Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Avviso

Bur n. 35 del 15 marzo 2024


REGIONE DEL VENETO

Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale. Bando per la presentazione di domande di contributo per interventi sul recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell'Istria, nella Dalmazia e nell'area mediterranea. Anno 2024. Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39.

Il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale

VISTA la Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea”;

VISTA la Deliberazione del Consiglio regionale n. 150 del 19 dicembre 2023 con la quale è stato approvato il Programma Triennale 2024-2026 degli interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 170 del 27 febbraio 2024 con la quale è stato approvato il Piano annuale di attuazione degli interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea per l’annualità 2024;

rende noto

che sono aperti i termini per la presentazione di richieste di contributo regionale per le iniziative previste dalla Legge Regionale 25 settembre 2019, n. 39. Il termine per la presentazione delle domande è fissato entro le ore 12.00 del novantesimo (90°) giorno successivo alla data di pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, secondo i criteri e le modalità sotto indicati.

1. STANZIAMENTO

La L.R.  n. 32 del 22 dicembre 2023 (Legge di bilancio di previsione 2024-2026) ha previsto uno stanziamento pluriennale complessivo di:

  • Euro 214.280,10 per gli interventi finanziati con spesa d’investimento (restauri ed interventi materiali);
  • Euro 190.000,00 per gli interventi finanziati con spesa corrente (studi, manifestazioni, gemellaggi etc.).

2. REQUISITI RICHIESTI PER LA PARTECIPAZIONE 

2.A - Assenza di finalità di lucro

Il progetto presentato deve essere privo di scopo di lucro per i proponenti, condizione che deve emergere dal bilancio dell’iniziativa allegata alla domanda e dalle singole voci di spesa.

2.B - Progetto di natura partenariale

A pena di inammissibilità, i progetti devono essere presentati da almeno due soggetti, uno nel ruolo di capofila e uno nel ruolo di partner. Nel partenariato devono essere presenti:

  • almeno un soggetto italiano (indifferentemente col ruolo di capofila o partner) con sede legale e/o operativa sul territorio della regione del Veneto;
  • almeno un soggetto con sede legale in uno dei Paesi esteri interessati dalla L.R. n. 39/2019 (Istria, Dalmazia e area mediterranea).

Il partenariato dovrà essere formalmente costituito mediante la sottoscrizione della lettera di partenariato redatta sulla base del facsimile allegato al presente Bando (Allegato C).

Si definisce “capofila” il soggetto che presenta la domanda di contributo e si assume la responsabilità della gestione amministrativa del progetto e del contributo regionale in caso di finanziamento. Il capofila deve essere dotato di autonomia finanziaria e titolare di conto corrente, necessario per la gestione del contributo regionale. I soggetti capofila in sede di presentazione della domanda di partecipazione saranno tenuti a eleggere un domicilio digitale tramite indicazione di un indirizzo PEC. I soggetti capofila esteri privati, nel caso in cui intendano ricevere uno o più acconti, sono tenuti a presentare una garanzia a prima richiesta di importo pari al valore del/degli acconto/i concesso/i maggiorato/i degli interessi legali. I costi relativi a tale garanzia potranno essere imputati al progetto in sede di rendicontazione.

Il capofila, in tale qualità, può presentare un solo progetto e può partecipare al massimo a un altro progetto, in qualità di partner.

I “partner” sono soggetti associati al capofila nella ideazione e nella realizzazione del progetto.

Il partner, in tale qualità, può partecipare alla realizzazione di massimo due progetti

2.C - Il finanziamento

Il progetto dovrà essere cofinanziato obbligatoriamente dal capofila e dai partner nella misura minima del 20% del costo progettuale. Il cofinanziamento dovrà essere indicato nel modulo di domanda e nelle lettere di partenariato.

Nel modulo di domanda dovrà essere indicata la modalità di cofinanziamento dell'iniziativa (esempio: autofinanziamento del capofila o dei partner, contributi ministeriali, o di altri enti pubblici, finanziamenti europei, etc.).

Qualora in fase istruttoria il progetto venisse ridimensionato per il mancato o parziale accoglimento dei costi, il contributo a carico del capofila e/o dei partner verrà proporzionalmente ricalcolato.

2.D - Altre condizioni per la partecipazione

I soggetti richiedenti, sia capofila che partner, devono possedere, a pena d'inammissibilità, i seguenti requisiti:

  1. Tipologia: Enti locali, Istituzioni pubbliche e private, Organismi associativi di volontariato, Associazioni senza scopo di lucro;
  2. Sede: avere sede legale e/o operativa in Italia o nei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019;
  3. Assenza di finalità di lucro: in base alla dichiarazione a firma del legale rappresentante con riferimento allo Statuto dell’Ente.

Il capofila a pena d'inammissibilità, deve possedere i seguenti requisiti:

  1. statuto e atto costitutivo: il capofila deve allegare uno statuto e/o atto costitutivo redatto nella forma dell'atto pubblico o della scrittura privata, qualora lo stesso non sia già depositato agli atti della Struttura regionale competente;
  2. qualora il capofila sia un soggetto di natura privata, è necessario che dallo statuto o dall’atto costitutivo si evinca la coerenza degli scopi istituzionali con le finalità culturali e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico nel cui ambito opera la L.R. n. 39/2019;
  3. conformità alla L.R. 11.05.2018, n. 16 per la concessione di provvidenze regionali: i soggetti aventi rappresentanza legale e/o potere decisorio dell’ente capofila non devono aver riportato una o più condanne per delitti non colposi puniti con sentenza passata in giudicato, ai sensi della L.R. 11.05.2018, n. 16 “Disposizioni generali relative ai procedimenti amministrativi concernenti interventi di sostegno pubblico di competenza regionale”.

Il possesso dei sopra elencati requisiti deve essere autocertificato dal legale rappresentante del soggetto richiedente mediante compilazione e sottoscrizione del modulo di domanda regionale e delle dichiarazioni da allegare, utilizzando gli appositi facsimili allegati al presente Bando. La Regione del Veneto si riserva di effettuare in ogni momento i controlli previsti ai sensi di legge, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese.

3. TIPOLOGIA DEI PROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO

A pena d'inammissibilità, il progetto deve vertere su una delle seguenti tipologie di intervento previste dalla L.R. n. 39/2019:

  1. pubblicazione di studi con contenuti rilevanti sotto il profilo scientifico e/o di iniziative di alta divulgazione, anche mediante la curatela di traduzioni di volumi di interesse storico, ora difficilmente accessibili, sui temi del patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria, Dalmazia e nelle coste adriatiche non italiane (Art. 2);
  2. organizzazione di eventi e/o iniziative rievocativi della conoscenza di fatti storici, anche valorizzando gli anniversari, quali occasioni per favorire la conoscenza della tradizione culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, che prevedano lo sviluppo e il sostegno ai centri culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana (Art. 3, lett. a);
  3. creazione di iniziative rievocative delle tradizioni risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia nelle comunità di lingua italiana in Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e nel bacino mediterraneo (Art. 3, lett. a);
  4. realizzazione di investimenti per il recupero di manufatti risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia di rilievo storico ed architettonico (Art. 3, lett. b);
  5. organizzazione nella Regione del Veneto di mostre ed eventi in grado di consentire la maggiore conoscenza del patrimonio artistico e culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, con particolare riferimento ai manufatti oggetto di restauro con fondi regionali (Art. 3, lett. b);
  6. ricerca e pubblicazione, anche attraverso l’edizione di volumi, di fonti archivistiche inedite sul patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria e Dalmazia (Art. 3, lett. c);
  7. organizzazione di gemellaggi tra realtà estere e venete finalizzati alla realizzazione di attività culturali, anche con il coinvolgimento di scuole e associazioni (Art. 3, lett. d).

