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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 6 del 12 gennaio 2024


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1691 del 29 dicembre 2023

Ripristino opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 30 ottobre 2023 al 5 novembre 2023 nel territorio delle Province di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia. Richiesta di declaratoria e delle assegnazioni contributive del Fondo di solidarietà nazionale. (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102).

Note per la trasparenza

Si chiede al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste la dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici che dal 30 ottobre 2023 al 5 novembre 2023 hanno interessato il territorio delle Province di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia, dove si sono verificati danni alle opere pubbliche di bonifica.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”, nel definire la disciplina del Fondo di solidarietà nazionale, ha confermato, all’art. 5, comma 6, la possibilità di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo medesimo per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche. L’art. 6 del medesimo decreto legislativo prevede che le Regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberino - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell’evento dannoso - la proposta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento, nonché l’individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e irrigazione e la relativa richiesta di spesa. In presenza di eccezionali e motivate difficoltà nella delimitazione dei territori e nella individuazione delle provvidenze, il suddetto termine è prorogato di ulteriori 30 giorni.

Sulla base della proposta deliberata dalle Regioni, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, dichiara l’esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze. Successivamente, il medesimo Ministero, d’intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto dei fabbisogni di spesa, dispone il Piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle Regioni.

Con riferimento agli eventi atmosferici in oggetto, deve essere evidenziato che dal 30 ottobre al 5 novembre 2023 il territorio regionale è stato interessato da gravi ed eccezionali avversità atmosferiche, per effetto di due intense perturbazioni, con caratteristiche molto simili tra loro, entrambe di origine atlantica associata ad una profonda ed estesa circolazione ciclonica centrata sulle isole Britanniche. Il passaggio delle linee temporalesche ha comportato pesanti effetti al suolo, diffusi sull’intero territorio regionale e con particolare intensità nella fascia pedemontana, nel bellunese e lungo il litorale veneto.

Al riguardo, il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto ha emesso ripetute segnalazioni di condizioni meteo avverse, nonché gli avvisi di criticità idrogeologica ed idraulica numerati dal n. 35/2023 al n. 41/2023, mettendo in evidenza la possibilità di rovesci anche consistenti e locali temporali, associati a venti forti meridionali sulla costa e pianura limitrofa, nonché sulle zone montane.

Il primo evento atmosferico, che ha avuto inizio nelle prime ore del mattino del 30 ottobre 2023 e si è protratto fino al pomeriggio del 31 ottobre 2023, è stato caratterizzato da precipitazioni sparse, in particolare in pianura, anche a carattere di rovescio e locali temporali. Nel corso del pomeriggio del giorno 30 ottobre le precipitazioni hanno interessato in particolare le Prealpi Vicentine per poi estendersi in serata su tutto il territorio regionale, con forti rovesci sulle Prealpi centro-orientali. Diverse stazioni di rilevamento hanno registrato, sulle brevi scadenze, intensità di pioggia significative; la stazione di Barbarano Vicentino è quella che ha registrato i valori massimi con 20,2 mm/15’, di cui 14,6 mm/10’. La cumulata giornaliera massima è stata registrata dalla stazione di Castana sulle Prealpi Vicentine, con quantitativi elevati di pioggia di ben 163 mm/24h.  Sulla costa i venti di Scirocco hanno fatto il loro ingresso da metà mattina, intensificandosi nel corso del pomeriggio sui settori costieri centro-settentrionali e sulla pianura interna limitrofa, raggiungendo anche forti intensità (84 km/h a Bibione, 72 km/h a Jesolo-Cortellazzo e 66 km/h a Eraclea, in provincia di Venezia, nonché 88 km/h ad Adria in provincia di Rovigo).  La maggior parte dei quantitativi complessivi di pioggia nelle due giornate risulta concentrata nelle 12/24 ore, con diversi massimi di 120-150 mm/24h sulle zone montane, soprattutto nel Vicentino e nel Bellunese, fino a una punta massima di 200 mm/24h a Castana (VI).

