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Bur n. 74 del 21 agosto 2007


LEGGE REGIONALE  n. 27 del 16 agosto 2007

Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2006.

Il Consiglio regionale ha approvato
Il Presidente della Giunta regionale
promulga

la seguente legge regionale:

Art. 1

Salvaguardia impegni e pagamenti.

       1.    Sono confermati gli impegni ed i pagamenti registrati in contabilità a carico dell’esercizio finanziario 2006 fino all’8 febbraio 2006, data di esecutività della legge regionale 3 febbraio 2006, n. 3 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2006 e pluriennale 2006-2008”, pubblicata nel BUR n. 14 del 7 febbraio 2006, assunti entro i limiti autorizzativi degli stanziamenti di competenza e di cassa dei pertinenti capitoli iscritti nello stato di previsione della spesa del medesimo bilancio di previsione.

Art. 2

 Variazioni di bilancio

       1.    Sono approvate le variazioni di cassa per l’importo di euro 7.278,71 ciascuna, apportate in aumento al capitolo n. 3426 (upb U0011) “Spese per le attività di informazione della giunta regionale (legge regionale 10 gennaio 1984, n. 5)” ed in riduzione al capitolo n. 80030 (upb U0189) “Fondo di riserva di cassa (articolo 19, legge regionale 29 novembre 2001, n. 39)” dello stato di previsione della Spesa del Bilancio per l’esercizio 2006.

Art. 3

 Modifica termine mantenimento residui passivi

       1.    In deroga a quanto stabilito dall’articolo 51 – comma 2, lettera a), della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”, con riferimento ai termini di mantenimento in bilancio dei residui passivi per le spese correnti, a decorrere dall’esercizio finanziario 2006 i residui passivi accertati al capitolo di spesa n. 100083 (upb U0194) ”Restituzione dell’eccedenza di gettito totale IRAP e Addizionale regionale all’IRPEF registrato a consuntivo rispetto alla previsioni (articolo 13, comma 4 decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56)”, rimangono iscritti in bilancio fino alla conclusione dei relativi procedimenti di recupero da parte dello Stato.

Art. 4

 Conto del bilancio

       1.    È approvato il Conto del bilancio della Regione Veneto per l'esercizio finanziario 2006, di cui all'articolo 54 - comma 1 - della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39, allegato alla presente legge, secondo le risultanze indicate negli articoli seguenti.

Art. 5

 Entrate di competenza dell'esercizio 2006

       1.    Le Entrate derivanti da:

-      entrate tributarie;

-      contributi e trasferimenti di parte corrente dell’Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti;

-      entrate extra tributarie;

-      alienazioni, trasformazione di capitale, riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale;

-      mutui, prestiti o altre operazioni creditizie;

-      contabilità speciali;

accertate nell'esercizio finanziario 2006 per la competenza propria dell'esercizio stesso, risultano:

complessivamente stabilite in

17.283.490.029,78

delle quali sono state riscosse per

12.624.097.140,91

e sono rimaste da riscuotere per

4.659.392.888,87

Art. 6

 Spese di competenza dell'esercizio 2006

       1.    Le spese per:

-      gli organi istituzionali, le relazioni istituzionali, la solidarietà internazionale, la sicurezza e l’ordine pubblico, le risorse umane e strumentali;

-      l’agricoltura e lo sviluppo rurale;

-      lo sviluppo del sistema produttivo e delle piccole e medie imprese, il lavoro, l’energia, il commercio, il turismo;

-      gli interventi per le abitazioni;

-      la tutela del territorio, le politiche per l’ecologia, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, il ciclo integrato delle acque, la protezione civile, la mobilità regionale;

-      l’edilizia speciale pubblica, la tutela della salute, gli interventi sociali;

-      la cultura, l’istruzione e la formazione, lo sport ed il tempo libero;