Gli Uffici regionali verificheranno la corrispondenza della selezione effettuata e potranno apportare variazioni qualora rilevino una difformità della proposta con la tipologia indicata.

4. QUANTIFICAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il contributo massimo concedibile è pari al massimo all’80% del costo progettuale ammesso, e resta ferma la possibilità di modulare l’intensità dell’aiuto con percentuali minori, al fine di garantire, mediante il contributo, il sostegno al maggior numero di iniziative meritevoli.

Gli interventi per spese d’investimento possono essere ammessi a finanziamento per progetti di importo complessivo di almeno Euro 25.000,00. A prescindere dalla spesa ammessa, il contributo regionale erogabile non potrà in ogni caso essere superiore a Euro 40.000,00;

Gli interventi per spese correnti possono essere ammessi a finanziamento progetti di importo complessivo pari ad almeno Euro 8.000,00. A prescindere dalla spesa ammessa, il contributo regionale erogabile non potrà in ogni caso essere superiore a Euro 15.000,00.

Le proposte progettuali con un preventivo di spesa inferiore alle soglie indicate saranno considerate inammissibili ed escluse dall'istruttoria di valutazione.

Fatto salvo il mantenimento obbligatorio del cofinanziamento in capo al Partenariato, in caso di mancato raggiungimento della spesa minima da rendicontare, il contributo sarà rimodulato in misura proporzionale alla spesa progettuale rendicontata.

Nei casi di manifesta illogicità e/o infondatezza o non proporzionalità delle previsioni di spesa, l’Ufficio competente potrà approvare il progetto con la revisione degli importi, fermo restando il diritto di rinuncia del Soggetto beneficiario.

5. CRITERI GENERALI DI AMMISSIBILITÀ DELLA SPESA

Sono ammissibili solo le spese specificamente necessarie alla realizzazione dell'iniziativa per la quale è richiesto il contributo.

Le spese, pena l’inammissibilità, dovranno essere sostenute dal Capofila e/o dai partner esclusivamente nel periodo di realizzazione dell'iniziativa, proroghe incluse, e comunque non prima della pubblicazione del presente Bando nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Dovranno inoltre essere rendicontate sulla base di documenti giustificativi della spesa quietanzati (ad eccezione delle spese d’ufficio e amministrative, da rendicontarsi in modo forfetario). Nel caso di regime fiscale con IVA detraibile, gli importi dovranno essere indicati al netto di IVA.

In fase di valutazione dei progetti gli Uffici competenti potranno apportare riduzioni ai costi preventivati dei progetti presentati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse.

Viene ritenuto ammissibile il costo:

  • riferibile temporalmente al periodo di realizzazione del progetto;
  • pertinente e imputabile al progetto;
  • effettivamente sostenuto e contabilizzato, ovvero le spese devono essere state effettivamente pagate dal beneficiario e dai partner;
  • giustificato da documenti contabili aventi un valore probatorio;
  • tracciabile: per i trasferimenti di denaro di valore superiore alle soglie stabilite dalla vigente normativa si ricorre a strumenti finanziari tracciabili, ovvero assegni non trasferibili, bonifici bancari, altre modalità di pagamento bancario o postale, nonché sistemi di pagamento elettronico. Fermo restando il rispetto della normativa nazionale in materia di tracciabilità dei pagamenti, i pagamenti in contanti sono eccezionalmente ammessi per piccoli importi (indicativamente inferiori ai 100 euro) legati a spese di immediata e comprovata necessità (ad esempio acquisto di fogli, penne et sim.), e comunque nella totalità non possono superare il 5 % del contributo.

Le spese dovranno essere suddivise nelle seguenti macrovoci:

  1. Spese di Personale

    Personale interno e esterno all’ente beneficiario del contributo: sono ammissibili i costi relativi a prestazioni di lavoro rese in forza di contratti da lavoro dipendente, di collaborazione a progetto, contratti di prestazione occasionale e saltuaria e con lavoratori autonomi (professionisti con partita IVA o equivalente secondo le normative dei Paesi in cui insiste l'area geografica di riferimento).

    Dev’essere rendicontata la retribuzione lorda del personale del soggetto beneficiario integralmente o con orario parziale impiegato in mansioni relative all’intervento e relativi oneri sociali a carico del soggetto beneficiario producendo i documenti di spesa (buste paga, notule di prestazione occasionale, fatture), corredati dalle quietanze di pagamento (bonifico bancario o assegni circolari con firma di quietanza del percipiente e relativi estratti conto bancari).

    Ai fini dell'ammissibilità delle suindicate spese, devono essere esibiti regolari contratti o lettere di incarico sottoscritte da ambo le parti da cui si rinvenga chiaramente la coerenza tra l'attività svolta da ciascun lavoratore e le attività progettuali.

    È imputabile il costo al lordo delle imposte e tasse e, a tal proposito, vanno esibite anche le certificazioni attestanti i versamenti previsti per legge.

    In particolare:
  • per il personale interno coinvolto nel progetto la giustificazione dei costi relativi al personale dipendente (personale interno amministrativo – didattico –scientifico) coinvolto nel progetto è costituita da:
  • ordine di servizio interno per il conferimento dell’incarico, sottoscritto dal legale rappresentante e suo delegato, ove sia riportato nell’oggetto il progetto approvato e temporalmente antecedente allo svolgimento della propria attività;
  • cedolini stipendiali con documentazione a comprova del pagamento delle competenze nette;
  • Mod. F24 quietanzato attestante il pagamento delle ritenute operate e degli oneri sociali, con prospetto esplicativo in caso di pagamento cumulativo e autodichiarazione ai sensi DPR 445/2000 sul regolare versamento di contributi e imposte e altri documenti per i versamenti contributivi;
  • polizze INAIL ove previsto;
  • copia (o link al sito internet) del contratto collettivo di categoria aggiornato se previsto;
  • prospetto riepilogativo della determinazione del costo orario su base mensile con riportato lo stipendio del cedolino ai fini della verifica;
  • report attestante le ore effettivamente svolte, oppure ogni altro tipo di documento ritenuto utile per la verifica.
  • per il personale esterno coinvolto nel progetto la giustificazione dei costi sostenuti per collaborazioni individuali (personale esterno amministrativo– didattico –scientifico) si compone di:
  • contratto, o lettera di incarico controfirmata con l’indicazione della prestazione, del periodo, della durata in ore, del corrispettivo orario e dell’importo totale finale, temporalmente antecedente allo svolgimento della propria attività;
  • cedolino, fattura, ricevuta, parcella, nota di debito o altro documento che attesti la prestazione;
  • documento di avvenuto pagamento delle competenze nette;
  • Mod. F24 quietanzato attestante il pagamento delle ritenute operate e dettaglio delle ritenute d’acconto per conto dei professionisti, oppure ogni altro tipo di documento ritenuto utile per la verifica.
  • per le spese per compensi ad altri soggetti che operano per conto dell’ente organizzatore dell’intervento finanziato, per prestazioni di consulenza e di sostegno erogati da consulenti esterni e da fornitori di servizi, direttamente imputabili all’intervento, che risultano indispensabili e correlate all’intervento proposto e realizzato vanno prodotti il contratto o lettera di affidamento del servizio, la fattura, il documento di avvenuto pagamento delle competenze nette.
  1. Spese per l’acquisto di beni strumentali non ammortizzabili, se necessari alla realizzazione dell’intervento; spese per il noleggio di beni strumentali anche ammortizzabili, necessari alla realizzazione dell’intervento; spese per l’allestimento di strutture architettoniche mobili utilizzate per l’intervento; spese per l’accesso a opere protette dal diritto d’autore e ad altri contenuti protetti da diritti di proprietà intellettuale; spese per la gestione di spazi per la realizzazione dell’intervento come, ad esempio, canoni di locazione e spese per il trasporto o la spedizione di strumenti e di altre attrezzature e connesse spese assicurative.
  1. Spese per la costituzione di fidejussioni o garanzie, qualora richieste dall’Avviso di riferimento;
  1. Spese di pubblicità e di promozione relative all’intervento finanziato: spese per stampe, distribuzione e affissione di locandine e manifesti da imputare secondo costi in economia; spese tipografiche secondo i costi medi sul mercato; spese per prestazioni professionali di ripresa video, registrazione audio, servizi fotografici secondo standard medi del mercato; spese di pubblicità; spese per la comunicazione digitale. Non sono sostenuti oneri diretti al pagamento dell’Ufficio stampa interno o esterno;
  1. Spese di viaggio, vitto e alloggio per l’intervento finanziato secondo i seguenti limiti:

1) spese sostenute per vitto ed alloggio giornaliero: il valore massimo di riferimento è quello di seguito specificato:

  • vitto (pranzo o cena): massimo 40 euro per singolo partecipante autorizzato dall’Ente;
  • pernottamento: è ammissibile la spesa di pernottamento alberghiero solo fino a concorrenza di un tetto massimo di Euro 180,00 per notte.

2) sono ammesse le spese sostenute per viaggi effettuati con mezzi di linea terrestre, marittima o aerea;

3) sono ammesse le spese sostenute per pedaggi autostradali, parcheggi, autobus e mezzi noleggiati;

4) sono ammesse le spese di utilizzo del mezzo proprio: compete il rimborso chilometrico secondo le Tabelle nazionali dei costi chilometrici di autovetture e motocicli elaborate dall’ACI.

Sono ammesse le spese riguardanti solo personale previsto da progetto, incluso studenti e stagisti. Tutte le spese dovranno essere comprovate da documentazione recante le generalità dei soggetti. Nel caso di spese di viaggio, inoltre, dovranno essere riportate indicazioni della data e del percorso compiuto. Mentre nel caso di spese di soggiorno, dovranno essere riportati anche luogo e durata di permanenza del personale ospitato. Nel caso del vitto dovranno essere individuate dal beneficiario, mediante autocertificazione, le generalità dei soggetti che hanno goduto della spesa. Tutte le spese dovranno comunque avere attinenza con il progetto ed essere saldate durante il periodo di attività previsto.

Nel caso i progetti prevedano la partecipazione di studiosi, la retribuzione giornaliera netta riconosciuta allo studioso ed ammessa a contributo, attribuita e quietanzata al medesimo, non deve superare Euro 100,00.

Sono infine previste le seguenti limitazioni su alcune peculiari tipologie di spesa:

  1. Al fine di garantire la necessaria priorità al conseguimento dei risultati tangibili nei progetti per spese d’investimento (restauri, ristrutturazioni etc.), per l’anno 2024 relativamente agli interventi su beni immobili non sono ammessi costi per studi e progettazione, mentre sono ammissibili le spese per direzione lavori. Per i progetti di restauro su beni mobili è fissata la percentuale del 30% del totale ammissibile come spesa massima per le voci inerenti studi e progettazione.
  2. Spese d’ufficio e amministrative: sono ammissibili senza allegare alcuna documentazione di spesa, fino ad un massimo del 5% della spesa complessiva di progetto valutata ammissibile. Oltre tale percentuale questa tipologia di spesa non potrà essere ammessa a rendiconto.

Le seguenti spese non sono considerate ammissibili:

  • spese bancarie, oneri finanziari, debiti e interessi passivi su debiti;
  • differenze di cambio valutario;
  • spese di acquisto di immobili o terreni;
  • acquisti non comprovati da documenti fiscalmente validi;
  • IVA in caso di regime fiscale con IVA detraibile.

6. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO, ISTANZE DI PROROGA E VARIAZIONE

Le iniziative proposte non devono essere state iniziate prima della pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, e dovranno essere avviate entro il 31/12/2024.

I progetti di spesa di investimento dovranno concludersi entro 24 mesi dal loro inizio. La rendicontazione delle spese sostenute dovrà pervenire alla Regione del Veneto 60 giorni dopo la chiusura delle attività e comunque entro il termine del 28 febbraio 2027.

I progetti di spesa corrente dovranno concludersi entro 12 mesi dal loro inizio. La rendicontazione delle spese sostenute dovrà pervenire alla Regione del Veneto 60 giorni dopo la chiusura delle attività e comunque entro il termine del 28 febbraio 2026.

La possibilità di proroga, consentita per il massimo di un (1) anno, è ammissibile sulla base di motivazioni casi eccezionali documentabili, e va presentata prima della conclusione del progetto.

Il soggetto beneficiario può presentare una sola proposta di modifica del progetto comprendente la rimodulazione del programma di spesa, fermo restando in ogni caso l’obbligo di rispettare i requisiti soggettivi e oggettivi del progetto che hanno comportato l’attribuzione del punteggio e il finanziamento del progetto stesso. La richiesta di variazione, da presentarsi prima della scadenza del progetto, adeguatamente motivata e corredata del nuovo piano di spesa e delle attività, va presentata all’Ufficio competente. Nel caso la rimodulazione tra le voci di spesa sia superiore al 20% delle stesse, l’autorizzazione alla modifica avverrà con lettera del Direttore della Unità Organizzativa competente. Qualora le rimodulazioni di spesa siano inferiori al 20% e non comportino modifiche delle attività, il beneficiario del contributo non è tenuto a presentare richiesta di modifica.

Nella richiesta di variazione dovranno in particolare essere fornite informazioni su:

  • in caso di modifica alla durata del progetto: adeguata e valida motivazione, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delle attività e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto;
  • in caso di modifica delle attività e/o delle previsioni di spesa: adeguata motivazione delle variazioni di attività e/o budget.

Entro un massimo di 10 giorni dalla data del termine, il beneficiario è tenuto ad inviare comunicazione della chiusura del progetto alla mail cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it

7. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Le domande di contributo e tutta la documentazione inerente la rendicontazione devono essere redatte in lingua italiana, anche con riferimento ad eventuali toponimi.

Il modulo di domanda, allegato al presente bando, è disponibile sul sito web della Regione del Veneto all’indirizzo
https://www.regione.veneto.it/web/relazioni-internazionali/patrimonio-culturale-veneto-nel-mediterraneo.

Il modulo di domanda dovrà essere obbligatoriamente compilato in ogni sua parte (dattiloscritto o elaborato al computer) e sottoscritto dal legale rappresentante del capofila.

