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Bur n. 113 del 29 novembre 2005


LEGGE REGIONALE  n. 20 del 28 novembre 2005

Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2004.

Il Consiglio regionale ha approvato
Il Presidente della Giunta regionale

p r o m u l g a

la seguente legge regionale:

Art. 1

- Variazioni di bilancio.

1. Sono approvate le variazioni di cassa, apportate in aumento ed in riduzione agli stanziamenti dei capitoli dello stato di previsione della Spesa del Bilancio per l'esercizio 2004, elencati nella Tabella n. 1 allegata al presente articolo.

Art. 2

- Conto del bilancio.

1. È approvato il Conto del bilancio della Regione Veneto per l'esercizio 2004, di cui all'articolo 54 - comma 1 - della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39, allegato alla presente legge, secondo le risultanze indicate negli articoli seguenti.

Art. 3

- Entrate di competenza dell'esercizio 2004.

1. Le Entrate derivanti da:
- tributi propri della Regione;
- contributi e trasferimenti di parte corrente dell'Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti ;
- entrate extra tributarie;
- alienazioni, trasformazione di capitale, riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale;
- mutui, prestiti o altre operazioni creditizie;
- contabilità speciali;

accertate nell'esercizio finanziario 2004 per la competenza propria dell'esercizio stesso, risultano complessivamente stabilite in Euro 14.374.260.819,58
delle quali sono state riscosse per Euro 10.594.664.679,42
e sono rimaste da riscuotere per Euro 3.779.596.140,16

Art. 4

- Spese di competenza dell'esercizio 2004.

1. Le spese per:
- gli organi istituzionali, le relazioni istituzionali, la solidarietà internazionale, la sicurezza e l'ordine pubblico, le risorse umane e strumentali;
- l'agricoltura e lo sviluppo rurale;
- lo sviluppo del sistema produttivo e delle piccole e medie imprese, il lavoro, l'energia, il commercio, il turismo;
- gli interventi per le abitazioni;
- la tutela del territorio, le politiche per l'ecologia, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, il ciclo integrato delle acque, la protezione civile, la mobilità regionale;
- l'edilizia speciale pubblica, la tutela della salute, gli interventi sociali;
- la cultura, l'istruzione e la formazione, lo sport ed il tempo libero;
- i fondi indistinti, rimborsi e partite compensative dell'entrata, gli oneri finanziari e le partite di giro;

impegnate nell'esercizio 2004 per la competenza propria dell'esercizio stesso, risultano complessivamente stabilite in Euro 15.700.719.459,23
delle quali sono state pagate per Euro 10.495.190.217,87
e sono rimaste da pagare per Euro 5.205.529.241,36

Art. 5

- Residui attivi dell'esercizio 2003 e precedenti.

1. I residui attivi provenienti dagli esercizi 2003 e precedenti, riportati a nuovo nell'esercizio 2004, risultavano determinati in Euro 6.197.586.550,02
dei quali nell'esercizio 2004 sono stati riscossi Euro 1.449.285.828,62
sono stati complessivamente riaccertati in meno Euro 107.328.196,58
e sono rimasti da riscuotere al 31 dicembre 2004 Euro 4.640.972.524,82

Art. 6

- Residui passivi dell'esercizio 2003 e precedenti.

1. I residui passivi provenienti dagli esercizi 2003 e precedenti, riportati a nuovo nell'esercizio 2004, risultavano determinati in Euro 4.738.649.511,80
dei quali nell'esercizio 2004 sono stati pagati per Euro 1.499.720.750,23
sono stati eliminati per Euro 59.121.255,95
e sono rimasti da pagare al 31.12.2004 Euro 3.179.807.505,62

Art. 7

- Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2004.

1. I residui attivi, alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004, risultano complessivamente stabiliti nelle seguenti somme:
- somme rimaste da riscuotere sulle entrate accertate per la
competenza propria dell'esercizio 2004 (articolo 3) Euro 3.779.596.140,16
- somme rimaste da riscuotere sui residui degli esercizi
precedenti (articolo 5) Euro 4.640.972.524,82
Totale residui attivi al 31 dicembre 2004 Euro 8.420.568.664,98

Art. 8

- Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2004.

