Il presente elaborato ha carattere meramente informativo, per cui è sprovvisto di qualsiasi valenza vincolante o di carattere interpretativo. Pertanto, si declina ogni responsabilità conseguente a eventuali errori od omissioni.
- La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Roberto Ciambetti, ha adottato il disegno di legge con deliberazione 25 giugno 2012, n. 12/ddl;
- Relazione della Prima Commissione consiliare, relatore il Presidente della stessa, consigliere Costantino Toniolo, nel testo che segue:
i progetti di legge relativi al Rendiconto 2011 e all’assestamento del bilancio di previsione 2012 sono strettamente legati tra loro essendo il secondo, per così dire, alimentato dal primo; conseguentemente, come peraltro avviene da diversi anni, la mia relazione sarà unica per
entrambi.
Il quadro di finanza pubblica è caratterizzato, come noto, dalle manovre governative di correzione dell’indebitamento netto tendenziale delle amministrazioni pubbliche, da condurre al pareggio nel 2013, come concordato con l’Unione Europea. In particolare, il decreto legge 95/2012 (c.d. spending review, convertito in legge 135/2012) ha introdotto norme volte a razionalizzare la spesa delle amministrazioni pubbliche; le Regioni a Statuto Ordinario, in particolare, nell’esercizio corrente hanno visto ulteriormente ridotti i trasferimenti per 700 milioni di euro (mln, d’ora innanzi; per la Regione Veneto la riduzione ammonta a 54 mln), e conseguentemente ridotto il limite di spesa previsto dal Patto di Stabilità 2012; a ciò va associata un’ulteriore decurtazione della spesa sanitaria per complessivi 900 mln (circa 70 mln per la Regione Veneto). Ulteriori modifiche al Patto sono previste dal disegno di legge di stabilità 2013.
Tuttavia, il tavolo di monitoraggio ministeriale sulla spesa sanitaria e le verifiche sul Patto di Stabilità sono stati sempre superati con esito positivo, in quanto la politica economica e finanziaria della nostra Regione si è contraddistinta per rigore e virtuosità.
L’Assestamento, come sappiamo, deve principalmente assicurare l’equilibrio finanziario della gestione in corso, alla luce delle risultanze contabili definitive relative all’esercizio precedente. Si procede quindi all’iscrizione dei valori definitivi relativi all’ammontare dei residui attivi e passivi, della giacenza di cassa e del saldo finanziario positivo o negativo, che risultano dalla chiusura dell’esercizio precedente.
Oltre a tale aspetto, prettamente tecnico, con l’Assestamento si possono autorizzare variazioni negli stanziamenti di entrata e di spesa ritenute opportune in relazione all’andamento delle politiche regionali; può trattarsi solamente di operazioni compensative tra stanziamenti già allocati a bilancio: ciò significa che non è possibile dar vita a nuove linee di spesa, in quanto la legge di assestamento non può rappresentare, come avveniva in vigenza del precedente ordinamento contabile, una "manovra" di bilancio di metà anno. Inoltre si possono autorizzare nuove operazioni di indebitamento solo se, in corrispondenza della chiusura dell’esercizio precedente, si determina un disavanzo che va necessariamente coperto per assicurare il mantenimento degli equilibri di bilancio.
Il progetto di legge di assestamento per l’esercizio 2012 provvede poi, tramite l’articolo 5, a novellare la legge regionale di contabilità (legge regionale n. 39/2001), dovendo necessariamente recepire l’articolo 8 della legge di stabilità 2012 (legge n. 183/2011) in materia di debito pubblico degli enti territoriali; tale disposizione ha ridotto dal 25 per cento al 20 per cento la percentuale dell’ammontare complessivo delle entrate tributarie non vincolate su cui calcolare il limite massimo dell’indebitamento autorizzato. Il precedente limite resta fermo limitatamente agli impegni assunti al 14/11/2011 per spese d’investimento, derivanti da obbligazioni giuridicamente perfezionate e risultanti da apposito prospetto che risulta allegato al progetto di legge oggi in esame.
Un breve cenno, ora, alle poste finali evidenziate dal pdl di rendiconto dell’esercizio 2011:
- Il progetto di legge è stato assegnato alla Prima commissione consiliare;
- La Prima commissione consiliare ha espresso parere sul progetto di legge in data 8 novembre 2012;
- Il Consiglio regionale, su relazione della Terza commissione consiliare, consigliere Costantino Toniolo, e su relazione di minoranza della Terza commissione consiliare, consigliere Piero Ruzzante, ha esaminato e approvato il progetto di legge con deliberazione legislativa 15 novembre 2012, n. 40.