Gli allegati obbligatori al modulo di domanda sono i seguenti:

  • copia del documento d’identità del legale rappresentante del capofila. Si precisa che ci deve essere coincidenza tra il soggetto che sottoscrive la domanda e la persona indicata nella prima pagina del modulo di domanda; la sottoscrizione del medesimo modulo va apposta in originale, con firma leggibile e per esteso; non saranno ammesse ad istruttoria domande presentate in fotocopia o con firma scansionata (eccetto in caso di invio PEC). È ammessa altresì la sottoscrizione digitale;
  • piano economico-finanziario (su modello allegato al presente bando);
  • lettere di partenariato (su modello allegato al presente bando – Allegato C);
  • statuto e/o atto costitutivo dell’ente capofila, qualora non sia già depositato agli atti della Struttura regionale competente (in quest’ultimo caso, dichiararne la presentazione). Si specifica che, qualora il capofila sia un soggetto di natura privata, è necessario che dallo statuto o dall’atto costitutivo si evinca la coerenza degli scopi istituzionali con le finalità culturali e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico nel cui ambito opera la L.R. n. 39/2019;
  • dichiarazione di conformità alla L.R. 11.05.2018 n. 16 per la concessione di provvidenze regionali (modello allegato al presente bando – Allegato B);
  • per le proposte progettuali relative a interventi di restauro, si richiede di allegare fotografie del bene oggetto dell'iniziativa;
  • scheda dati anagrafici
    (scaricabile dal link https://www.regione.veneto.it/web/ragioneria/schede-beneficiari);
  • scheda posizione fiscale (solo per beneficiari italiani).
    Scaricabile dal link https://www.regione.veneto.it/web/ragioneria/schede-beneficiari).

Le richieste di contributo dovranno essere corredate da marca da bollo da Euro 16,00 di cui al D.P.R. 26/10/1972, n. 642. Sono esenti gli enti del terzo settore ai sensi dell'art. 82, comma 5 del D.Lgs. n. 117/2017.

Gli enti che non hanno sede in Italia (compresi i soggetti pubblici) sono tenuti all'apposizione della marca da bollo da Euro 16,00. La marca da bollo può essere acquistata anche presso i Consolati italiani nei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019.

L'imposta di bollo potrà essere assolta in modo virtuale:

  • in virtù di specifica autorizzazione ottenuta dall'Agenzia delle Entrate; in questo caso andranno indicati nella domanda gli estremi della citata autorizzazione, ai sensi dell'art. 15 del DPR n. 642/1972;
  • qualora non autorizzato dall'Agenzia delle Entrate, il Soggetto richiedente possa allegare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui attesta, sotto la propria personale responsabilità ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, di aver assolto al pagamento dell'imposta in questione indicando i dati relativi all'identificativo della marca. Tale dichiarazione deve essere corredata di copia del documento di identità del dichiarante. La domanda in originale, recante la marca da bollo annullata, deve essere conservata agli atti del richiedente per eventuali controlli da parte della Regione.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse con una delle seguenti modalità:

  • consegna a mano o con Raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo:

Regione del Veneto

Direzione Relazioni internazionali

Unità Organizzativa Cooperazione internazionale

Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23

30121 Venezia

In tal caso la domanda di contributo e tutti gli allegati dovranno essere presentati esclusivamente in uno dei seguenti formati, PENA IL RIPUDIO e la conseguente ESCLUSIONE DELLA DOMANDA: pdf, pdf/A, odf, txt, jpg, tiff, xml. Nell'eventualità che la trasmissione provenga da un account di posta elettronica non certificata, allegare sempre la scansione in pdf del documento d'identità del legale rappresentante del soggetto proponente, altrimenti l'email sarà ripudiata dal sistema e la domanda non potrà essere accolta. Nel testo dell'email dovrà essere indicato che il destinatario è la Unità Organizzativa Cooperazione internazionale. IMPORTANTE: ai fini dell'ammissibilità della domanda inviata tramite posta certificata (PEC) e non certificata, si invita a consultare le informazioni sulle modalità di trasmissione al seguente indirizzo: http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.

Sul frontespizio della busta o nell'oggetto della e-mail, dovrà essere indicata la seguente dicitura: "L.R. n. 39/2019. Proposta progettuale per l’anno 2024".

In caso di inoltro a mezzo posta, la data di spedizione sarà comprovata dal timbro dell'ufficio postale accettante. Il mancato rispetto del termine comporterà la non ammissibilità della domanda.

La Regione del Veneto declina ogni responsabilità connessa ad eventuali disguidi postali che dovessero comportare il ritardo o il mancato invio della richiesta di contributo entro il termine sopra indicato.

 

8. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI

Gli Uffici regionali verificheranno ai fini dell’ammissione i requisiti dei Soggetti proponenti e l’ammissibilità delle richieste di contributo presentate, provvedendo successivamente alla valutazione dei progetti ammessi. La valutazione dei progetti è finalizzata alla redazione di due distinte graduatorie:

  • una graduatoria per iniziative finanziate con spese di investimento (restauri ed interventi materiali);
  • una graduatoria per iniziative finanziate con spese correnti (studi, manifestazioni, gemellaggi etc.).

Come già anticipato, in fase di valutazione dei progetti gli Uffici competenti potranno apportare riduzioni ai costi preventivati dei progetti presentati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse.

Al fine di garantire i requisiti di qualità delle proposte progettuali saranno finanziati i progetti che raggiungono un punteggio minimo di 10 punti/28 punti massimi.

In stretta relazione con le priorità ed i criteri di primalità del Programma Triennale, nonché delle priorità stabilite dal presente Piano Annuale, si procede all’individuazione dei criteri con relativa attribuzione dei punteggi, che andranno a costituire l’elemento di valutazione dei progetti.

Tipologia A - Studi e ricerche

- Pubblicazione e diffusione degli studi e delle ricerche più significative riguardanti gli ambiti culturali e territoriali dell’Istria, Dalmazia e dell’ambito Mediterraneo teatro della presenza della Repubblica Marciana (L.R. 39/2019, art. 2 c. 1);

Tipologie di progetti ammissibili:
P1 - Pubblicazione di studi con contenuti rilevanti sotto il profilo scientifico e/o di iniziative di alta divulgazione, anche mediante la curatela di traduzioni di volumi di interesse storico ora difficilmente accessibili, sui temi del patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria, Dalmazia e nelle coste adriatiche non italiane.
- Iniziative editoriali finalizzate alla diffusione di significative informazioni culturali, socio-economiche e relative al patrimonio ambientale per contribuire allo sviluppo della cooperazione tra il Veneto e le comunità interessate alle iniziative di cui alla presente legge (L.R. 39/2019, art. 3 c. 1 lett. c);

Tipologie di progetti ammissibili:
P2 - Ricerca e pubblicazione anche attraverso l’edizione di volumi, di fonti archivistiche inedite sul patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria e Dalmazia.
P3 - Realizzazione di convegni ed occasioni di studio per l’approfondimento e la condivisione di tematiche inerenti il patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria, Dalmazia e nelle coste adriatiche non italiane al pubblico sia in Veneto che nei territori interessati dalla L.R. 39/2019.
 

ELEMENTI DI VALUTAZIONE

 

 

PUNTI

I

Valutazione della qualità
scientifica della proposta

Da 1 punto a 6 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.

