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Scarica versione stampabile Legge Regionale

Bur n. 103 del 30 novembre 2013


LEGGE REGIONALE  n. 30 del 29 novembre 2013

Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2012.


Il Consiglio regionale ha approvato

Il Presidente della Giunta regionale

promulga
 

la seguente legge regionale:
 

Art. 1
Conto del bilancio

1. È approvato il Conto del bilancio della Regione del Veneto per l’esercizio finanziario 2012, di cui all’articolo 54, comma 1 della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione", allegato alla presente legge, secondo le risultanze indicate negli articoli seguenti.

 

Art. 2
Entrate di competenza dell’esercizio 2012

1. Le entrate derivanti da:

- entrate tributarie;
- contributi e trasferimenti di parte corrente dell’Unione europea, dello Stato e di altri soggetti;
- entrate extra tributarie;
- alienazioni, trasformazione di capitale, riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale;
- mutui, prestiti o altre operazioni creditizie;
- contabilità speciali;

accertate nell’esercizio finanziario 2012 per la competenza propria dell’esercizio stesso, risultano:
 

complessivamente stabilite in

13.686.670.996,60

delle quali sono state riscosse per

11.345.874.229,53

e sono rimaste da riscuotere per

2.340.796.767,07

 

Art. 3
Spese di competenza dell’esercizio 2012

1. Le spese per:

- gli organi istituzionali, le relazioni istituzionali, la solidarietà internazionale, la sicurezza e l’ordine pubblico, le risorse umane e strumentali;
- l’agricoltura e lo sviluppo rurale;
- lo sviluppo del sistema produttivo e delle piccole e medie imprese, il lavoro, l’energia, il commercio, il turismo;
- gli interventi per le abitazioni;
- la tutela del territorio, le politiche per l’ecologia, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, il ciclo integrato delle acque, la protezione civile, la mobilità regionale;
- l’edilizia speciale pubblica, la tutela della salute, gli interventi sociali;
- la cultura, l’istruzione e la formazione, lo sport ed il tempo libero;
- i fondi indistinti, rimborsi e partite compensative dell’entrata, gli oneri finanziari e le partite di giro;

 impegnate nell’esercizio 2012 per la competenza propria dell’esercizio stesso, risultano:
 

complessivamente stabilite in

13.649.620.154,53

delle quali sono state pagate per

10.574.707.568,73

e sono rimaste da pagare per

3.074.912.585,80

 

Art. 4
Residui attivi dell’esercizio 2011 e precedenti

1. I residui attivi provenienti dagli esercizi 2011 e precedenti e riportati a nuovo nell’esercizio 2012:
 

risultavano determinati in

9.726.316.830,01

dei quali nell’esercizio 2012 sono stati riscossi per

2.393.776.163,22

sono stati complessivamente riaccertati in più per

16.942,43

sono stati complessivamente riaccertati in meno per

99.746.562,50

e sono rimasti da riscuotere al 31 dicembre 2012 per

7.232.811.046,72

 

Art. 5
Residui passivi dell’esercizio 2011 e precedenti

1. I residui passivi provenienti dagli esercizi 2011 e precedenti e riportati a nuovo nell’esercizio 2012:
 

risultavano determinati in

11.704.985.752,50

dei quali nell’esercizio 2012 sono stati pagati per

3.130.122.286,23

sono stati complessivamente riaccertati in meno per

188.574.398,34

e sono rimasti da pagare al 31 dicembre 2012 per

8.386.289.067,93

 
 

Art. 6
Residui attivi alla chiusura dell’esercizio 2012

1. I residui attivi, alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012, risultano complessivamente stabiliti nelle seguenti somme:
 

-     somme rimaste da riscuotere sulle entrate accertate per
la competenza propria dell’esercizio 2012 (articolo 2)

2.340.796.767,07

-     somme rimaste da riscuotere sui residui degli esercizi
precedenti (articolo 4)

7.232.811.046,72

Totale residui attivi al 31 dicembre 2012

9.573.607.813,79

 

Art. 7
Residui passivi alla chiusura dell’esercizio 2012

1. I residui passivi, alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012, risultano complessivamente stabiliti nelle seguenti somme:
 

-    somme rimaste da pagare sulle spese impegnate per
la competenza propria dell’esercizio 2012 (articolo 3)

3.074.912.585,80

-    somme rimaste da pagare sui residui degli esercizi
precedenti (articolo 5)

8.386.289.067,93

Totale residui passivi al 31 dicembre 2012

11.461.201.653,73

 

Art. 8
Situazione di cassa

1. La situazione di cassa dell’esercizio 2012 è determinata come segue:

 

