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Bur n. 27 del 16 marzo 2018


Materia: Servizi sociali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA FAMIGLIA, MINORI, GIOVANI E SERVIZIO CIVILE n. 2 del 24 gennaio 2018

Individuazione degli ambiti territoriali di cui alla proposta di adesione regionale all'implementazione del "Programma di Interventi Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione" (P.I.P.P.I), annualità 2018-2019, P.I.P.P.I 7.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si individuano, per l’annualità 2018-2019, gli ambiti territoriali candidati al consolidamento dell’implementazione del Programma P.I.P.P.I., risultato della collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell’Università di Padova e finalizzato alla prevenzione e alla riduzione degli allontanamenti dei bambini dalla famiglia d’origine.

Il Direttore

  • viste le Linee Guida adottate con Decreto direttoriale 786/2017 - Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (di seguito MLPS) relative alla presentazione da parte delle Regioni e delle Province Autonome di proposte di adesione alla sperimentazione del modello di intervento “Programma di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione” (P.I.P.P.I.), quale risultato di una collaborazione tra il suddetto Ministero e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova;
  • preso atto che tale modello di intervento ha come obiettivo il contrasto all’istituzionalizzazione dei bambini, attraverso una presa in carico del nucleo familiare capace di ridurre significativamente i rischi di allontanamento del bambino o del ragazzo e di rendere l’allontanamento, quando inevitabile, il più possibile circoscritto nel tempo favorendo e facilitando i percorsi di riunificazione familiare;
  • visti i risultati positivi raggiunti dalle precedenti fasi di sperimentazione del Programma che nelle annualità 2014-2015 (P.I.P.P.I 3), 2015-2016 (P.I.P.P.I. 4), 2016-2017 (P.I.P.P.I. 5) e 2017-2018 (P.I.P.P.I 6) ha visto in capo a Regioni e Province autonome aderenti il riconoscimento di un ruolo di coordinamento delle attività svolte dagli ambiti territoriali aderenti al fine di favorire complessivamente l’implementazione del programma anche attraverso l’istituzione di un tavolo di coordinamento regionale al fine di :
  • sostenere e garantire il buon funzionamento del Programma;
  • attivare un continuo scambio di esperienze tra gli ambiti aderenti che favorisca la circolarità delle informazioni e l’appropriazione dei contenuti e del metodo e quindi l’autonomizzazione progressiva rispetto al programma di coordinamento;
  • consolidarne l’implementazione nei territori che l’hanno già sperimentato;
  • preso atto che tale programma intensivo a breve/medio termine (18/24 mesi), con un approccio familiare e comunitario, che mira quindi ad attivare un’azione di sistema tra tutti i soggetti istituzionali e non, coinvolti nei processi di protezione dell’infanzia, sceglie di proporre delle azioni di intervento relativamente alla presa in carico di famiglie in difficoltà con figli da 0 a 11 anni;
  • considerato che le Linee Guida per la presentazione da parte di Regioni e Province Autonome di proposte di adesione alla sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I. approvate con Decreto Direttoriale 786/2017 - Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali hanno riconosciuto alla Regione Veneto la possibilità di adesione al programma con cinque (5) ambiti territoriali (di seguito AT);
  • ritenuto, anche in un’ottica di consolidamento dell’implementazione del Programma e alla luce dell’esperienza maturata nella precedenti annualità dello stesso, di individuare quali AT di riferimento per la proposta di adesione regionale a P.I.P.P.I 7, quelli di seguito elencati:
  • A. Ulss 7 Pedemontana-Distretto 1;
  • A. Ulss 7 Pedemontana-Distretto 2;
  • A. Ulss 2 Marca trevigiana-Distretto Asolo;
  • A. Ulss 6 Euganea-Distretto 4;
  • Comune di Venezia, città riservataria L. 285/1997.
  • viste le note della Direzione Servizi Sociali dell’11 gennaio 2018 (prot. n. 11747, prot. n.11746, prot. n.11745, prot. n.11744), del 12 gennaio 2018 (prot. n. 13176) e del 19 gennaio 2018 (prot. n. 22358) di trasmissione della proposta di adesione al Programma agli AT suindicati e i riscontri degli stessi, acquisiti agli atti con PEC del 16 gennaio 2018 prot. n. 16453 (Comune di Venezia quale Città riservataria L. 285/1997), PEC del 19 gennaio 2018 prot. n. 21799 (Comune di Padova), PEC del 18 gennaio 2018 prot. n. 20422 (A. Ulss 2 Marca trevigiana – Distretto Asolo), PEC del 18 gennaio 2018 prot. n. 20019 (A. Ulss 7 Pedemontana – Distretto 1), PEC del 18 gennaio 2018 prot. n. 19942 (A. Ulss 6 Euganea – Distretto 4) e PEC del 22 gennaio 2018 prot. n. 23393 (A. Ulss 7 Pedemontana – Distretto 2);
  • ritenuto di non poter accogliere la proposta di adesione presentata dal Comune di Padova (PEC del 19 gennaio 2018 prot. n. 21799) in quanto, come previsto dalle Linee Guida per la presentazione da parte di Regioni e Province Autonome di proposte di adesione alla sperimentazione del modello di intervento P.I.P.P.I., lo stesso non rientra tra le città riservatarie di cui alla L. 285/1997;
  • preso atto che, così come previsto all’articolo 6 delle Linee guida per la presentazione da parte di regioni e di province autonome di proposte di adesione al modello di intervento PIPPI adottate con D.D. 786/2017, per l’implementazione del Programma per l’annualità 2018-2019, è previsto il cofinanziamento regionale per una quota pari al 20% dei costi totali a ciascuno degli AT ammessi, per un importo totale pari ad Euro 62.500,00 e che conseguentemente e in ragione di ciò si prevede di garantire lo stesso a carico dello stanziamento del capitolo 100016 “Fondo regionale per le Politiche sociali- Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei Servizi Sociali (art. 133, c. 3, lertt. A, L.R. 13/04/2001, n. 11)”;