La difficile situazione determinata dai sopra descritti eventi atmosferici, è stata ulteriormente aggravata dal successivo evento causato dalla presenza di una estesa area ciclonica sull’Europa occidentale, con profondo minimo depressionario centrato sulle Isole Britanniche, ha determinato l’ingresso di un intenso flusso di aria umida e instabile sul territorio regionale tra giovedì 2 novembre 2023 e le primissime ore di venerdì 3 novembre 2023. Ciò ha causato una fase di tempo perturbato di stampo autunnale, con venti forti dai quadranti meridionali, precipitazioni diffuse e abbondanti, anche con rovesci e temporali, specie nella zona costiera e di pianura. Le piogge intense concentrate in poche ore hanno compromesso la stabilità delle sponde dei canali, per il veloce riempimento degli stessi e, soprattutto, per il rapido svaso, causando anche danni ad alcuni manufatti di protezione in cemento armato, in particolare nei Bacini idraulici Colli Euganei e Sesta presa. Inoltre, il 3 novembre 2023 si è verificata una rotta arginale in sinistra del canale Taglio, estesa per circa 25 ml, che ha causato l’allagamento di circa 300 ettari del bacino denominato Prati Nuovi in Comune di San Michele al Tagliamento (VE). Tracimazioni diffuse sono state riscontrate sulle arginature perimetrali del bacino Villa e del 7° bacino, nei Comuni di San Michele al Tagliamento e di Caorle, oltre che in corrispondenza dei muretti di scarico degli impianti Sindacale, Casere, Caposile e Brussa. Inoltre, il forte vento di scirocco ha danneggiato diverse coperture di impianti idrovori e abbattuto diverse alberature. Diffusi fenomeni di infiltrazioni e fontanazzi si sono verificati a causa dell’elevato livello delle acque esterne, con pericolo per la tenuta dei corpi arginali.

Anche nel tardo pomeriggio del 4 novembre 2023, fino alle prime ore della mattina del 5 novembre 2023, il verificarsi di piogge costanti ha ulteriormente peggiorato le condizioni della rete idrografica regionale già in difficoltà a causa delle precipitazioni dei giorni precedenti. Di particolare rilevanza sono state le precipitazioni a carattere temporalesco che hanno interessato l’area pedemontana tra Bassano e Pederobba e che hanno contribuito alle portate di piena del torrente Muson dei Sassi, che funge da recettore degli impianti idrovori a servizio delle aree in sinistra idraulica dello stesso. Fenomeni significativi hanno interessato anche i monti Lessini centro occidentali, le Prealpi vicentine occidentali e la città di Vicenza con quantitativi massimi tra i 50 e i 60 mm/24h; tali intensi fenomeni hanno provocato frane e dissesti arginali in diversi scoli consortili. Per quanto riguarda il vento, dapprima si è mantenuto da nord-est rinforzandosi in particolare nell’entroterra per poi, al passaggio dell’asse di saccatura, disporsi temporaneamente dai quadranti meridionali e, infine, da quelli occidentali; sono state registrate raffiche di vento che hanno raggiunto gli 82 km/h a Lugugnana di Portogruaro e i 76 km/h a Bibione, in provincia di Venezia.

Con riferimento agli eventi atmosferici sopra descritti e ai conseguenti danni causati alle opere pubbliche di bonifica, deve essere evidenziato che quantitativi di pioggia concentrati in periodi molto brevi, come quelli verificatisi in occasione degli eventi in argomento, compromettono la stabilità delle sponde dei canali di bonifica, a causa del veloce riempimento e del rapido svaso dei medesimi, qualora la sicurezza idraulica sia garantita dalle macchine idrovore. La repentina escursione dei livelli idrici nei canali di bonifica provoca intensi fenomeni erosivi sul fondo e sulle sponde, con il verificarsi di fenomeni di dissesto. Inoltre, la presenza di cumuli di ramaglie e fogliame, trasportati dai forti venti, causa l’intasamento dei corpi idrici, soprattutto presso manufatti, ponti e griglie, con conseguenti tracimazioni e allagamenti delle aree circostanti la rete di bonifica.