2. Relazione al Consiglio regionale
- i residui attivi e passivi sono determinati rispettivamente in 9.726,6 e 11.704,9 mln;
- il fondo cassa risulta pari a 1.138,6 mln;
- il saldo finanziario, determinato sommando i residui attivi con il fondo cassa e sottraendo i residui passivi, è negativo per 840 mln;
- l’ammontare definitivo delle spese a destinazione vincolata da reiscrivere nel bilancio ammonta a 1.576,9 mln.
Il disavanzo complessivo ereditato dal 2011 ammonta quindi a 2.416,9 mln e va obbligatoriamente coperto.
Ne deriva che con l’applicazione al bilancio corrente di tali poste l’autorizzazione alla contrazione di prestiti, prevista dall’art. 5 della legge regionale n. 14/2012 (legge di bilancio 2012) in 1.657,9 mln, viene aumentata dall’articolo 4 del pdl di assestamento 2012 di ulteriori 789 mln venendo quindi fissata in complessivi 2.446,9 mln. (ovvero i 2.416,9 mln di cui sopra più i 30 mln autorizzati ad inizio anno per finanziare spese d’investimento).
In tal modo si è vicini ad esaurire la capacità teorica massima di indebitamento, così come rideterminata dalla citata legge n. 183/2011, che viene recepita, come detto, dall’articolo 5 del pdl di assestamento che novella l’articolo 25 della legge regionale n. 39/2001.
Ricordando che le reiscrizioni vincolate riguardano risorse statali, risorse comunitarie con vincolo di destinazione o risorse regionali reiscrivibili per esplicita disposizione di legge, elenco quelle quantitativamente più significative:
- 296,1 mln per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna;
- 204,4 mln per l’istruzione e la formazione;
- 155,1 mln per gli interventi per le abitazioni;
- 95,1 mln per la mobilità regionale.
La legge di assestamento 2012 interviene su alcune importanti poste di entrata, provvedendo ad assestarne sia in aumento che in diminuzione le dotazioni di competenza inizialmente previste dal bilancio 2012.
Mi riferisco al mancato introito da alienazione del patrimonio immobiliare (ex art. 16 della legge regionale n. 7/2011) per 79 mln, che vengono destinati al finanziamento del trasporto pubblico locale e della formazione professionale, nonché al sostegno dei servizi sociali e delle iniziative a favore dei minori. Inoltre, quale effetto collaterale del drastico calo dei consumi conseguente alla crisi economica, sono state ribassate le stime dei gettiti derivanti dalle accise sulla benzina (13 mln in meno) e sul gasolio per autotrazione (2 mln in meno),
Occorre al contempo rilevare che l’attività di lotta all’evasione fiscale, potenziata anche grazie agli interventi normativi introdotti con le leggi finanziarie regionali degli ultimi due anni, sta superando le aspettative e consente di alzare le previsioni di entrata relative alle attività di accertamento e/o riscossione coattiva dell’addizionale irpef (più 4,1 mln), dell’irap (più 23,4 mln) e della tassa automobilistica regionale (quasi 44 mln). Questi nuovi introiti, assieme al favorevole andamento dei tassi d’interesse, che si tradurrà in risparmi per quasi 38 mln, consentono alla Regione del Veneto di far fronte alle riduzioni nelle previsioni di entrata prima citate e di conseguire un ulteriore margine di circa 15 mln da destinare a favore delle politiche regionali.
Tra le variazioni di spesa operate con l’assestamento, le principali sono di seguito elencate:
- 4,6 mln per la difesa idrogeologica;
- circa 3,5 mln per il trasporto pubblico locale ferroviario
- 2 mln per il trasporto pubblico automobilistico e lagunare;
- 1,5 mln per la promozione del turismo veneto;
- 1 mln a favore del settore primario per far fronte ai danni causati dalla siccità;
- 0,5 mln per il sistema culturale veneto, di cui 0,4 per le Fondazioni "Arena di Verona" e "La Fenice" di Venezia.
Infine, l’Assestamento contempla anche variazioni compensative residuali tra funzioni obiettivo diverse, che la normativa contabile prevede possano essere effettuate solo con legge.
La Prima commissione consiliare, nella seduta di giovedì 8 novembre 2012, effettuate le consultazioni generali il 30 ottobre 2012 e acquisiti i pareri delle altre Commissioni consiliari, ha concluso i propri lavori in ordine ai due progetti di legge approvandoli a maggioranza.