TUTTO CIÒ PREMESSO

VISTA la legge regionale n. 54/2012;
VISTO il DDR n. 82/2016;
VISTO il Decreto direttoriale 786/2017 - Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

decreta

  1. che le premesse sono parte integrante del presente provvedimento;
  2. per quanto espresso in premessa di individuare quali candidati per la proposta di adesione regionale al “Programma di Interventi Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione” (P.I.P.P.I)-Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, annualità 2018-2019, P.I.P.P.I. 7, i seguenti Ambiti territoriali:
  • A. Ulss 7 Pedemontana-Distretto 1;
  • A. Ulss 7 Pedemontana-Distretto 2;
  • A. Ulss 2 Marca trevigiana-Distretto Asolo;
  • A. Ulss 6 Euganea-Distretto 4;
  • Comune di Venezia, città riservataria L. 285/1997.
  1. di prevedere, per l’implementazione del Programma per l’annualità 2018-2019, il cofinanziamento regionale per una quota pari al 20% dei costi totali a ciascuno degli ambiti territoriali ammessi, per un importo totale pari ad Euro 62.500,00, a carico dello stanziamento del capitolo 100016 “Fondo regionale per le Politiche sociali- Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei Servizi Sociali (art. 133, c. 3, lett. A, L.R. 13/04/2001, n. 11)”;
  2. di disporre la trasmissione delle proposte di adesione degli AT al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali;
  3. di provvedere con atti del Direttore della Direzione Servizi Sociali agli impegni contabili successivi, ad avvenuta approvazione con Delibera di Giunta regionale del Protocollo di Intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e alla sua successiva sottoscrizione;
  4. di rammentare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica;
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del d. lgs. del 14 marzo 2013, n. 33;
  6. di pubblicare integralmente il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Lorenzo Rampazzo

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