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Bur n. 134 del 11 novembre 2022


Materia: Protezione civile e calamità naturali

COMMISSARIO DELEG. INTERV. OCDPC N. 906 DEL 21/7/2022 "PRIMI INTERV. URG. PROT. CIV. FINALIZZATI CONTRAST. SITUAZ. DEFICIT IDRICO IN ATTO PECULIARI CONDIZ. ESIG. RILEV. TERRIT. REG. EMILIA-ROMAGNA, FRIULI-VENEZIA GIULIA, LOMBARDIA, PIEMONTE E VENETO"

Decreto n. 6 del 14 agosto 2022

Deficit idrico 2022 - Intervento di massima urgenza per la riduzione delle derivazioni agricole sul fiume Adige e richiesta di intervento alle Province Autonome di Trento e Bolzano anche per il tramite dell'osservatorio coordinato dal Distretto delle Alpi Orientali. O.C.D.P.C. n. 906 del 21 luglio 2022.

IL SOGGETTO ATTUATORE

PRESO ATTO delle condizioni di deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali che sta interessando il territorio regionale dal mese di Aprile 2022, tale da causare la riduzione delle portate delle maggiori aste fluviali nonché la riduzione del livello freatimetrico della pianura veneta conseguente all’assenza di consistente risorsa nivale;

VISTA l’Ordinanza presidenziale n. 37 del 3 maggio 2022 che ha dichiarato lo stato di crisi idrica nel territorio della Regione Veneto a seguito della carenza di disponibilità idrica riscontrata nel territorio regionale, ai sensi dell’art. 106 della L.R. 13.04.2001, n.11 e dell’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20 indicando agli Enti Locali, ai Consorzi ed agli enti preposti alcune misure volte a garantire la maggiore conservazione possibile delle risorsa acqua mediante azioni di uso parsimonioso della stessa;

VISTA l’Ordinanza presidenziale n. 60 del 19 luglio 2022 con cui, a seguito del persistente periodo di siccità e della conseguente carenza di disponibilità idrica riscontrata nel territorio regionale, è confermato quanto disposto con l’O.P.G.R. n. 37/22 disponendo agli Enti Locali, ai Consorzi ed   agli enti preposti ulteriori misure volte a garantire l’uso parsimonioso della risorsa acqua e alla salvaguardia della salute pubblica;

CONSIDERATO che il Consiglio dei Ministri, in relazione alla situazione di deficit idrico rilevata nei territori delle Regioni e delle Province Autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nei territori delle Regioni Emilia- Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, in data 04.07.2022 ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022, ai sensi e per gli effetti dell’ articolo 7, comma 1, lettera c) e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018 al fine di attuare ogni azione di carattere urgente e straordinario finalizzata al superamento della situazione emergenziale;

RICORDATA l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n.906 del 21 luglio 2022 che, ai sensi dell’art. 1, comma 2, prevede per i Commissari delegati la possibilità di avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali e comunali, oltre che delle amministrazioni centrali e periferiche dello stato, nonché di individuare soggetti attuatori, ivi comprese società in house o partecipate dagli enti territoriali interessati, che agiscono sulla base di specifiche direttive, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e in particolare l’articolo 5 sulle deroghe;

RICHIAMATO il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 62 del 22 luglio 2022 di costituzione dell’Unità di Crisi Regionale (U.C.R.) ai sensi dell’art. 16 della Legge Regionale 1 giugno 2022, n. 13 “Disciplina delle attività di protezione civile”, al fine di poter assicurare il necessario supporto interdisciplinare, indispensabile per porre in essere le conseguenti misure di superamento della situazione emergenziale per fronteggiare la crisi idrica;

VISTA l’Ordinanza del Commissario Delegato n. 1 del 25 luglio 2022 recante “Primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto, in applicazione dell'Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 906 del 21 luglio 2022. Individuazione dei Soggetti Attuatori di cui all'art. 1, comma 2 dell'OCDPC n. 906/2022” che individua il dott. Nicola dell’Acqua - Direttore di Veneto Agricoltura - Agenzia Veneta per il Settore Primario - esperto di gestione di stati emergenziali di protezione civile, quale Soggetto Attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali di cui all'art. 1, comma 3 dell'OCDPC n. 906/2022, al quale spetta di:

  • provvedere ad organizzare le attività e le misure urgenti volte a contrastare il contesto di criticità, predisponendo entro quindici giorni dall'adozione della presente ordinanza un primo Piano operativo di interventi;
  • presiedere l'Unità di Crisi Regionale di cui all'art. 16 della L.R. n. 13/2022 al fine di coordinare le operazioni di soccorso e gli interventi coinvolgendo anche rappresentanti delle strutture appartenenti al Servizio Regionale e al Servizio Nazionale della Protezione Civile;
  • approvare i Progetti di cui all'art. 4 dell'OCDPC n. 906 del 21 luglio 2022;

DATO ATTO che al fine di scongiurare l’interruzione del servizio idrico e garantire l’approvvigionamento idropotabile della popolazione, sono stati individuati con Decreti del Soggetto attuatore coordinatore n. 1 del 27 luglio 2020, n. 2 del 28 luglio 2022, n. 3 del 29 luglio 2022, n. 4 del 1 agosto 2022 e n. 5 del 4 agosto 2022 i primi interventi emergenziali anche a valere sul Piano stralcio di cui all’OCDPC n. 906/2022;

CONSIDERATA, in particolare, l’Ordinanza n.37 della Regione Veneto il 3 maggio 2022 in cui viene dichiarato lo stato di crisi idrica e la successiva ordinanza n.60 del 19 luglio 2022 in cui si sanciscono alcune deroghe parziali al rilascio del DMV e limitazioni di usi per favorire primariamente l’uso potabile;

RILEVATO che, con riferimento all’area terminale del fiume Adige, si evidenzia una possibile situazione di crisi per il servizio idropotabile a causa della previsione di una forte riduzione dei livelli idraulici in considerazione delle portate che stanno in questo momento transitando nella sezione di Trento;

SENTITO per le vie brevi il direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa della Regione Veneto che ha evidenziato che attualmente le portate derivate dai consorzi di bonifica sono ridotte al 75% della portata concessa e che i consorzi stessi hanno confermato la necessità di continuare a derivare;

VISTI gli esiti delle riunioni dell’Unità di Crisi coordinata dal Soggetto Attuatore di coordinamento, dott. Nicola Dell’Acqua, dove, tra i vari argomenti trattati, i consorzi di bonifica, rappresentati dall’ANBI, segnalano la non possibilità di sospendere le derivazioni irrigue almeno fino al 25 agosto;

SENTITA per le vie brevi la Dott.sa Marina Colaizzi, Segretario del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali, che segnala che l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici aveva previsto la fine delle derivazioni agricole per il 10 agosto;

VISTA la comunicazione giunta per email alla casella di posta elettronica “crisiidrica2022@regione.veneto.it” con la quale i gestori dei servizi idrici segnalano possibili disservizi qualora la portata del fiume Adige si abbassasse ulteriormente;

VISTO il rischio concreto di compromettere il servizio idrico a servizio di una popolazione di circa 50.000 abitanti;

VALUTATO che sussistono tutte le condizioni di necessità ed emergenza per poter intervenire, in via temporanea e fino al diminuire del fabbisogno;

RITENUTO di procedere con la richiesta di ridurre al 50% del valore di concessione i prelievi dei consorzi di bonifica dal fiume Adige per preservare le portate indispensabili per le derivazioni idropotabili di Acquevenete e Veritas;

VISTI:

  • il Decreto Legislativo 2 gennaio 2018, n. 1;
  • la Deliberazione del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2022;
  • l’OCDPC n. 906 del 21 luglio 2022;
  • la Legge Regionale 1 giugno 2022, n. 13;
  • l’OPGR n. 37 del 3 maggio 2022
  • l’OPGR n. 60 del 19 luglio 2022
  • il DPGR n. 62 del 22 luglio 2022
  • l’Ordinanza del Commissario Delegato n. 1 del 25 luglio 2022
  • Decreti del Soggetto attuatore coordinatore n. 1 del 27 Luglio 2022 , n. 2 del 28 luglio 2022, n. 3 del 29 luglio 2022, n. 4 del 1 agosto 2022 e n. 5 del 4 agosto 2022;

D I S P O N E

ART. 1
(Valore delle premesse)

  1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

ART. 2
(Interventi di massima urgenza)

  1. Il Soggetto Attuatore Coordinatore, come individuato con Ordinanza commissariale n. 1 del 25 luglio 2022, ad integrazione degli interventi già attuati per scongiurare l’interruzione del servizio idrico, chiede ai consorzi di bonifica che le portate prelevate dal fiume Adige ad uso irriguo siano contenute entro il 50% del valore di concessione almeno fino al 18 agosto.
  2. Il Soggetto Attuatore Coordinatore chiede altresì all’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del bacino del fiume Adige, coordinato dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali citato nelle premesse e alle Province Autonome di Trento e Bolzano di adoperarsi per incrementare le portate nel fiume Adige, poiché le azioni di cui al comma 1 potrebbero non essere sufficienti a garantire le portate necessarie per garantire la gestione del servizio idropotabile.
  3. Gli interventi di cui ai commi 1 e 2 rivestono carattere temporaneo con termine ultimo al 18 agosto 2022, eventualmente prorogabile in caso di necessità o revocabile al variare delle condizioni che hanno determinato i suddetti interventi.

ART. 3
(Autorizzazioni e deroghe)

  1. Gli interventi di cui all’art. 2 sono realizzati nel rispetto delle procedure di cui all’OCDPC n. 906/2022 con le relative autorizzazione e deroghe.

ART. 4
(Pubblicazione)

  1. Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, sul sito internet della Regione del Veneto all'apposita sezione dedicata nell'area delle gestioni commissariali e post emergenziali e trasmessa ai soggetti interessati.

IL SOGGETTO ATTUATORE Dott. Nicola Dell'Acqua

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