Fondo di cassa al 31 dicembre 2011

 

 

 

1.138.691.992,52

Riscossioni dell’esercizio 2012:

 

 

 

 

 

-    in conto residui

2.393.776.163,22

 

 

 

-    in conto competenza

11.345.874.229,53

 

   13.739.650.392,75

 

 

sommano

 

14.878.342.385,27

Pagamenti dell’esercizio 2012:

 

 

 

 

 

-    in conto residui

3.130.122.286,23

 

 

 

-    in conto competenza

10.574.707.568,73

 

   13.704.829.854,96

Fondo di cassa al 31 dicembre 2012

 

 

 

      1.173.512.530,31

 

Art. 9
Situazione amministrativa

1. É accertato nella somma di euro 714.081.309,63 il saldo finanziario negativo alla fine dell’esercizio 2012, come risulta dalla seguente situazione amministrativa:
 

ATTIVO

 

 

 

 

 

Entrate accertate nell’esercizio 2012

 

 

 

13.686.670.996,60

Diminuzione dei residui attivi provenienti dall’esercizio 2011 e precedenti:

 

 

 

 

 

-   accertati al 1° gennaio 2012

9.726.316.830,01

 

 

 

-   accertati al 31 dicembre 2012

9.626.587.209,94

 

        -99.729.620,07

TOTALE  DELL’ATTIVO

 

 

 

13.586.941.376,53

PASSIVO

 

 

 

 

 

Saldo finanziario negativo accertato alla chiusura dell’esercizio 2011

 

 

 

 

839.976.929,97

Spese impegnate nell’esercizio 2012

 

 

 

13.649.620.154,53

Diminuzione residui passivi provenienti dall’esercizio 2011 e precedenti:

 

 

 

 

 

-   accertati al 1° gennaio 2012

11.704.985.752,50

 

 

 

-   accertati al 31 dicembre 2012

11.516.411.354,16

 

      - 188.574.398,34

TOTALE DEL PASSIVO

 

 

 

14.301.022.686,16

Saldo finanziario negativo dell’esercizio 2012

 

 

 

-714.081.309,63

TOTALE A PAREGGIO DELL’ATTIVO

 

 

 

   13.586.941.376,53

 

Art. 10
Conto patrimoniale

1. È approvato il conto generale del patrimonio per l’esercizio finanziario 2012 di cui all’articolo 54, comma 2 della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione", allegato alla presente legge.

_____________________________

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione veneta. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione veneta.

Venezia, 29 novembre 2013

Luca Zaia


_____________________________

INDICE

 Art. 1 - Conto del bilancio

Art. 2 - Entrate di competenza dell’esercizio 2012

Art. 3 - Spese di competenza dell’esercizio 2012

Art. 4 - Residui attivi dell’esercizio 2011 e precedenti

Art. 5 - Residui passivi dell’esercizio 2011 e precedenti

Art. 6 - Residui attivi alla chiusura dell’esercizio 2012

Art. 7 - Residui passivi alla chiusura dell’esercizio 2012

Art. 8 - Situazione di cassa

Art. 9 - Situazione amministrativa

Art. 10 - Conto patrimoniale

(Gli allegati relativi alla presente legge saranno pubblicati in un successivo apposito supplemento al Bollettino ufficiale, ndr)

_____________________________

Dati informativi concernenti la legge regionale 29 novembre 2013, n. 30

Il presente elaborato ha carattere meramente informativo, per cui è sprovvisto di qualsiasi valenza vincolante o di carattere interpretativo. Pertanto, si declina  ogni responsabilità conseguente a eventuali errori od omissioni.

Per comodità del lettore sono qui di seguito pubblicati:

1 -   Procedimento di formazione
2 -   Relazione al Consiglio regionale
3 -   Struttura di riferimento

1.    Procedimento di formazione

-    La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Roberto Ciambetti, ha adottato il disegno di legge con deliberazione 5 luglio 2013, n. 13/ddl;
-   Il disegno di legge è stato presentato al Consiglio regionale in data 8 agosto 2013, dove ha acquisito il n. 375 del registro dei progetti di legge;
-   Il progetto di legge è stato assegnato alla  Prima Commissione consiliare;
-   La Prima Commissione consiliare ha espresso parere sul progetto di legge in data 15 ottobre 2013;
-   Il Consiglio regionale, su relazione della Prima Commissione consiliare, relatore il Presidente della stessa, consigliere Costantino Toniolo, ha esaminato e approvato il progetto di legge con deliberazione legislativa 26 novembre 2013, n. 30.

