Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 113 del 12 febbraio 2024
PR Veneto FSE+ 2021-2027 - Obiettivo "Investimenti per l'occupazione e la crescita" - Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 Priorità 1 - Occupazione - Obiettivo Specifico ESO 4.4 (1.d). "Unità di Crisi aziendali, territoriali e settoriali - periodo 2024-2026 durata 30 mesi - Supporto ai processi di risoluzione delle crisi e alla reindustrializzazione" L.R. n. 3 del 13 marzo 2009 e DGR n. 1675 del 18 ottobre 2011 - Affidamento in house providing a Veneto Lavoro.
Con il presente atto la Regione del Veneto affida in house providing all’Ente strumentale Veneto Lavoro l’esecuzione del progetto volto a proseguire le attività di supporto alle imprese colpite da crisi economica, attraverso l’assistenza tecnica specialistica dell’Unità di Crisi aziendali, territoriali e settoriali, della durata di 30 mesi, a partire dal 2 maggio 2024, per il periodo 2024-2026.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Gran parte delle analisi economiche e sociali di questi ultimi anni ci presentano, per svariate ragioni, un quadro in evoluzione. L’impatto sconvolgente della pandemia ha avviato una crisi in tutto il mondo del lavoro e delle imprese e si è rivelata un acceleratore di tendenze al cambiamento già presenti negli ultimi anni. Nonostante il Veneto sia tra le più virtuose regioni italiane in termini di occupazione e di risoluzione delle crisi aziendali, grazie a un approccio innovativo ed efficiente, si sono dimostrate in continua evoluzione sia le cause socio-economiche alla base delle recenti crisi aziendali, sia il modo di analizzare e risolvere le problematiche del lavoro.
Il lavoro è al centro della vita sociale ed economica dei cittadini della Regione del Veneto: la garanzia dei posti di lavoro è un obiettivo concreto che siamo costantemente chiamati a perseguire con tutti gli strumenti a disposizione, compresi i contributi regionali, nazionali ed europei delle politiche di coesione.
Dal 2011, per far fronte agli effetti della crisi economico-finanziaria che dal 2008 aveva prodotto preoccupanti riflessi sul sistema socio-economico veneto e sull’occupazione, la Giunta regionale, con proprio provvedimento n. 1675 del 18 ottobre 2011, aveva approvato alcune linee di intervento in tema di "Valorizzazione del Capitale Umano - Politiche per l'occupazione e l'occupabilità" ed aveva, per questo, previsto la creazione di una “Unità di Crisi aziendali, territoriali e di settore”, poi istituita successivamente con Decreto n. 1503 del 24 novembre 2011 del dirigente della Direzione Lavoro, ed affidata all'ente strumentale Veneto Lavoro.
Il progetto “Unità di Crisi aziendali, territoriali e di settore” è divenuto un punto di riferimento essenziale per le crisi d’impresa, in quanto contribuisce ad analizzare le ricadute a medio e lungo termine che le crisi aziendali, territoriali e settoriali hanno sull’economia regionale e sull’occupazione, e a suggerire in modo efficiente la loro risoluzione, anche con l’impiego di strumenti di politiche attive e passive.
Con la DGR n. 1085 del 28 giugno 2013, la Giunta regionale ha provveduto a rafforzare le funzioni dell’Unità di Crisi, così da incidere maggiormente sulle crisi di particolare rilevanza, mantenendo comunque gli aspetti di assoluto rilievo messi in luce nella prima fase di attivazione dell’Unità stessa, che avevano consentito di stimolare e proporre una sempre maggiore integrazione tra interventi di politica attiva, di sostegno economico, di formazione e di supporto al sistema imprenditoriale.
Se nella fase iniziale il supporto dell’Unità di Crisi era concentrato soprattutto sulle azioni di monitoraggio e di accompagnamento del presidio regionale ai tavoli di crisi aziendali, nonché sulla sperimentazione di strumenti innovativi per favorire azioni di reindustrializzazione, nel tempo è stato consolidato un vero e proprio modello di gestione delle crisi aziendali e dei processi di reindustrializzazione, che prevede un’azione di Assistenza Tecnica che si realizza attraverso quattro fasi: monitoraggio, prevenzione, attivazione e gestione, rendendo il modello veneto un unicum nello scenario nazionale.
Nel corso degli anni, la dinamica della crisi ha assunto un andamento sempre più orientato alla contrazione strutturale dei livelli produttivi e occupazionali, con un elevato ricorso alla cassa integrazione e un progressivo incremento degli ingressi in mobilità, determinando un’uscita dalla crisi lenta e discontinua.
Da ultimo con DGR n. 1555 dell'11/11/2021, si è provveduto a sostenere e a proseguire l'attività dell'Unità di Crisi e tale sostegno puntuale ha reso possibile la risoluzione di importanti controversie, ma anche l’acquisizione di informazioni di tipo qualitativo sulle crisi aziendali, che hanno favorito un’analisi e una valutazione più accurata degli strumenti di prevenzione e di contrasto da attivare per rispondere alle effettive esigenze del territorio veneto.
Appare quanto mai opportuno proseguire nell’azione intrapresa e garantire il presidio sulle crisi attraverso il sostegno di questa strategica Unità.
Sulla scorta di tali esigenze, è stato chiesto all’Ente strumentale Veneto Lavoro di predisporre un ulteriore progetto, in continuità con i precedenti già eseguiti con successo, per il periodo 2024-2026 e per la durata di 30 mesi, a partire dal 2 maggio 2024.