1. I residui passivi, alla chiusura dell'esercizio finanziario 2004, risultano complessivamente stabiliti nelle seguenti somme:
- somme rimaste da pagare sulle spese impegnate per la
competenza propria dell'esercizio 2004 (articolo 4) Euro 5.205.529.241,36
- somme rimaste da pagare sui residui degli esercizi
precedenti (articolo 6) Euro 3.179.807.505,62
Totale residui passivi al 31.12.2004 Euro 8.385.336.746,98

Art. 9

- Situazione di cassa.

1. La situazione di cassa dell'esercizio 2004 è determinata come segue:
- Fondo di cassa al 31 dicembre 2003 Euro 865.111.641,16
- Riscossioni dell'esercizio 2004:
in conto residui Euro 1.449.285.828,62
in conto competenza Euro 10.594.664.679,42 Euro 12.043.950.508,04
sommano Euro 12.909.062.149,20
- Pagamenti dell'esercizio 2004:
in conto residui Euro 1.499.720.750,23
in conto competenza Euro 10.495.190.217,87 Euro 11.994.910.968,10

Fondo di cassa al 31 dicembre 2004 Euro 914.151.181,10

Art. 10

- Situazione amministrativa.

1. È accertato nella somma di Euro 949.383.099,10 il saldo finanziario positivo alla fine dell'esercizio 2004, come risulta dalla seguente situazione amministrativa:

ATTIVO
- Saldo finanziario positivo accertato alla chiusura dell'esercizio 2003
Euro 2.324.048.679,38
- Entrate accertate nell'esercizio 2004 Euro 14.374.260.819,58
- Diminuzione dei residui attivi provenienti dall'esercizio 2003 e precedenti:
- accertati al 01.01.2004 Euro 6.197.586.550,02
- accertati al 31.12.2004 Euro 6.090.258.353,44 in meno Euro 107.328.196,58
TOTALE DELL'ATTIVO Euro 16.590.981.302,38

PASSIVO
- Spese impegnate nell'esercizio 2004 Euro 15.700.719.459,23
- Diminuzione residui passivi provenienti dall'esercizio 2003 e precedenti:
- accertati al 01.01.2004 Euro 4.738.649.511,80
- accertati al 31.12.2004 Euro 4.679.528.255,85 in meno Euro 59.121.255,95
TOTALE DEL PASSIVO Euro 15.641.598.203,28
Saldo finanziario positivo dell'esercizio 2004 Euro 949.383.099,10
TOTALE A PAREGGIO DELL'ATTIVO Euro 16.590.981.302,38

Art. 11

- Conto patrimoniale.

1. È approvato il conto generale del patrimonio per l'esercizio finanziario 2004 di cui all'articolo 54 - comma 2 - della legge regionale 29 novembre 2001, n. 39, allegato alla presente legge.

Art. 12

- Salvaguardia impegni e pagamenti.

1. Sono confermati gli impegni ed i pagamenti registrati in contabilità a carico dell'esercizio finanziario 2004 fino al 4 febbraio 2004, data di esecutività della legge regionale 30 gennaio 2004, n. 2 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2004 e pluriennale 2004-2006", pubblicata nel BUR n. 13 del 3 febbraio 2004, assunti entro i limiti autorizzativi degli stanziamenti di competenza e di cassa dei pertinenti capitoli iscritti nello stato di previsione della spesa del medesimo bilancio di previsione.

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione veneta. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione veneta.

Venezia, 28 novembre 2005

Galan


(Gli allegati relativi alla presente legge saranno pubblicati in un successivo apposito supplemento al Bollettino ufficiale, ndr)

INDICE

Art. 1 - Variazioni di bilancio
Art. 2 - Conto del bilancio
Art. 3 - Entrate di competenza dell'esercizio 2004
Art. 4 - Spese di competenza dell'esercizio 2004
Art. 5 - Residui attivi dell'esercizio 2003 e precedenti
Art. 6 - Residui passivi dell'esercizio 2003 e precedenti
Art. 7 - Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2004
Art. 8 - Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2004
Art. 9 - Situazione di cassa
Art. 10 - Situazione amministrativa
Art. 11 - Conto patrimoniale
Art. 12 - Salvaguardia impegni e pagamenti

ALLEGATO ALLA LEGGE REGIONALE RELATIVA A:
Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2004

TABELLA N. 1 ALLEGATA ALL'ART. 1 (Variazioni di Bilancio)
Variazioni apportate al Bilancio di previsione 2004
Capitolo UPB Descrizione Competenza Cassa
Entrata - Variazioni in aumento :
9818 Partite di giro PRELIEVO SOMME DAL C/C ACCESO PRESSO LA TESORERIA CENTRALE DELLO STATO - RISORSE COMUNITA' EUROPEA (L. 29/10/1984, N. 720) 26.857.311,77 26.857.311,77
TOTALE VARIAZIONE IN AUMENTO DI ENTRATA 26.857.311,77 26.857.311,77
Spesa - Variazioni in aumento :
91002 Partite di giro VERSAMENTI NEL C/C ACCESO PRESSO LA TESORERIA CENTRALE DELLO STATO -RISORSE COMUNITA' EUROPEA 26.857.311,77 26.857.311,77
TOTALE VARIAZIONE IN AUMENTO DI SPESA 26.857.311,77 26.857.311,77
VARIAZIONE NETTA 0,00 0,00


Dati informativi concernenti la legge regionale 28 novembre 2005, n. 20

Il presente elaborato ha carattere meramente informativo, per cui è sprovvisto di qualsiasi valenza vincolante o di carattere interpretativo. Pertanto, si declina ogni responsabilità conseguente a eventuali errori od omissioni.
Per comodità del lettore sono qui di seguito pubblicati a cura del direttore:

1 - Procedimento di formazione
2 - Relazione al Consiglio regionale
3 - Struttura di riferimento


1. Procedimento di formazione
- La Giunta regionale , su proposta dell'Assessore Marialuisa Coppola, ha adottato il disegno di legge con deliberazione 19 luglio 2005, n. 13/ddl;

- Il disegno di legge è stato presentato al Consiglio regionale in data 22 luglio 2005, dove ha acquisito il n. 49 del registro dei progetti di legge;

- Il progetto di legge è stato assegnato alla 1° commissione consiliare;

- La 1° commissione consiliare ha completato l'esame del progetto di legge in data 3 novembre 2005;

- Il Consiglio regionale, su relazione del consigliere Raffaele Grazia, ha esaminato e approvato il progetto di legge con deliberazione legislativa 17 novembre 2005, n. 15996.


2. Relazione al Consiglio regionale
Signor Presidente, colleghi consiglieri,
la relazione che mi accingo ad esporre sarà, come di consueto, unica per i due progetti di legge; così come unica presumibilmente sarà la discussione in merito.
Ovviamente ognuno potrà regolarsi come meglio crede per quanto concerne gli interventi e le votazioni finali andranno tenute distinte.
Come noto, la legge di contabilità votata sul finire del 2001 impernia le politiche di spesa sul bilancio di previsione e statuisce che la legge finanziaria sia unica per tutto l'anno e adottata in concomitanza del suddetto bilancio.
Dobbiamo quindi "approfittare" dell'assenza forzata di una legge finanziaria abbinata alla manovra di assestamento per dedicare maggior attenzione ai risultati di chiusura del 2004, consapevoli che, nel votare il Rendiconto generale, valutiamo se le politiche inizialmente decise sono state attuate, apportando i benefici attesi alla società e ai cittadini governati.
La situazione politico-istituzionale nella quale i due documenti vengono a collocarsi è molto complessa a livello centrale e regionale:
- la finanza regionale è al centro di un processo di riforma del sistema di finanziamento e di attuazione del federalismo fiscale ancora in divenire, dal quale si attende una maggior certezza e programmabilità delle politiche di bilancio;
- l'Alta Commissione di studio sui principi generali di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario in attuazione dell'articolo 119 Costituzione, introdotta dalla legge finanziaria 2003 (legge n. 289/2002) e a cui è stato demandato il compito di delineare gli strumenti attuativi del suddetto articolo, ha solo da poco concluso i suoi lavori. Nel frattempo dev'essere assicurata un'attuazione transitoria coerente dell'ormai noto D.Lgs. n. 56/2000, che garantisca un equilibrato mix tra solidarietà, autonomia e responsabilità fiscale, senza minare i meccanismi di ordinato e congruo finanziamento dei servizi sanitari regionali;
- le Regioni sono chiamate a concorrere pienamente al conseguimento degli equilibri di finanza pubblica attraverso il controllo della spesa ed il recupero di margini di manovra sulla parte corrente di bilancio da destinare agli investimenti, consapevoli delle note limitazioni poste all'indebitamento dalla Finanziaria 2005 (divieto di indebitarsi per finanziare i soggetti diversi dalla P.A.);
- nel DPEF 2006-2009 il Governo ha ribadito l'intenzione di escludere il costo del lavoro dal computo della base imponibile IRAP. A tale proposta dobbiamo prestare particolare attenzione, consci che il carico fiscale delle imprese va diminuito e che, nell'attuale periodo di congiuntura, occorre garantire nuova linfa all'economia nazionale e regionale, auspicando al tempo stesso:
- che tale operazione risulti "a costo zero" per le Regioni e, in particolare, non intacchi la dotazione finanziaria destinata alla sanità;
- che venga salvaguardata la potenzialità di manovra fiscale attualmente assicurata dall'IRAP;
- il Patto di stabilità interno richiede un forte indirizzo di rigore finanziario e di controllo della spesa. La nostra Regione ha sempre fornito fin dal 1998, anno di istituzione del Patto, il suo responsabile apporto alle politiche di risanamento della finanza pubblica e sono stati pienamente rispettati gli obiettivi annuali programmatici; anche il bilancio iniziale 2005 è stato costruito per rispettare il tetto di spesa imposto dal Patto e la Giunta regionale sta effettuando l'azione di monitoraggio per consentire il pieno conseguimento dell'obiettivo a fine anno.
Questo è il contesto nel quale siamo chiamati a lavorare per rendere il Rendiconto un "veicolo" di analisi e valutazioni finalizzate a migliorare la qualità delle iniziative legislative votate in quest'Assemblea, nonché uno strumento di conoscenza e di giudizio sull'attività svolta dalla Giunta nell'arco dei dodici mesi trascorsi.
A tal fine risulta utilissima la "Relazione di analisi della gestione 2004", di accompagnamento al Rendiconto (prevista dall'articolo 58 della citata legge regionale n. 39/2001) i cui contenuti, affinati di anno in anno tenendo conto delle esigenze informative che noi stessi esponiamo alle strutture operative, possono aiutarci a controllare e indirizzare l'attività dell'esecutivo.
Essa è come di consueto arricchita dalla trattazione di argomenti importanti ed attuali, tra cui cito in particolare quelli riguardanti "i numeri del federalismo", le manovre tributarie regionali, l'indagine sulle spese di funzionamento della "macchina" regionale nonché l'analisi della spesa pubblica consolidata a livello regionale.
Segnalo inoltre che il Rendiconto 2004 è articolato, conformemente a quanto previsto dalla normativa contabile, in due distinti documenti:
- un Conto Finanziario "politico", che quest'aula dovrà votare, articolato per unità previsionali di base e finalizzato a rappresentare la materia di bilancio in chiave di scelte e contenuti politici;
- un corposo Conto Finanziario "tecnico/amministrativo", allegato al precedente documento e articolato in capitoli di entrata e spesa per consentire una più dettagliata visione della gestione attuata dall'esecutivo sul piano amministrativo-contabile.
Detto ciò, rilevo che la chiusura contabile della gestione 2004 trasferisce all'esercizio finanziario corrente il peso rappresentato da un disavanzo di amministrazione pari a 276,6 milioni di euro, per il quale sussiste l'obbligo di copertura; cifra non trascurabile, ma sensibilmente inferiore rispetto a quella dello scorso anno, quando autorizzammo un mutuo di 378 milioni e soprattutto quasi dimezzata rispetto ai 496,7 milioni di due anni orsono.
L'articolo 21 della legge di contabilità prevede infatti che l'assestamento di bilancio - oltre a determinare con esattezza l'ammontare dei dati presunti di bilancio (residui attivi e passivi, giacenza di cassa, saldo finanziario positivo o negativo) - debba autorizzare una manovra di indebitamento, laddove la chiusura dell'esercizio precedente evidenzi la presenza di un saldo negativo.
L'argomento va ovviamente approfondito, anche per evitarne un uso strumentale.
La gestione dell'esercizio finanziario 2004 si è chiusa con un saldo finanziario positivo di 949,3 milioni di euro, che per maggior comodità sintetizziamo con il termine avanzo di amministrazione.
Tale avanzo - determinato dalla sommatoria algebrica del Fondo finale di cassa, pari a 914,1 mln, dai residui attivi, pari a 8.420,5 mln e dai residui passivi, pari a 8.385,3 mln - è l'espressione tipicamente contabile del risultato della gestione finanziaria e non tiene conto né delle somme da riproporre in bilancio al fine di mantenere il loro vincolo di destinazione (si tratta quasi esclusivamente di spese non ancora o parzialmente utilizzate, la cui copertura è stata assicurata da assegnazioni statali e comunitarie già accertate), né di situazioni di debito ancora pendenti (vale a dire i residui passivi perenti che, essendo fuoriusciti in passato dalla gestione finanziaria, sono rilevati solo sotto l'aspetto "patrimoniale").
Ne consegue che l'avanzo di amministrazione contabile è un risultato "virtuale", non rappresentando l'effettiva situazione amministrativa della Regione.
Va, peraltro, sottolineato che il Rendiconto 2004 evidenzia un'inversione di tendenza, rispetto al fenomeno che ha caratterizzato gli ultimi anni, cioè una formazione di consistenti formali "avanzi di amministrazione", cui corrispondeva in realtà un "disavanzo" sostanziale.
Il consistente ridimensionamento dell'avanzo rispetto all'esercizio precedente (dai circa 2.324 mln del 2003 ai 949,3 mln del 2004, con una riduzione di circa 1.375 mln) è principalmente dovuto ai seguenti fattori:
- la disapplicazione, a decorrere dall'esercizio 2004, dell'istituto della perenzione amministrativa, non più previsto dalla vigente legge di contabilità regionale;
- i nuovi termini di mantenimento in bilancio dei residui passivi: quelli riferiti a spese correnti sono mantenuti a bilancio per i due esercizi successivi a quello in cui è avvenuto l'impegno di spesa, trascorsi i quali sono definitivamente eliminati dalla contabilità, mentre per quelli riferiti a spese d'investimento lo stesso termine si allunga fino ai sette anni successivi, prima della loro definitiva eliminazione.
Il combinato meccanismo di questi due fattori ha inciso negativamente sulla formazione dell'avanzo 2004, per circa 452,5 mln;
- la minore entrata per mutui, destinati al finanziamento di spese d'investimento, accertata in relazione alla quota del mutuo effettivamente contratto, pari a 166,3 mln, a fronte dei 650,2 mln previsti in sede di bilancio preventivo; entrata a fronte della quale sono state comunque assunte obbligazioni di spesa per circa 526,6 mln.
Ciò ha inciso negativamente sulla formazione dell'avanzo per l'importo differenziale di circa 360,3 mln;
- l'accelerazione dell'iter di spesa, in particolare nell'assunzione degli impegni contabili, su quelle partite riproposte in bilancio, in quanto non utilizzate nei precedenti esercizi, relative a somme con vincolo di destinazione (c.d. "reiscrizioni").
Ciò significa che è stata "erosa" la relativa fonte di copertura, cioè l'avanzo riportato in bilancio dall'esercizio precedente, per circa 513,6 mln, ma anche che è migliorata la capacità di spesa della Regione (82 per cento), il cui indicatore individua un aumento del 5 per cento rispetto a quello registrato nell'esercizio precedente (77 per cento);
- infine, il peggioramento complessivo della gestione dei residui, pari a circa 48,2 mln, determinato dalla maggiore eliminazione di residui attivi dichiarati insussistenti, rispetto alle eliminazioni di residui passivi per le medesime motivazioni, ovvero in quanto non più mantenibili in bilancio per effetto delle nuove regole contabili sopra evidenziate.
Pertanto, riassumendo, a fronte dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2004 di 949,3 mln, il provvedimento di assestamento del bilancio 2005 deve assicurare, innanzitutto, adeguata copertura alle effettive spese di natura vincolata, evidenziate dalle strutture regionali, da riproporre necessariamente nel corrente esercizio finanziario, pari a circa 976 mln, nonché assicurare la copertura, attraverso lo specifico "Fondo", delle somme perenti che verranno a maturazione entro il termine dell'esercizio 2005, stimate in complessivi 250 mln di euro, rispetto allo "stock" complessivo ancora esistente di 554,9 mln, peraltro in progressiva riduzione.
La manovra di assestamento autorizza, quindi, il ricorso all'indebitamento per l'importo differenziale di 276,6 mln, destinato alla copertura del disavanzo determinatosi, al fine di consentire il pareggio contabile del bilancio 2005.
Nell'ambito della manovra complessiva, con il presente assestamento vengono, inoltre, apportate alcune variazioni negli stanziamenti di entrata e di spesa ritenute opportune in relazione all'andamento delle politiche regionali, operando in via compensativa, senza alterare le autorizzazioni complessive di entrata e di spesa già approvate col bilancio 2005.
Elenco quindi, sinteticamente, le voci più significative interessate dalla manovra compensativa, per la quale si è recuperata disponibilità dai capitoli di spesa finalizzati alla copertura degli oneri di ammortamento dei mutui risultati capienti a seguito, sia dell'estinzione anticipata di tre mutui in coincidenza con la rata semestrale del 31 dicembre 2004, sia al favorevole andamento dei tassi di interesse:
- il settore della formazione professionale registra il sostanzioso incremento di 16 mln, destinati a coprire il finanziamento dell'estensione da due a tre anni dei percorsi di qualifica per l'assolvimento dell'obbligo formativo, previsto dalla riforma "Moratti" (legge n. 53/2003), nel secondo ciclo del sistema educativo;
- 4,7 mln sono destinati a liquidare il saldo delle spese elettorali sostenute dai comuni nelle recenti elezioni amministrative, essendo loro imposto il termine perentorio del 4 ottobre per presentare la rendicontazione delle spese sostenute;
- sul fronte della mobilità regionale, 6 mln sono destinati a rimpinguare i fondi assegnati agli enti locali affidanti i servizi minimi di trasporto pubblico locale, riportando così a livello "storico" l'ammontare dei fondi;
- quasi mezzo milione di euro è destinato all'attuazione dei primi interventi previsti dalla legge regionale n. 5/2004 in materia di valorizzazione dei beni immobili della Regione;
- la dotazione del fondo di riserva delle spese obbligatorie e d'ordine, infine, viene incrementata di un milione di euro per consentire di dare adeguato riscontro ad improrogabili esigenze di pagamento di spese di amministrazione generale, sostanzialmente destinata al funzionamento degli uffici periferici e centrali.
La Prima Commissione consiliare, acquisiti i pareri delle altre Commissioni consiliari, ha concluso i propri lavori su entrambi i suddetti progetti di legge nella seduta del 3 novembre scorso approvandoli a maggioranza, con il voto favorevole dei rappresentanti dei gruppi consiliari FI, AN, Nuovo PSI, LV-LN-P, UDC e Progetto Nordest, mentre si sono astenuti i rappresentanti dei gruppi consiliari Misto (con delega Uniti per Carraro), Per il Veneto con Carraro (con delega Uniti nell'Ulivo-La Margherita), Uniti nell'Ulivo-DS e Comunisti Italiani.

3. Struttura di riferimento
Direzione ragioneria e tributi

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