2.    Relazione al Consiglio regionale

-   Relazione della Prima Commissione consiliare, relatore il Presidente della stessa, consigliere Costantino Toniolo, nel testo che segue:

Signor Presidente, colleghi consiglieri,

il Rendiconto generale è il più importante strumento di cui il Consiglio regionale dispone per conoscere e valutare l’attività svolta dall’esecutivo nei dodici mesi trascorsi.

L’impegno odierno dell’assemblea legislativa veneta deve quindi mirare a valorizzare le informazioni e i dati ivi contenuti, con il fine ultimo di migliorare la qualità delle iniziative legislative a suo tempo deliberate.

Come di consueto, esso comprende il Conto finanziario (a sua volta composto dal quadro generale riassuntivo, dal conto consuntivo dell’entrata e della spesa, dal quadro riassuntivo della gestione finanziaria), il Conto generale del patrimonio e la Relazione tecnico-contabile con annesse tabelle dimostrative. In appendice, tra l’altro, troviamo i dati consuntivi resi dal Tesoriere regionale e gli ultimi bilanci di esercizio delle società partecipate dalla Regione.

A quanto sopra si accompagna (conformemente a quanto prevede l’articolo 58 della legge di contabilità regionale, n. 39/2001) la “Relazione di analisi della gestione dell’esercizio 2012”, che illustra le attività e i risultati delle politiche regionali di settore, nonché il significato economico e finanziario delle risultanze annuali della gestione dell’entrata e della spesa: i suoi contenuti, affinati di anno in anno alla luce delle esigenze informative esposte dalla parte politica alle strutture operative, possono aiutarci a controllare e indirizzare l’attività dell’esecutivo. Ad essa è “agganciato” un ulteriore ed utile strumento di rendicontazione, attraverso il quale è possibile conoscere i pagamenti effettuati dalla Regione in ognuna delle sette province, distinti per natura economica, destinatari, ambiti d’intervento e zone altimetriche.

Queste le poste finali evidenziate dal rendiconto dell’esercizio 2012:

-   i residui attivi e passivi sono determinati rispettivamente in 9.573,6 milioni (erano 9.726,6 al 31/12/2011) e in 11.461,2 milioni (erano 11.704,9);
-   il fondo cassa risulta pari a 1.173,5 milioni (erano 1.138,6 l’anno precedente);
-   il saldo finanziario, determinato sommando i residui attivi con il fondo cassa e sottraendo i residui passivi, è negativo per 714 milioni (era pure negativo per 840 milioni al 31 dicembre 2011).

Alla formazione di tale saldo ha concorso l’eliminazione di somme relative a spese finanziate con entrate di fonte statale e/o comunitaria (a destinazione vincolata, quindi) già riscosse e/o accertate; tali somme, proprio a motivo del suddetto vincolo, verranno trasferite alla competenza dell’esercizio 2013 attraverso il disegno di legge di assestamento del bilancio che la Giunta regionale delibererà nelle prossime settimane.

Nel frattempo, va comunque annotato che la gestione dell’esercizio 2012 ha consentito di ridurre per circa 126 milioni il negativo risultato di amministrazione con cui si era chiuso l’esercizio precedente.

Le ragioni del verificarsi, in questi ultimi anni, di un saldo negativo, sono in gran parte riconducibili alle politiche propulsive della spesa adottate dalla Regione nel decennio trascorso, anche ricorrendo alla creazione di importanti deficit di bilancio in sede previsionale, da coprirsi mediante ricorso all’indebitamento. Se tali politiche si sono rivelate utili come spinta per lo sviluppo del territorio, è altrettanto chiaro che il bilancio regionale è stato sottoposto ad un notevole “stress” dal punto di vista contabile e finanziario. Tutto ciò è sempre avvenuto entro limiti normativi e “controllabili”, ma occorreva sospendere tale politica di “deficit spending”, al fine di ridurre la spesa corrente e consentire la creazione di margini necessari per coprire spese d’investimento indispensabili a favorire la crescita.

In questa direzione si sono mossi gli ultimi tre bilanci di previsione, che hanno ridotto drasticamente il ricorso all’indebitamento quale forma straordinaria di copertura delle spese per investimenti: i risultati si sono riscontrati già a consuntivo 2011, oltre che nel 2012, anno in cui si è registrato - oltre che un saldo della gestione dei residui positivo per 88,8 milioni - un saldo positivo nella gestione di competenza (+ 37 milioni), a dimostrazione di un ritrovato equilibrio nella stessa, seppur indotto in parte dai vincoli sempre più stringenti imposti dal Patto di Stabilità.