Veneto Lavoro ha così proposto il progetto di cui all'Allegato A che prevede specifiche attività che, in continuità, sono finalizzate a prevenire e ad accompagnare le situazioni di crisi che, inevitabilmente, si stanno ancora presentando all’interno del tessuto economico veneto.
Il progetto medesimo è stato valutato congruo sia sotto il profilo qualitativo che economico da una apposita Commissione di verifica dell’efficienza e di economicità dell’affidamento a Veneto Lavoro, istituita con decreto della Direzione Lavoro n. 1600 del 15 dicembre 2023, come da documentazione agli atti della medesima struttura e come di seguito meglio esplicitato: la quantificazione finanziaria totale del progetto per il periodo 2024-2026 è pari a Euro 815.521,20.
Risulta, pertanto, necessario continuare ad affidare un servizio così strategico ed essenziale all’Ente strumentale Veneto Lavoro in ragione del fatto che, ai sensi dell’art. 13, comma 2, lettera f ter) della L.R. 13 marzo 2009, n. 3, è il soggetto che istituzionalmente assicura, nell’ambito della programmazione regionale, l’attuazione di specifiche politiche per i settori in crisi o per le aree territoriali caratterizzate da declino industriale.
Trattasi di attività in linea con il PR Veneto FSE+ 2021-2027 in quanto le stesse sono rivolte al “Sostegno per l'adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti” e prevedono azioni integrate di politiche del lavoro, per la riqualificazione e outplacement dei lavoratori in situazioni di crisi aziendale, di natura flessibile: si inseriscono, pertanto, nella priorità 1- Occupazione- ed in particolare nell’obiettivo specifico codificato l’ESO 4.4. (1.d) del PR FSE+ di cui sopra.
Nella realizzazione del progetto, così come descritto, sono perseguite le condizioni abilitanti orizzontali del PR FSE+ del Veneto 2021-2027, ovverosia l’effettiva applicazione e attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, nonché l’attuazione e applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), conformemente alla decisione 2010/48/CE del Consiglio.
In ordine ai presupposti di legittimità dell’affidamento in house a Veneto Lavoro, si richiama il principio di auto-organizzazione amministrativa (art. 7 del D.lgs. n. 36/2023 Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’art. 1 della legge n. 78/2022) che consente alla Regione del Veneto, quale stazione appaltante, di affidare direttamente a società in house providing anche alcuni specifici servizi, nel rispetto del principio di risultato, del principio della fiducia e del principio dell’accesso al mercato (di cui agli art. 1, 2 e 3 del D.lgs. n. 36/2023).
Tenuto conto che la Direzione Lavoro ha eseguito la preventiva positiva valutazione della sussistenza dei presupposti legittimanti, in termini di economicità, efficienza amministrativa e razionale impiego delle risorse pubbliche, si propone di procedere all’affidamento in house all’Ente strumentale Veneto Lavoro del servizio per la realizzazione delle attività del suddetto progetto, che saranno regolate da apposita convenzione.
Oltre al progetto, di cui all’Allegato A al presente provvedimento, sarà necessaria apposita convenzione che disciplinerà più dettagliatamente i tempi e le modalità di svolgimento delle attività, nonché le modalità di erogazione delle risorse da parte della Regione del Veneto a Veneto Lavoro. La convenzione deve prevedere l’esecuzione del progetto approvato della durata di 30 mesi a partire dal 2 maggio 2024, salvo differimento del termine finale dell’esecuzione senza alcun maggior onere da parte della Regione del Veneto.
All’Ente strumentale Veneto Lavoro si fa richiesta:
L’Ente strumentale, nella realizzazione del presente affidamento, è tenuto al rispetto della normativa sugli appalti, sulla pubblicità e sulla trasparenza.
Il presente provvedimento trova rispondenza e finanziabilità nell’ambito del Programma Regionale Veneto FSE+ 2021-2027, obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita”, approvato con decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022.
Le risorse necessarie alla realizzazione delle attività svolte dall’Unità di Crisi si quantificano in complessivi Euro 815.521,20 a valere sui fondi del PR Veneto FSE+ 2021-2027, in relazione alle priorità I - Occupazione, Obiettivo Specifico ESO 4.4. (1.d).
La spesa trova copertura a valere sui capitoli di seguito indicati del “Bilancio di Previsione 2024-2026” e l'assunzione degli impegni di spesa è subordinata al perfezionamento delle istanze presentate con note prot. n. 628217 del 23/11/2023, n. 628474 del 23/11/2023 e n. 52482 del 31/01/2024 di richiesta di variazione di Bilancio 2024-2026, secondo la seguente ripartizione:
Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte con propri atti del Direttore della Direzione Lavoro, nei seguenti termini massimi:
Le somme verranno erogate all’Ente strumentale Veneto Lavoro mediante liquidazioni trimestrali, sulla base di idonea documentazione contabile, corredata da una relazione descrittiva delle attività svolte e dei relativi costi sostenuti, che specifichi in particolare il numero di risorse umane impiegate, e, di ciascuna, il livello professionale, l'impegno lavorativo espresso in ore/persona e i relativi costi. In particolare, dovranno essere presentati piani di attività dettagliati e dovranno essere disposti un sistema contabile separato e una codificazione appropriata dei costi correlati alla contabilità generale. Al fine di valutarne l'ammissibilità, tutti i costi devono essere documentati, trasparenti e suddivisi per voci, nel rispetto dei criteri di pertinenza, congruità e coerenza, così come previsto per la rendicontazione a costo reale.
Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro