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Bur n. 30 del 03 marzo 2023


REGIONE DEL VENETO

Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale. Bando per la presentazione di domande di contributo per interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell'Istria, nella Dalmazia e nell'area mediterranea. Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39.

Il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale

VISTA la Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea”;

VISTA la Deliberazione del Consiglio regionale n. 29 del 27 aprile 2021 con la quale è stato approvato il Programma Triennale 2021-2023 degli interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 85 del 30 gennaio 2023 con la quale è stato approvato il Piano annuale di attuazione degli interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea per l’annualità 2023;

rende noto

che sono aperti i termini per la presentazione di richieste di contributo regionale per le iniziative previste dalla Legge Regionale 25 settembre 2019, n. 39. Il termine per la presentazione delle domande è fissato entro le ore 12.00 del novantesimo (90°) giorno successivo alla data di pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, secondo i criteri e le modalità sotto indicati.

1. STANZIAMENTO

La L.R.  n. 32 del 23.12.2022 (Legge di bilancio di previsione 2023-2025) ha previsto uno stanziamento pluriennale complessivo di:

-    Euro 193.684,06 per gli interventi finanziati con spesa d’investimento (restauri ed interventi materiali);
-    Euro 189.988,16 per gli interventi finanziati con spesa corrente (studi, manifestazioni, gemellaggi etc.).

2. REQUISITI RICHIESTI PER LA PARTECIPAZIONE 

2.A Assenza di finalità di lucro

Il progetto deve essere privo di scopo di lucro, condizione che deve emergere dal bilancio dell’iniziativa allegata alla domanda.

2.B Progetto di natura partenariale

A pena di inammissibilità, i progetti devono essere presentati da almeno due soggetti, uno nel ruolo di capofila e uno nel ruolo di partner. Si definisce “capofila” il soggetto che presenta la domanda di contributo e si assume la responsabilità della gestione amministrativa del progetto e del contributo regionale in caso di finanziamento. I partner sono invece soggetti associati al capofila nella ideazione e nella realizzazione del progetto.

Nel partenariato deve essere presente:

  • almeno un soggetto italiano (indifferentemente col ruolo di capofila o partner) con sede legale e/o operativa sul territorio della Regione del Veneto,

          e

  • almeno un soggetto con sede legale in uno dei Paesi esteri interessati dalla L.R. n. 39/2019.

Il capofila, in tale qualità, può presentare un solo progetto e può partecipare al massimo a due ulteriori progetti, in qualità di partner.

Il partner, in tale qualità, può partecipare alla realizzazione di due progetti.

Il capofila deve essere dotato di autonomia finanziaria e titolare di conto corrente, necessario per la gestione del contributo regionale.

I soggetti capofila in sede di presentazione della domanda di partecipazione saranno tenuti a eleggere un domicilio digitale tramite indicazione di un indirizzo PEC.

I soggetti capofila esteri privati, nel caso in cui intendano ricevere uno o più acconti, sono tenuti a presentare una garanzia a prima richiesta di importo pari al valore del/degli acconto/i concesso/i maggiorato/i degli interessi legali. I costi relativi a tale garanzia potranno essere imputati al progetto in sede di rendicontazione.

Il partenariato dovrà essere formalmente costituito mediante la sottoscrizione della lettera di partenariato redatta sulla base del facsimile allegato al presente Bando.

Il progetto dovrà essere cofinanziato obbligatoriamente dal capofila e dai partner nella misura minima del 20% del costo progettuale. Il cofinanziamento dovrà essere indicato nel modulo di domanda e nelle lettere di partenariato e mantenuto nella rendicontazione finale delle spese sostenute.

Nel modulo di domanda dovrà essere indicata la modalità di cofinanziamento dell'iniziativa (esempio: autofinanziamento del capofila o dei partner, contributi ministeriali, o di altri enti pubblici, finanziamenti europei, etc.).

2.C. Altre condizioni per la partecipazione

I soggetti richiedenti, sia capofila che partner, devono possedere, a pena d'inammissibilità, i seguenti requisiti:

  1. Tipologia: Enti locali, Istituzioni pubbliche e private, Organismi associativi di volontariato, Associazioni senza scopo di lucro;
  2. Sede: avere sede legale e/o operativa in Italia o nei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019;
  3. Assenza di finalità di lucro: in base alla dichiarazione a firma del legale rappresentante.

Il capofila a pena d'inammissibilità, deve possedere i seguenti requisiti:

  1. statuto e atto costitutivo: il capofila deve allegare uno statuto e/o atto costitutivo redatto nella forma dell'atto pubblico o della scrittura privata, qualora lo stesso non sia già depositato agli atti della Struttura regionale competente;
  2. qualora il capofila sia un soggetto di natura privata, è necessario che dallo statuto o dall’atto costitutivo si evinca la coerenza degli scopi istituzionali con le finalità culturali e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico nel cui ambito opera la L.R. n. 39/2019;
  3. conformità alla L.R. 11.05.2018, n. 16 per la concessione di provvidenze regionali: i soggetti aventi rappresentanza legale e/o potere decisorio dell’ente capofila non devono aver riportato una o più condanne per delitti non colposi puniti con sentenza passata in giudicato, ai sensi della L.R. 11.05.2018, n. 16 “Disposizioni generali relative ai procedimenti amministrativi concernenti interventi di sostegno pubblico di competenza regionale”.

