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Bur n. 58 del 28 aprile 2023


REGIONE DEL VENETO

Unità Organizzativa Cooperazione internazionale. Avviso pubblico per l'approvazione di progetti per la formazione e la sensibilizzazione per le attività di gestione dell'emergenza ed urgenza e del rischio di catastrofi ed epidemie nell'ambito dell'iniziativa AID 012314/02/6 denominata "UR-BEIRA: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella città di Beira" (Mozambico), CUP H69J22000370001.

Il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale

VISTO l’Avviso per la concessione di contributi a iniziative presentate dagli enti territoriali per la “Promozione dei Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030” – dotazione finanziaria pluriennale 2019, pubblicato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS);

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 311 del 17 marzo 2020 con la quale la Giunta regionale ha autorizzato la U.O. Cooperazione internazionale a presentare, in partenariato con Medici con l’Africa CUAMM, Università Ca’ Foscari di Venezia, Croce Verde di Padova, Servizio distrettuale della salute della città di Beira (SDSMAS), Servizio di emergenza medica del Mozambico (SEMMO) e l’Ospedale Centrale di Beira (HCB), la proposta progettuale “UR – Beira: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella Città di Beira” (Mozambico);

VISTA la Deliberazione n. 1159 del 24 agosto 2021 con la quale la Giunta regionale ha preso atto dell’ammissione a contributo statale dell’Iniziativa in parola per un importo di Euro 1.089.532,20, ed ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione del Veneto e AICS per l’esecuzione dell’Iniziativa e ha altresì incaricato il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale a provvedere all’adozione degli atti amministrativi e contabili necessari all’esecuzione dell’iniziativa in argomento; 

VISTA la convenzione n. 1256 del 18 gennaio 2022 stipulata tra AICS e la Regione del Veneto – Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, in qualità di Ente Esecutore, che disciplina l’esecuzione dell’iniziativa in parola per la durata di 36 mesi, salvo proroghe;

RENDE NOTO

che sono aperti i termini per la presentazione di progetti finanziabili con un contributo regionale (re-granting) a sostegno di iniziative per la formazione di personale sanitario e la sensibilizzazione a livello comunitario del servizio di pronto soccorso e gestione del rischio di catastrofi ed epidemie nell’ambito dell’iniziativa AID 012314/02/6 denominata “UR-BEIRA: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella città di Beira” (Mozambico), CUP H69J22000370001.

Il termine per la presentazione delle domande è fissato entro le ore 12.00 del quarantacinquesimo (45°) giorno successivo alla data di pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, secondo i criteri e le modalità sotto indicati.

Premessa

L’obiettivo principale del progetto “UR-BEIRA: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella città di Beira” è promuovere il rafforzamento dei servizi sanitari di emergenza / urgenza gestiti dalle autorità locali nel distretto di Beira, con un focus sulle emergenze ostetriche e pediatriche al fine di contribuire alla riduzione, nel Paese, della mortalità e della morbilità della popolazione perseguendo, così, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile n.3 (Garantire l’accesso equo e universale ai servizi essenziali) e n.10 (Inclusione sociale, economica e politica di tutti).

In particolare, attraverso l’adozione di un modello di gestione delle emergenze centralizzato e condiviso dalle autorità distrettuali e nazionali competenti, l’iniziativa mira a trasferire al personale dell’Ospedale centrale di Beira e dei servizi sanitari ad esso afferenti conoscenze e strumenti per l’attivazione di meccanismi di coordinamento delle emergenze/ urgenze, l’espansione della rete dei trasporti di emergenza e il trasferimento di know-how tecnico e logistico per la gestione di un sistema centralizzato.

Al fine di migliorare la qualità clinico-organizzativa dei servizi di emergenza / urgenza presso l’Ospedale Centrale di Beira e i centri di salute ad essi afferenti, tra le attività previste vi è la formazione e sensibilizzazione comunitaria sul pronto soccorso e la gestione del rischio di catastrofi ed epidemie.

Art. 1 Finalità del bando

La Regione del Veneto, con la collaborazione dei Partner di progetto Ospedale centrale di Beira, CUAMM e Croce Verde di Padova, intende contribuire a trasferire esperienze e conoscenze in ambito clinico e formativo a favore del personale sanitario e della popolazione locale di Beira (Provincia di Sofala, Mozambico) e delle aree attigue. A tal proposito, la Regione del Veneto promuove un’azione di formazione e di sensibilizzazione delle comunità locali in materia di primo soccorso e preparazione ai disastri derivanti da catastrofi ed epidemie, con il supporto di soggetti della società civile e degli enti locali, selezionati tramite la presentazione di specifiche proposte progettuali e finanziate dal meccanismo del re-granting.

Rientrano tra le attività finanziabili la sensibilizzazione della popolazione locale sulla identificazione delle emergenze e la formazione sulla gestione delle stesse possono ridurre i tempi di accesso ai servizi di emergenza/ urgenza correlati alle scarse conoscenze in merito ai segnali di pericolo, soprattutto tra le donne gravide e i bambini sotto i 5 anni.

Al fine di contribuire alla capacità di resilienza della città di Beira tramite la formazione e la sensibilizzazione della sua comunità, la Regione del Veneto intende selezionare una o più iniziative che, per settore di intervento, tema proposto e target individuato, siano coerenti con l’azione di formazione rivolta al personale sanitario e con l’azione di sensibilizzazione comunitaria previste dall’attività del progetto “UR – Beira: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella Città di Beira”.