-      i fondi indistinti, rimborsi e partite compensative dell’entrata, gli oneri finanziari e le partite di giro;

impegnate nell'esercizio 2006 per la competenza propria dell'esercizio stesso, risultano:

complessivamente stabilite in

17.455.387.324,29

delle quali sono state pagate per

12.005.374.557,98

e sono rimaste da pagare per

5.450.012.766,31

Art. 7

 Residui attivi dell'esercizio 2005 e precedenti

       1.    I residui attivi provenienti dagli esercizi 2005 e precedenti e riportati a nuovo nell’esercizio 2006:

risultavano determinati in

12.190.251.967,43

dei quali nell'esercizio 2006 sono stati riscossi per

5.492.380.969,03

sono stati complessivamente riaccertati in meno per

227.106.659,89

e sono rimasti da riscuotere al 31 dicembre 2006 per

6.470.764.338,51

Art. 8

 Residui passivi dell'esercizio 2005 e precedenti

       1.    I residui passivi provenienti dagli esercizi 2005 e precedenti e riportati a nuovo nell’esercizio 2006:

risultavano determinati in

12.248.074.365,01

dei quali nell'esercizio 2006 sono stati pagati per

6.174.450.781,47

sono stati complessivamente riaccertati in meno per

94.594.754,68

e sono rimasti da pagare al 31 dicembre 2006 per

5.979.028.828,86

Art. 9

 Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2006

       1.    I residui attivi, alla chiusura dell'esercizio finanziario 2006, risultano complessivamente stabiliti nelle seguenti somme:

- somme rimaste da riscuotere sulle entrate accertate per la competenza propria dell'esercizio 2006 (articolo 5)

4.659.392.888,87

- somme rimaste da riscuotere sui residui degli esercizi precedenti (articolo 7)

6.470.764.338,51

Totale residui attivi al 31 dicembre 2006

11.130.157.227,38

Art. 10

Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2006

       1.    I residui passivi, alla chiusura dell'esercizio finanziario 2006, risultano complessivamente stabiliti nelle seguenti somme:

- somme rimaste da pagare sulle spese impegnate per la competenza propria dell'esercizio 2006 (articolo 6)

5.450.012.766,31

- somme rimaste da pagare sui residui degli esercizi precedenti (articolo 8)

5.979.028.828,86

Totale residui passivi al 31 dicembre 2006

11.429.041.595,17

Art. 11

 Situazione di cassa

       1.    La situazione di cassa dell'esercizio 2006 è determinata come segue:

Fondo di cassa al 31 dicembre 2005

696.004.636,48

Riscossioni dell'esercizio 2006:

- in conto residui

5.492.380.969,03

- in conto competenza

12.624.097.140,91

18.116.478.109,94

sommano

18.812.482.746,42

Pagamenti dell'esercizio 2006:

- in conto residui

6.174.450.781,47

- in conto competenza

12.005.374.557,98

18.179.825.339,45

Fondo di cassa al 31.12.2006

632.657.406,97

Art. 12

 Situazione amministrativa

       1.    È accertato nella somma di euro 333.773.039,18 il saldo finanziario positivo alla fine dell'esercizio 2006, come risulta dalla seguente situazione amministrativa:

ATTIVO

Saldo finanziario positivo accertato alla chiusura dell'esercizio 2005

638.182.238,90

Entrate accertate nell'esercizio 2006

17.283.490.029,78

Diminuzione dei residui attivi provenienti dall'esercizio 2005 e precedenti:

- accertati al 1 gennaio 2006

12.190.251.967,43

- accertati al 31 dicembre 2006

11.963.145.307,54

- 227.106.659,89

TOTALE DELL’ATTIVO

17.694.565.608,79

PASSIVO

Spese impegnate nell'esercizio 2006

17.455.387.324,29

Diminuzione residui passivi provenienti dall'esercizio 2005 e precedenti:

- accertati al 1 gennaio 2006

12.248.074.365,01

- accertati al 31 dicembre 2006

12.153.479.610,33

- 94.594.754,68

TOTALE DEL PASSIVO

17.360.792.569,61

Saldo finanziario positivo dell’esercizio 2006

333.773.039,18

TOTALE A PAREGGIO DELL’ATTIVO

17.694.565.608,79

Art. 13

 Conto patrimoniale

       1.    È approvato il conto generale del patrimonio per l'esercizio finanziario 2006 di cui all'articolo 54, comma 2, della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39, allegato alla presente legge.

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione veneta. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione veneta.

Venezia, 16 agosto 2007

Galan


INDICE

Art. 1 - Salvaguardia impegni e pagamenti

Art. 2 - Variazioni di bilancio

Art. 3 - Modifica termine mantenimento residui passivi

Art. 4 - Conto del bilancio

Art. 5 - Entrate di competenza dell'esercizio 2006

Art. 6 - Spese di competenza dell'esercizio 2006

Art. 7 - Residui attivi dell'esercizio 2005 e precedenti

Art. 8 - Residui passivi dell'esercizio 2005 e precedenti

Art. 9 - Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2006

Art. 10 - Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2006

Art. 11 - Situazione di cassa

Art. 12 - Situazione amministrativa

Art. 13 - Conto patrimoniale

(Gli allegati relativi alla presente legge saranno pubblicati in un successivo apposito supplemento al Bollettino ufficiale, ndr)

Dati informativi concernenti la legge regionale 16 agosto 2007, n.  27    

 

            Il presente elaborato ha carattere meramente informativo, per cui è sprovvisto di qualsiasi valenza vincolante o di carattere interpretativo. Pertanto, si declina ogni responsabilità conseguente a eventuali errori od omissioni.

Per comodità del lettore sono qui di seguito pubblicati a cura del direttore:

 

1 -   Procedimento di formazione

2 -   Relazione al Consiglio regionale

3 -   Struttura di riferimento

 

 

1. Procedimento di formazione

- La Giunta regionale , su proposta dell'Assessore Marialuisa Coppola, ha adottato il disegno di legge con deliberazione 26 giugno 2007, n. 9/ddl;

- Il disegno di legge è stato presentato al Consiglio regionale in data 28 giugno 2007, dove ha acquisito il n. 247 del registro dei progetti di legge;

- Il progetto di legge è stato assegnato alla 1° commissione consiliare;

- La 1° commissione consiliare ha completato l’esame del progetto di legge in data 24 luglio 2007;

- Il Consiglio regionale, su relazione del consigliere Raffaele Grazia, ha esaminato e approvato il progetto di legge con deliberazione legislativa 31 luglio 2007, n.9034.

 

2. Relazione al Consiglio regionale

Signor Presidente, colleghi consiglieri,

            la relazione che sto per esporre, così come avviene già da qualche anno, riguarderà abbinatamente i due progetti di legge, alla luce degli stretti legami che tra essi intercorrono.

            L’ordinamento contabile regionale impernia le politiche di spesa sul bilancio di previsione, statuendo che l’unica legge finanziaria sia quella adottata in concomitanza del suddetto bilancio.

            L’assenza forzata di una legge finanziaria abbinata alla manovra di assestamento, oltrechè la nota scarsità di risorse degli ultimi esercizi, devono quindi stimolarci a leggere con maggior attenzione i risultati di chiusura del 2006, per valutare se le politiche inizialmente decise sono state attuate, apportando i benefici attesi alla società e ai cittadini governati.

            Qualsiasi amministrazione deve perseguire, quale fondamentale obiettivo di politica finanziaria, il mantenimento di un equilibrio di bilancio stabile e duraturo: il che richiede un notevole impegno, alla luce dei complessi rapporti finanziari fra Stato e Regioni e delle criticità che ne scaturiscono, che fanno da “cornice” alla manovra di assestamento del bilancio 2007.

            La finanza regionale è al centro di un processo di riforma del sistema di finanziamento che, nelle more dell’imminente emanazione della legge delega per l’attuazione del federalismo fiscale, deve ancora trovare una forma compiuta.

            Dall’attuazione del federalismo fiscale si attende:

-      la definizione di un assetto di finanziamento che colleghi maggiormente la dimensione dell’intervento pubblico regionale alla capacità di generare risorse fiscali ed assicuri maggior certezza e programmabilità delle politiche di bilancio;

-      la definizione di un nuovo quadro di riferimento del Patto di Stabilità Interno con caratteristiche di stabilità, coerenza, conformità ai parametri europei e rispetto dell’autonomia gestionale di Regioni ed Enti Locali: l’attuale configurazione del Patto risulta infatti penalizzante sull’autonomia di azione della Regione, non solo per come interviene sul complesso della spesa regionale extrasanitaria, ma anche per i limiti che pone alle ulteriori possibilità di sviluppo incoraggiate dai programmi di cofinanziamento comunitario.

            Dall’inizio del 2007 il confronto tra Governo e Regioni sull’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione si è riavviato, traendo spunto dalla bozza di linee guida per l’attuazione del federalismo fiscale presentata dal gruppo di lavoro presieduto dal prof. Giarda il 22 dicembre 2006 presso il Consiglio dei Ministri.

            Il dibattito non è tuttavia partito da zero: molti dei princìpi fondamentali per l’attuazione del federalismo fiscale sono già stati acquisiti e condivisi dalle Regioni con gli accordi dei Presidenti a Ravello (2003) e a Villa San Giovanni (2005) nonché con il Parere sul DPEF statale 2007-2011.