Sul PDL 280 relativo al "Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2011" hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari LV-LN-P e PDL, hanno espresso voto contrario i rappresentanti dei gruppi consiliari PDV, Federazione della Sinistra veneta-PRC, Misto, si sono astenuti i rappresentanti dei gruppi consiliari IDV, Unione Nordest.
Sul PDL 309 relativo all’ "Assestamento del bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2012" hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari LV-LN-P e PDL, hanno espresso voto contrario i rappresentanti dei gruppi consiliari PDV, UDC, IDV, Federazione della Sinistra veneta-PRC, Misto, si è astenuto il rappresentante del gruppo consiliare Unione Nordest.";
- Relazione di minoranza della Prima Commissione consiliare, relatore il Vicepresidente della stessa consigliere Piero Ruzzante, nel testo che segue:
"Signor Presidente, colleghi consiglieri,
nella relazione di minoranza sul bilancio e la legge finanziaria per il 2012 avevo esordito stigmatizzando l’inefficienza politico-amministrativa della Giunta Zaia, che ci aveva riportato indietro nel tempo di ben 34 anni, ricorrendo all’esercizio provvisorio per la prima volta dal lontano 1978! Certamente si doveva fare i conti con l’incertezza del quadro economico finanziario nazionale. Ma il medesimo quadro, per quanto problematico, non aveva impedito alle altre Regioni di rispettare i tempi. A far compagnia al Veneto negli ultimi giorni del 2011 era restata solamente la Regione Molise. Ma dopo qualche giorno anche il Molise ci aveva lasciati soli, approvando a gennaio 2012 finanziaria e bilancio.
Nella relazione poc’anzi ricordata, avevo anche sottolineato le scadenze fissate dal nuovo Statuto regionale: presentazione del bilancio in Consiglio entro il 31 ottobre e approvazione entro il 31 dicembre. Entro il 30 aprile di ogni anno il Consiglio deve (poter) approvare il rendiconto generale dell’anno finanziario precedente. Poi l’eventuale assestamento di bilancio, che è normale discutere a giugno-luglio, e comunque deve essere approvato entro il 30 settembre (art. 56, comma 7). Concludevo dicendo: "Ci auguriamo che queste norme, volte a garantire efficienza al sistema Veneto, non vengano disattese già nei prossimi mesi." Ciò che è puntualmente accaduto: iniziamo infatti a discutere il rendiconto 2011 e l’assestamento di bilancio 2012 il 14 novembre 2012. Data di molto successiva non solo a quelle previste dal nuovo Statuto, ma anche dalla vigente legge regionale di contabilità (l.r. n. 39/2001) che agli articoli 21 e 53 stabilisce come scadenza per l’approvazione del rendiconto e dell’assestamento il 30 giugno. Spiace evidenziare che anche in questa occasione siamo in lotta a livello nazionale per la "maglia nera". Se è ormai scontato per il Veneto arrivare con grande ritardo rispetto a Emilia-Romagna, Lombardia, Umbria e Toscana, qualche motivo in più per riflettere ci viene da Lazio, Calabria e Puglia, dove l’assestamento di bilancio 2012 è legge regionale già dal mese di luglio. Qualche giorno più tardi, ai primi di agosto, avevano la loro legge anche Liguria, Campania e Basilicata. Ancora una volta restava in compagnia del Veneto il solito Molise, che però ci ha lasciati approvando l’assestamento in Aula ad ottobre. Presidente Zaia, ha ancora coraggio di dire "Prima il Veneto"?