Il possesso dei sopra elencati requisiti deve essere autocertificato dal legale rappresentante del soggetto richiedente mediante compilazione e sottoscrizione del modulo di domanda regionale e delle dichiarazioni da allegare, utilizzando gli appositi facsimile allegati al presente Bando. La Regione del Veneto si riserva di effettuare in ogni momento i controlli previsti ai sensi di legge, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese.

3. TIPOLOGIA DEI PROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO

A pena d'inammissibilità, il progetto deve vertere su una delle seguenti tipologie di intervento previste dalla L.R. n. 39/2019:

  1. Pubblicazione di studi con contenuti rilevanti sotto il profilo scientifico e/o di iniziative di alta divulgazione, anche mediante la curatela di traduzioni di volumi di interesse storico, ora difficilmente accessibili, sui temi del patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria, Dalmazia e nelle coste adriatiche non italiane (Art. 2);
  2. Organizzazione di eventi e/o iniziative rievocativi della conoscenza di fatti storici, anche valorizzando gli anniversari, quali occasioni per favorire la conoscenza della tradizione culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, che prevedano lo sviluppo e il sostegno ai centri culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana (Art. 3, lett. a);
  3. Creazione di iniziative rievocative delle tradizioni risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia nelle comunità di lingua italiana in Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e nel bacino mediterraneo (Art. 3, lett. a);
  4. Realizzazione di investimenti per il recupero di manufatti risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia di rilievo storico ed architettonico (Art. 3, lett. b);
  5. Organizzazione nella Regione del Veneto di mostre ed eventi in grado di consentire la maggiore conoscenza del patrimonio artistico e culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, con particolare riferimento ai manufatti oggetto di restauro con fondi regionali (Art. 3, lett. b);
  6. Ricerca e pubblicazione, anche attraverso l’edizione di volumi, di fonti archivistiche inedite sul patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria e Dalmazia (Art. 3, lett. c);
  7. Organizzazione di gemellaggi tra realtà estere e venete finalizzati alla realizzazione di attività culturali, anche con il coinvolgimento di scuole e associazioni (Art. 3, lett. d).

Gli Uffici regionali verificheranno la corrispondenza della selezione effettuata e potranno apportare variazioni qualora rilevino una difformità della proposta con la tipologia indicata.

4. QUANTIFICAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il contributo massimo concedibile è pari al 80% del costo progettuale ammesso, con le seguenti distinzioni per tipologia:

  • per gli interventi di spesa d’investimento (restauri ed interventi materiali) sono ammessi a finanziamento progetti di importo complessivo pari ad almeno Euro 25.000,00. A prescindere dalla spesa ammessa, il contributo regionale erogabile non potrà in ogni caso essere superiore a Euro 40.000,00;
  • per gli interventi di spesa corrente (studi, manifestazioni, gemellaggi, etc) sono ammessi a finanziamento progetti di importo complessivo pari ad almeno Euro 8.000,00. A prescindere dalla spesa ammessa, il contributo regionale erogabile non potrà in ogni caso essere superiore a Euro 15.000,00.

Le proposte progettuali con un preventivo di spesa inferiore alle soglie indicate saranno considerate inammissibili ed escluse dall'istruttoria di valutazione.

Fatto salvo il mantenimento obbligatorio del cofinanziamento in capo al Partenariato espresso in sede di domanda, in caso di mancato raggiungimento della spesa minima da rendicontare, il contributo sarà rimodulato in misura proporzionale alla spesa progettuale rendicontata.

Nei casi di manifesta illogicità e/o infondatezza delle previsioni di spesa, l’Ufficio competente potrà approvare il progetto con la revisione degli importi, fermo restando il diritto di rinuncia del Soggetto beneficiario.

5. CRITERI GENERALI DI AMMISSIBILITÀ DELLA SPESA

Sono ammissibili solo le spese specificamente necessarie alla realizzazione dell'iniziativa per la quale è richiesto il contributo.

Le spese dovranno essere sostenute dal Capofila e/o dai partner esclusivamente nel periodo di realizzazione dell'iniziativa, e rendicontate sulla base di documenti giustificativi della spesa quietanzati (ad eccezione delle spese d’ufficio e amministrative, da rendicontarsi in modo forfetario). Nel caso di regime fiscale con IVA detraibile, gli importi dovranno essere indicati al netto di IVA.

In fase di valutazione dei progetti gli Uffici competenti potranno apportare riduzioni ai costi preventivati dei progetti presentati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse.