Il presente bando definisce le modalità per la partecipazione da parte dei proponenti a progetti per la formazione e la sensibilizzazione comunitaria sul pronto soccorso e la gestione del rischio di catastrofi ed epidemie nell’ambito dell’iniziativa in parola. Il target progettuale sono gli utenti dei servizi sanitari locali con focus su donne gravide e bambini, scuole, associazioni locali, comunità.

Sono previste due linee di intervento:

a) percorsi formativi nell’ambito della tutela della salute, con particolare riferimento a corsi diffusi di primo soccorso (scuole, comunità, ecc.);
b) attività di sensibilizzazione comunitaria in tema di catastrofi ed epidemie, inclusa la riduzione dei rischi da catastrofe.

Art.2 Dotazione finanziaria

È disponibile una dotazione finanziaria pari a euro 40.000,00 allocati nel capitolo n. 104495 denominato "Azioni per il rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza nella città di Beira (Mozambico) - trasferimenti correnti (convenzione 18/01/2022, n. 1256)” del Bilancio di previsione 2023-2025, da riservare esclusivamente a progetti promossi da enti ed organismi privati senza scopo di lucro.

Ogni linea di intervento riportata all’art. 1 sarà sovvenzionata con un contributo massimo concedibile di euro 20.000,00.

Art. 3 Requisiti di ammissibilità

  1. Requisiti dei soggetti richiedenti (ente capofila)

Il soggetto capofila, a pena d’inammissibilità, deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. tipologia: rientrare tra le seguenti tipologie di soggetti ed essere in possesso dei requisiti indicati all’art. 26 della Legge n. 125/2014:
  • organizzazioni della Società civile iscritte nell’Elenco OSC tenuto dall’AICS;
  • enti del Terzo Settore non commerciali. All’interno di questa tipologia sono ricomprese anche le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), statutariamente finalizzate alla cooperazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale, attualmente sottoposte a regime transitorio;
  • organizzazioni ed associazioni delle comunità di immigrati;
  • imprese cooperative e sociali;
  • fondazioni;
  • organizzazioni di volontariato (legge n. 266/1991);
  • associazioni di promozione sociale (legge n. 383/2000).

Tutti i soggetti sopra elencati devono prevedere nei propri Statuti tra le finalità istituzionali la cooperazione allo sviluppo.

  1. sede: avere sede legale in Italia ed almeno una sede operativa in Veneto. La sede operativa - formalmente identificata - dovrà essere obbligatoriamente e fattivamente coinvolta nell’ideazione e/o realizzazione del progetto; la misura e le modalità di tale coinvolgimento dovranno essere chiaramente ed obbligatoriamente esplicitate nell’apposito modulo di domanda regionale. Nel caso di ente nazionale avente più sedi nel territorio regionale veneto, è consentita la presentazione di un solo progetto;
     
  2. statuto e atto costitutivo: il Soggetto partecipante dovrà disporre di statuto e atto costitutivo redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata;
     
  3. assenza della finalità di lucro: tale stato dovrà essere dichiarato nella domanda dal legale rappresentante;
     
  4. iscrizione a registri: essere iscritti nell’elenco dei soggetti senza finalità di lucro ai sensi dell’art. 26 della Legge n. 1
    25/2014, commi 2 e 3 e dell’art. 17 del DM 113/2015 o essere soggetti senza finalità di lucro, iscritti al registro (nazionale o regionale) di riferimento per la propria categoria[1];
     
  5. conformità alla L.R. 11.05.2018, n. 16 per la concessione di provvidenze regionali: i soggetti aventi rappresentanza legale e/o potere decisorio dell’ente capofila non devono aver riportato una o più condanne per delitti non colposi puniti con sentenza passata in giudicato, ai sensi della L.R. 11.05.2018, n. 16 “Disposizioni generali relative ai procedimenti amministrativi concernenti interventi di sostegno pubblico di competenza regionale”.
     
  6. esperienza: avere esperienze adeguatamente documentate nelle attività di cooperazione allo sviluppo in ambito socio-sanitario e/o di protezione civile nei Paesi in via di Sviluppo nel triennio precedente la presentazione della domanda.

Il possesso dei sopra elencati requisiti deve essere autocertificato dal legale rappresentante del soggetto richiedente mediante la compilazione e sottoscrizione del modulo di domanda di contributo. Non è necessario presentare ulteriori dichiarazioni o certificati. La Regione si riserva di effettuare in ogni momento i controlli previsti ai sensi di legge, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese.

  1. Requisiti del progetto

    I progetti presentati dovranno rispettare, a pena d’inammissibilità, le seguenti condizioni:
  1. natura partenariale: i progetti devono essere presentati obbligatoriamente in forma associata da almeno due partner, che siano portatori di conoscenze / competenze negli ambiti del progetto, di cui:
  • un ente capofila privato di cui al punto 3-A, con l’incarico di presentare il progetto alla Regione del Veneto per l’ottenimento dell’eventuale contributo. Il capofila sarà il beneficiario formale del contributo regionale, responsabile degli adempimenti amministrativi connessi alla concreta realizzazione del progetto (comunicazione formale dell’avvio delle attività, relazione intermedia, redazione e sottoscrizione della relazione finale corredata dal relativo rendiconto delle spese sostenute, conservazione della documentazione contabile);
  • almeno un partner (pubblico e / o privato) in Mozambico;

È necessario coinvolgere nel partenariato almeno un partner pubblico.

Con il termine partner si intende un ente che collabora fattivamente con il capofila nell’ideazione e nell’implementazione del progetto e che può, eventualmente, partecipare a sostenere i costi per la sua realizzazione. In tale evenienza il soggetto capofila ha l’obbligo di acquisire tutta la documentazione di spesa sostenuta dal partner, da rendicontarsi congiuntamente ai costi sostenuti direttamente. I soggetti ai quali viene affidata solamente la realizzazione di alcune attività progettuali a fronte di corrispettivo non sono considerati partner.