Ma i ritardi nell’iter di approvazione non sono le uniche analogie tra bilancio e assestamento di bilancio. Altre anomalie li accomunano. Il bilancio di previsione per il 2012 conteneva tra le voci in entrata 79 milioni di euro che sarebbero dovuti derivare dalle alienazioni patrimoniali. L’azzardo era sembrato a molti di noi tanto evidente quanto pericoloso: si scommetteva sulle vendite in un momento di grave crisi del mercato immobiliare, rendendo velleitaria e incerta la copertura finanziaria di essenziali servizi alla persona, come il trasporto pubblico locale, la formazione professionale, i servizi sociali. È incontestabile che senza quella posta di bilancio "fasulla" avremmo fatto altre scelte. Oggi sappiamo che non eravamo profeti di sventura, ma semplicemente realisti, quando dicevamo che quelle previsioni dell’entrata, se non costituivano tecnicamente un "falso" in bilancio, producevano nei fatti un bilancio falsato! Agli effetti delle due aste andate deserte si aggiungono le minori entrate per 15 milioni di euro derivanti dalle accise sulla benzina e sul gasolio per autotrazione: complessivamente 94 milioni di euro in meno, a fronte di un recupero di tasse evase stimato attualmente in 71,5 milioni di euro. Fortunatamente, il favorevole andamento dei tassi d’interesse si tradurrà in risparmi stimati in quasi 38 milioni di euro, consentendo di appianare il buco nella previsione dell’entrata, con un ulteriore margine di circa 15 milioni da destinare alle politiche regionali: è questa, al netto delle operazioni tecniche, la "manovra" di assestamento che oggi verrà discussa dal Consiglio regionale. Ma a ben guardare il vero assestamento, o la maggior parte di esso, non è stato sottoposto al voto dell’Aula. Infatti, dall’approvazione del bilancio ad ora, l’importo complessivo delle variazioni di bilancio operate dalla Giunta regionale ammonta a 67,4 milioni di euro. Se anche togliamo le variazioni conseguenti all’approvazione di nuove leggi regionali (circa 15 milioni di euro) e movimentazioni tecniche di varia natura (circa 32 milioni di euro), restano oltre 20 milioni di euro di spostamenti "discrezionali". Per la verità, anche le variazioni tecniche occultano talvolta precise e pregresse responsabilità politiche, come nel caso del capitolo 101309 "Flussi differenziali conseguenti alla stipulazione di strumenti finanziari derivati", dove nel corso dell’anno gli oneri sono aumentati del 44%, passando da 5.978.748,23 a 8.606.716,11 euro. Complessivamente, dal 2009 al 2012, gli azzardi sui cosiddetti derivati ci sono già costati oltre 31 milioni di euro. E certamente non sono stati gli unici errori commessi, se nel bilancio 2012 si riscontra un’impennata vertiginosa delle spese di difesa legale per oneri a seguito di sentenze, ovvero cause perse: l’aumento in un solo anno è stato di 17 milioni di euro!
In tema di indebitamento, attraverso l’articolo 5 del progetto di legge di assestamento per l’esercizio 2012 si provvede al recepimento dell’articolo 8 della legge n. 183/2011 (Legge di stabilità 2012) che ha ridotto dal 25% al 20% la percentuale dell’ammontare complessivo delle entrate tributarie non vincolate su cui calcolare il limite massimo dell’indebitamento autorizzato. Ma se la capacità d’indebitamento della Regione Veneto è pressoché esaurita, ricordiamo ancora una volta le responsabilità della precedente Giunta, così come della Giunta attuale, che rinunciando all’applicazione dell’addizionale irpef sui redditi elevati ha sottratto al bilancio decine di milioni di euro disponibili per la spesa corrente e centinaia di milioni di euro per gli investimenti.
Tuttavia, le forze politiche di minoranza, pur nelle ristrettezze del quadro delineato, non intendono rinunciare alla possibilità di migliorare questa manovra di assestamento, in continuità e coerenza con quanto richiesto in sede di approvazione del bilancio di previsione per il 2012. Avevamo lungamente insistito sulla sofferenza del sistema di trasporto pubblico locale, a fronte di un aumento dell’utenza e di maggiori costi determinati soprattutto dal forte rincaro dei carburanti e delle assicurazioni. Giudichiamo del tutto insufficiente l’incremento di 2 milioni di euro per i servizi minimi automobilistici e lagunari, proposto dalla Giunta in assestamento. Avevamo parimenti denunciato lo smantellamento del fondo sociale, che ha privato di sostegno le persone in condizioni di povertà estrema e senza fissa dimora, le vittime della tratta, le persone con disabilità. Su tutte queste partite interverremo con emendamenti puntuali. Per quanto riguarda istruzione e formazione, rinnoviamo la richiesta di stanziamenti da destinare agli interventi infrastrutturali per l’istruzione, per la manutenzione e messa in sicurezza delle nostre scuole. In materia di tutela idrogeologica, gli eventi meteorologici di questi giorni hanno dimostrato ancora una volta la fragilità del territorio e la necessità di interventi in larga parte ancora da realizzare. Abbiamo anche presentato un emendamento per rimpolpare il capitolo di bilancio dedicato agli indennizzi dei danni da allagamento. Infine, ci auguriamo che la Giunta regionale e i consiglieri di Lega Nord e PDL approvino l’incremento di risorse proposto dalla minoranza per il diritto alla studio (borse di studio) e la formazione professionale, dimostrando di avere a cuore quanto noi il futuro dei nostri giovani.".
3. Struttura di riferimento
Direzione ragioneria e tributi