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Bur n. 5 del 10 gennaio 2020


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 660 del 23 dicembre 2019

Decreto Segretario Regionale per l'Ambiente n. 103/2010 modificato con D.S.R.A. n. 06/2013 e D.A.T.S.T. n. 106 del 19.12.2017 di Autorizzazione Integrata Ambientale. Ditta: acquevenete s.p.a. Sede legale in via C. Colombo, 29/A - 35043 Monselice. Impianto di depurazione acque reflue urbane di 1^ Categoria con trattamento di rifiuti extrafognari - di Badia Polesine, via Cà Mignola Vecchia. Revoca Autorizzazione Integrata Ambientale.

Note per la trasparenza

La Società acquevenete s.p.a. ha richiesto la revoca dell'A.I.A. in quanto limiterà le attività di gestione di rifiuti alle sole tipologie di cui dall'art. 110, comma 3 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii, cosiddetto regime di comunicazione, sempre nei limiti della capacità residua.

Il Direttore

VISTO il decreto del Segretario Regionale per l’Ambiente n. 103 del 29.12.2010, con il quale è stata rilasciata alla ditta Polesine Acque S.p.A. di Rovigo l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativamente all’impianto di depurazione di Badia Polesine, ubicato in via Cà Mignola Vecchia;
VISTO il decreto del Segretario Regionale per l’Ambiente n. 6 del 29.03.2013, con il quale è stata rilasciata alla ditta Polesine Acque S.p.A. di Rovigo l’Autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. ex art. 281 d.lgs. 152/2006, come sostituito dalla lettera b) del comma 14 dell'art. 3, D.lgs. 128/2010 e modifica dell’Allegato B-Piano di Monitoraggio e Controllo al decreto 103/2010;
VISTO il decreto del Direttore Area Tutela e Sviluppo del Territorio n. 106 del 19.12.2017, con il quale è stata volturata l’autorizzazione integrata ambientale n. 103 del 29 dicembre 2010 e s.m.i., già rilasciata all’Azienda Polesine Acque S.p.A. di Rovigo, a favore di acquevenete s.p.a., a seguito della fusione per incorporazione della Società Polesine Acque S.p.A., con sede legale in Rovigo, via B. Tisi da Garofolo, 11, nella Società Centro Veneto Servizi S.p.A., con sede legale in Monselice, via C. Colombo, 29/A, con efficacia dal 1° dicembre 2017 e con denominazione acquevenete s.p.a., con sede legale in via C. Colombo, 29/A - 35043 Monselice;
VISTA la nota prot. n. 10425 del 05 luglio 2019, con la quale la Società acquevenete s.p.a. di Monselice ha comunicato di essere intenzionata a non avviare le attività di gestione di rifiuti non rientranti fra quelli previsti dall’art. 110, comma 3 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. ed ha pertanto richiesto la revoca dell’autorizzazione concessa dalla Regione del Veneto con decreto n. 103 del 29.12.2010 del Segretario Regionale per l’Ambiente;
VISTA la nota prot. n. 31620 del 19/12/2019, con la quale la Provincia di Rovigo ha trasmesso la determinazione n. 2209 del 19/12/2019 di autorizzazione all’esercizio ed allo scarico dell’impianto di depurazione di acque reflue urbane di Badia Polesine, via Cà Mignola Vecchia, con una prescrizione transitoria in merito;
CONSIDERATO che si rende pertanto necessario revocare i decreti di Autorizzazione Integrata Ambientale n. 103 del 29.12.2010 e n. 6 del 29.03.2013 del Segretario Regionale per l’Ambiente ed il decreto di volturazione n. 106 del 19.12.2017 del Direttore Area Tutela e Sviluppo del Territorio;

decreta

  1. Di revocare per le motivazioni espresse nelle premesse, i decreti di Autorizzazione Integrata Ambientale n. 103 del 29.12.2010 e n. 6 del 29.03.2013 del Segretario Regionale per l’Ambiente ed il decreto di volturazione n. 106 del 19.12.2017 del Direttore Area Tutela e Sviluppo del Territorio.
  2. Di trasmettere il presente provvedimento ad acquevenete s.p.a. di Monselice, al Comune di Badia Polesine, alla Provincia di Rovigo, ad A.R.P.A.V.-DAP Rovigo, al Consiglio di Bacino “Polesine” ed al B.U.R.V. per la sua pubblicazione.
  3. Di dare atto che il presente provvedimento dovrà essere pubblicato integralmente sul B.U.R.V.
  4. Di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

Loris Tomiato

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