  1. numero delle iniziative: ogni soggetto capofila potrà proporre una sola iniziativa per linea di intervento e per lo stesso progetto potrà essere, comunque, presentata una sola domanda di finanziamento per linea di intervento. Nel caso di ente nazionale avente più sedi sul territorio regionale veneto, è consentita la presentazione di un solo progetto per linea di intervento;
     
  2. durata del progetto: tutti i progetti presentati devono avere durata annuale. Qualora l’intervento rientri in un più ampio programma di interventi organizzato in più anni, il progetto presentato dovrà comunque configurarsi come stralcio esecutivo indipendente. Con decreto di approvazione del riparto dei contributi concessi sarà fissato il termine per la conclusione delle attività e per la presentazione della relazione conclusiva e della rendicontazione di spesa;
     
  3. localizzazione dell’iniziativa: le attività dell’iniziativa devono essere prevalentemente realizzate in Mozambico;
     
  4. target progettuale: utenti dei servizi sanitari locali con focus su donne gravide e bambini, scuole, associazioni locali e comunità;
     
  5. costo progettuale: il costo totale di ogni linea di intervento deve ammontare almeno a € 20.000,00;
     
  6. documenti obbligatori: il soggetto capofila ha l’obbligo di allegare alla domanda di contributo le lettere di collaborazione sottoscritte da tutti i partner progettuali secondo i modelli previsti agli Allegati D ed E “Lettera partenariato NO PROFIT” e “Lettera partenariato PROFIT”, e Allegato F dichiarazione ex legge regionale 16/2018, allegati al presente Bando.

Art. 4 Intensità del contributo

La Regione del Veneto contribuirà al finanziamento dei progetti approvati fino alla misura massima del 100% dei costi preventivati considerati ammissibili. Il finanziamento regionale non potrà comunque superare l’importo massimo di € 20.000,00 per ognuno dei due progetti (uno per ogni linea di intervento) ammessi al finanziamento.

I contributi concessi dovranno essere utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazione dei progetti approvati.

Nell’ipotesi in cui sia stato richiesto e/o ottenuto un contributo anche presso altri enti (quali Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale od Unione Europea) o altre strutture regionali per lo stesso progetto, il richiedente ne darà comunicazione alla Regione tramite la compilazione dell’apposita sezione del modulo di domanda.

Art. 5 Modalità di presentazione della domanda

Le domande di contributo devono essere redatte in lingua italiana. Il modulo di domanda, allegato al presente avviso, è disponibile sul sito web della Regione del Veneto.

La domanda dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’ente che presenta il progetto e deve coincidere con il dichiarante (ossia con la persona fisica indicata nella prima pagina del modulo di domanda). La domanda dovrà essere sottoscritta con firma autografa in originale, accompagnata dalla copia del documento di identità del firmatario. Sono fatte salve le ipotesi di firma elettronica per le domande presentate con posta certificata.

Gli allegati obbligatori al modulo di domanda sono i seguenti:

-  copia del documento d’identità del legale rappresentante del soggetto proponente (non necessaria in caso di sottoscrizione digitale);
-  statuto e/o atto costitutivo dell’ente soggetto proponente;
-  lettere di collaborazione di tutti i partner di progetto;
-  dichiarazione di conformità alla L.R. 11.05.2018 n. 16 per la concessione di provvidenze regionali, ai sensi della quale tutti i soggetti richiedenti, per beneficiare dei contributi regionali, dovranno dichiarare di non ricadere nelle condizioni di esclusione previste dalla Legge regionale in argomento (modello Allegato F al presente bando).

Ove previsto, le richieste di contributo dovranno essere corredate da marca da bollo da Euro 16,00 di cui al D.P.R. 26.10.1972, n. 642 (sono esenti: gli enti del terzo settore ai sensi dell'art. 82, comma 5 del D.Lgs. n. 117/2017).

L’imposta di bollo potrà essere assolta:

  • mediante pagamento dell’imposta ad intermediario convenzionato con l’Agenzia delle entrate, il quale rilascia, con modalità telematiche, apposito contrassegno;
  • mediante versamento eseguito con il modello F23 (scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate con le relative istruzioni) compilato con codice tributo: 456T, codice ufficio T6F e potrà essere pagata presso Sportelli bancari, uffici postali o concessionari autorizzati per la riscossione. La scansione del modello attestante l’avvenuto pagamento dovrà essere allegato alla domanda;
  • oppure il proponente può compilare l’apposito campo del modulo di domanda contenente la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui attesta, sotto la propria personale responsabilità ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, di aver assolto al pagamento dell’imposta indicando i dati relativi all’identificativo della marca. La domanda in originale, recante la marca da bollo annullata, deve essere conservata agli atti per eventuali controlli da parte della Regione.

Le domande di contributo dovranno essere indirizzate a:

Regione del Veneto
Direzione Relazioni Internazionali
Unità Organizzativa Cooperazione internazionale
Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23
30121 VENEZIA

e presentate obbligatoriamente all’indirizzo di posta elettronica certificata relazioninternazionali@pec.regione.veneto.it nelle modalità previste per la posta certificata e dettagliatamente indicate sul sito web istituzionale della Regione del Veneto al seguente link: http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.it. Al fine di evitare il ripudio della domanda da parte del protocollo regionale, la stessa e tutti gli allegati dovranno essere presentati nei formati: pdf, pdf/A, odf, txt, jpg, tiff, xml. Nel testo dell'email dovrà essere indicato che il destinatario è la Unità Organizzativa Cooperazione internazionale.