            Su queste basi le Regioni hanno redatto nel febbraio di quest’anno un documento programmatico che ha “ispirato” il Governo nel presentare la bozza di legge delega per l’attuazione del federalismo fiscale, trasmessa il 2 aprile alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Nel corso delle successive sedute, la Conferenza ha esaminato tale bozza, formulando le proposte emendative volte a rendere il documento più aderente alle attese delle Regioni.

            In questo dibattito la Giunta Regionale del Veneto è stata soggetto attivo, agendo sulla base del documento di indirizzi approvato da questo Consiglio in data 15 maggio 2007.

            Nella Conferenza dei Presidenti del 23 maggio scorso, infine, le Regioni hanno raggiunto un accordo unitario, provvedendo a consegnare al Governo la bozza di legge delega emendata, al cui interno sono stati recepiti i suddetti indirizzi tracciati dall’assemblea veneta.

            Tale accordo, tuttavia, non costituisce la soluzione auspicata dalla Regione Veneto, soprattutto in riferimento alla neocentralizzazione delle scelte pubbliche che può accompagnare la determinazione della garanzia di finanziamento statale delle funzioni essenziali di cui all’articolo 117, comma 2 lettera m), Cost., perchè potrebbe perpetuare - in assenza di incentivi e di forti misure di razionalizzazione e di recupero di efficienza nei servizi relativi alle funzioni essenziali - gli attuali livelli di inefficienza, a scapito delle Regioni maggiormente virtuose.

            In tale contesto, così complesso e articolato, dobbiamo lavorare per rendere il Rendiconto un “veicolo” di analisi e valutazioni finalizzate a migliorare la qualità delle iniziative legislative votate nella nostra Assemblea, nonché uno strumento di conoscenza e di giudizio sull'attività svolta dalla Giunta nell’arco dei dodici mesi trascorsi.

            A questo fine risulta, come sempre, utilissima la “Relazione di analisi della gestione 2006”, che accompagna il Rendiconto così come prevede l’articolo 58 della citata legge regionale n. 39/2001: i suoi contenuti, affinati di anno in anno tenendo conto delle esigenze informative esposte dalla parte politica alle strutture operative, possono aiutarci a controllare e indirizzare l’attività dell’esecutivo.

            Il documento in questione viene arricchito dalla trattazione di argomenti importanti ed attuali, tra cui cito in particolare quelli riguardanti le operazioni di ristrutturazione e gestione attiva del debito 2006, il patto di stabilità, gli equilibri di bilancio nonché l’interessante disamina, settore per settore, delle politiche di spesa attuate nel 2006 e, ultima ma non meno stimolante, l’analisi dei costi di funzionamento della macchina regionale.

            Conformemente a quanto previsto dalla normativa contabile, il rendiconto 2006 è articolato in due distinti documenti:

-      un Conto Finanziario “politico”, che quest’aula è chiamata a votare, articolato per unità previsionali di base e finalizzato a rappresentare la materia di bilancio in chiave di scelte e contenuti politici;

-      un corposo Conto Finanziario “tecnico/amministrativo”, allegato al precedente documento e articolato in capitoli di entrata e spesa per consentire una più dettagliata visione della gestione attuata dall’esecutivo sul piano amministrativo-contabile.

            Detto ciò, rilevo che la chiusura contabile della gestione 2006 trasferisce all’esercizio finanziario corrente il peso rappresentato da un disavanzo di amministrazione pari a 1.092,1 milioni di euro (d’ora innanzi abbreviati in ml), per il quale sussiste l’obbligo di copertura; l’articolo 21 della legge di contabilità prevede infatti che l’assestamento di bilancio – oltre a determinare con esattezza l’ammontare dei dati presunti di bilancio (residui attivi e passivi, giacenza di cassa, saldo finanziario positivo o negativo) – debba autorizzare una manovra di indebitamento, laddove la chiusura dell’esercizio precedente evidenzi la presenza di un saldo negativo.

            L’argomento va ovviamente approfondito, anche per evitarne un uso strumentale.

            La gestione dell’esercizio finanziario 2006 si è chiusa con un saldo finanziario positivo di 333,7 ml, che per maggior comodità sintetizziamo con il termine avanzo di amministrazione; esso è determinato dalla sommatoria algebrica di tre voci: il fondo finale di cassa (pari a 632,6 ml), i residui attivi (11.130,1 ml) e i residui passivi (11.429 ml).

