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Bur n. 98 del 28 settembre 2018


Materia: Espropriazioni, occupazioni d'urgenza e servitù

PROVINCIA DI VICENZA

Determinazione dirigenziale n. 1023 del 18 settembre 2018

Procedimento espropriativo: interventi per la sicurezza idraulica dell'area metropolitana di Vicenza. Bacino di laminazione lungo il torrente Timonchio in Comune di Caldogno (VI). Decreto di esproprio ai sensi degli artt. 20 comma 11, art. 26 comma 11 e art. 23 del DPR 327/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) e successive modificazioni ed integrazioni. Ditta n. 27: Costa Maria Rosa e Dall'Igna Pierluigi.

Il Dirigente

(omissis)

D E C R E T A

1.   nell’ambito del procedimento espropriativo promosso dalla Regione Veneto per la realizzazione dell’opera pubblica denominata “Interventi per la sicurezza idraulica dell’area metropolitana di Vicenza. Bacino di laminazione lungo il torrente Timonchio in Comune di Caldogno” di disporre l’espropriazione ai sensi degli art. 20 comma 11, art. 26 comma 11 e art. 23 del DPR 327/2001 a favore del DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO - RAMO IDRICO con sede in Roma - via Barberini, 38 – codice fiscale 97905270589 dei seguenti beni:

Immobile oggetto di esproprio:

Catasto Terreni del Comune di Caldogno - Foglio 3° – m.n. 441 (ex 229/b) di are 49.56.

Intestatari catastali:

Costa Maria Rosa nata a Isola Vicentina (VI) il 11/05/1956 c.f. CSTMRS56E51E354D (proprietà per ½);

Dall'Igna Pierluigi nato a Isola Vicentina (VI) il 09/08/1952 c.f. DLLPLG52M09E354W (proprietà per ½).

Indennità totale di espropriazione: € 29.617,06 (depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti (deposito nazionale n.1230109 / deposito provinciale n. 81906 del 16/12/2013 e deposito nazionale n. 1248590 / deposito provinciale n. 82012) e svincolata con determinazione dirigenziale n. 774 del 17/11/2015)

2.   di dare atto che in forza dell’articolo 86 del D.Lgs 112/1998 e dell’articolo 2 della convenzione sottoscritta con la Regione Veneto e richiamata nelle premesse il presente decreto verrà registrato, trascritto e volturato senza indugio a cura della Provincia di Vicenza a favore dello Stato in qualità di beneficiario dell’espropriazione e per ciò stesso le aree acquisite andranno intestate al Demanio pubblico dello Stato – Ramo idrico con diritto di proprietà per 1/1 e alla Regione Veneto con diritto di uso per 1/1;

3.   di dare altresì atto che l’immissione in possesso è avvenuta in data 29/07/2013 con redazione dello stato di consistenza e verbale di immissione in possesso da parte della Regione Veneto, come da verbale allegato al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale;

4.   in applicazione del comma 8 dell’articolo 57 del DPR 131/1986 e del comma 2 dell’articolo 10 del D. Lgs. 347/1990 negli atti di espropriazione per pubblica utilità l’imposta non è dovuta se il beneficiario dell’espropriazione è lo Stato;

(omissis)

6.   di dare atto che entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione per estratto sul BUR i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione;

(omissis)

8.   che il presente decreto sarà notificato ai proprietari catastali nelle forme degli atti processuali civili;

9.   Ai sensi dell’art. 25 comma 1 del DPR 327/2001 l’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sui beni espropriati, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata;

10.   Una volta trascritto il presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati e/o asserviti potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità ai sensi dell’art. 25 comma 3 del D.P.R. 327/2001;

11.   del presente provvedimento verrà data comunicazione all’Agenzia del Demanio – Direzione Territoriale del Veneto e alla Regione Veneto mediante P.E.C;

12.   che avverso il presente decreto è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, entro il termine di sessanta giorni, decorrenti dalla data di notificazione dello stesso. In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni, decorrente dalla data di notificazione.

(omissis)

Il Dirigente Dott.ssa Caterina Bazzan

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