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Bur n. 50 del 07 aprile 2023


Materia: Turismo

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE TURISMO n. 87 del 24 marzo 2023

Seconda sospensione dell'esecuzione del contratto, ai sensi dei commi 2 e 3 dell'art. 107 del D. Lgs. n. 50/2016. Affidamento "Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS", finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio. Misura 20 Assistenza tecnica 2014-2020. Programma operativo PO. 4 - DGR n. 1394 del 1 ottobre 2019". CUP H19H21000710006. CIG 8989748EB8.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva la sospensione dal 09.03.2023 fino ad un massimo di 3 mesi l'esecuzione del contratto alla R.T.I. Bioprogramm Soc.Coop (mandataria) Studio Silva srl (mandante); Dottori forestali associati Cassol e Scariot (mandante); Nexteco srl (mandante) e Istituto Delta Ecologia Applicata srl (mandante), per il servizio di "Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS.

Il Direttore

PREMESSO CHE:

la Direttiva 79/409/CEE, detta “Uccelli”, ora sostituita integralmente dalla versione codificata della Direttiva 2009/147/CE, e la Direttiva 92/43/CEE, detta “Habitat”, sono gli strumenti individuati dalla Commissione europea per assicurare la salvaguardia della diversità biologica in Europa attraverso, rispettivamente, la conservazione degli uccelli selvatici e la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

per realizzare gli obiettivi di conservazione della biodiversità in Europa la Commissione europea ha assegnato agli Stati membri non solo il dovere di garantire lo stato di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli allegati alle due direttive, anche attraverso la costituzione di una rete ecologica europea coerente di zone speciali di conservazione, denominata “Natura 2000”, ma anche di monitorare periodicamente lo stato di salute di specie e habitat, per poi trasmetterne i dati relativi in un report completo, ogni sei anni, alla stessa Commissione europea;

la Direttiva "Habitat" è stata recepita in Italia con il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, modificato ed integrato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120, il quale prevede l'approvazione da parte delle Regioni di opportune Misure di Conservazione necessarie, che prevedano all'occorrenza appropriati Piani di Gestione, che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato A e delle specie di cui all'allegato B del citato Decreto, presenti nei siti, sulla base di linee guida ministeriali per la gestione delle aree della rete "Natura 2000" (art. 4);

con Decreto n. 184 del 17 ottobre 2007 il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha fornito i "Criteri minimi uniformi per la definizione di Misure di Conservazione relative a Zone speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione speciale (ZPS)" da attuare da parte delle Regioni e delle province autonome;

con lettera del 22 aprile 2013 (nel quadro dell'indagine EU-PILOT 4999/13/ENVI) la Commissione europea ha chiesto alle Autorità italiane di fornire informazioni sulle misure adottate per conformarsi all'art. 4, paragrafo 4 e art. 6 paragrafo 1, della Direttiva Habitat, in particolare in riferimento alla procedura di designazione dei SIC come ZSC e in relazione allo stato di predisposizione delle Misure di Conservazione dei siti, comunicando che l'eventuale mancato rispetto di tale obbligo comporterà l'avvio di una procedura di infrazione ai sensi dell'art. 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea nei confronti dello Stato Italiano;

successivamente, il 23 ottobre 2015, la Commissione europea ha inviato alle Autorità italiane, inoltrata alle Regioni e Province Autonome la nota prot. n. 0020714 del 23 ottobre 2015, comunicando la violazione della Direttiva Habitat n. 92/43/CEE (procedura di infrazione 2015/2163) a causa sia della mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione, sia della mancata approvazione delle Misure di Conservazione per tutto il territorio nazionale;

nel Veneto sono presenti 130 siti Natura 2000, ripartiti fra due regioni biogeografiche alpina e continentale. 104 siti sono stati designati come ZSC con tre recenti decreti del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare (DM 27/7/18, DM 10/5/19, DM 20/6/19). 67 siti sono stati designati come ZPS. L’estensione delle ZPS è di 3.532 km2, di cui 3.529 km2 in terraferma (2.347 km2 in area biogeografica alpina, 1.181 km2 in area biogeografica continentale) e 3,33 km2 in mare;