            La riduzione dell’avanzo rispetto all’esercizio 2005 ammonta a 304,4 ml (passiamo infatti passati da circa 638,1 ml a 333,7 ml).

            Occorre precisare che tale risultato sconta un elemento straordinario e finanziariamente “pesante”: mi riferisco alla restituzione allo Stato, nel corso del 2006, delle eccedenze di gettito IRAP e addizionale regionale IRPEF, determinate a consuntivo con riferimento agli esercizi 2001-2002 e ammontanti a 198 ml.

            Anche nei dodici mesi trascorsi, comunque, registriamo il consolidarsi di due indici di buon funzionamento della “macchina” regionale, ovvero:

-      il mantenimento di un alto livello della capacità di impegno: questo indicatore, che da sempre fornisce importanti informazioni sull’efficacia dell’attività regionale, denota un progressivo trend di crescita negli ultimi anni, essendo aumentato di circa 8 punti percentuali dal 2003 (77 per cento) al 2006 (più dell’85 per cento).

La spesa d’investimento finanziata con risorse regionali, in particolare, ha registrato nel 2006 un livello elevato, attestandosi a 783 ml di effettivi impegni; sottolineo il forte impegno nel campo delle infrastrutture a favore della mobilità (177 ml), degli interventi nel settore sociale (54 ml) e della tutela della salute (46 ml), degli investimenti a favore del patrimonio edilizio (31 ml) e nel settore dell’edilizia residenziale (40 ml). Inoltre è in continua crescita l’azione regionale nel campo dell’istruzione e formazione (27 ml) e dello sport e tempo libero (15 ml) così come l’attenzione verso la sicurezza e l’ordine pubblico (6 ml).

-      la dinamica dell’indebitamento per il finanziamento di spese d’investimento: la rigorosa politica di controllo del grado di esposizione finanziaria attuata dalla Regione nel corso degli ultimi anni ha consentito da un lato, di garantire la crescita degli investimenti, dall’altro di contenere il ricorso all’indebitamento, senza pregiudicare il finanziamento delle altre politiche di spesa regionali. Ciò si è potuto fare in buona parte utilizzando oculatamente congrue dotazioni di cassa e consistenti avanzi riscontrabili nel periodo medesimo.

            Nel corso del 2006, tuttavia, ha cominciato a concretizzarsi la necessità di contrarre effettivamente l’indebitamento autorizzato in quanto i massicci impegni per investimenti registrati negli scorsi esercizi stanno oramai progressivamente entrando nella fase di liquidazione/pagamento: sono stati quindi contratti debiti per 500 ml, di cui 150 ml tramite mutuo e 350 ml mediante un’operazione internazionale di B.O.R.

            Prendo ora in esame le voci che, sommate algebricamente, determinano l’ammontare del suddetto avanzo.

            Il fondo cassa al 31 dicembre 2006 registra un decremento pari a 64 ml rispetto a un anno fa, motivato dalla ridotta capacità di realizzo dei crediti che passa da circa il 66 per cento dell’anno 2003 al 50,5 per cento del 2006; si registra tuttavia una ripresa se consideriamo che nel 2005 la percentuale di realizzo si attestava al 31,6 per cento (sempre al netto delle partite di giro).

            A fronte di tale andamento nella capacità di riscossione dei crediti, si registra, per contro, una capacità di pagamento della spesa rimasta sugli stessi livelli del 2003 (circa il 70 per cento).

            Il rallentamento degli incassi, a cui corrisponde un incremento nell’accumulo dei residui attivi, fa emergere come le entrate regionali rappresentino una variabile esogena, quindi non direttamente governabile dal sistema regionale. Quelle più importanti - compartecipazione all’IVA, IRAP, addizionale regionale all’IRPEF, trasferimenti statali - sono direttamente governate dal sistema centrale, per cui i trasferimenti di tali risorse risentono delle decisioni politiche e dell’attività amministrativa del governo nazionale.

            La spesa regionale, invece, è una variabile direttamente controllata dal governo regionale, ma pur sempre nell’ambito dei vincoli fissati dal Patto di stabilità.

            Per quanto concerne i residui, essi sono diminuiti rispetto all’anno precedente sia nella massa creditoria che in quella debitoria. Tralasciando le partite di giro, l’indice di accumulo dei residui attivi subisce una consistente riduzione passando da circa il 46 per cento del 2005 al -9 per cento del 2006 e registrando, quindi, un’accelerazione nella realizzazione dei crediti.