Le spese dovranno essere suddivise nelle seguenti macrovoci:

  1. Personale: sono ammissibili i costi relativi a prestazioni di lavoro rese in forza di contratti da lavoro dipendente, di collaborazione a progetto, contratti di prestazione occasionale e saltuaria e con lavoratori autonomi (professionisti con partita IVA o equivalente secondo le normative dei Paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 39/2019). Ai fini dell’ammissibilità delle suindicate spese, devono essere esibiti regolari contratti o lettere di incarico sottoscritte da ambo le parti e i relativi documenti di spesa (buste paga, notule di prestazione occasionale, fatture), corredati dalle quietanze di pagamento (bonifico bancario o assegni circolari con firma di quietanza del percipiente e relativi estratti conto bancari). Dovrà essere attestata la coerenza tra l’attività svolta da ciascun lavoratore e le attività progettuali. È imputabile il costo al lordo delle imposte e tasse e, a tal proposito, vanno esibite anche le certificazioni attestanti i versamenti previsti per legge.
  2. Spese d’ufficio e amministrative: sono ammissibili senza allegare alcuna documentazione di spesa, fino ad un massimo del 5% della spesa complessiva di progetto valutata ammissibile. Oltre tale percentuale questa tipologia di spesa non potrà essere ammessa a rendiconto.
  3. Acquisto di beni e servizi: sono ammissibili i costi direttamente pertinenti all’attività finanziata, ove giustificati da documenti fiscalmente validi corredati di regolare quietanza di pagamento.
  4. Spese di viaggio e soggiorno: i rimborsi spese sono ammissibili solo se direttamente legati alla realizzazione delle fasi progettuali. Tali costi devono essere debitamente documentati. I professionisti con partita IVA (o equivalente secondo le normative nazionali dei Paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 39/2019) devono fatturare, nel rispetto della vigente disciplina fiscale e tributaria, tutte le spese di cui chiedono il rimborso. Ogni tipologia di rimborso deve essere comprovata da documenti fiscalmente validi e deve essere fornita evidenza della quietanza delle spese da parte del beneficiario del contributo regionale. E’ sempre necessario rispettare il principio di economicità della spesa.
  5. Spese per la costituzione di fidejussioni o garanzie, opportunamente documentate, richieste dal punto 2.B del presente Bando.

Le seguenti spese non sono considerate ammissibili:

  • spese bancarie, oneri finanziari, debiti e interessi passivi su debiti;
  • differenze di cambio valutario;
  • spese di acquisto di immobili o terreni;
  • acquisti non comprovati da documenti fiscalmente validi;
  • IVA in caso di regime fiscale con IVA detraibile.

Sono infine previste le seguenti limitazioni su alcune peculiari tipologie di spesa:

  1. Al fine di garantire la necessaria priorità al conseguimento dei risultati tangibili nei progetti per spese d’investimento (restauri, ristrutturazioni etc.), per l’anno 2023 relativamente agli interventi su beni immobili non sono ammessi costi per studi e progettazione, mentre sono ammissibili le spese per direzione lavori. Per i progetti di restauro su beni mobili è fissata la percentuale del 30% del totale ammissibile come spesa massima per le voci inerenti studi e progettazione.
  2. Per il sostegno delle spese affrontate dagli studiosi per le attività di ricerca negli archivi e nelle biblioteche, il rimborso massimo giornaliero concedibile per far fronte alle spese di vitto ed alloggio, che dovrà essere quietanzato, è di Euro 150,00;
  3. La retribuzione giornaliera netta riconosciuta allo studioso ed ammessa a contributo, attribuita e quietanzata al medesimo, non deve superare Euro 100,00.

6. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Le iniziative proposte non devono essere state avviate prima della pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, e dovranno essere avviate entro il 31/12/2023.

I progetti di spesa di investimento dovranno concludersi entro 24 mesi dal loro inizio e comunque entro il 30 dicembre 2025. La rendicontazione delle spese sostenute dovrà pervenire entro il termine del 28 febbraio 2026.

I progetti di spesa corrente dovranno concludersi entro 12 mesi dal loro inizio e comunque entro il 30 dicembre 2024. La rendicontazione delle spese sostenute dovrà pervenire entro il termine del 28 febbraio 2025.

Per entrambe le tipologie è ammessa una sola proroga alla durata del progetto. Detta proroga sarà consentita per il massimo di un (1) anno, salvo casi eccezionali documentabili.

Il soggetto beneficiario può presentare una sola proposta di modifica del progetto comprendente la rimodulazione del programma di spesa, fermo restando in ogni caso l’obbligo di rispettare i requisiti soggettivi e oggettivi del progetto che hanno comportato l’attribuzione del punteggio e il finanziamento del progetto stesso.

La richiesta di variazione, da presentarsi prima della scadenza del progetto, adeguatamente motivata e corredata del nuovo piano di spesa e delle attività, va presentata all’Ufficio competente. Nel caso la rimodulazione tra le voci di spesa sia superiore al 20% delle stesse, l’autorizzazione alla modifica avverrà con lettera del Direttore della Unità Organizzativa competente.

Qualora le rimodulazioni di spesa siano inferiori al 20% e non comportino modifiche delle attività, il beneficiario del contributo non è tenuto a presentare richiesta di modifica.

Nella richiesta di variazione dovranno in particolare essere fornite informazioni su:

  • in caso di modifica alla durata del progetto: adeguata e valida motivazione, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delle attività e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto;
  • in caso di modifica delle attività e/o delle previsioni di spesa: adeguata motivazione delle variazioni di attività e/o budget.

7. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Le domande di contributo devono essere redatte in lingua italiana, anche con riferimento ad eventuali toponimi.