Al fine dell’identificazione del bando di riferimento, nell’oggetto della PEC dovrà essere indicata la dicitura: “UR-BEIRA: Proposta progettuale bando re-granting”.

Art. 6 Cause di inammissibilità della domanda

Sono inammissibili le domande di contributo:

1) presentate da soggetti non rientranti tra quelli descritti dall’art. 3;
2) proponenti attività che non rientrano tra le iniziative oggetto di contributo ai sensi degli artt. 2 e 3;
3) prive della firma o carenti del documento d’identità del presentatore (fatto salvo il caso di sottoscrizione digitale);
4) presentate oltre l’orario di scadenza del presente Bando.

Art. 7 Istruttoria delle domande

L’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, attraverso l’attività istruttoria, accerta l’ammissibilità delle domande presentate verificandone la completezza e la regolarità formale, la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi dei richiedenti il contributo, nonché l’ammissibilità delle spese.

Art. 8 Valutazione degli interventi e criteri di priorità

Ai fini della valutazione delle domande di contributo risultate ammissibili e della predisposizione dello schema di graduatoria è costituita un’apposita Commissione valutativa, composta da due funzionari regionali, tra i quali uno con funzioni di presidente, e un funzionario del CUAMM. Assisterà agli incontri della Commissione un ulteriore funzionario regionale con funzioni di verbalizzante.

Qualora nella domanda di contributo non siano indicati gli elementi necessari per l’attribuzione del punteggio di un criterio di valutazione, non viene richiesta alcuna integrazione e il relativo punteggio non viene assegnato.

Nell’elaborazione dei criteri di merito per la valutazione dei progetti e di attribuzione dei relativi punteggi, si terrà conto dei seguenti elementi:

  • analisi di contesto (costituiscono elementi di valutazione la qualità di analisi e la coerenza tra obiettivi e bisogni);
  • coerenza interna del progetto (sulla base della completezza e coerenza del quadro logico e della congruenza tra budget proposto e le attività progettuali indicate);
  • partenariato (sulla base della esperienza del capofila, dell’effettivo coinvolgimento dei partner e della co-partecipazione finanziaria del partenariato al progetto);
  • programmazione e organizzazione delle attività (sulla base della coerenza/congruenza tra attività progettuali, ruolo/competenze dei partner e risorse umane impiegate);
  • monitoraggio e valutazione del progetto (sulla base della previsione di piani di monitoraggio e valutazione del progetto);
  • sensibilizzazione e disseminazione (sulla base della definizione chiara degli obiettivi e dei destinatari della disseminazione e degli strumenti utilizzati in relazione al target da raggiungere e ai temi da disseminare);
  • esperienza nel settore di intervento (maturata in particolare in territorio mozambicano o in paesi dell’area sub sahariana considerati prioritari dalla programmazione triennale nazionale).

 

La valutazione dei progetti è finalizzata alla redazione di due distinte graduatorie:

  • una graduatoria per iniziative relative alla linea di intervento a) percorsi formativi nell’ambito della tutela della salute, con particolare riferimento a corsi diffusi di primo soccorso (scuole, comunità, ecc);
  • una graduatoria per iniziative relative alla linea di intervento b) attività di sensibilizzazione comunitaria in tema di catastrofi ed epidemie, inclusa la riduzione dei rischi da catastrofe.

La valutazione avverrà utilizzando i criteri di valutazione, strutturati in due parti:

  • criteri generali, applicabili ad entrambe le linee di intervento;
  • criteri specifici, riservati alla tipologia di intervento d’interesse.

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE

 

Analisi del contesto (0-5)

  1. Qualità dell’analisi del contesto (0-5)

Adeguata descrizione del contesto, con indicazione di dati aggiornati e delle relative fonti, documentali e normative

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

5

Buono

4

Sufficiente

2

Insufficiente

0

 

 

QUALITA’ DEL PROGETTO

(OBIETTIVI>ATTIVITA’>RISULTATI>BENEFICIARI) (0-24)

  1. Completezza e coerenza del Progetto (0-18)

Chiarezza/coerenza nella correlazione tra obiettivi, attività e risultati attesi

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

18

Molto buono

15

Buono

12

Discreto

8

Sufficiente

4

Insufficiente

0

 

  1. Congruenza del budget proposto con le attività progettuali indicate e con i beneficiari da raggiungere (0-6)

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

6

Buono

4

Sufficiente

2

Insufficiente

0

 

 

PARTENARIATO (0-21)

  1. Qualità del partenariato (0-10)

Costituzione di un partenariato appropriato all’intervento, con chiara esplicitazione dell’apporto e del valore aggiunto che ciascun partner può dare all’iniziativa

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

10

Buono

7

Sufficiente

3

Insufficiente

0

 

  1. Trasversalità della tipologia dei partner coinvolti (0-6)

2 punti per a) Presenza di un partner ente locale veneto che, per competenze in ambito socio-sanitario o di protezione civile, possa dare valore aggiunto all’iniziativa proposta;

1 punto per ognuna di queste tipologie rappresentate nel partenariato:

  • b) Ulteriore partner privato veneto, oltre a quello obbligatorio (capofila);
  • c) Partner privato profit;
  • d) Associazione/Organizzazione delle Comunità di Immigrati;
  • e) Ulteriore partner pubblico o privato nel Paese di destinazione del progetto, oltre a quello obbligatorio;
     
  1. Copertura finanziaria del partenariato progettuale (capofila + partner) (0-5)

% COPERTURA

PUNTEGGIO

Maggiore di 20%

5

Maggiore di 10% e Minore/Uguale al 20%

4

Maggiore di 0% e Minore/Uguale al 10%

2

Uguale al 0%

0

 

 

PROGRAMMAZIONE, ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’, PARTNER E RISORSE UMANE (0-10) 

  • Coerenza/congruenza tra attività e ruolo/competenze dei partner (0-4)

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

4

Buono

3

Sufficiente

2

Insufficiente

0

 

  • Coerenza/congruenza tra attività e risorse umane impiegate (0-6)

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

6

Buono

4

Sufficiente

2

Insufficiente

0

 

 

 

MONITORAGGIO DEL PROGETTO (0-2)

Monitoraggio del progetto (0-2)

  • Previsione di un piano di monitoraggio interno (0-2)

 

SENSIBILIZZAZIONE E DISSEMINAZIONE (0-8)

Chiarezza ed efficacia della strategia di disseminazione

  • Definizione chiara degli obiettivi e dei destinatari della disseminazione in loco (0-8)

GIUDIZIO

PUNTEGGIO

Ottimo

8

Buono

5

Sufficiente

2

Insufficiente

0

 

 

CRITERI DI VALUTAZIONE SPECIFICI PER PERCORSI FORMATIVI NELL’AMBITO DELLA TUTELA DELLA SALUTE

ESPERIENZA IN PERCORSI FORMATIVI NELL’AMBITO DELLA TUTELA DALLA SALUTE (0-5)

ANNUALITA’

PUNTEGGIO

Oltre 5

5

4-5

3

2-3

2

1

1

Nessuno

0

 

 

ADESIONE ALLA LINEA DI INTERVENTO B) (0-5)

Adesione alla linea di intervento B) (0-5)

  • Proposta progettuale relativa alla linea di intervento B) Attività di sensibilizzazione comunitaria in tema di catastrofi ed epidemie, inclusa la riduzione dei rischi da catastrofe ritenuta idonea

STATO

PUNTEGGIO

Presentata e idonea

5

Presentata e non idonea

0

Non presentata

0

 

 

CRITERI DI VALUTAZIONE SPECIFICI PER ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE COMUNITARIA IN TEMA DI CATASTROFI ED EPIDEMIE

ESPERIENZA IN ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE COMUNITARIA IN TEMA DI CATASTROFI ED EPIDEMIE (0-5)

ANNUALITA’

PUNTEGGIO

Oltre 5

5

4-5

3

2-3

2

1

1

Nessuno

0

 

 

ADESIONE ALLA LINEA DI INTERVENTO A) (0-5)

Adesione alla linea di intervento A) (0-5)

  • Proposta progettuale relativa alla linea di intervento A) Percorsi formativi nell’ambito della tutela della salute, con particolare riferimento a corsi diffusi di primo soccorso ritenuta idonea

STATO

PUNTEGGIO

Presentata e idonea

5

Presentata e non idonea

0

Non presentata

0

 

 

Ricevimento delle domande

A parità di punteggio ottenuta nei precedenti indicatori, la precedenza in graduatoria sarà accordata in base alla data e ora della conferma del server regionale della ricezione della domanda presentata per via telematica all’indirizzo pec relazioninternazionali@pec.regione.veneto.it .

Art. 9 Piano economico-finanziario del progetto e ammissibilità delle spese

La Commissione valutativa procederà alla valutazione sull’ammissibilità delle spese indicate nel piano economico-finanziario, dei costi dei progetti, e potrà apportare riduzioni ai costi preventivati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse, alla luce anche dei criteri di seguito riportati. Il piano economico-finanziario dei costi deve essere elaborato in euro applicando, se necessario, il tasso di cambio medio mensile UIC, pubblicato sul sito ufficiale della Banca d’Italia (http://www.bancaditalia.it/banca_centrale/cambi) o in alternativa potrà essere preso il riferimento comunitario indicato al sito http://ec.europa.eu/budget/inforeuro .

1) Spese ammissibili

Per essere ammissibile, la spesa deve riguardare esclusivamente gli interventi finanziati dal Bando, essere sostenuta dalla pubblicazione del presente avviso fino al termine di presentazione del rendiconto dal beneficiario ed essere riferibile al periodo di durata dell’intervento finanziato.

1.1) Costi diretti

I costi diretti sono le voci di spesa direttamente legate alla realizzazione delle attività progettuali. Rientrano all’interno di questo gruppo le seguenti macrovoci:

1.1.1. Macrovoce di spesa “risorse umane:

  1. personale italiano (espatriato o in Italia, dipendenti/volontari e/o esperti/consulenti);
  2. personale locale.

Si precisa che il termine “volontario” dovrà essere riferito a coloro che prestano la propria attività in modo benevolo.

I costi relativi al “personale espatriato” includono gli eventuali costi di vaccinazione e assicurazione personale.

I costi relativi al “personale espatriato” e al “personale locale” includono gli eventuali costi per borse di studio o indennità di frequenza a corsi qualora questi fossero necessari per garantire la formazione professionale.

La somma dei costi relativi a “personale italiano” non potrà essere superiore al 50% dell’intero costo progettuale.

I costi relativi a docenti, tutor, consulenti, coordinatori ed assimilabili saranno ammessi, per analogia, entro le tariffe di spesa previste dalla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in data 02 febbraio 2009, n. 2.

1.1.2. Macrovoce di spesa “beni e servizi”: saranno ammesse le spese di beni mobili (es. macchinari, apparecchi e allestimenti/equipaggiamenti) solo se ritenute essenziali alla compiuta realizzazione dell’iniziativa. L’acquisto di materiali e attrezzature deve essere effettuato, di preferenza, nel Paese d’intervento e deve essere lasciato nella disponibilità dei soggetti destinatari, alla conclusione del progetto. Inoltre, in questo ambito sono ammessi i costi relativi alla prestazione lavorativa/professionale compiuta da un soggetto (fornitore), in forma di ditta individuale o collettiva, a favore di un altro soggetto che la richiede (committente), sulla base di un contratto di prestazione di servizi. Le prestazioni di liberi professionisti sono invece da collocare sotto la voce “Risorse umane” (esperti/consulenti).     

1.1.3. Macrovoce di spesa “viaggi/trasporti/diaria”: include tutti i costi relativi a viaggi, trasporti in loco e diarie del personale, come ad esempio:

  • voli internazionali;
  • costi di vitto e alloggio del personale italiano in missione;
  • assicurazione viaggi;
  • tasse di entrata e di uscita per i Paesi non UE se non compresi nei costi di trasporto aereo;
  • assicurazione mezzi di trasporto;
  • spese per carburante e per manutenzione dei mezzi di trasporto in loco;
  • spese per autista in loco, se supportate da adeguata motivazione;
  • spese di noleggio in loco;
  • spese di parcheggio in Italia, ammesse solo se ritenute strettamente necessarie allo svolgimento delle attività progettuali e per l’importo massimo unitario di € 50,00;
  • spese per taxi all’estero, se supportate da adeguata motivazione;
  • spese per trasporto locale in Italia e in loco.

1.1.4 Macro-voce di spesa “Promozione del progetto”: che comprende le spese relative alla promozione, comunicazione e visibilità del progetto i cui costi non devono superare il 10% del costo totale del progetto per le attività in loco e in Italia.

1.2) Costi indiretti

Sono riconosciuti costi indiretti, ovvero non direttamente legati alle attività progettuali ma ad esse di supporto, nella misura massima del 8% del totale dei costi diretti.  In questa categoria, sono ricomprese le spese amministrative – gestionali della struttura del soggetto proponente e dei partner non direttamente collegate al progetto. Tali spese hanno natura forfettaria e non devono essere rendicontate. Il loro importo verrà riconosciuto in sede di rendicontazione finale in percentuale rispetto al totale dei costi diretti ritenuti ammissibili. 

1.3) Risorse finanziarie

I costi totali dovranno essere ripartiti, per ciascuna macrovoce, distinguendo il “totale contributo regionale richiesto”, il “totale cash” e il “totale valorizzato” del soggetto proponente (compresi i costi dei partner progettuali) ed eventualmente altre fonti di finanziamento (pubbliche o private) indicate nel punto D “altri finanziamenti” dell’Allegato B al presente Bando. 

Il “totale valorizzato”, che non potrà superare il 30% del costo totale del progetto, è riferibile alle azioni concernenti il progetto, in termini di prestazioni di lavoro e/o messa a disposizione/donazioni di beni. In sede di rendicontazione, tali azioni potranno essere documentate attraverso:

  • dichiarazione di lavoro benevolo del personale italiano volontario;
  • dichiarazione di valorizzazione dei beni;
  • dichiarazione in dogana per l’esportazione del bene oggetto dell’intervento di cooperazione.

In sede di rendicontazione saranno ammissibili i “rimborsi” purché accompagnati da documenti fiscalmente validi. Le spese dovranno essere state sostenute dal beneficiario o dai partner durante la fase di implementazione dell’iniziativa e, nel caso di regime fiscale con IVA detraibile, gli importi dovranno essere indicati al netto dell'IVA.

2) Spese non ammissibili:

  1. debiti e interessi passivi sui debiti;
  2. costi per garanzie bancarie;
  3. costi dei cambi;
  4. spese di acquisto di immobili o terreni;
  5. acquisto di beni impiegati nella realizzazione di opere civili;
  6. spese di taxi in Italia;
  7. multe, sanzioni pecuniarie, penali e spese per controversie legali;
  8. spese di rappresentanza e spese a carattere personale sostenute in Italia o nel Paese beneficiario dagli operatori del progetto;
  9. spese afferenti a categorie non preventivate nel piano finanziario approvato e / o non coerenti con il progetto;
  10. spese non supportate da documentazione in regola con la normativa fiscale;
  11. IVA o altro contributo equivalente, se rimborsabile.

Art. 10 Graduatoria degli interventi ammissibili

Entro 45 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande al presente bando con decreto del Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale viene approvata la graduatoria degli interventi da finanziare.

Art. 11 Modalità di erogazione e di rendicontazione dei contributi

Entro 10 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione dell’assegnazione del contributo regionale, i soggetti beneficiari dovranno trasmettere alla Struttura regionale competente la dichiarazione di accettazione del contributo e della data di avvio delle attività, pena la decadenza dall’assegnazione del contributo stesso. La mancata comunicazione nel termine previsto equivale a rinuncia al contributo, autorizzando la Regione allo scorrimento della graduatoria, in caso esistesse.

Nel caso in cui le risorse disponibili non fossero sufficienti ad assicurare la richiesta di contributo a favore dell’ultimo intervento inserito in graduatoria tra quelli da finanziare, il soggetto beneficiario contestualmente all’accettazione garantisce comunque la copertura dell’intero costo del programma con altre fonti di contributo, ai fini della concessione del contributo per l’importo inferiore a quello richiesto.

Il contributo verrà erogato con le seguenti modalità:

  • 60% quale acconto del contributo, previa comunicazione formale da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario dell’avvio delle attività;
  • 40% quale saldo del contributo, previa presentazione entro 60 giorni dal termine del progetto da parte del rappresentante legale dell’ente beneficiario di:
  1. relazione finale sull’attività svolta;
  2. rendiconto finanziario, sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese predisposto dagli uffici della Struttura regionale competente, indicante, per ciascuna delle spese, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettivo sostenimento. Tutte le spese effettuate in valuta differente dall’euro dovranno essere rendicontate in euro al tasso di cambio medio mensile UIC o Infoeuro del mese in cui sono state sostenute, pubblicati sul sito ufficiale della Banca d’Italia (http://www.bancaditalia.it/banca_centrale/cambi) e sul sito https://commission.europa.eu/funding-tenders/procedures-guidelines-tenders/information-contractors-and-beneficiaries/exchange-rate-inforeuro_en, salvo diversa specifica autorizzazione concessa dalla competente Struttura regionale. Per essere considerati ammissibili i costi dovranno essere stati sostenuti nel periodo di durata dell’iniziativa. Le spese dovranno essere pagate durante il periodo di implementazione del progetto e, comunque, non oltre 30 giorni successivi alla data di chiusura dello stesso. La documentazione contabile comprovante la spesa finanziata dovrà riportare la dicitura “spesa sostenuta con nell’ambito del progetto: UR-BEIRA – AID 012314/02/6 – CUP H69J22000370001”.
  3. dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà - resa ai sensi del DPR n. 445/2000 - su modulistica fornita dalla Regione;
  4. documentazione fotografica o video del progetto, sulla base di un prospetto disponibile alla pagina web regionale dedicata;
  5. elenco dei partecipanti sottoscritto dagli stessi e che includa anche l’indicazione dei relatori, in caso di corsi di formazione;
  6. avvisi, manifesti o altro materiale informativo, relativi all’iniziativa finanziata, su cui sarà obbligatorio riportare il logo di progetto che verrà fornito su richiesta dalla U.O. Cooperazione internazionale.

La liquidazione del saldo del contributo concesso sarà subordinata alla rendicontazione da parte del beneficiario di una somma pari almeno al contributo ricevuto. Nel caso la somma rendicontata e considerata ammissibile fosse inferiore, il contributo sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo di restituzione dell’eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto, maggiorato degli interessi legali. In ogni caso dovrà essere mantenuta la percentuale di co-finanziamento indicata in sede di domanda. Si procederà alla revoca del contributo nel caso in cui la documentazione presentata non risulti sufficiente ed idonea a stabilire il costo totale per le iniziative realizzate, oppure la realizzazione dei progetti non risulti conforme a quanto previsto in fase di assegnazione del contributo, con l’esclusione di eventuali variazioni progettuali, non sostanziali, autorizzate dal Direttore della Struttura regionale competente.

Nell’ipotesi in cui il progetto finanziato con contributo regionale sia oggetto di cofinanziamento da parte di altri enti pubblici, quali i MAECI, Unione Europea ecc., si precisa che in sede di erogazione del saldo del contributo potrà essere richiesta adeguata documentazione al fine di verificare che non ci sia sovrapposizione tra il contributo regionale e gli altri finanziamenti pubblici.

Art. 12 Avvio dell’intervento e tempi di realizzazione

Gli interventi proposti sono avviati successivamente alla data di pubblicazione del presente avviso, a pena di inammissibilità della domanda.

Gli interventi oggetto del contributo devono avere durata annuale.

Con decreto di approvazione del riparto dei contributi concessi sarà fissato il termine per la conclusione delle attività e per la presentazione della relazione conclusiva e della rendicontazione di spesa.

Dopo sei mesi dalla data di inizio del progetto beneficiario di contributo regionale, è obbligatorio inviare una relazione sintetica sullo stato di avanzamento dello stesso.

Art. 13 Modifica delle attività progettuali

Ogni variazione progettuale che dovesse rendersi necessaria nella fase di attuazione dovrà essere preventivamente comunicata e dovrà essere autorizzata, in seguito a valutazione degli Uffici, da parte del Direttore della Struttura regionale competente. Le variazioni, in termini non sostanziali, potranno essere richieste relativamente a:

  1. durata: sulla base di una richiesta da parte dell’ente capofila, adeguatamente e validamente motivata, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delle attività e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto;
  2. attività e/o previsioni di spesa: sulla base di una richiesta, con adeguata motivazione, da parte dell’ente capofila che dettagliatamente illustra le variazioni di attività e/o di budget (possono essere richieste variazioni compensative tra le macro-voci di spesa di cui al punto 1.1 fino a un massimo del 25% del finanziamento previsto);
  3. partenariato: sulla base di una richiesta da parte dell’ente capofila con adeguata motivazione e dettaglio del nuovo assetto del partenariato e dei relativi ruoli nel progetto; si precisa che il nuovo assetto non può alterare quello presentato nella domanda ammessa a finanziamento e che è risultato assegnatario di punteggio di merito.

Art. 14 Documentazione giustificativa delle spese

La documentazione giustificativa delle spese è costituita dalla fattura o da un documento equivalente.

Gli scontrini fiscali sono ammessi quale documento giustificativo della spesa, se permettono di conoscere la natura del bene e il pagamento è riconducibile al soggetto beneficiario.

La documentazione giustificativa delle spese è corredata del documento attestante l’avvenuto pagamento.

Il pagamento delle retribuzioni di lavoro dipendente è comprovato dalle buste paga e, in relazione agli oneri fiscali, previdenziali e assicurativi, dal modulo F24 o dal CUD relativo al lavoratore o da analoga documentazione giustificativa.

Nel caso di F24 cumulativi, il soggetto beneficiario presenta un prospetto analitico che dettaglia la composizione del pagamento.

Le spese di viaggio, di vitto e di alloggio sostenute dal soggetto beneficiario per soggetti la cui opera è funzionale all’intervento sono comprovate da documentazione recante le generalità dei soggetti ospitati, la durata ed il luogo di svolgimento dell’iniziativa per la quale i soggetti sono stati ospitati.