Il Presidente della Giunta regionale, con decreto n. 100 del 6 novembre 2023, , ha dichiarato lo “stato di emergenza regionale” per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi da lunedì 30 ottobre 2023 a domenica 5 novembre 2023, riconoscendo l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile.

Ravvisando condizioni meteo di carattere eccezionale, il Direttore della Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione con nota prot. n. 611485 del 13 novembre 2023, ha chiesto ai Consorzi di bonifica veneti di comunicare gli esiti delle verifiche compiute sui danni subiti dalle opere idrauliche di competenza, causati dalle avversità atmosferiche in argomento.

Al riguardo, con nota prot. n. 17807 del 14 dicembre 2023, il Direttore del Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia-Chirignago ha comunicato i danni subiti da alcuni manufatti idraulici situati nella parte finale del Muson Vecchio, particolarmente sollecitati dai livelli idrometrici conseguenti alle tre piene successive del torrente Muson dei Sassi. L’importo complessivo di spesa per il ripristino della funzionalità delle opere pubbliche di bonifica è stato quantificato in € 440.000,00.

Parimenti, il Direttore Generale del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR), con nota prot. n. 11327 del 19 dicembre 2023, ha comunicato agli Uffici regionali che gli eccezionali eventi atmosferici in argomento hanno causato numerose criticità lungo la rete di bonifica per il verificarsi di frane e smottamenti nelle Province di Padova, Verona e Vicenza. L’importo complessivo di spesa per i necessari ripristini ammonta a € 5.055.000,00.

Con nota prot. n. 196935 del 21 novembre 2023, il Direttore del Consorzio di bonifica Bacchiglione di Padova ha segnalato che le avversità atmosferiche in argomento hanno causato danni spondali per circa 15,5 Km lungo i corsi d’acqua in gestione, che richiedono la realizzazione di urgenti ripristini. L’importo complessivo di spesa ammonta a € 3.014.700,00.

Il Direttore del Consorzio di bonifica Brenta di Cittadella (PD), con nota prot. n. 21026 del 13 dicembre 2023 ha segnalato la presenza di franamenti spondali, con situazioni di pericolo lungo la rete idraulica di competenza, nonché danni a manufatti che non consentono il regolare deflusso delle acque. I danni sono stati quantificati in complessivi € 630.000,00.

Il Dirigente dell’Area Tecnica del Consorzio di bonifica Piave di Montebelluna (TV), con nota prot. n. 32832 del 30 novembre 2023, ha segnalato i danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica in occasione degli eccezionali eventi atmosferici in argomento, consistenti in franamenti spondali che necessitano di ripristini arginali con pali e roccia, per una spesa complessiva di € 650.000,00.

Anche il Direttore dell’Area Tecnica del Consorzio di bonifica Veneto Orientale di San Donà di Piave (VE), con nota prot. n. 18840 del 20 dicembre 2023, ha segnalato che gli eventi atmosferici in argomento hanno causato diffusi cedimenti spondali, infiltrazioni e fontanazzi lungo i canali consorziali, danni alle arginature perimetrali lagunari, ai muretti di scarico, nonché alle pompe e agli impianti elettromeccanici degli impianti idrovori, per un importo di complessivi € 4.000.000,00.

Infine, il Direttore del Consorzio di bonifica di 2° grado Lessinio Euganeo Berico di Cologna Veneta (VR), con nota prot. n. 1257 del 22 novembre 2023, ha comunicato che a seguito della piena causata dalle avversità atmosferiche di cui trattasi, è stato riscontrato un danno alla coppia di misuratori di portata a corde foniche installati nel tratto terminale del canale sotterraneo Guà Bacchiglione in Comune di Barbarano Mossano (VI), nonché l’ostruzione della normale sezione di deflusso a causa del trasporto e deposito di materiale fino in sospensione e di ramaglie in galleggiamento. L’importo di spesa per il ripristino dei danni è stato quantificato in € 75.000,00.

Pertanto, sulla base delle segnalazioni dei Consorzi di bonifica sopra descritte, si determina in complessivi € 13.864.700,00 l’ammontare dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica in occasione degli eccezionali eventi atmosferici in argomento.