Il modulo di domanda, allegato al presente bando, è disponibile sul sito web della Regione del Veneto all’indirizzo https://www.regione.veneto.it/web/relazioni-internazionali/patrimonio-culturale-veneto-nel-mediterraneo.

Il modulo di domanda dovrà essere obbligatoriamente compilato in ogni sua parte (dattiloscritto o elaborato al computer) e sottoscritto dal legale rappresentante del capofila.

Gli allegati obbligatori al modulo di domanda sono i seguenti:

  • copia del documento d’identità del legale rappresentante del capofila. Si precisa che ci deve essere coincidenza tra il soggetto che sottoscrive la domanda e la persona indicata nella prima pagina del modulo di domanda; la sottoscrizione del medesimo modulo va apposta in originale, con firma leggibile e per esteso; non saranno ammesse ad istruttoria domande presentate in fotocopia o con firma scansionata (eccetto in caso di invio PEC). E’ ammessa altresì la sottoscrizione digitale;
  • piano economico-finanziario (su modello allegato al presente bando);
  • lettere di partenariato (su modello allegato al presente bando);
  • statuto e/o atto costitutivo dell’ente capofila, qualora non sia già depositato agli atti della Struttura regionale competente;
  • dichiarazione di conformità alla L.R. 11.05.2018 n. 16 per la concessione di provvidenze regionali (modello allegato al presente bando);
  • per le proposte progettuali relative a interventi di restauro, si richiede di allegare fotografie del bene oggetto dell'iniziativa;
  • scheda dati anagrafici;
  • scheda posizione fiscale (solo per beneficiari italiani).

Ove previsto, le richieste di contributo dovranno essere corredate da marca da bollo da Euro 16,00 di cui al D.P.R. 26.10.1972, n. 642 (sono esenti: gli enti del terzo settore ai sensi dell'art. 82, comma 5 del D.Lgs. n. 117/2017).

Gli enti che non hanno sede in Italia (compresi i soggetti pubblici) sono tenuti all'apposizione della marca da bollo da Euro 16,00. La marca da bollo può essere acquistata anche presso i Consolati italiani nei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019.

L'imposta di bollo potrà essere assolta in modo virtuale:

  • in virtù di specifica autorizzazione ottenuta dall'Agenzia delle Entrate; in questo caso andranno indicati nella domanda gli estremi della citata autorizzazione, ai sensi dell'art. 15 del DPR n. 642/1972;
  • qualora non autorizzato dall'Agenzia delle Entrate, il Soggetto richiedente possa allegare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui attesta, sotto la propria personale responsabilità ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, di aver assolto al pagamento dell'imposta in questione indicando i dati relativi all'identificativo della marca. Tale dichiarazione deve essere corredata di copia del documento di identità del dichiarante. La domanda in originale, recante la marca da bollo annullata, deve essere conservata agli atti del richiedente per eventuali controlli da parte della Regione.

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse con una delle seguenti modalità:

  • consegna a mano o con Raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo:

Regione del Veneto
Direzione Relazioni internazionali
Unità Organizzativa Cooperazione internazionale
Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23
30121 VENEZIA

  • utilizzando un account di posta elettronica certificata (PEC) o non certificata, indirizzando la corrispondenza a relazioninternazionali@pec.regione.veneto.it. In tal caso la domanda di contributo e tutti gli allegati dovranno essere presentati esclusivamente in uno dei seguenti formati, PENA IL RIPUDIO e la conseguente ESCLUSIONE DELLA DOMANDA: pdf, pdf/A, odf, txt, jpg, tiff, xml. Nell'eventualità che la trasmissione provenga da un account di posta elettronica non certificata, allegare sempre la scansione in pdf del documento d'identità del legale rappresentante del soggetto proponente, altrimenti l'email sarà ripudiata dal sistema e la domanda non potrà essere accolta. Nel testo dell'email dovrà essere indicato che il destinatario è la Unità Organizzativa Cooperazione internazionale.

Sul frontespizio della busta o nell'oggetto della e-mail, dovrà essere indicata la seguente dicitura: "L.R. n. 39/2019. Proposta progettuale per l’anno 2023".

IMPORTANTE: ai fini dell'ammissibilità della domanda inviata tramite posta certificata (PEC) e non certificata, si invita a consultare le informazioni sulle modalità di trasmissione al seguente indirizzo:
http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.

In caso di inoltro a mezzo posta, la data di spedizione sarà comprovata dal timbro dell'ufficio postale accettante. Il mancato rispetto del termine comporterà la non ammissibilità della domanda.

La Regione del Veneto declina ogni responsabilità connessa ad eventuali disguidi postali che dovessero comportare il ritardo o il mancato invio della richiesta di contributo entro il termine sopra indicato.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI

Gli Uffici regionali verificheranno i requisiti dei Soggetti proponenti e l’ammissibilità delle richieste di contributo presentate, provvedendo successivamente alla valutazione dei progetti ammessi. La valutazione dei progetti è finalizzata alla redazione di due distinte graduatorie, in base alla “Tipologia dei progetti ammessi a contributo” di cui al paragrafo 3 del presente bando:

  • una graduatoria per iniziative finanziate con spese di investimento (restauri ed interventi materiali);
  • una graduatoria per iniziative finanziate con spese correnti (studi, manifestazioni, gemellaggi etc.).