con DGR n. 1761 del 1 dicembre 2015 la Giunta regionale ha disciplinato il procedimento per l'adozione e l'approvazione delle Misure di Conservazione per i siti Rete Natura 2000, al fine della designazione delle Zone Speciali di Conservazione, come previsto all'art. 4, co. 4, della Direttiva Habitat 92/43/CEE;

con DGR n. 364 del 24 marzo 2016 la Giunta regionale ha adottato le Misure di Conservazione per i siti Rete Natura 2000, al fine della designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), secondo l’articolo. 4, comma 4, della Direttiva 92/43/CEE;

con DGR n. 786 del 27 maggio 2016 la Giunta regionale ha approvato le Misure di Conservazione per le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) sia per l'Ambito Biogeografico Alpino contenute nell'Allegato A, sia per l'Ambito Biogeografico Continentale contenute nell'Allegato B, come previsto all'art. 4, co. 4, della Direttiva 92/43/CEE, successivamente modificate ed integrate dalla DGR n. 1331 del 16 agosto 2017;

ad oggi per i 67 siti classificati ZPS afferenti sia all’area biogeografica alpina che all’area biogeografica continentale non sono state predisposte le misure di conservazione come previsto all'art. 4 della Direttiva 2009/147/CE e risulta perciò necessario e non più procrastinabile avviare il procedimento per la predisposizione, l'adozione e l’approvazione delle stesse;

il Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013 stabilisce norme generali a disciplina del sostegno dell’Unione a favore dello sviluppo rurale, finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (“FEASR”) e istituito dal Regolamento (UE) n. 1306/2013;

con Decisione di Esecuzione C(2015) 3482 del 26 maggio 2015 la Commissione europea ha approvato il Programma di sviluppo rurale della Regione del Veneto per il 2014-2020 (PSR 2014-2020) e ha concesso il sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

con DGR n. 947 del 28 luglio 2015 la Giunta regionale ha approvato in via definitiva il testo del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;

con DGR n. 685 del 28 maggio 2019 la Giunta regionale ha approvato l’ultima versione del testo del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) per il Veneto 2014-2020, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;

il PSR 2014-2020 prevede l’attivazione della Misura 20 – Assistenza tecnica con l’obiettivo di rafforzare la capacità gestionale e amministrativa dell’Autorità di Gestione (AdG) e, in generale, delle strutture coinvolte nell’attuazione del Programma, sia a livello regionale che locale, ai fini di migliorare e semplificare l’azione amministrativa, sostenere le dinamiche del partenariato e promuovere un’adeguata informazione, migliorare le scelte dell’amministrazione per quanto riguarda la selezione degli interventi e determinare un quadro conoscitivo adeguato del contesto sociale ed economico della Regione;

con DGR n. 993 del 29 giugno 2016 la Giunta regionale ha approvato il Piano di attività che provvede a declinare le azioni di Assistenza tecnica nonché i relativi interventi che si intendono attivare nel periodo di programmazione 2014-2020, oltre ad individuare i soggetti interessati, le risorse impegnate e le relative modalità attuative, sulla base di un’articolazione sviluppata attraverso appositi Programmi operativi approvati dalla Giunta regionale;

con DGR n. 1394 del 01/10/2019 e ss.mm.ii. la Giunta Regionale, ha approvato il Programma Operativo (PO.4), in relazione agli ulteriori fabbisogni rilevati ed in continuità con le iniziative approvate con il PO.1-2016, che prevede, nell’azione 3 – ID 35, la predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS identificando la U.O Strategia regionale della Biodiversità e dei Parchi, afferente alla Direzione Turismo, quale struttura responsabile che ne assume la titolarità e responsabilità applicativa;