Art. 15 Rideterminazione del contributo

Il contributo regionale è rideterminato qualora, dalla rendicontazione della spesa relativa all’intervento finanziato, emerga che:

a) il fabbisogno di contributo è diminuito;
b) la spesa rendicontata ammessa è inferiore al contributo concesso.

Fermo restando l’obbligo di garantire l’autofinanziamento che ha comportato l’attribuzione del relativo punteggio di merito, nel caso in cui la spesa rendicontata risulti inferiore a quella prevista, il contributo sarà ricalcolato in misura proporzionale.

Nel caso la rideterminazione del contributo comporti la restituzione di tutto o parte dell’acconto, verranno applicati gli interessi legali.

Art. 16 Revoca del contributo

Il contributo è revocato, in particolare, nei seguenti casi:

a) rinuncia del beneficiario;

b) mancato riscontro, in sede di verifiche o di accertamenti, dei requisiti soggettivi di ammissibilità dichiarati all’atto di presentazione della domanda;

c) mancata presentazione della rendicontazione della spesa entro il termine di cui all’art. 11 del presente Avviso;

d) modifica sostanziale dell’intervento originariamente presentato, non comunicata o non autorizzata;

e) mancata realizzazione dell’intervento.

Art. 17   Responsabile del procedimento, diritto di accesso agli atti e Informativa sul trattamento dei dati personali

Il responsabile del procedimento è il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, struttura regionale presso la quale è possibile prendere visione degli atti.

Titolare del potere sostitutivo, individuato con DGR n. 231/2020, è il Segretario Generale della Programmazione.

In base al Regolamento 2016/679/UE (General Data Protection Regulation – GDPR) “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano”.

I trattamenti di dati personali sono improntati ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, tutelando la riservatezza dell’interessato e i suoi diritti.

Il Titolare del trattamento è la Regione del Veneto / Giunta Regionale, con sede a Palazzo Balbi - Dorsoduro, 3901, 30123 – Venezia.

Il Delegato al trattamento dei dati personali è, ai sensi della DGR n. 596 del 08.05.2018 pubblicata sul BUR n. 44 del 11.05.2018, il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale,
email cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it , PEC relazioninternazionali@pec.regione.veneto.it

Il Responsabile della Protezione dei dati / Data Protection Officer al quale rivolgersi per le questioni relative ai trattamenti di dati ha sede a Palazzo Sceriman, Cannaregio, 168, 30121 – Venezia, con indirizzo email dpo@regione.veneto.it.

La finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali sono quelle perseguite nell’ambito degli adempimenti relativi a procedimenti amministrativi e contabili connessi alle attività di attuazione del Progetto “UR – Beira: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella Città di Beira”, finanziato nell’ambito dell’Avviso per la concessione di contributi a iniziative presentate dagli enti territoriali per la “Promozione dei Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030” – dotazione finanziaria pluriennale 2019, pubblicato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e la base giuridica del trattamento (ai sensi degli articoli 6 e/o 9 del Regolamento 2016/679/UE) è la convenzione sottoscritta in data 18 gennaio 2022.

I dati raccolti potranno essere trattati anche in forma automatizzata e a fini di archiviazione (protocollo e conservazione documentale) nonché, in forma aggregata, a fini statistici.

I dati delle persone fisiche, trattati da persone autorizzate, non saranno comunicati ad altri soggetti né diffusi se non nei casi espressamente previsti da legge o regolamento.

Il periodo di conservazione, ai sensi dell’articolo 5, par. 1, lett. e) del Regolamento 2016/679/UE, è determinato dalle regole interne proprie all’Amministrazione regionale e da leggi e regolamenti regionali e nazionali in materia; i dati saranno conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa.

All’interessato competono i diritti previsti dal Regolamento 2016/679/UE e, in particolare, è possibile chiedere al Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale l’accesso ai propri dati personali, la rettifica, l’integrazione o, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o la limitazione del trattamento, ovvero opporsi al loro trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento 2016/679/UE).

L’interessato ha diritto di proporre reclamo, ai sensi dell’articolo 77 del Regolamento 2016/679/UE, al Garante per la protezione dei dati personali con sede in Piazza Venezia n. 11, 00187 – ROMA, ovvero ad altra autorità europea di controllo competente.

L’interessato ha l’obbligo di fornire i dati personali necessari per l’espletamento dell’istruttoria ai fini dell’adozione dell’eventuale provvedimento finale del relativo procedimento amministrativo, pena l’impossibilità di accedere ai contributi economici e concludere le procedure relative alle finalità sopra citate (L. 241/1990 e ss.mm.ii.).

Informazioni sui contenuti del bando potranno essere richieste alla Direzione Relazioni Internazionali - Unità Organizzativa Cooperazione internazionale:

telefono: 041/279 4389 – 4373, e-mail: cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it

 



[1] Il requisito di iscrizione è richiesto alla luce delle novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore (Legge 6 giugno 2016, n. 106; D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117).

(Avviso pubblico costituente parte integrante del decreto del direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale n. 28 del 21 aprile 2023 ,pubblicato in parte seconda-sezione prima del presente Bollettino, ndr)

(seguono allegati)

ALLEGATO_B_al_DDr_28_del_21042023_501708.pdf
ALLEGATO_C_al_DDR_28_del_21042023_501708.pdf
ALLEGATO_D_al_DDR_28_del_21042023_501708.pdf
ALLEGATO_E_al_DDR_28_del_21042023_501708.pdf
ALLEGATO_F_al_DDr_28_del_21042023_501708.pdf

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