La valutazione avverrà utilizzando i criteri di valutazione, strutturati in due parti:

  • criteri generali, applicabili sia ai progetti per spese d’investimento, sia a quelli per spese correnti;
  • criteri specifici, riservati alla tipologia di intervento d’interesse.

a.      Criteri generali di valutazione

 

1

PARTENARIATO (punteggi cumulabili)

1.a

Numero partner (sub punteggi non cumulabili)

PUNTI

I

Progetto presentato da più di 3 soggetti (capofila e più partner)

2

II

Progetto presentato da più di 3 soggetti, di cui almeno uno con sede legale in Veneto

3

1.b

Area geografica del partenariato

PUNTI

I

Sono attribuiti un punto per singola nazionalità rappresentata dai partner presenti (ad es. 2 pp. italiani, 3 p. croati, 1 p. greco = 3 punti)

1.c

Rappresentatività delle comunità di lingua italiana

PUNTI

I

Coinvolgimento nel partenariato di associazioni (in qualità di capofila o partner) rappresentative delle Comunità di lingua italiana in uno dei Paesi interessati dalla L.R. n. 39/2019

1

 

2

FRUIZIONE E DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI
(punteggi cumulabili)

 

 

PUNTI

I

Il progetto prevede la realizzazione di un evento in presenza svolto in Veneto (convegno, manifestazione, mostra etc.) 

2

II

Il progetto identifica puntualmente (e non genericamente) i fruitori ai fini della condivisione dei risultati e/o per le attività di co-realizzazione

2

 

3

MOBILITAZIONE DI RISORSE FINANZIARIE

Il finanziamento minimo garantito dal partenariato deve essere pari almeno al 20% del costo progettuale.

 

 

PUNTI

I

Quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 30%

1

II

Quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 40%

2

III

Quota di cofinanziamento del capofila/partner pari o superiore al 50%

5

 

 

4

CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
(punteggi cumulabili)

 

Elementi di plusvalore della proposta

PUNTI

I

Completezza e precisione della domanda e della documentazione allegata alla domanda

1

II

Chiarezza e coerenza del progetto in tutti gli elementi descrittivi

1

III

Precisione contabile e coerenza del piano economico con le regole di concessione del contributo

1

 

b.      Criteri di valutazione specifici per progetti con spese d’investimento

 

5

QUALITA’ SCIENTIFICA E CONDIVISIONE DELLA CONOSCENZA
(punteggi cumulabili)

 

 

PUNTI

I

Progetto realizzato con il supporto o l’assistenza di un board scientifico costituito da ricercatori che hanno maturato esperienze di ricerca nello specifico settore progettuale come da bibliografia tematica rappresentata. Saranno prese in considerazione a tale riguardo monografie attinenti il progetto e articoli su riviste specifiche.

2

II

Previsione nel progetto di modalità per il trasferimento e la condivisione delle esperienze con ricercatori junior, dottorandi e laureandi (under 35 e/o ricercatori non strutturati), ma anche con realtà culturali non accademiche, favorendo la condivisione dei percorsi scientifici e avviando processi di trasferimento della conoscenza.

3

 

6

INVESTIMENTI PER IL RECUPERO DI MANUFATTI
DI RILIEVO STORICO ED ARCHITETTONICO

6.1

Oggetto di intervento                                              (punteggi non cumulabili)

Sostegno di iniziative finalizzate alla identificazione, alla catalogazione, al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali e monumenti risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia, presenti nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea, anche mediante la partecipazione a bandi europei.

  • Realizzazione di investimenti per il recupero di manufatti risalenti alla repubblica Serenissima di Venezia di rilievo storico ed architettonico (Art. 3, lett. b) 

PUNTI

I

Restauro di affreschi e altri manufatti di interesse storico-culturale risalenti al periodo della Repubblica Veneta integrati in un immobile

2

II

Interventi diretti su opere infrastrutturali di particolare valore storico-architettonico, quali mura cittadine, torri civiche, palazzi, chiese, fortificazioni risalenti al periodo della Repubblica Veneta

2

III

Interventi su beni artistici mobili di particolare valore storico-artistico, quali dipinti, statue o sculture risalenti al periodo della Repubblica Veneta

3

 

6.2

Grado di maturazione progettuale                             (punteggi non cumulabili)

PUNTI

I

Presenza di un’elaborazione progettuale tecnico-grafica dell’intervento di restauro programmato

1

II

Interventi corredati da progetto di restauro già ultimato a cura del Soggetto richiedente ed in possesso delle autorizzazioni

2

III

Corredo progettuale delle autorizzazioni e permessi tali da garantire l’immediata cantierabilità dell’investimento da attestare con la dichiarazione del Direttore dei lavori*

5

* La cat. III non consente il finanziamento di spese progettuali o ulteriori studi inerenti il progetto  

 

c.      Criteri di valutazione specifici per progetti con spese correnti

 

5

TIPOLOGIA DEL PROGETTO FINANZIATO

Sono riportate le tre tipologie di progetti ammissibili a finanziamento con i punteggi di valutazione corrispondenti ai criteri prioritari di premialità del Programma Triennale e ai criteri prioritari del Piano annuale.

