Art. 1
Partecipazione alla costituzione della Fondazione "Centro Studi Transfrontaliero"
2. Per le finalità di cui al comma 1, la Regione del Veneto è autorizzata a partecipare, quale socio fondatore, insieme alla Comunità montana del Comelico e Sappada e alla Provincia di Belluno, alla istituzione della Fondazione "Centro Studi Transfrontaliero del Comelico e Sappada", che sarà costituita con atto pubblico secondo le procedure fissate dal codice civile e avrà sede in S. Stefano di Cadore, capoluogo comprensoriale.
3. La partecipazione della Regione è subordinata alla condizione che la Fondazione, senza fini di lucro, persegua i seguenti scopi principali:
Art. 2
2. Il Presidente della Giunta regionale o un suo delegato esercita i diritti inerenti la qualità di socio fondatore della Regione del Veneto.
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione veneta. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione veneta.
INDICE
Art. 1 - Partecipazione alla costituzione della Fondazione "Centro Studi Transfrontaliero"
Art. 2 - Competenza per l'adozione degli atti di fondazione
Art. 3 - Rappresentanti della Regione nella Fondazione
Art. 4 - Relazione annuale
Art. 5 - Contributi annuali
Art. 6 - Norma finanziaria
Dati informativi concernenti la legge regionale 24 dicembre 2004, n. 34
Il presente elaborato ha carattere meramente informativo, per cui è sprovvisto di qualsiasi valenza vincolante o di carattere interpretativo. Pertanto, si declina ogni responsabilità conseguente a eventuali errori od omissioni. Per comodità del lettore e per facilitare la ricerca dei contenuti della legge regionale qui di seguito sono pubblicati a cura del direttore:
1 - Procedimento di formazione
2 - Relazione al Consiglio regionale
3 - Struttura di riferimento
1. Procedimento di formazione
- La proposta di legge è stata presentata al Consiglio regionale in data 20 febbraio 2004, dove ha acquisito il n. 471 del registro dei progetti di legge su iniziativa dei Consiglieri Trento, Variati, Bettin, Galante, Resler, Scaravelli, Tosi Maurizio, Zanonato, Adami, Braghetto, Cadorin, Campagner, Campion, Franchetto, Frigo, Gallo, Mainardi, Marchese, Michieletto, Miotto, Pettenò, Rizzato, Tiozzo, Welponer e Zanellato;
- Il progetto di legge è stato assegnato alla 1° commissione consiliare;
- La 1° commissione consiliare ha completato l'esame del progetto di legge in data 12 novembre 2004;
- Il Consiglio regionale, su relazione del consigliere Achille Variati, ha esaminato e approvato il progetto di legge con deliberazione legislativa 2 dicembre 2004, n. 13815.
2. Relazione al Consiglio regionale
Signor Presidente, colleghi consiglieri,
Perché un Centro studi transfrontaliero? Gli amministratori pubblici del Comelico Sappada, hanno riconosciuto la validità di individuare il Comelico come area strategicamente importante e, pertanto, bisognosa di vedersi riconosciuti i relativi diritti e opportunità: a cominciare dalla creazione del Centro Studi transfrontaliero.
La domanda ormai da tutti condivisa è stata espressa dal Consiglio della Comunità montana del Comelico e Sappada in un ordine del giorno in cui si chiede, esplicitamente, alla Regione il riconoscimento del Comelico come zona d'interesse transfrontaliero.
Tale opinione è supportata innanzitutto dalla considerazione che il territorio della Comunità montana del Comelico e Sappada si trova in una posizione baricentrica, al confine con l'Austria e la Pusteria, e che la realtà comprensoriale, attraverso enti pubblici, privati, associazioni culturali e sportive, da lungo tempo mantiene continui rapporti commerciali, turistici e religiosi con i sodalizi di lingua tedesca.
In proposito ricordiamo i due più importanti: i ricorrenti pellegrinaggi al confinante Santuario mariano austriaco, di S. Maria Luggau, che risalgono all'anno 1500 e i rapporti avviati dalla cessata Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo "Val Comelico" con la consorella di Kartich-Tyrol. Basti pensare che già negli anni Cinquanta, a Santo Stefano, venne organizzata con l'appoggio di tutti i Comuni, una grande mostra di pittori italiani e austriaci, alla cui inaugurazione presenziò l'allora vicario generale della Diocesi di Belluno, monsignor Albino Luciani.
Faceva parte della giuria il noto giornalista-scrittore-pittore Dino Buzzati. A tali rapporti vanno poi aggiunti quelli più specificatamente economici, che potrebbero scaturire quale frutto dell'alleanza fra Cadore e Pusteria. La Comunità montana, inoltre, ha intrecciato diverse relazioni ufficiali con i paesi transfrontalieri, con l'attivazione di convegni di studio e manifestazioni e concretizzando numerose iniziative nel quadro Interreg, come la stampa in italiano e tedesco di notizie storiche delle tre zone, ad uso delle scuole. Le proposte hanno interessato, fra l'altro, l'utilizzo e la gestione dei boschi, oppure pubblicazioni per il turismo. Allo scopo di incentivare, dal punto di vista formativo e culturale, i giovani dell'area Comelico-Pusteria Alto Adige-Austria, la Comunità montana ha promosso poi la creazione dell'importante "Euroiuvenes". "Interreg Rat", l'organismo di coordinamento, rappresenta quindi una piccola entità euroregionale, con funzioni di laboratorio avanzato. Eppure, nonostante l'intensa attività, svolta praticamente in rappresentanza della Regione, il Comelico per molti versi si sente una propaggine dimenticata senza alcun riconoscimento ufficiale da parte di Venezia. Per questo si è ritenuto importante concretizzare la proposta avanzata dalla Comunità montana prevedendo la costituzione della Fondazione "Centro Studi Transfrontalieri per valorizzare con più forza la specificità strategica, visto, anche, che la Regione Veneto confina con l'Austria solamente attraverso il territorio della Comunità montana del Comelico-Sappada.
3. Struttura di riferimentoDirezione relazioni internazionali