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Materia: Protezione civile e calamità naturali
COMMISSARIO DELEG. INTERV. OCDPC N. 906 DEL 21/7/2022 "PRIMI INTERV. URG. PROT. CIV. FINALIZZATI CONTRAST. SITUAZ. DEFICIT IDRICO IN ATTO PECULIARI CONDIZ. ESIG. RILEV. TERRIT. REG. EMILIA-ROMAGNA, FRIULI-VENEZIA GIULIA, LOMBARDIA, PIEMONTE E VENETO"
Decreto n. 7 del 13 settembre 2022
Deficit idrico 2022 - Intervento di massima urgenza sulle portate di alcune sorgenti della Provincia di Belluno. O.C.D.P.C. n. 906 del 27 luglio 2022. Proroga termine.
IL SOGGETTO ATTUATORE
PRESO ATTO delle condizioni di deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali che sta interessando il territorio regionale dal mese di Aprile 2022, tale da causare la riduzione delle portate delle maggiori aste fluviali nonché la riduzione del livello freatimetrico della pianura veneta conseguente all’assenza di consistente risorsa nivale;
VISTA l’Ordinanza presidenziale n. 37 del 3 maggio 2022 che ha dichiarato lo stato di crisi idrica nel territorio della Regione Veneto a seguito della carenza di disponibilità idrica riscontrata nel territorio regionale, ai sensi dell’art. 106 della L.R. 13.04.2001, n.11 e dell’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20 indicando agli Enti Locali, ai Consorzi ed agli enti preposti alcune misure volte a garantire la maggiore conservazione possibile delle risorsa acqua mediante azioni di uso parsimonioso della stessa;
VISTA l’Ordinanza presidenziale n. 60 del 19.07.2022 con cui a seguito del persistente periodo di siccità e della conseguente carenza di disponibilità idrica riscontrata nel territorio regionale è confermato quanto disposto con l’O.P.G.R. n. 37/22 disponendo agli Enti Locali, ai Consorzi ed agli enti preposti ulteriori misure volte a garantire l’uso parsimonioso della risorsa acqua e alla salvaguardia della salute pubblica;
CONSIDERATO che il Consiglio dei Ministri, in relazione alla situazione di deficit idrico rilevata nei territori delle Regioni e delle Province Autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nei territori delle Regioni Emilia- Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, in data 04.07.2022 ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022, ai sensi e per gli effetti dell’ articolo 7, comma 1, lettera c) e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018 al fine di attuare ogni azione di carattere urgente e straordinario finalizzata al superamento della situazione emergenziale;
RICORDATA l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n.906 del 21 luglio 2022 che, ai sensi dell’art. 1, comma 2, prevede per i Commissari delegati la possibilità di avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali e comunali, oltre che delle amministrazioni centrali e periferiche dello stato, nonché di individuare soggetti attuatori, ivi comprese società in house o partecipate dagli enti territoriali interessati che agiscono sulla base di specifiche direttive, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e in particolare l’articolo 5 sulle deroghe;
RICHIAMATO il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 62 del 22 luglio 2022 di costituzione dell’Unità di Crisi Regionale (U.C.R.) ai sensi dell’art. 16 della Legge Regionale 1 giugno 2022, n. 13 “Disciplina delle attività di protezione civile”, al fine di poter assicurare il necessario supporto interdisciplinare, indispensabile per porre in essere le conseguenti misure di superamento della situazione emergenziale per fronteggiare la crisi idrica;
VISTA l’Ordinanza del Commissario Delegato n. 1 del 25 luglio 2022 recante “Primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto, in applicazione dell'Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 906 del 21 luglio 2022. Individuazione dei Soggetti Attuatori di cui all'art. 1, comma 2 dell'OCDPC n. 906/2022” che individua il dott. Nicola dell’Acqua - Direttore di Veneto Agricoltura - Agenzia Veneta per il Settore Primario - esperto di gestione di stati emergenziali di protezione civile, quale Soggetto Attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali di cui all'art. 1, comma 3 dell'OCDPC n. 906/2022, al quale spetta di:
DATO ATTO che al fine di scongiurare l’interruzione del servizio idrico e garantire l’approvvigionamento idropotabile della popolazione, sono stati individuati con i decreti del Soggetto Attuatore coordinatore n 1 del 27 luglio, n. 2 del 28 luglio, n. 3 del 29 luglio, n. 4 del 1 agosto, n. 5 del 4 agosto e n. 6 del 14 agosto, i primi interventi emergenziali e sono state assunte tutte le misure necessarie per far fronte alla crisi idrica, anche a valere sul Piano stralcio di cui all’OCDPC n. 906/2022;
RILEVATO che, con riferimento all’area Bellunese, come da nota del 4 agosto 2022, il Consorzio Bim Gestione Servizi Pubblici S.p.a informa di aver posto in essere tutte le possibili misure gestionali di risparmio della risorsa idrica, tra le quali si annotano per efficacia:
PRESO ATTO che nonostante le suddette misure, lo stato di crisi idrica, secondo quanto riportato nella
nota in data 4 agosto 2022 del Direttore Generale di BIM Gestione Servizi Pubblici spa, è stata comunque tale da dover in alcuni casi ricorrere ad approvvigionamenti con autobotti e negli impianti di derivazione da sorgente per usi potabili predisposti per il rilascio del DMV, si è dovuti intervenire sulle portate rilasciate per consentire primariamente il soddisfacimento del fabbisogno potabile o quantomeno per contenere i disagi delle utenze;
RICORDATO che giuste note del 4 agosto del Direttore Generale di BIM, con decreto del Soggetto Attuatore n. 5 del 4 agosto 2022, è stata autorizzata la riduzione delle portate da rilasciare relative ad alcune sorgenti della Provincia di Belluno, fino alla data del 31 agosto, fatta salva la possibilità di prorogare la misura in oggetto in caso di necessità, per i soli fini di prelievo destinati all’uso potabile per il consumo umano;
VISTA la nota del Direttore Generale di BIM gestione servizi pubblici S.p.A. del 9 settembre u.s. con la quale è stato evidenziato che i fenomeni metereologici dell’ultimo periodo nell’ambito territoriale gestito, non hanno comportato un recupero significativo delle portate disponibili delle sorgenti sopra indicate, tale da far cessare lo stato di allarme e la necessità di sistemi alternativi di approvvigionamento mediante autobotte.
CONSIDERATO che, con la suddetta nota, è stata quindi chiesta una proroga dell’autorizzazione alla riduzione del DMV per solo fini idropotabili fino al 30 settembre 2022 con riferimento alle opere di presa di seguito riportate, come previsto dall’art. 2, comma 4, del citato decreto n. 5/2022, fatta salva la verifica di diverse condizioni che permettano il ripristino dell’ordinario rilascio:
VALUTATO che sussistono tutte le condizioni di necessità ed emergenza per poter autorizzare, in via temporanea e nei termini richiesti fino al diminuire del fabbisogno, gli interventi di cui sopra di riduzione delle portate sulle sorgenti sopra richiamate, anche in considerazione del fatto che sono state previamente attivate tutte le alternative di risparmio ed uso ottimale dell’acqua per assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione;
VISTI:
D I S P O N E
ART. 1 (Valore delle premesse)
ART. 2 (Interventi di massima urgenza)
ART. 3 (Autorizzazioni e deroghe)
ART. 4 (Pubblicazione)
IL SOGGETTO ATTUATORE Dott. Nicola Dell'Acqua
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