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Materia: Acque
Ordinanza DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE VERONA n. 567 del 28 novembre 2019
R.D. 1775/1933 art. 7, ordinanza di ammissione ad istruttoria dell'istanza presentata da Guidolce Srl per la ricerca e concessione di derivazione di acque pubbliche da falda sotterranea per uso irrigazione aree verdi, mediante realizzazione di n. 1 pozzo in Comune di Cologna Veneta (VR), foglio 38 mappale n. 599. Pratica N. D/13081
Provvedimento emesso al fine di acquisire eventuali osservazioni/opposizioni alla ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante realizzazione di n. 1 pozzo. Estremi dei principali documenti di istruttoria: Istanza di ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche ex R.D. 1775/1933, prot. 5011 del 08/01/2018 Avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURVET n. 35 del 12/04/2019, Parere ex art. 96 D.Lgs,. 152/06 del Distretto delle Alpi Orientali Ufficio di Trento prot. 5399 del 17/10/2019. Atto soggetto al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, art. 23.
Il Direttore
VISTA l’istanza presentata ai sensi del R.D. 1775/1933 in data 08/01/2018 (prot. G.C. 5011) da Guidolce Srl di ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante terebrazione di n. 1 pozzo nel terreno catastalmente ubicato sul foglio 38 mappale n. 599 del comune di Cologna Veneta (VR), per il prelievo di moduli medi 0,0041 (l/s 0,41) e massimi 0,0246 (l/s 2,46) ed un volume annuo di mc 7.013,95 di acque sotterranee da destinare ad uso irrigazione aree verdi;
VISTO l’avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURV n. 14 del 08/02/2019 a seguito del quale non sono pervenute domande concorrenti;
VISTO il parere del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo prot. n. 9395 del 07/08/2019 che dichiara che il terreno oggetto della domanda di ricerca e concessione in comune di Cologna Veneta (VR) non è servito dalla rete irrigua consortile;
VISTO che il gestore del servizio Idrico Integrato, in data 05/04/2019, prot.n. 8554 ha dichiarato che non sono presenti opere di derivazione e captazione di acque destinate al consumo umano nel raggio di 200 metri dal sito;
VISTO il parere tecnico vincolante del Distretto delle Alpi Orientali ufficio di Trento (ex Autorità di Bacino del fiume Adige) prot.n. 5399 del 17/10/2019, formulato ai sensi dell’art. 96 comma 1 D.Lgs. 152/06 in ordine alla compatibilità della utilizzazione della risorsa idrica con le previsioni del Piano di tutela, ai fini del controllo sull'equilibrio del bilancio idrico o idrologico;
CONSIDERATO che il sopra citato parere del Distretto delle Alpi Orientali, pur favorevole per quanto di competenza, segnala comunque uno stato chimico “non buono” del corpo idrico in argomento in relazione al superamento degli standards di qualità ambientale fissati dalla normativa nazionale per le seguenti sostanze: perfluoro-alchiliche (PFAS);
VISTA la nota prot. n. 67121 del 18/02/2019 dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio - Direzione Operativa della Regione del Veneto, che detta indicazioni procedurali per il rilascio delle concessioni di derivazione di acque dai corpi idrici sotterranea in stato chimico “non buono”;
VISTI il R.D. 1775/33, il D.Lgs.n.112/98, la D.C.R. 107/2009 e loro ss.mm.ii., la D.G.R.V. 694/2013; D.G.R. n. 1628/2015;
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Marco Dorigo
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