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Bur n. 118 del 15 ottobre 2019


Materia: Acque

Decreto DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE ROVIGO n. 320 del 17 settembre 2019

Acquevenete S.p.A.- Concessione per derivazione di moduli medi 2,20 e massimi 3,00 di acqua pubblica dal fiume Adige in loc. "Bova" del comune di Badia Polesine (RO) per uso potabile. Richiesta di autorizzazione all'utilizzo parziale (9 mc./ora) delle acque di derivazione prelevate dal fiume Adige per uso potabile per l'esecuzione di opere di escavazione alveo. Pos. n. G011/2.

Note per la trasparenza

Con il presente decreto si autorizza la società Acquevenete SpA all'utilizzo dell'acqua pubblica di derivazione dal fiume Adige per l'esecuzione di opere di escavazione dall'alveo del fiume Adige in corrispondenza della presa della centrale di potabilizzazione di Badia Polesine (RO), senza variazioni della portata complessiva emunta, ai sensi del Testo Unico n. 1775/1933 e s.m.i. Estremi dei principali documenti dell'istruttoria: Istanza di rinnovo concessione del 12.12.2018 Decreto n. 10 del 14/01/2019 Disciplinare n. 943 del 10/01/2019 Istanza del 01/08/2019 prot. n. 344922.

Il Direttore

PREMESSO CHE le opere di presa attuali della centrale di potabilizzazione di Badia Polesine (RO) sono oggetto della concessione di grande derivazione d’acqua dal fiume Adige ad uso potabile, assentita con decreto n. 241del 19.08.2011 ad Acquevenete S.p.a. in corso di rinnovo;

CHE la Società Acquevenete S.p.a. in qualità di gestore del servizio idrico integrato ha trasmesso in data 17.12.2018 il progetto definitivo di adeguamento delle opere di presa della centrale di potabilizzazione di Badia Polesine all’ATO Polesine;

DATO ATTO che con decreto n. 10 del 14/01/2019 è stata concessa l’esecuzione di opere di escavazione dall’alveo del fiume Adige in corrispondenza della presa della centrale di potabilizzazione di Badia Polesine (RO) per un volume di materiale di scavo da asportare pari a mc 9.972, al netto del materiale di scotico refluito in alveo;

RICHIAMATO il Disciplinare n. 943 del 10/01/2019 che tra le condizioni per l’esecuzione dei soprarichiamati lavori annovera la richiesta di licenza di attingimento per la quantità d’acqua necessaria alla vagliatura del materiale inerte escavato;

VISTA la successiva nota di Acquevenete S.p.a. pervenuta in data 01.08.2019 prot. 344922 con la quale viene chiesta l’autorizzazione all’utilizzo parziale (9 mc/ora per complessivi mc 3510) delle acque di derivazione prelevate dal fiume Adige per uso potabile, anziché di un ulteriore quantitativo d’acqua, per la vagliatura degli inerti in esecuzione dei lavori di escavazione dell’alveo autorizzati con il soprarichiamato decreto;

DATO ATTO che la suddetta richiesta comporta la variante temporanea di uso per una esigua quantità dell’acqua già concessa ad uso potabile e che la Società Acquevenete S.p.a. garantisce che ciò non comporterà alcun disagio alle popolazioni servite dalla centrale di potabilizzazione

VISTI il T.U. 11/12/1933 n. 1775 – Disposizioni Speciali sulle acque sotterranee, la Legge 59/97, il D.Lgs. n. 112/1998, la L.R.17.04.01 n.11, il D.Lgs n. 112/98, la L.R. n. 11/2001, il D.P.R. n. 238/99, le DD.GG.RR. n. 1942 del 25.06.2004 e n. 110 del 31.07.2018;

decreta

1 – Salvi i diritti dei terzi, Acquevenete S.p.a. (omissis) con sede a (omissis) è autorizzata ad utilizzare in via temporanea, per l’esecuzione delle opere di escavazione alveo descritte in premessa, parte dell’acqua derivata dal fiume Adige in concessione ad uso potabile alla stessa e in corso di rinnovo, fino ad un volume massimo di mc 3510, per il periodo di durata dei lavori di scavo, come autorizzato dal decreto n. 10 del 14/01/2019;

2 – La presente autorizzazione è rilasciata nelle more del procedimento di rinnovo della concessione di derivazione di acqua sotterranea per moduli 2,20 medi e 3,00 massimi di acqua pubblica dal fiume Adige in loc. “Bova” del comune di Badia Polesine (RO) per uso potabile in corso di istruttoria, senza variazioni delle portate precedentemente concesse, chiesta in data 12.12.2018;

3 – La ditta dovrà corrispondere il canone per l’utilizzazione industriale parziale dell’acqua (vagliatura inerti) nella misura di €. 424,26 (quattrocentoventiquattro/26) quale differenza tra il costo per l’uso potabile dell’acqua e il costo dell’uso industriale per il quantitativo autorizzato ;

4 - La presente autorizzazione fa salvi tutti i pareri di altri Enti eventualmente interessati e solleva l’Amministrazione da eventuali danni che potessero provenire a terzi, persone, animali o cose per effetto di quanto autorizzato;

5 – La ditta richiedente dovrà rispettare tutte le condizioni disposte in sede di autorizzazione di cui al decreto n. 10 del 14/01/2019 ;

7 - L’Amministrazione regionale rimane sollevata da ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali danni o molestie che potessero derivare a persone, animali o cose per effetto di quanto autorizzato;

8 – Il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lett. a) dell'art. 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

9 - il presente decreto sarà pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto;

10 - avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nei modi e termini previsti dalla normativa vigente.

Giovanni Paolo Marchetti

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