5.1

Promozione e sostegno di interventi tesi a favorire il mantenimento e la riscoperta delle antiche tradizioni culturali risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia, attraverso lo sviluppo e il sostegno ai centri culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana presenti nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea.

  • Organizzazione di eventi e/o iniziative rievocativi della conoscenza di fatti storici, anche valorizzando gli anniversari, quali occasioni per favorire la conoscenza della tradizione culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, che prevedano lo sviluppo e il sostegno ai centri culturali e d’istruzione per le comunità di lingua italiana (Art. 3, lett. a);
  • Creazione di iniziative rievocative delle tradizioni risalenti alla Repubblica Serenissima di Venezia nelle comunità di lingua italiana in Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia e nel bacino mediterraneo (Art. 3, lett. a);
  • Organizzazione nella Regione del Veneto di mostre ed eventi in grado di consentire la maggiore conoscenza del patrimonio artistico e culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, con particolare riferimento ai manufatti oggetto di restauro con fondi regionali (Art. 3, lett. b).

 

Elementi di valutazione
(punteggi cumulabili)

PUNTI

I

Prevede la riscoperta di un anniversario o la rievocazione di eventi ispirati a tradizioni meritevoli di tutela che rappresentano caratteristiche peculiari del territorio

2

II

La realizzazione dell’evento è supportata, nel comitato organizzatore, da uno specialista identificabile come ricercatore/ rievocatore, esperto in rievocazioni storiche, in possesso di idonee e comprovate competenze

2

III

L’iniziativa prevede la valorizzazione di aspetti concernenti la lingua e/o le tradizioni linguistiche di origine italiana e veneta

2

 

Specificità dell’evento
(punteggi non cumulabili)

PUNTI

II

L’evento ha rilevanza almeno regionale documentabile dal numero stimato dei partecipanti (specificando la metodologia con cui si è addivenuti alla stima), dalla diffusione delle notizie su stampa, radio e tv regionali etc.

2

III

L’evento ha rilevanza locale/territoriale coinvolgendo almeno due comuni*

1

 

Massimo concedibile

8 punti

*Potranno essere considerati ai fini dell’attribuzione del punteggio eventi organizzati direttamente su più comuni, patrocini, ecc.

 

5.2

Sostegno di iniziative editoriali finalizzate alla diffusione di significative informazioni culturali, socio-economiche e relative al patrimonio ambientale per contribuire allo sviluppo della cooperazione tra il Veneto e le comunità interessate:

  • Pubblicazione di studi con contenuti rilevanti sotto il profilo scientifico e/o di iniziative di alta divulgazione, anche mediante la curatela di traduzioni di volumi di interesse storico, ora difficilmente accessibili, sui temi del patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria, Dalmazia e nelle coste adriatiche non italiane (Art. 2);
  • Ricerca e pubblicazione, anche attraverso l’edizione di volumi, di fonti archivistiche inedite sul patrimonio storico, culturale e architettonico risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nel Mediterraneo, in Istria e Dalmazia (Art. 3, lett. c);

 

Elementi di valutazione                                                

PUNTI

I

Iniziative di ricerca comprensive della pubblicazione di volumi e di fonti archivistiche con contenuti rilevanti sotto il profilo scientifico e/o iniziative di alta divulgazione, anche mediante la curatela di traduzioni di volumi di interesse storico, ora difficilmente accessibili, sul patrimonio storico, culturale e architettonico veneto nel Mediterraneo, in Istria e Dalmazia

3

II

Partecipazione nella ricerca di studiosi giovani, laureandi o dottorandi, o ricercatori non strutturati secondo le previsioni di priorità previste dal Piano Annuale 2022

2

III

Presenza all’interno della pubblicazione di cui al punto I di fonti documentarie, normative e narrative di interesse storico, specialmente inedite, che saranno pubblicate in formati digitali open access e/o cartacei, nel rispetto della metodologia scientifica

3

 

Massimo concedibile

8 punti

 

5.3

Sostegno dei gemellaggi tra enti territoriali del Veneto e dei territori interessati dalla presente legge, finalizzati alla realizzazione di attività culturali anche con il coinvolgimento di scuole e associazioni.

  • Organizzazione di gemellaggi tra realtà estere e venete finalizzati alla realizzazione di attività culturali, anche con il coinvolgimento di scuole e associazioni (Art. 3, lett. d).