            Anche sul versante dei residui passivi l’indice di accumulo è sensibilmente migliorato, passando da circa il 12 per cento del 2005 a circa l’1,3 per cento del 2006: segnale, questo, di un’efficace azione amministrativa regionale.

            In relazione alla consistenza dei residui passivi perenti, che sono iscritti nel conto del patrimonio, segnalo infine che nel corso del 2006 si sono ridotti da 414 ml a 285,3 ml.

            Dicevo prima che la gestione dell’esercizio finanziario 2006 si chiude con un avanzo di 333,7 ml, a fronte del quale il provvedimento di assestamento del bilancio 2007 deve assicurare adeguata copertura:

-      alle effettive spese di natura vincolata - evidenziate dalle strutture regionali in corrispondenza del fatto che tali linee di spesa stanno arrivando progressivamente a maturazione in termini di impegni e di pagamenti - da riproporre necessariamente nel corrente esercizio finanziario, pari a circa 1.435,4 ml; trattasi quasi esclusivamente di spese non ancora o parzialmente utilizzate, la cui copertura è stata assicurata da assegnazioni statali e comunitarie già accertate, le più consistenti delle quali riguardano la salvaguardia di Venezia e della sua laguna (524 ml), la mobilità regionale (208 ml), la tutela del territorio (124 ml), l’istruzione e formazione (76 ml);

-      a situazioni di debito ancora pendenti (vale a dire i residui passivi perenti che, essendo fuoriusciti in passato dalla gestione finanziaria, sono rilevati solo sotto l’aspetto “patrimoniale”), pari a 100 ml.

            La manovra di assestamento autorizza, quindi, il ricorso all’indebitamento per l’importo differenziale di 1.092,1 ml (al netto di 9,4 ml già coperti con stanziamenti di bilancio), destinato alla copertura del disavanzo determinatosi, al fine di consentire il pareggio contabile del bilancio 2007.

            Il presente provvedimento contiene inoltre alcune variazioni compensative tra diverse linee di spesa per un importo complessivo di oltre 32 ml, necessitate dalle segnalazioni pervenute dalle strutture di gestione e così suddivise:

-      complessivi 27 ml per interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa e relative opere pubbliche;

-      2,5 ml per aiuti a favore del salvataggio e la ristrutturazione delle imprese agricole in difficoltà;

-      1,3 ml a favore dei piani di edilizia scolastica;

-      0,66 ml per interventi diretti alla promozione, diffusione e pratica dell’attività sportiva.

            Infine, recuperando disponibilità dai capitoli di spesa dedicati al pagamento degli oneri di ammortamento del debito, avendo opportrunamente scelto nel 2006 – a fronte del trend di crescita dei tassi d’interesse – di riconvertire a tasso fisso parte del debito, sono previsti movimenti compensativi per 19,56 ml, necessari alla copertura delle seguenti esigenze maturate nel corso del primo semestre:

-      3,5 ml per interventi di miglioramento della mobilità e sicurezza del sistema dei trasporti;

-      3 ml per investimenti immobiliari regionali;

-      0,2 ml per lo sviluppo dell’associazionismo artigiano;

-      6,88 ml per il finanziamento di funzioni conferite ad Avepa in sostituzione del mancato finanziamento statale da parte di AGEA;

-      0,78 ml per integrazione spese di funzionamento di Avepa;

-      0,3 ml per il sostegno dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali;

-      0,3 ml per la valorizzazione e realizzazione di aree naturali e parchi regionali;

-      2,8 ml per la copertura degli oneri derivanti dall’effettuazione dei servizi minimi automobilistici e lagunari;

-      1,8 ml per incrementare il fondo di riserva per le spese impreviste.

            La Prima Commissione consiliare nella seduta del 24 luglio 2007, acquisiti i pareri delle altre Commissioni consiliari, ha approvato i testi oggi al vostro esame a maggioranza.

            Su emtrambi i progetti di legge, hanno espresso voto favorevole i colleghi dei gruppi consiliari FI, AN, UDC, Veneto PPE, LV-LN-P, e voto contrario i colleghi dei gruppi consiliari L’Ulivo-PDV, Rifondazione Comunista, IDV.

3. Struttura di riferimento

Direzione ragioneria e tributi

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