con Decreto del Direttore della Direzione AdG FEASR e Foreste n. 77 del 29 ottobre 2019 è stata impegnata a favore di AVEPA – Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura – la quota di cofinanziamento regionale al Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 necessaria per dare corso alle attività di Assistenza tecnica previste dal Programma Operativo n. 4 approvato con la DGR n. 1394 del 01.10.2019;

la “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS” - Azione 3, ID 35 del PO. 4, Misura 20, Assistenza tecnica, è stata attribuita alla U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi;

con nota n. 282201 del 22.06.2021, la U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi ha richiesto alla Direzione AdG FEASR e Foreste l’autorizzazione per procedere all’affidamento del servizio oggetto del presente provvedimento, come previsto dall’Allegato A alla DGR n. 993/2016;

con nota n. 293474 del 29.06.2021, la Direzione AdG FEASR e Foreste ha autorizzato l’attivazione dell’iniziativa ID 35 – PO. 4 di cui alla proposta della U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, essendo verificata la coerenza rispetto al PO. 4;

per lo svolgimento della suddetta attività ad alto tasso di specializzazione, non è stato possibile in questa fase avvalersi dell’apporto delle strutture e del personale regionale di ruolo e quindi si è ritenuto opportuno procedere all'affidamento esterno di dette attività;

con la DGR n. 245 del 09.03.2021 “Approvazione del Programma biennale degli acquisti di Forniture e Servizi 2021-2022 dell'Amministrazione Regione del Veneto. DM 16 gennaio 2018, n. 14, art. 6”, la Giunta regionale ha approvato l’acquisto del servizio di “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS” assegnando il CUI S80007580279201900204 e CPV 71356000-8, per un importo di euro 100.000,00;

a seguito delle verifiche eseguite è stata constatata l’assenza sia di convenzioni Consip stipulate in favore delle Amministrazioni pubbliche che di bandi affini al servizio richiesto per la “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS”;

l’assenza di operatori economici in grado di fornire il servizio nella sua integrità, articolazione e complessità, visto l’alto grado di specialità e di competenze, ha richiesto da parte dell’amministrazione regionale di procedere ad una indagine esplorativa di mercato;

con decreto della Direzione Turismo n. 340 del 09.07.2021 è stata avviata un’indagine di mercato esplorativa per la raccolta delle manifestazioni di interesse al fine di selezionare gli operatori economici da invitare alla richiesta di offerta per la “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS” stabilendo che tutti gli operatori economici che aderivano alla manifestazione entro il 31.07.2021 e in possesso dei requisiti generali e tecnici indicati nell’avviso (allegato A) sarebbero stati invitati a proporre una offerta tecnica;

con decreto della Direzione Turismo n. 365 del 17.08.2021 sono stati approvati i risultati dell’indagine esplorativa di mercato per le manifestazioni di interesse approvando l’elenco degli operatori economici da invitare a proporre offerta tecnica in MePA;

con decreto della Direzione Turismo n. 432 del 23.11.2021 è stata indetta la gara per l’affidamento del servizio di “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS”;

il 26.11.2021 è stata trasmessa, a mezzo della piattaforma MePA, la RdO n. 2916119 agli operatori economici di cui all’allegato A del Decreto n. 365 del 17.08.2021, con termine ultimo per la presentazione delle offerte fissato al 11.12.2021 ore 22.00;

con decreto della Direzione Turismo n. 471 del 24.12.2021, a seguito dell’espletamento della procedura di gara, è stata approvata l’aggiudicazione provvisoria del servizio di “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS” all’operatore economico della costituenda R.T.I. Bioprogramm Soc.Coop (mandataria) con sede legale in Padova (PD), via Lisbona n. 28/a; Studio Silva srl (mandante) con sede legale in Bologna (BO), Via Mazzini n. 9/2; Dottori forestali associati Cassol e Scariot (mandante) con sede legale in Sedico (BL), via Cordevole n. 3/b; Nexteco srl (mandante) con sede legale in Thiene (VI), via Quartieri n. 45 e Istituto Delta Ecologia Applicata srl (mandante) con sede legale in Ferrara (FE), via Bela Bartok n. 29/B, i quali hanno presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo con una offerta di euro 67.500,00 (IVA esclusa) subordinando l’efficacia di aggiudicazione all’acquisizione della documentazione con esito favorevole dei requisiti ai sensi dell’ art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016;

con decreto della Direzione Turismo n. 15 del 20.01.2022, a seguito dell’esito positivo della verifica dei requisiti richiesti dall’art. 80 del D. Lgs. n.50/2016 conclusasi il 13.01.2022 con l’acquisizione della relativa documentazione, è stato aggiudicato in via definitiva il servizio di “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS” all’operatore economico della costituita R.T.I. Bioprogramm Soc.Coop (mandataria) con sede legale in Padova (PD), via Lisbona n. 28/a; Studio Silva srl (mandante) con sede legale in Bologna (BO), Via Mazzini n. 9/2; Dottori forestali associati Cassol e Scariot (mandante) con sede legale in Sedico (BL), via Cordevole n. 3/b; Nexteco srl (mandante) con sede legale in Thiene (VI), via Quartieri n. 45 e Istituto Delta Ecologia Applicata srl (mandante) con sede legale in Ferrara (FE), via Bela Bartok n. 29/B, i quali hanno presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo con una offerta di euro 67.500,00 (IVA esclusa);

contestualmente all’aggiudicazione definitiva è stato sottoscritto il contratto tra le parti da cui decorre l’esecuzione del contratto con termine ultimo 20.01.2023;

il cronoprogramma del servizio indicato all’art. 6 dell’allegato E al DDR n. 432 del 23.11.2021 dispone che l’aggiudicatario consegni 4 relazioni riferite alle attività nei tempi previsti dalla seguente tabella:

Report

Numero di mesi dalla firma del contratto

Attività di riferimento

1

3

Pressioni e minacce

2

6

Obiettivi di conservazione

3

9

Misure di conservazione

4

12

Relazione conclusiva

 

ai sensi dell’art. 258 TFUE, il 24 gennaio 2019 la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora complementare alla Procedura di Infrazione 2015/2163 relativa alla mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). La messa in mora complementare ha come oggetto la mancata istituzione di appropriati obiettivi e misure di conservazione, previste dall’ art. 6 paragrafo 1 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”;

per la risoluzione della messa in mora il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha ritenuto necessario individuare una metodologia univoca, da proporre alle Regioni e Province Autonome, capace di assicurare la formulazione di obiettivi di conservazione rispondenti alle specifiche richieste della Commissione e di mettere in evidenza il legame funzionale con le misure di conservazione stabilite;

tale proposta è stata oggetto di una serie di incontri bilaterali tra Ministero e Commissione europea, e si è concretizzata con la redazione di un “format” a supporto di tale attività, che è stato condiviso in videoconferenza con le Regioni il 23 novembre 2021 e inviato con mail il 7 dicembre 2021;

a seguito di questo lungo percorso tecnico intrapreso per le ZSC, si è ritenuto indispensabile fare riferimento alle indicazioni ricevute dalla Commissione europea e Ministero della Transizione Ecologica, utilizzando per quanto possibile la metodologia e il format proposti, al fine di individuare obiettivi e misure di conservazione anche per le ZPS;

tali indicazioni tecniche e il “format” pervenuti dal MiTE, pur fornendo un approccio metodologico generale molto ben definito, riguardano però esclusivamente le ZSC e mancano pertanto di informazioni specifiche relative alle ZPS (poiché non oggetto di procedura di infrazione), in particolare sulle specie di uccelli;