 

Elementi di valutazione                                                

PUNTI

I

Promozione dell’organizzazione di mostre ed eventi in grado di consentire la maggiore conoscenza del patrimonio culturale e tradizionale Mediterraneo Veneto nei Paesi partner dell’iniziativa e di stimolare la nascita di nuovi gemellaggi

3

II

Organizzazione di nuovi gemellaggi tra realtà estere e venete che interessino Pubbliche Amministrazioni o altri Enti dei due territori

2

III

Numero dei partecipanti all’iniziativa, misurato nella capacità di mobilitare almeno tre comuni ed almeno due Enti sovracomunali (Provincie, Regioni o Stati)*

3

 

Massimo concedibile

8 punti

*Attraverso un intervento diretto o un patrocinio

 

9. MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI

Progetti di spesa corrente

il contributo sarà erogato con le seguenti modalità:

  • un anticipo dell’80 per cento dell’importo del contributo, a seguito della pubblicazione della graduatoria;
  • un anticipo dell’80 per cento dell’importo del contributo per i beneficiari privati esteri, che a seguito della pubblicazione della graduatoria, presentino una garanzia di prima istanza;
  • un anticipo di importo fino all’80 per cento dell’importo del contributo per i soggetti privati esteri che non abbiano optato per la consegna della garanzia di prima istanza dietro la presentazione, entro il 31 gennaio 2024, di una relazione sullo stato di avanzamento delle attività progettuali, corredata dalle spese sostenute e quietanziate entro il 31 dicembre 2023;
  • il saldo, che sarà erogato a seguito della presentazione da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario di: 
  1. relazione finale descrittiva delle attività realizzate e dei risultati del progetto;
  2. rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l'effettuazione e la quietanza e corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  3. dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l'attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata dal beneficiario, e la liberatoria alla pubblicazione e diffusione dei materiali prodotti nell’ambito del progetto;
  4. in caso di studio/ricerca almeno una copia e in caso di pubblicazioni almeno 5 copie dei volumi/pubblicazioni/supporti multimediali realizzati;
  5. documentazione fotografica e video disponibile.

La percentuale esatta dell’acconto verrà indicata nel decreto dirigenziale di concessione dei contributi, in base ai contributi effettivamente assegnati ai progetti.

Progetti di investimento

Il contributo sarà erogato con le seguenti modalità:

Un acconto, pari al 60 per cento del contributo concesso, verrà erogato previa consegna della seguente documentazione:

  1. nel caso di restauri architettonici, copia del contratto sottoscritto dalle parti con il quale viene affidata all'impresa l'esecuzione dei lavori;
  2. progetto esecutivo e capitolato di spesa;
  3. nulla osta (parere favorevole) per l'inizio dei lavori da parte delle Autorità locali competenti e nel caso non sia necessario tale nulla-osta, un documento che ne attesti la non obbligatorietà;
  4. per i beneficiari esteri, qualora soggetti privati, garanzia a prima richiesta di importo pari all’acconto del contributo concesso.

La documentazione sopra citata dovrà essere inviata entro 12 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria. Tale termine potrà essere prorogato su presentazione, entro lo stesso termine, di una relazione che fornisca elementi oggettivi per la concessione della proroga e che fornisca precise indicazioni sui tempi di avvio. Il mancato rispetto di tali disposizioni comporta la revoca del contributo.

Il saldo verrà erogato previa presentazione della sottoindicata documentazione:

  1. relazione finale, corredata di fotografie che documentino lo stato del manufatto prima e dopo il restauro, nella quale siano descritti dettagliatamente i lavori eseguiti e breve video attestante il lavoro svolto;
  2. rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornito dalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per il progetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l'effettuazione e la quietanza, corredato da copia fotostatica di questi ultimi;
  3. dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anche l'attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata;
  4. eventuale certificato di collaudo o attestazione di regolare esecuzione.

La percentuale esatta del primo e dell’eventuale secondo acconto verrà indicata nel decreto dirigenziale di concessione dei contributi, in base agli importi effettivamente assegnati ai progetti.

Per tutte le tipologie di intervento, la documentazione di rendicontazione dovrà essere inoltrata con una traduzione di cortesia in lingua italiana e dovranno essere rendicontati costi per una somma che mantenga o superi, in ogni caso, la percentuale di cofinanziamento indicata in sede di domanda. Nel caso il rendiconto risulti inferiore, il contributo sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo di restituzione dell'eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto, maggiorato degli interessi legali.

Si procederà alla revoca del contributo nei seguenti casi:

  • mancato avvio delle attività entro il 31/12/2023;
  • rinuncia al contributo da parte del beneficiario;
  • solo per la tipologia di progetti di investimento: non presentazione nei termini (12 mesi) della dichiarazione e della documentazione attestante l'avvio delle attività o la non presentazione nei termini (12 mesi) della eventuale richiesta di proroga per l'avvio delle attività;
  • mancata presentazione della documentazione a rendicontazione;
  • documentazione a rendicontazione presentata non sufficiente ed idonea a stabilire costi sostenuti ed eventuali attività realizzate;
  • realizzazione dei progetti non conforme a quanto previsto in fase di assegnazione del contributo, escluse eventuali variazioni progettuali autorizzate dal Direttore della competente Struttura regionale.

La rendicontazione finale di spesa dovrà essere resa nel rispetto delle vigenti discipline fiscali e contabili dei Paesi dove si realizzano gli interventi.

10. MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ E VERIFICA DELLA RICONOSCIBILITÀ DEGLI INTERVENTI

Sui materiali realizzati (libri, pubblicazioni varie, ecc.), su depliant, manifesti, brochure e su tutto il materiale promozionale dovrà essere apposto il logo della Regione del Veneto con la seguente dicitura: "Intervento realizzato con il contributo della Regione del Veneto ai sensi della L.R. n. 39/2019".