Al fine dell’attribuzione del punteggio si terrà conto:

a) nel caso di nuove iniziative del grado di originalità rispetto allo stato della bibliografia o della realizzazione, per il passato, di iniziative sui medesimi contenuti;
b) in caso della continuazione di iniziatone precedenti, la valutazione verterà sull’efficacia progettuale rappresentata dalla precisione nella descrizione dell’implementazione (ad es. l’individuazione delle fonti oggetto di trascrizione);
c) sarà valutata la qualità culturale della proposta, tenendo conto della qualità della stesura della proposta, valorizzando l’espressione di concetti chiari ed essenziali e penalizzando approcci generici e massimalisti al tema;
d) si terrà conto della rilevanza internazionale e non prettamente territoriale dell’iniziativa anche attraverso l’esplicitazione dei Soggetti ulteriormente coinvolto in addizione al partenariato.

II

Partecipazione nella ricerca
di studiosi giovani, laureandi
o dottorandi, o ricercatori
non strutturati

Da 1 punto a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito un punto ad ogni singolo ricercatore, laureato o dottorando under 30, o ricercatore non strutturato presso Università e Centri di ricerca dettagliato dalla scheda curriculum.

III

Strategie per la diffusione
dei risultati e
di comunicazione

 

Da 1 punto a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Vengono prese in considerazione le attività poste in atto per la promozione dello studio o dell’attività scientifica. In particolare, viene attribuito 1 punto se la strategia individua puntualmente i beneficiari dell’iniziativa; 1 punto viene attribuito se le iniziative di promozione/disseminazione emergono come effettivamente ancillari all’iniziativa di studio e non la sovrastano in termini di costo (quadro di riferimento il rapporto del 25% della spesa di comunicazione sul totale); 1 punto viene attribuito per la previsione di pubblicare i dati in modalità open access; 1 punto per la realizzazione di eventi espositivi.

IV

Qualità del partenariato

Da 1 punto a 3 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito 1 punto per la coerenza del partner con la tipologia del progetto presentati; 1 punto per la valutazione della partecipazione effettiva all’iniziativa, e non solo con semplici attività formali; 1 punto nel caso della co-partecipazione del partner al progetto.

V

Rappresentatività delle
comunità di lingua italiana

Da 0 a 1 punto

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Coinvolgimento nel partenariato di associazioni (in qualità di capofila o partner) rappresentative delle Comunità di lingua italiana in uno dei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019.

VI

Mobilitazione delle
risorse finanziarie

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
2 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner è pari o superiore al 30%
4 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 40%.

VII

Completezza e precisione
della domanda e della
documentazione allegata
alla domanda

Da 0 punti a 2 punto

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito il punteggio massimo se la documentazione presentata è completa e compilata in ogni sua parte.

VIII

Precisione contabile e
coerenza del piano
economico con le regole di
concessione del contributo

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
In questa valutazione si tiene conto in particolare del principio di precisa suddivisione delle spese in relazione alle azioni proposte e dell’obbligo dell’iniziativa di non produrre lucro a beneficio del proponente.
Nel dettaglio della valutazione viene operata una valutazione sull’eventuale sopravvalutazione dei costi sulla base delle valutazioni di costi analoghi presenti nel mercato, della presenza di aggregati di spesa attribuiti a costi generali, di funzionamento, coordinamento o progettazione di spesa non giustificabili.
Viene inoltre valutata la congruità del numero di ore di analisi/studio individuate al fine della definizione della spesa.

Massimo concedibile

28 punti

 

 

Tipologia B – Recupero delle tradizioni della Serenissima con eventi e organizzazione di gemellaggi


- interventi tesi a favorire il mantenimento e la riscoperta delle antiche tradizioni culturali risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia, attraverso lo sviluppo e il sostegno ai centri culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana presenti nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea (L.R. 39/2019 art. 3 c. 1 lett. a);

Tipologie di progetti ammissibili:
P4 - Organizzazione di eventi e/o iniziative rievocativi della conoscenza di fatti storici e delle antiche tradizioni culturali risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, e quindi saldamente documentabili prima del 1797 secolo, sviluppate con il sostegno dei centri culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana e realizzate in Veneto e nei Paesi ex L.R. 39/2019;

- sostenere gemellaggi tra enti territoriali del Veneto e dei territori interessati dalla presente legge, finalizzati alla realizzazione di attività culturali anche con il coinvolgimento di scuole e associazioni (L.R. 39/2019 art. 3 c. 1 lett. d).

Tipologie di progetti ammissibili:
P5 - Organizzazione di gemellaggi tra enti territoriali del Veneto e dei territori interessati dei Paesi ex L.R. 39/2019;
 

ELEMENTI DI VALUTAZIONE

 

 

PUNTI

I

Valutazione della qualità
scientifica della proposta

Da 1 punto a 6 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.

Al fine dell’attribuzione del punteggio si terrà conto:

a) della significatività dell’evento che si intende promuovere, sia sotto il profilo storico che sociale/economico (P4), sia con iniziative dirette che attraverso eventualmente l’organizzazione di gemellaggi (P5);
b) sarà presa in considerazione l’efficacia progettuale rappresentata dalla precisione nella descrizione degli elementi della proposta progettuale e non il rinvio a generiche forme di valorizzazione di tradizioni non meglio esplicitate;
c) verrà valutata la presenza nel comitato organizzatore di specialisti in possesso di idonee e comprovate competenze;
d) si terrà conto delle previsioni inerenti gli output dell’iniziativa e dei materiali prodotti.

II

Partecipazione giovanile
alle iniziative

Da 1 punto a 2 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito un punto per la presenza di una scuola italiana ed una estera coinvolta nelle iniziative.

III

Strategie per la diffusione
dei risultati e la
cooperazione duratura

 

Da 1 punto a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Vengono prese in considerazione le attività di promozione dell’iniziativa. In particolare, viene attribuito 1 punto se la strategia individua puntualmente i suoi beneficiari; 2 punti vengono attribuiti a quelle iniziative che pongono le basi per la costituzione di azioni di cooperazione duratura tra i partner, e non solo finalizzata all’evento, eventualità indicata nella descrizione del progetto; 1 punto viene assegnato a progetti di tutte le tipologie P4 e P5 che prevedono eventi espositivi secondo le più diverse (e anche innovative) modalità.

IV

Qualità del partenariato

Da 1 punto a 2 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito 1 punto per la coerenza del partner con la tipologia del progetto presentati; 1 punto per la valutazione della partecipazione effettiva all’iniziativa, e non solo con semplici attività formali.

V

Rappresentatività delle
comunità di lingua italiana
e, per la Priorità 4,
dei centri culturali e
d’istruzione per le
comunità di lingua italiana

Da 0 a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Coinvolgimento nel partenariato di associazioni (in qualità di capofila o partner) rappresentative delle Comunità di lingua italiana in uno dei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019: un punto per ogni associazione di comunità italiana aderente al progetto.

VI

Mobilitazione delle
risorse finanziarie

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
   2 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner è pari o superiore al 30%
   4 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 40%.

VII

Completezza e precisione
della domanda e della
documentazione
allegata alla domanda

Da 0 punti a 2 punto

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito il punteggio massimo se la documentazione presentata è completa e compilata in ogni sua parte.

VIII

Precisione contabile e
coerenza del piano
economico con le regole
di concessione
del contributo

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
In questa valutazione si tiene conto in particolare del principio di precisa suddivisione delle spese in relazione alle azioni proposte e dell’obbligo dell’iniziativa di non produrre lucro a beneficio del proponente. In particolare viene operata una valutazione sulla possibile sopravvalutazione dei costi sulla base delle valutazioni di mercato, della presenza di aggregati di spesa attribuiti a costi generali, di funzionamento, coordinamento o progettazione di spesa non giustificabili, ivi incluse il numero di unità orarie individuate al fine della definizione della spesa.