per sopperire a tale mancanza di dati, si è reso necessario uno specifico approfondimento basato sull’ultimo reporting ex art. 12 della Direttiva “Uccelli”, che è stato svolto dalla Regione del Veneto, come comunicato alla RTI con protocollo n. 213991 del 11.05.2022;

a seguito dell’esecuzione del contratto, la RTI ha trasmesso con nota n. 155851 del 05.04.2022 una richiesta di chiarimenti tecnici interpretativi in merito al materiale tecnico fornito per l’elaborazione delle misure di conservazione;

la RTI ha evidenziato importanti criticità legate in particolare alla documentazione non resa ancora disponibile dal MiTE e formulando contestualmente una serie di quesiti interpretativi evidenziando che tale materiale è indispensabile per la prosecuzione delle attività;

i campi del “Format”, da utilizzare per predisporre le misure di conservazione per le ZPS, sono esclusivamente in carico al MiTE, che dà anche delle priorità nazionali/regionali che la RTI non può comunque supplire essendo calcolati secondo algoritmi basati sulla distribuzione degli habitat e delle specie nelle regioni biogeografiche ecc.;

a seguito di un confronto con il MiTE la Direzione Turismo ha dato riscontro con nota 213991 del 11.05.2022, fornendo risposte ad alcuni dei quesiti formulati e impegnandosi a fornire specifica documentazione excel redatta in collaborazione con il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova, utilizzando dati nazionali e regionali nonché dati relativi all’ultimo reporting ex art. 12 della Direttiva Uccelli;

il 19.09.2022 con nota n. 431139 il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova ha trasmesso alla Direzione Turismo il Format definitivo;

il 20.09.2022 la Direzione Turismo con nota n. 431903 ha trasmesso il Format definitivo alla RTI Bioprogramm Soc.Coop;

con DDR n. 190 del 21.09.2022 il Direttore della Direzione Turismo ha approvato, ai sensi dei commi 2 e 3 dell’art. 107 del D. Lgs. n. 50/2016, per ragioni di necessità e di pubblico interesse, la sospensione, per il periodo dal 21 gennaio 2022 al 20 settembre 2022 l’esecuzione del contratto alla R.T.I. Bioprogramm Soc.Coop (mandataria) Studio Silva srl (mandante); Dottori forestali associati Cassol e Scariot (mandante); Nexteco srl (mandante) e Istituto Delta Ecologia Applicata srl (mandante) rideterminando la scadenza finale del contratto al 21 settembre 2023 e rettificando il cronoprogramma dell’art. 6 e 23 all’allegato E al DDR n. 432 del 23.11.2021;

PRESO ATTO che l’08.03.2023 si è svolto un incontro tra la Stazione Appaltante, il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova e la RTI che ha segnalato la presenza di importanti criticità relative alle modalità di redazione degli ulteriori elaborati relativi agli “Obiettivi” e alle “Misure di conservazione”; criticità che derivano dalle nuove e non ancora definitive indicazioni di coordinamento da parte del MASE (ex MiTE) in materia di preventiva necessità di aggiornamento dei Formulari Standard oltre al mancato rilascio da parte del MASE delle indicazioni sugli “Attributi Target” riguardanti l’avifauna;

VISTO la nota trasmessa il 09.03.2023 e acquisita al prot. n. 137548 il 13.03.2023 in cui la RTI chiede una sospensione dei termini contrattuali in attesa del rilascio da parte del MASE di indicazioni definitive in merito alle criticità evidenziate per una corretta redazione degli obiettivi e delle misure di conservazione;

PRESO ATTO che la U.O Strategia regionale della Biodiversità e dei Parchi, competente in materia, ha preso contatto con il MASE chiedendo un incontro al fine di definire le linee guida da seguire per superare le criticità evidenziate dalla RTI ma che le tempistiche necessarie per il reperimento delle informazioni non sono immediate;

