agli artt. 5 e 5 bis del Decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, – Annualità 2022” con il quale viene attribuita alla Regione del Veneto la somma di Euro 2.180.168,00 per il finanziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, strutture pubbliche e private già esistenti in Regione (art. 2 – Tabella 1) ed Euro 728.000,00 da impiegare per gli interventi di cui all’articolo 3 – Tabella 2 del medesimo DPCM, per l’importo complessivo di Euro 2.908.168,00;
la deliberazione n. 400 del 7 aprile 2023 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la programmazione annuale in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, individuando le modalità di utilizzo dei citati fondi statali e stabilendo, tra l’altro, relativamente alla linea b) rafforzamento della rete dei servizi pubblici e privati attraverso interventi di prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza prevista all’articolo 3 – Tabella 2, la seguente ripartizione:
RILEVATO che la citata DGR n. 400/2023 ha individuato come beneficiarie dei sopra citati finanziamenti le strutture che sarebbero risultate iscritte negli elenchi a seguito dell’attività di mappatura che, secondo quanto previsto dall’articolo 7 della L.R. n. 5/2013, viene svolta con cadenza annuale;
la deliberazione n. 862 del 11 luglio 2023 con la quale la Giunta regionale ha approvato l’articolazione organizzativa delle strutture di accoglienza e sostegno alle donne vittime di violenza per il conseguente aggiornamento e pubblicazione degli elenchi delle stesse che risultano operanti nel territorio della Regione del Veneto, in conformità a quanto disposto dall’articolo 7 della L.R. n. 5/2013;
la deliberazione di Giunta regionale n. 522 del 9 maggio 2023 (provvedimento di variazione n. BIL015) con la quale, tra le altre, sono state iscritte le risorse statali di cui al DPCM in argomento, per l’importo di Euro 2.908.168,00, proveniente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari opportunità - ed introitati con bolletta n. 9346 del 13 marzo 2023 di pari importo;
il proprio Decreto n. 64 del 8 giugno 2023 con il quale si è proceduto all’accertamento per competenza n. 2178, sul capitolo di entrata 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” del Bilancio di previsione 2023-2025, esercizio finanziario 2023, della somma complessiva di Euro 2.908.168,00;
DATO ATTO che in attuazione della citata DGR n. 400/2023
lo stanziamento statale destinato a supportare gli Enti promotori nel processo di adeguamento ai requisiti della citata Intesa del 14 settembre 2022 e, in particolare, a quanto previsto dall’articolo 2, sarà ripartito in Euro 14.384,61 a ciascuno dei 26 centri antiviolenza esistenti ed operanti, iscritti negli elenchi regionali di cui alla DGR n. 862/2023;
lo stanziamento statale destinato a contribuire al sostegno dei centri antiviolenza e della case rifugio, ad integrazione di quanto già disposto dall’articolo 2 del DPCM in argomento, con particolare attenzione al finanziamento delle rette di accoglienza anche in emergenza, delle donne e delle figlie e dei figli minori, vittime di violenza, sarà ripartito in Euro 3.403,50 a ciascuno dei 26 centri antiviolenza e delle 31 case rifugio A e B, esistenti ed operanti iscritti negli elenchi regionali di cui alla DGR n. 862/2023;
RILEVATO CHE la deliberazione n. 400/2023 ha demandato al Direttore dell’Unità Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti derivanti dalla sua adozione;
RITENUTO di determinare che
il contributo sarà erogato direttamente agli Enti promotori, come riportati rispettivamente nell’Allegato A “Beneficiari centri antiviolenza” e nell’Allegato B “Beneficiari centri antiviolenza e case rifugio”, per tutte le strutture da questi promosse;
i citati contributi, per le finalità sopra descritte e per le strutture riportate nei menzionati Allegato A e B, per il periodo 1 luglio 2023 – 30 giugno 2024, sarà liquidato con la seguente modalità:
gli Enti promotori delle strutture beneficiarie del finanziamento statale destinato alle rette di accoglienza dovranno provvedere alla raccolta e monitoraggio dei dati da rendere disponibili alla Regione del Veneto entro il 31 gennaio 2024 per il periodo luglio – dicembre 2023;
RITENUTO altresì
di stabilire al 30.06.2024 il termine ultimo per la realizzazione delle attività e al 31.08.2024 il termine per la presentazione della documentazione finale;
di provvedere all’approvazione della modulistica sia per l’accettazione dei contributi statale sia per la rendicontazione finale, di seguito elencata:
di determinare che in caso di mancato invio, da parte di uno o più soggetti beneficiari, della comunicazione di accettazione del contributo, in sede di impegno di spesa l’importo del corrispettivo contributo sarà suddiviso (a seconda della tipologia di struttura e di finanziamento cui era destinato), tra gli altri centri antiviolenza o tra le altre case rifugio, individuate nei rispettivi Allegati A e B al presente decreto;
di demandare quindi a un successivo proprio provvedimento il riparto finale, l’assegnazione dei contributi e i relativi impegni di spesa;
di determinare che nel caso in cui la somma rendicontata e ammessa per ogni struttura risultasse inferiore al corrispettivo contributo concesso, lo stesso sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo di restituzione dell’eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto e che si procederà alla revoca in toto del finanziamento qualora la documentazione finale risultasse gravemente insufficiente ai fini della valutazione da parte dei competenti uffici, ovvero gli interventi finanziati non rispettassero i termini sopra individuati;
di stabilire che, qualora in fase di attuazione e/o rendicontazione delle attività ammesse dal citato contributo dovesse rendersi necessaria una variazione relativamente ai termini sopra individuati, l’Ente beneficiario dovrà presentare al Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, per la sua autorizzazione, una richiesta adeguatamente e validamente motivata, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delle attività (per un periodo non superiore a un mese) e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto (per un periodo non superiore a un mese), da presentarsi almeno 20 giorni prima delle scadenze sopra fissate, al fine di permetterne la valutazione all’ufficio competente;
CONSIDERATO che per quanto non disposto nel presente atto, si farà riferimento alla DGR n. 400 del 7 aprile 2023;
il DPCM 22 settembre 2022 “Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità – Annualità 2022”;
la L.R. 23 aprile 2013, n. 5 e ss.mm. e ii.;
la L.R. 31 dicembre 2012, n. 54 e ss.mm. e ii;
le DDGR n. 400 del 7 aprile 2023; n. 522 del 9 maggio 2023; n. 862 del 11 luglio 2023;
il Decreto del Direttore della Direzione Servizi sociali n. 1 del 5 gennaio 2022;
gli atti d’ufficio;
decreta
Pasquale Borsellino
(seguono allegati)
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