Massimo concedibile

28 punti

 

 

Tipologia C – Interventi di restauro, progettazione e catalogazione              


- iniziative finalizzate alla identificazione, alla catalogazione, al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali e monumenti risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia, presenti nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea, anche mediante la partecipazione a bandi europei (art. 3 c. 1 lett. b);

Tipologie di progetti ammissibili:
P6 – Catalogazione di beni culturali non censiti, studi, progetti ed interventi diretti per il recupero e valorizzazione di edifici, infrastrutture e beni culturali e monumenti risalenti al periodo della Repubblica veneta nel territorio del Mediterraneo non italiano, restauri di tele, affreschi, statue e altri manufatti artistici risalenti al periodo veneto nelle aree della L.R. 39/2019.
 

P6/a – Interventi di catalogazione, studi e progetti

P6/b – Interventi diretti su beni mobili ed immobili (spese di investimento)

P6/a – Interventi di catalogazione, studi e progetto
ELEMENTI DI VALUTAZIONE

 

CRITERI

PUNTI

I

Valutazione della qualità,
innovatività e impatto
pubblico dell’iniziativa

Da 1 punto a 6 punti

Catalogazione di beni culturali non censiti, studi, progetti

Al fine dell’attribuzione del punteggio si terrà conto: a) nel caso di nuove iniziative del grado di originalità rispetto a quelle già operate in passato (ad es. censimento delle fortificazioni veneziane, censimento dei lazzaretti veneziani etc.); b) in caso della continuazione di iniziatone precedenti, la valutazione verterà sull’efficacia progettuale rappresentata dalla precisione nella descrizione dell’implementazione (ad es. presentazione di una scheda metodologica di raccolta delle informazioni per le iniziative relative ai censimenti); c) verrà valutato l’impatto complessivo dell’iniziativa sia nelle comunità locali che nel territorio veneto tenendo conto che non sono ammesse a costo le eventuali attività di catalogazione nel territorio italiano.

II

Partecipazione nella ricerca
di studiosi giovani,
laureandi o dottorandi,
o ricercatori non strutturati

Da 1 punto a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito un punto ad ogni singolo ricercatore, laureato o dottorando under 30, o ricercatore non strutturato presso Università e Centri di ricerca coinvolto nel progetto.

III

Strategie per la diffusione
dei risultati e la cooperazione
duratura

 

Da 1 punto a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Catalogazione di beni culturali non censiti, studi, progetti
Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Vengono prese in considerazione le attività di promozione dell’iniziativa. In particolare, viene attribuito 1 punto attraverso la creazione di data base delle informazioni open access accessibili dai siti di progetto; 1punti vengono attribuiti a quelle iniziative che pongono le basi per la costituzione di azioni di cooperazione duratura tra i partner, e non solo finalizzata all’evento; 2 punto per la realizzazione di eventi espositivi, percorsi tesi a favorire la conoscenza dell’intervento di catalogazione, con la promozione, ad es. di itinerari tematici.

IV

Qualità del partenariato

Da 1 punto a 2 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito 1 punto per la coerenza del partner con la tipologia del progetto presentati; 2 punti ulteriori per la valutazione della partecipazione effettiva all’iniziativa, e non solo con semplici attività formali indicate nella descrizione delle Azioni progettuali.

V

Rappresentatività delle
comunità di lingua italiana

Da 0 a 2 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Coinvolgimento nel partenariato di associazioni (in qualità di capofila o partner) rappresentative delle Comunità di lingua italiana in uno dei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019: un punto per ogni associazione di comunità italiana aderente al progetto.

VI

Mobilitazione delle risorse
finanziarie

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
  - 2 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner è pari o superiore al 30%;
  -
4 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 40%.

VII

Completezza e precisione
della domanda e della
documentazione allegata
alla domanda

Da 0 punti a 2 punto

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito il punteggio massimo se la documentazione presentata è completa e compilata in ogni sua parte.

VIII

Precisione contabile e
coerenza del piano
economico con le regole
di concessione del contributo

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
In questa valutazione si tiene conto in particolare del principio di precisa suddivisione delle spese in relazione alle azioni proposte e dell’obbligo dell’iniziativa di non produrre lucro a beneficio del proponente. In particolare viene operata una valutazione sulla possibile sopravvalutazione dei costi sulla base delle valutazioni di mercato, della presenza di aggregati di spesa attribuiti a costi generali, di funzionamento, coordinamento o progettazione di spesa non giustificabili, ivi incluse il numero di unità orarie individuate al fine della definizione della spesa.

Massimo concedibile

28 punti


P6/b – Interventi diretti su beni mobili ed immobili (spese di investimento)
ELEMENTI DI VALUTAZIONE

 

CRITERI

PUNTI

I

Valutazione della qualità
e del suo impatto pubblico

Da 1 punto a 6 punti

Progetti ed interventi diretti per il recupero e valorizzazione di edifici, infrastrutture e beni culturali e monumenti risalenti al periodo della Repubblica veneta

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Al fine dell’attribuzione del punteggio si terrà conto: a) dell’effettiva relazione del manufatto oggetto di intervento con le vicende sociopolitiche locali in epoca Veneta o delle relazioni con essa rinvenibili dagli elaborati descrittivi dell’intervento; b) dell’effettiva importanza storico artistico del manufatto, valutata ad esempio attraverso un’analisi degli autori o delle committenze; c) la rilevanza in termini di impatto dell’intervento, sulla base della descrizione e delle azioni individuate nella relazione.

II

Grado di maturazione
della proposta

Da 1 punto a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Grado di maturazione del progetto: 1 punto per progetto preliminare; 2 punti per progetto esecutivo; 4 punti per progetto approvato da Organismi di tutela del patrimonio storico artistico (parere positivo della Soprintendenza, da allegare).

III

Strategie per la diffusione
dei risultati e la cooperazione
duratura

 

Da 1 punto a 4 punti

Catalogazione di beni culturali non censiti, studi, progetti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Vengono prese in considerazione le attività di promozione dell’iniziativa. In particolare, viene attribuito 1 punto se la strategia individua puntualmente i suoi beneficiari; 2 punti vengono attribuiti a quelle iniziative che pongono le basi per la costituzione di azioni di cooperazione duratura tra i partner, e non solo finalizzata all’evento; 1 punto per la realizzazione di eventi espositivi.

IV

Qualità del partenariato

Da 1 punto a 2 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito 1 punto per la coerenza del partner con la tipologia del progetto presentati; 1 punto per la valutazione della partecipazione effettiva all’iniziativa, e non solo con semplici attività formali.

V

Rappresentatività delle
comunità di lingua italiana

Da 0 a 2 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Coinvolgimento nel partenariato di associazioni (in qualità di capofila o partner) rappresentative delle Comunità di lingua italiana in uno dei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019: un punto per ogni associazione di comunità italiana aderente al progetto.

VI

Mobilitazione delle
risorse finanziarie

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
  - 2 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner è pari o superiore al 30%; 
  -
4 punti se la quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 40%.

VII

Completezza e precisione
della domanda e della
documentazione
allegata alla domanda

Da 0 punti a 2 punto

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
Viene attribuito il punteggio massimo se la documentazione presentata è completa e compilata in ogni sua parte.