Per far fronte ai danni sopradescritti è attivo presso la Tesoreria centrale dello Stato un conto corrente denominato “Fondo di solidarietà nazionale”, che consente il prelievo di somme occorrenti alle Regioni per fronteggiare i danni prodotti da calamità naturali o eventi eccezionali previsti dal punto 11.2 degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02), nonché le avverse condizioni atmosferiche previste al punto 11.3 dei predetti Orientamenti comunitari.

In conformità a quanto disposto dal citato Decreto Legislativo n. 102/2004, la Regione deve attuare la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni, al fine di proporre la richiesta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento calamitoso e di individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica, nonché formulare la relativa richiesta di intervento del Fondo.

A tal fine gli Uffici regionali competenti hanno redatto, per ciascuna Provincia interessata dagli eventi, gli appositi modelli ministeriali per l’accertamento degli eventi calamitosi e la stima dei danni alle opere pubbliche di bonifica, che costituiscono Allegato A al presente provvedimento e che interessano:

per la Provincia di Padova:

Cervarese Santa Croce, Legnaro, Merlara, Rovolon, Saccolongo, San Giorgio delle Pertiche, Saonara, Teolo, Torreglia, Veggiano, Vigodarzere;  

per la Provincia di Treviso:

Oderzo, Roncade, Valdobbiadene, Vidor;

per la Città metropolitana di Venezia:

Camponogara, Campolongo Maggiore, Caorle, Cavallino Treporti, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Eraclea, Jesolo, Meolo, Mirano, Musile di Piave, Fossò, Santa Maria di Sala, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Strà, Vigonovo;

per la Provincia di Verona:

Legnago, San Bonifacio, San Martino Buon Albergo, Zimella;

per la Provincia di Vicenza:

Barbarano Mossano, Bassano del Grappa, Chiampo, Colceresa, Costabissara, Creazzo, Marostica, Orgiano, Poiana Maggiore, Romano d’Ezzelino, Sarcedo, Sarego, Sossano, Val Liona, Vicenza, Villaga.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le segnalazioni dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica di cui alle sottoindicate note dei Consorzi di bonifica:

  • nota prot. n. 17807 del 14 dicembre 2023, del Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia-Chirignago;
  • nota prot. n. 11327 del 19 dicembre 2023, del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR);
  • nota prot. n. 196935 del 21 novembre 2023 del Consorzio di bonifica Bacchiglione di Padova;
  • nota prot. n. 21026 del 13 dicembre 2023 del Consorzio di bonifica Brenta di Cittadella (PD);
  • nota prot. n. 32832 del 30 novembre 2023 del Consorzio di bonifica Piave di Montebelluna (TV);
  • nota prot. n. 18840 del 20 dicembre 2023 del Consorzio di bonifica Veneto Orientale di San Donà di Piave (VE);
  • nota prot. n. 1257 del 22 novembre 2023 del Consorzio di bonifica di 2° grado Lessinio Euganeo Berico di Cologna Veneta (VR);

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm.ii;

VISTI i decreti legislativi:

  • 29 marzo 2004, n. 102 “Interventi finanziari a sostegno delle Imprese agricole”;
  • 18 aprile 2008, n. 82 “Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recante interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell’art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”;

delibera

  1. di approvare le premesse, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di inoltrare la richiesta al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ai sensi Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e in conformità alle comunicazioni citate in premessa, nonché sulla base dei modelli ministeriali compilati dagli Uffici regionali della Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione, che costituiscono Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, della dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi dal 30 ottobre 2023 al 5 novembre 2023 nel territorio delle Province di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia, dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica per complessivi € 13.864.700,00;
  3. di inoltrare la richiesta al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste dell’assegnazione delle provvidenze contributive previste dall’art. 5 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 30 ottobre 2023 al 5 novembre 2023 nel territorio delle Province di Padova, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare la Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione dell’esecuzione del presente atto;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione, omettendo l’Allegato A.

Allegato (omissis)

(seguono allegati)

Dgr_1691_23_AllegatoA_520092.pdf  (omissis)

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