RICHIAMATO

il comma 2 dell’art. 107 del D. Lgs. n. 50/2016 che consente al RUP di disporre la sospensione dell’esecuzione di un contratto pubblico per ragioni di necessità o di pubblico interesse;

il comma 3 dell’art. 107 del D. Lgs. n. 50/2016 che precisa che la sospensione è disposta per il tempo strettamente necessario e che cessate le cause della sospensione, il RUP dispone la ripresa dell'esecuzione e indica il nuovo termine contrattuale;

RITENUTO necessario e conforme al pubblico interesse tutelare il legittimo affidamento della RTI sull’eseguibilità in tempo utile del contratto in oggetto, in conformità ai principi di collaborazione e di buona fede nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, richiamati dal comma 2 bis dell’art.1 della L. n. 241/1990;

CONSIDERATE le citate ragioni di necessità e di pubblico interesse, ai sensi del comma 2 e del comma 3 dell’articolo n. 107 del D. Lgs. n. 50/2016, si deve disporre la sospensione dell’esecuzione del contratto in oggetto dal 09.03.2023 per un periodo massimo di 3 mesi in attesa di addivenire alla risoluzione di linee guida adeguate al superamento delle criticità individuate;

RITENUTO di rideterminare i termini di adempimento delle attività, oggetto del citato contratto, con successivo provvedimento, dopo aver definito con il MASE e la RTI tutte le criticità riscontrate;

VISTO:

  • il D. Lgs. n. 33/2013, "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle PP.AA.";
  • il D.L. n. 76/2020 convertito nella L. n. 120/2020;
  • il D. Lgs. n. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici” e ss.mm.ii;
  • la DGR n. 1939 del 28.10.2014 che approva il codice di comportamento dei dipendenti della Regione del Veneto;
  • la DGR n. 677/2013: Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni". Adempimenti”;
  • la DGR n. 1823/2019 “Aggiornamento degli indirizzi operativi per la gestione delle procedure di acquisizione di servizi, forniture e lavori sotto soglia comunitaria per le esigenze della Regione del Veneto. DGR
    n. 1475/2017. D. Lgs. n. 50/2016, D.L. 32/2019”;
  • la DGR n. 1004 del 21.07.2020 “Aggiornamento degli indirizzi operativi per la gestione delle procedure di acquisizione di servizi, forniture e lavori sotto soglia comunitaria per le esigenze della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1823/2019, D. Lgs. n. 50/2016”;

decreta

  1. di dare atto che le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare, ai sensi del comma 2 e del comma 3 dell’art. 107 del D. Lgs. n. 50/2016, per le ragioni di necessità e di pubblico interesse indicate in premessa, la sospensione dal 09.03.2023 per un periodo massimo di 3 mesi l’esecuzione del contratto alla R.T.I. Bioprogramm Soc.Coop (mandataria) Studio Silva srl (mandante); Dottori forestali associati Cassol e Scariot (mandante); Nexteco srl (mandante) e Istituto Delta Ecologia Applicata srl (mandante), per il servizio di “Predisposizione delle misure di conservazione per le ZPS”.
  3. di dare atto che i termini di adempimento delle attività, oggetto del contratto citato, saranno rideterminati con successivo provvedimento, dopo aver definito con il MASE e la RTI tutte le criticità riscontrate;
  4. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  5. di dare atto che il Responsabile Unico del Procedimento è il dott. Mauro Giovanni Viti, Direttore della Direzione Turismo;
  6. di trasmettere il presente provvedimento all’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, ai sensi dell’art. 106 comma 14 del D. Lgs n. 50/2016;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 e 37 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente provvedimento nella sezione "Amministrazione trasparente" del sito Internet regionale e nel sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell’articolo 29 del D. Lgs. n. 50/2016;
  9. di trasmettere il presente provvedimento alla Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione ai sensi dell'Allegato A alla DGR n. 993/2016, paragrafo 7.1, punto 3;
  10. di pubblicare il presente atto integralmente nel Bollettino ufficiale della Regione.

Mauro Giovanni Viti

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