VIII

Precisione contabile e
coerenza del piano
economico con le regole
di concessione del contributo

Da 0 punti a 4 punti

Elementi che saranno considerati per l’esplicitazione del punteggio.
In questa valutazione si tiene conto in particolare del principio di precisa suddivisione delle spese in relazione alle azioni proposte e dell’obbligo dell’iniziativa di non produrre lucro a beneficio del proponente. In particolare viene operata una valutazione sulla possibile sopravvalutazione dei costi sulla base delle valutazioni di mercato, della presenza di aggregati di spesa attribuiti a costi generali, di funzionamento, coordinamento o progettazione di spesa non giustificabili, ivi incluse il numero di unità orarie individuate al fine della definizione della spesa.

Massimo concedibile

28 punti

 

9. MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI

Progetti di spesa CORRENTE

Subordinatamente agli stanziamenti di bilancio di attuazione della Legge regionale, il contributo potrà essere erogato con una delle seguenti modalità:

  1. erogazione mediante un’unica soluzione, a conclusione del progetto.
    L’intero importo del contributo sarà erogato a seguito della presentazione da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario di:
    1. relazione finale descrittiva delle attività realizzate e dei risultati del progetto;
    2. rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l'effettuazione e la quietanza e corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
    3. dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l'attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata dal beneficiario, e la liberatoria alla pubblicazione e diffusione dei materiali prodotti nell’ambito del progetto;
    4. in caso di studio/ricerca almeno una copia e in caso di pubblicazioni almeno 5 copie dei volumi/pubblicazioni/supporti multimediali realizzati, con liberatoria alla Regione del Veneto per l’eventuale pubblicazione nel sito istituzionale;
    5. documentazione fotografica e video disponibile.
  1. erogazione in due saldi (liquidazione per stati di avanzamento): il primo a presentazione della rendicontazione del 50% del progetto realizzato e il secondo a presentazione della rendicontazione dell’ultimo 50% del progetto realizzato.

    Il primo saldo potrà essere erogato a seguito della presentazione da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario della rendicontazione di spesa liquidata per non meno del 50% dell’importo progettuale. Il rendiconto finanziario da presentare per l’erogazione di questo primo saldo deve essere predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l'effettuazione e la quietanza e corredato da copia fotostatica di questi ultimi.

    La parte rimanente del contributo verrà erogata nelle modalità a saldo descritte dal punto precedente.
  1. erogazione per anticipo e saldo: anticipo per un massimo dell’80% del contributo e a successivo saldo.

    Qualora il Beneficiario opti per questa tipologia di pagamento, la percentuale esatta degli importi relativi agli anticipi e saldi verrà indicata nel decreto dirigenziale di concessione dei contributi, in base agli importi effettivamente assegnati ai progetti.

    Per i beneficiari italiani l’anticipo avverrà a seguito della pubblicazione della graduatoria.

    Per i beneficiari esteri:
  1. se privati, l’anticipo avverrà previa la presentazione di una garanzia di prima istanza (fidejussione), da notificare via PEC alla Regione del Veneto entro 90 giorni dalla comunicazione di assegnazione del contributo;
  2. potranno ricevere un anticipo di importo fino all’80% dell’importo del contributo qualora non optando per la presentazione della garanzia di prima istanza decidano di presentare una relazione sullo stato di avanzamento delle attività progettuali corredata dalle spese sostenute e quietanziate entro il 31 dicembre 2024.

Progetti di spesa d’INVESTIMENTO

Subordinatamente agli stanziamenti di bilancio di attuazione della Legge regionale, il contributo potrà essere erogato con una delle seguenti modalità:

  1. erogazione in due saldi (liquidazione per stati di avanzamento): il primo a presentazione della rendicontazione del 50% del progetto realizzato e il secondo a presentazione della rendicontazione dell’ultimo 50% del progetto realizzato.

    Il primo saldo potrà essere erogato a seguito della presentazione da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario della seguente documentazione:
    1. piano economico finanziario definitivo recante il dettaglio delle macro voci di spesa approvate;
    2. nel caso di restauri architettonici, copia del contratto sottoscritto dalle parti con il quale vien affidata all'impresa l'esecuzione dei lavori;
    3. progetto esecutivo e capitolato di spesa applicato;
    4. nulla osta (parere favorevole) per l'inizio dei lavori da parte delle Autorità locali competenti e nel caso non sia necessario tale nulla-osta, un documento che ne attesti la non obbligatorietà;
    5. per i beneficiari esteri, qualora soggetti privati, garanzia a prima richiesta di importo pari all’acconto del contributo concesso;
    6.    rendicontazione di spesa liquidata per almeno il 50% dell’importo progettuale.

La documentazione sopra citata dovrà essere inviata entro 12 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria. Tale termine potrà essere prorogato su presentazione, entro lo stesso termine, di una relazione che fornisca elementi oggettivi per la concessione della proroga e che fornisca precise indicazioni sui tempi di avvio. Il mancato rispetto di tali disposizioni comporta la revoca del contributo.

Il rendiconto finanziario da presentare per l’erogazione del primo saldo viene predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l'effettuazione e la quietanza e corredato da copia fotostatica di questi ultimi.

La parte rimanente del contributo verrà erogata nelle modalità a saldo descritte dal punto a) del precedente capitolo sulla Spesa corrente.

  1. erogazione di un anticipo, pari a un massimo del 60% del contributo concesso, e saldo alla fine dei lavori.

    Qualora il Beneficiario opti per questa tipologia di pagamento, la percentuale esatta degli importi relativi agli anticipi e saldi verrà indicata nel decreto dirigenziale di concessione dei contributi, in base agli importi effettivamente assegnati ai progetti.

    È prevista la seguente documentazione:
    1. piano economico finanziario definitivo recante il dettaglio delle macro voci di spesa approvate;
    2. nel caso di restauri architettonici, copia del contratto sottoscritto dalle parti con il quale viene affidata all'impresa l'esecuzione dei lavori;
    3. progetto esecutivo e capitolato di spesa applicato;
    4. nulla osta (parere favorevole) per l'inizio dei lavori da parte delle Autorità locali competenti e nel caso non sia necessario tale nulla-osta, un documento che ne attesti la non obbligatorietà;
    5. per i beneficiari esteri, qualora soggetti privati, garanzia a prima richiesta di importo pari all’acconto del contributo concesso.

La documentazione sopra citata dovrà essere inviata entro 12 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria. Tale termine potrà essere prorogato su presentazione, entro lo stesso termine, di una relazione che fornisca elementi oggettivi per la concessione della proroga e che fornisca precise indicazioni sui tempi di avvio. Il mancato rispetto di tali disposizioni comporta la revoca del contributo.

Oltre alla documentazione sopra riportata, l’erogazione dell’acconto è subordinata alle seguenti limitazioni:

  • per i beneficiari italiani: l’acconto del contributo avverrà a seguito della pubblicazione della graduatoria;
  • per i beneficiari esteri:
  1. se privati, l’acconto avverrà previa la presentazione di una garanzia di prima istanza (fidejussione), da notificare via PEC alla Regione del Veneto entro 90 giorni dalla comunicazione di assegnazione del contributo;
  2. potranno ricevere l’acconto del contributo qualora non optando per la presentazione della garanzia di prima istanza decidano di presentare una relazione sullo stato di avanzamento delle attività progettuali corredata dalle spese sostenute e quietanziate entro il 31 dicembre 2024.