Segnalo altri risultati positivi:

-   l’indebitamento con oneri a carico della Regione si è ridotto: lo stock passa infatti da 1.281,7 milioni nel 2011 a 1.227,8 milioni nel 2012; prosegue quindi il trend iniziato già qualche anno fa, basti pensare che nel 2008 lo stock sfiorava i 1.400 milioni;
-   la massa dei residui passivi afferenti all’area del Patto di Stabilità parimenti si riduce, passando da 3.265 a 2.806 milioni.

Va annotato inoltre che la Corte dei Conti (in particolare, la sezione regionale di controllo di Venezia) ha deliberato il 25 settembre scorso la parifica del Rendiconto generale 2012: si tratta di un istituto tipico dell’ordinamento dello Stato e di alcune regioni a statuto speciale, introdotto dal decreto legge 174/2012 (convertito con legge 213/2012).

Nel disciplinare le forme di partecipazione della Corte al controllo sulla gestione finanziaria delle regioni, il decreto prevede che i bilanci preventivi e i rendiconti di regioni ed enti componenti il SSN siano esaminati dalle sezioni regionali di controllo, al fine di verificare: il rispetto degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno e del vincolo costituzionale in materia di indebitamento (articolo 119, comma 6); la sostenibilità dell’indebitamento; l’assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari. Inoltre, come detto, la novità rappresentata dalla parifica, alla cui decisione “è allegata una relazione nella quale la Corte formula le sue osservazioni in merito alla legittimità e alla regolarità della gestione e propone le misure di correzione e gli interventi di riforma che ritiene necessari al fine, in particolare, di assicurare l’equilibrio del bilancio e di migliorare l’efficacia e l’efficienza della spesa”.

Dalla lettura della relazione accompagnatoria emerge un giudizio lusinghiero sulla gestione dei dodici mesi trascorsi, da molti punti di vista, pur con alcuni appunti sul fronte degli oneri finanziari derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati, stipulati nel 2006. Va pur detto che, successivamente a tale esercizio, non sono stati stipulati contratti analoghi, né sono stati ristrutturati quelli in essere: ogni approfondimento in merito è peraltro contenuto in apposita nota informativa allegata al Rendiconto conformemente a quanto previsto dal decreto legge n. 112/2008 (articolo 62, comma 8).

Nel rimandare, per ulteriori informazioni e ragguagli sulla gestione finanziaria e patrimoniale dell’esercizio 2012, al corposo “fascicolo” e alla citata Relazione di analisi della gestione, mi aggancio - condividendola appieno - ad una delle considerazioni conclusive espresse dalla Corte dei Conti nell’ambito del citato giudizio di parifica.

Si attesta la “centralità del principio della programmazione, non solo per il rilievo normativo attribuito dallo Statuto e dalla legge di contabilità regionale ma anche per l’utilità che lo stesso, in concreto, riveste in un periodo caratterizzato da una significativa contrazione delle risorse finanziarie”; ciò detto, la Corte auspica che il Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) per l’esercizio 2014 - ovvero il principale strumento di programmazione finanziaria previsto dalla legge regionale 35/2001, che a breve la Prima Commissione licenzierà per l’aula - funga da “guida” riguardo al prossimo ciclo di bilancio 2014; il Consiglio, da parte sua, dovrà “esaminarlo ed approvarlo puntualmente in ogni esercizio finanziario. Ciò per consentire che la manovra di bilancio risulti definita all’interno della cornice programmatoria”.

Aggiungo che tale auspicio deve spingere l’assemblea legislativa veneta a valutare l’estrema importanza del ciclo integrato di pianificazione, bilancio e controllo, restituendo la dovuta importanza, oltre che al DPEF, anche al Rendiconto.

Quest’ultimo andrebbe, per così dire, collegato a sistema con il bilancio di previsione, ponendo a raffronto i flussi finanziari effettivi con quelli previsti, per verificare se i vincoli posti dal legislativo all’esecutivo - non solo con l’approvazione del suddetto bilancio ma anche con le numerose variazioni apportate in corso d’anno - sono stati rispettati.

Ciò dovrebbe rappresentare una priorità, a maggior ragione nell’attuale, pesante, congiuntura e alla luce dei vincoli finanziari calati dal centro, oramai da diversi anni a questa parte, a tutte le autonomie territoriali.

La Prima Commissione consiliare, nella seduta di martedì 15 ottobre 2013, ha concluso i propri lavori in ordine al progetto di legge approvandolo a maggioranza. Hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari LV-LN-P, PDL, hanno espresso voto contrario i rappresentanti dei gruppi consiliari PDV e Federazione della Sinistra veneta-PRC. 

4.     Struttura di riferimento

Direzione ragioneria

 

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