Sui beni culturali restaurati con il sostegno della Regione del Veneto deve essere prevista l'apposizione di una targa, secondo facsimile allegato al presente bando, che menzioni la Regione del Veneto tra i finanziatori dell'intervento, previa autorizzazione all’utilizzo del logo regionale.

La richiesta di autorizzazione all'utilizzo dell'apposito logo regionale dovrà essere trasmessa alla UO competente, in conformità al Manuale di immagine coordinata della Regione del Veneto.

La Giunta Regionale, per il tramite della competente Struttura regionale, si riserva di procedere, in qualsiasi fase di realizzazione del progetto, anche con sopralluoghi in loco, a verifiche e controlli dell'effettiva e conforme realizzazione delle iniziative progettuali finanziate.

I risultati dei progetti realizzati con il contributo regionale dovranno essere accessibili on line a titolo gratuito; a tale fine si provvederà, previa acquisizione dei necessari nulla osta relativi ai diritti a pubblicare le immagini, alla pubblicazione della versione pdf degli elaborati nella pagina istituzionale dedicata alla L.R. n. 39/2019 nel sito www. regione.veneto.it. 

11. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI E INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (Art. 13, Regolamento 2016/679/UE - GDPR)

Il responsabile del procedimento è il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione internazionale, struttura regionale presso la quale è possibile prendere visione degli atti.

Titolare del potere sostitutivo, individuato con DGR n. 231/2020, è il Segretario Generale della Programmazione.

In base al Regolamento 2016/679/UE (General Data Protection Regulation – GDPR) “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano”.

I trattamenti di dati personali sono improntati ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, tutelando la riservatezza dell’interessato e i suoi diritti.

Il Titolare del trattamento è la Regione del Veneto / Giunta Regionale, con sede a Palazzo Balbi - Dorsoduro, 3901, 30123 – Venezia.

Il Delegato al trattamento dei dati personali è, ai sensi della DGR n. 596 del 08.05.2018 pubblicata sul BUR n. 44 del 11.05.2018, il Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale,
email cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it , PEC relazioninternazionali@pec.regione.veneto.it

Il Responsabile della Protezione dei dati / Data Protection Officer al quale rivolgersi per le questioni relative ai trattamenti di dati ha sede a Palazzo Sceriman, Cannaregio, 168, 30121 – Venezia, con indirizzo email dpo@regione.veneto.it.

La finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali è la concessione di contributi regionali previsti dalla Legge regionale 25 settembre 2019, n. 39 "Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima nell'Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea" e la base giuridica del trattamento (ai sensi degli articoli 6 e/o 9 del Regolamento 2016/679/UE) è la predetta legge regionale.

I dati raccolti potranno essere trattati anche in forma automatizzata e a fini di archiviazione (protocollo e conservazione documentale) nonché, in forma aggregata, a fini statistici.

I dati delle persone fisiche, trattati da persone autorizzate, non saranno comunicati ad altri soggetti né diffusi se non nei casi espressamente previsti da legge o regolamento.

Il periodo di conservazione, ai sensi dell’articolo 5, par. 1, lett. e) del Regolamento 2016/679/UE, è determinato dalle regole interne proprie all’Amministrazione regionale e da leggi e regolamenti regionali e nazionali in materia; i dati saranno conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa.

All’interessato competono i diritti previsti dal Regolamento 2016/679/UE e, in particolare, è possibile chiedere al Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale l’accesso ai propri dati personali, la rettifica, l’integrazione o, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o la limitazione del trattamento, ovvero opporsi al loro trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento 2016/679/UE).

L’interessato ha diritto di proporre reclamo, ai sensi dell’articolo 77 del Regolamento 2016/679/UE, al Garante per la protezione dei dati personali con sede in Piazza Venezia n. 11, 00187 – ROMA, ovvero ad altra autorità europea di controllo competente.

L’interessato ha l’obbligo di fornire i dati personali necessari per l’espletamento dell’istruttoria ai fini dell’adozione dell’eventuale provvedimento finale del relativo procedimento amministrativo, pena l’impossibilità di accedere ai contributi economici e concludere le procedure relative alle finalità sopra citate (L. 241/1990 e ss.mm.ii.).

Informazioni sui contenuti del bando potranno essere richieste all’Unità Organizzativa Cooperazione internazionale:
telefono: 041/279 4381 - 4373.
e-mail: cooperazioneinternazionale@regione.veneto.it

(Bando costituente parte integrante del decreto del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale n. 8 del 2 marzo 2023, pubblicato in parte seconda – sezione prima del presente Bollettino, ndr)

(L’Allegato D qui di seguito riportato è stato inserito come indicato nell'Errata corrige pubblicata nel BUR n. 32 del 7 marzo 2023, ndr)

(seguono allegati)

8_AllegatoB_DDR_8_02-03-2023_497705.pdf
8_AllegatoC_DDR_8_02-03-2023_497705.pdf
8_AllegatoD_DDR_8_02-03-2023_497705.pdf
8_AllegatoE_DDR_8_02-03-2023_497705.pdf
8_AllegatoF_DDR_8_02-03-2023_497705.pdf
8_AllegatoG_DDR_8_02-03-2023_497705.pdf

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