Il saldo verrà erogato previa presentazione della sottoindicata documentazione:

  1. relazione finale, corredata di fotografie che documentino lo stato del manufatto prima e dopo il restauro, nella quale siano descritti dettagliatamente i lavori eseguiti e breve video attestante il lavoro svolto;
  2. rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l'effettuazione e la quietanza, corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  3. dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l'attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata;
  4. eventuale certificato di collaudo o attestazione di regolare esecuzione.

Per tutte le tipologie di intervento

La documentazione per l’erogazione dell’acconto e del saldo dovrà essere inoltrata con una traduzione di cortesia in lingua italiana.

La rendicontazione finale dovrà:

  • essere resa nel rispetto delle vigenti discipline fiscali e contabili dei Paesi dove si realizzano gli interventi;
  • presentare costi per una somma che mantenga o superi la percentuale di cofinanziamento indicata in sede di domanda. Nel caso il rendiconto risulti inferiore, il contributo sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo di restituzione dell'eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto, maggiorato degli interessi legali.

Si procederà alla REVOCA del contributo nei seguenti casi:

  • mancato avvio delle attività entro il 31/12/2024;
  • rinuncia al contributo da parte del beneficiario entro 15 giorni dalla notifica del DDR di concessione del contributo;
  • solo per la tipologia di progetti di investimento: non presentazione nei termini (12 mesi):
  1. del progetto definitivo sul quale si è presentata richiesta di finanziamento;
  2. dell’autorizzazione dell’ente locale a procedere;
  3. della dichiarazione e della documentazione attestante l'avvio delle attività;
  4. dell’eventuale richiesta di proroga per l'avvio delle attività.
  • mancata presentazione della documentazione a rendicontazione;
  • documentazione a rendicontazione presentata non sufficiente ed idonea a stabilire costi sostenuti ed eventuali attività realizzate;
  • realizzazione dei progetti non conforme a quanto previsto in fase di assegnazione del contributo, escluse eventuali variazioni progettuali autorizzate dal Direttore della competente Struttura regionale.

10. MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ E VERIFICA DELLA RICONOSCIBILITÀ DEGLI INTERVENTI

Sui materiali realizzati (libri, pubblicazioni varie, dépliant, manifesti, brochure e su tutto il materiale promozionale, inclusi i gadget…) dovrà essere apposto il logo della Regione del Veneto e la seguente dicitura: "Intervento realizzato con il contributo della Regione del Veneto ai sensi della L.R. n. 39/2019".

Sui beni culturali restaurati con il sostegno della Regione del Veneto deve essere prevista l'apposizione di una targa, secondo facsimile allegato al presente bando (Allegato E), che menzioni la Regione del Veneto tra i finanziatori dell'intervento, previa autorizzazione all’utilizzo del logo regionale.

La richiesta di autorizzazione all'utilizzo dell'apposito logo regionale dovrà essere trasmessa alla UO competente, in conformità al Manuale di immagine coordinata della Regione del Veneto.

I risultati dei progetti realizzati con il contributo regionale dovranno essere accessibili on line a titolo gratuito. A tale fine si provvederà, previa acquisizione dei necessari nulla osta relativi ai diritti a pubblicare le immagini, alla pubblicazione della versione pdf degli elaborati nella pagina istituzionale dedicata alla L.R. n. 39/2019 nel sito www. regione.veneto.it. 

La Giunta Regionale, per il tramite della competente Struttura regionale, si riserva di procedere, in qualsiasi fase di realizzazione del progetto, anche con sopralluoghi in loco, a verifiche e controlli dell'effettiva e conforme realizzazione delle iniziative progettuali finanziate.

11. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI E INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (Art. 13, Regolamento 2016/679/UE - GDPR)

Il responsabile del procedimento è il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, struttura regionale presso la quale è possibile prendere visione degli atti.

Titolare del potere sostitutivo, individuato con DGR n. 231/2020, è il Segretario Generale della Programmazione.

In base al Regolamento 2016/679/UE (General Data Protection Regulation – GDPR) “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano”.

I trattamenti di dati personali sono improntati ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, tutelando la riservatezza dell’interessato e i suoi diritti.

Il Titolare del trattamento è la Regione del Veneto / Giunta Regionale, con sede a Palazzo Balbi - Dorsoduro, 3901, 30123 – Venezia.

Il Delegato al trattamento dei dati personali è, ai sensi della DGR n. 596 del 08.05.2018 pubblicata sul BUR n. 44 del 11.05.2018, il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale,
email cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it, PEC relazioninternazionali@pec.regione.veneto.it

Il Responsabile della Protezione dei dati / Data Protection Officer al quale rivolgersi per le questioni relative ai trattamenti di dati ha sede a Palazzo Sceriman, Cannaregio, 168, 30121 – Venezia, con indirizzo email dpo@regione.veneto.it.

La finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali è la concessione di contributi regionali previsti dalla Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39 "Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima nell'Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea" e la base giuridica del trattamento (ai sensi degli articoli 6 e/o 9 del Regolamento 2016/679/UE) è la predetta legge regionale.

I dati raccolti potranno essere trattati anche in forma automatizzata e a fini di archiviazione (protocollo e conservazione documentale) nonché, in forma aggregata, a fini statistici.

I dati delle persone fisiche, trattati da persone autorizzate, non saranno comunicati ad altri soggetti né diffusi se non nei casi espressamente previsti da legge o regolamento.

Il periodo di conservazione, ai sensi dell’articolo 5, par. 1, lett. e) del Regolamento 2016/679/UE, è determinato dalle regole interne proprie all’Amministrazione regionale e da leggi e regolamenti regionali e nazionali in materia; i dati saranno conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa.

All’interessato competono i diritti previsti dal Regolamento 2016/679/UE e, in particolare, è possibile chiedere al Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale l’accesso ai propri dati personali, la rettifica, l’integrazione o, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o la limitazione del trattamento, ovvero opporsi al loro trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento 2016/679/UE).

L’interessato ha diritto di proporre reclamo, ai sensi dell’articolo 77 del Regolamento 2016/679/UE, al Garante per la protezione dei dati personali con sede in Piazza Venezia n. 11, 00187 – ROMA, ovvero ad altra autorità europea di controllo competente.

L’interessato ha l’obbligo di fornire i dati personali necessari per l’espletamento dell’istruttoria ai fini dell’adozione dell’eventuale provvedimento finale del relativo procedimento amministrativo, pena l’impossibilità di accedere ai contributi economici e concludere le procedure relative alle finalità sopra citate (L. 241/1990 e ss.mm.ii.).

Informazioni sui contenuti del bando potranno essere richieste all’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale:

telefono: +39 041.279 4352 - +39 041.279 4407.

e-mail: cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it

Il Direttore dell'Unità Organizzativa Cooperazione internazionale Dott. Luigi Zanin

(Avviso costituente parte integrante del decreto del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale n. 25 del 11 marzo 2024, pubblicato in parte seconda-sezione prima del presente Bollettino, ndr)

(seguono allegati)

25_Allegato_B_DDR_25_11-03-2024_525870.pdf
25_Allegato_C_DDR_25_11-03-2024_525870.pdf
25_Allegato_D_DDR_25_11-03-2024_525870.pdf
25_Allegato_E_DDR_25_11-03-2024_525870.pdf
25_Allegato_F_DDR_25_11-03-2024_525870.pdf

Torna indietro