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Materia: Acque
Ordinanza DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE VERONA n. 280 del 13 giugno 2019
R.D. 1775/1933 art. 7, ordinanza di ammissione ad istruttoria dell'istanza presentata da Brentegani Sabrina per la ricerca e concessione di derivazione di acque pubbliche da falda sotterranea per uso irriguo, mediante realizzazione di n. 1 pozzo in Comune di Verona (VR, foglio 237 sez. B mappale n. 3). Pratica N. D/12996.
Provvedimento emesso al fine di acquisire eventuali osservazioni/opposizioni alla ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante realizzazione di n. 1 pozzo. Estremi dei principali documenti di istruttoria: Istanza di ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche ex R.D. 1775/1933, prot.416060 del 05/10/2017 Avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURVET n. 80 del 10/08/2018, Parere ex art. 96 D.Lgs,. 152/06 del Distretto delle Alpi Orientali Ufficio di Trento prot. 2786 del 24/05/2019 Atto soggetto al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, art. 23.
Il Direttore
VISTA l’istanza presentata ai sensi del R.D. 1775/1933 in data 05/10/2017 (prot. G.C. 416060) da Brentegani Sabrina di ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante terebrazione di n. 1 pozzo nel terreno catastalmente ubicato sul foglio 237 sez. B mappale n. 3 del comune di Verona (VR), in loc. San Massimo in via Rodi, per il prelievo di moduli medi e massimi 0,297 (l/s 29,7) e un volume annuo di mc 1.284,00 di acque sotterranee da destinare ad uso irriguo antibrina;
VISTO l’avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURV n.80 del 10/08/2018 a seguito del quale non sono pervenute domande concorrenti;
VISTO il parere del Consorzio di Bonifica Veronese prot. n. 9858 del 26/07/2018 che dichiara che i terreni oggetto della domanda di ricerca e concessione in comune di Verona (VR) sono serviti dalla rete irrigua consortile dal 15 aprile al 30 settembre, con estensione a richiesta fino al 15 ottobre per le colture particolari (kiwi);
VISTO il parere tecnico vincolante del Distretto delle Alpi Orientali ufficio di Trento (ex Autorità di Bacino del fiume Adige) prot.n. 2786 del 24/05/2019, formulato ai sensi dell’art. 96 comma 1 D.Lgs. 152/06 in ordine alla compatibilità della utilizzazione della risorsa idrica con le previsioni del Piano di tutela, ai fini del controllo sull'equilibrio del bilancio idrico o idrologico, favorevole con condizioni esclusivamente per l’uso antibrina;
CONSIDERATO che il sopra citato parere del Distretto delle Alpi Orientali, pur favorevole per quanto di competenza, segnala comunque uno stato chimico “non buono” del corpo idrico in argomento in relazione al superamento degli standards di qualità ambientale fissati dalla normativa nazionale per le seguenti sostanze: tetracloetilene, triclorometano, arsenico e tricloroetilene;
VISTA la nota prot. n. 67121 del 18/02/2019 dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio - Direzione Operativa della Regione del Veneto, che detta indicazioni procedurali per il rilascio delle concessioni di derivazione di acque dai corpi idrici sotterranea in stato chimico “non buono”;
VISTI il R.D. 1775/33, il D.Lgs.n.112/98, la D.C.R. 107/2009 e loro ss.mm.ii., la D.G.R.V. 694/2013; D.G.R. n. 1628/2015;
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Marco Dorigo
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