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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 3 del 05 gennaio 2024


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1668 del 29 dicembre 2023

Aggiornamento delle modalità di funzionamento del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto inerenti all'allertamento per rischio idraulico. Utilizzo della modellistica idrologica-idraulica dei fenomeni di piena sviluppata dall'Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si intende procedere all’aggiornamento delle modalità di funzionamento del Centro Funzionale Decentrato (CFD) della Regione del Veneto di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 837/2009, n. 1373/2014, n. 1875/2019, n. 869/2022 e n. 1228/2022 e ai Decreti del Direttore della Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale n. 110/2014 e n. 284/2017. Per la valutazione della criticità idraulica la seconda area funzionale del CFD intende avvalersi delle competenze maturate dall’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, quale centro di competenza in materia di modellistica idrologica-idraulica dei fenomeni di piena in tempo reale.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Con Deliberazione della Giunta regionale n. 837 del 31 marzo 2009 è stato dichiarato attivo e operativo, a decorrere dal 2 aprile 2009, il Centro Funzionale Decentrato (CFD) della Regione del Veneto per i rischi idrogeologico e idraulico. Con lo stesso provvedimento è stato approvato l’allegato documento operativo “La definizione del Sistema di allerta regionale ai fini di Protezione civile per la previsione, il monitoraggio e la sorveglianza delle situazioni di rischio idrogeologico, idraulico e valanghivo”.

Fin dalla costituzione, il CFD della Regione del Veneto vede la collaborazione delle strutture regionali Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale e Direzione della Difesa del Suolo e della Costa e della struttura operativa del Servizio regionale della protezione civile ARPAV – Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, come sancito successivamente anche dalla legge regionale 01 giugno 2022, n. 13 “Disciplina delle attività di protezione civile”.

Come previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile” e s.m.i.:

  • la prima area del Centro Funzionale decentrato è dedicata alla raccolta, concentrazione, elaborazione, archiviazione e validazione dei dati rilevati nel territorio di competenza che dovranno quindi essere trasmessi al Centro Funzionale centrale presso il Dipartimento;
  • la seconda area del Centro Funzionale decentrato è dedicata all'interpretazione nonché all'utilizzo integrato dei dati rilevati e delle informazioni prodotte dai modelli previsionali relativi al dominio territoriale di competenza di ciascun Centro Funzionale decentrato, nonché a fornire pieno supporto alle decisioni delle Autorità di protezione civile competenti per gli allertamenti;
  • la terza area del Centro Funzionale decentrato è dedicata alla gestione del sistema di scambio informativo che garantisce il funzionamento dei sistemi di comunicazione, cura l'interscambio dei dati, anche in forma grafica e della messaggistica tra i Centri Funzionali.

In particolare, per il CFD della Regione del Veneto, la responsabilità della seconda area funzionale, come previsto dalla citata DGR n. 837/2009, è della Direzione Difesa del Suolo (ora Direzione Difesa del Suolo e della Costa) per quanto riguarda il rischio idraulico e idrogeologico ed è inoltre in capo alla medesima Direzione il coordinamento con i Presidi Territoriali e, in particolare, con le Unità Periferiche del Genio Civile nella fase di monitoraggio e sorveglianza.

Alla DGR n. 837/2009 sopraccitata sono seguite ulteriori deliberazioni della Giunta regionale e decreti direttoriali per rispondere alla necessità di aggiornare quanto disposto in fase di attivazione del CFD, senza, tuttavia, alterare gli ambiti di competenza delle tre strutture operanti. In particolare:

  • con DGR n. 1373 del 28 luglio 2014 si è provveduto all’aggiornamento delle modalità di funzionamento del CFD, all’aggiornamento delle zone di allerta, all’adozione di soglie pluviometriche e idrometriche per il rischio idraulico e idrogeologico e alla modifica del sistema di allertamento per il rischio valanghe; i contenuti dell’allegato “Aggiornamento delle modalità di funzionamento del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto” alla DGR n. 1373/2014 sono stati di seguito aggiornati e completati con il Decreto del Direttore della Sezione di Protezione Civile (ora Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale) n. 110 del 24 ottobre 2014;
  • con Decreto n. 284 del 28 dicembre 2017 emesso dal Direttore della Protezione Civile e Polizia Locale (ora Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale) è stato dato atto del recepimento dei contenuti della nota prot. n. RIA/0007117 del 10/02/2016 con la quale il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha fornito indicazioni operative recanti “Metodi e criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile”;
  • con DGR n. 1875 del 17 dicembre 2019 si è proceduto all’introduzione della nuova modellistica numerica idrologica-idraulica IMAGe, relativa al bacino Brenta–Bacchiglione–Muson dei Sassi, all’aggiornamento delle soglie idrometriche con introduzione di nuove sezioni idrauliche di riferimento e all’aggiornamento del principio di trasmissione della criticità da monte verso valle;
  • con DGR n. 869 del 19 luglio 2022 si è provveduto, tra le altre, all’aggiornamento delle modalità di funzionamento del CFD e in particolar modo dei criteri di allertamento per l’emissione degli avvisi di criticità idrogeologica e idraulica con riferimento specifico al rischio idrogeologico per temporali;
  • con DGR n. 1228 del 10 ottobre 2022 sono stati introdotti aggiornamenti e integrazioni al sistema di allertamento regionale per rischio valanghe.

Ora, con specifico riferimento alle attività della seconda area funzionale sopra richiamate e, in particolar modo, all’uso della modellistica idrologica-idraulica per le fasi di previsione e di monitoraggio in corso di evento dei fenomeni di piena, il CFD intende avvalersi anche dell’esperienza maturata in tale ambito dall’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali. Come previsto, infatti, dal Decreto del Capo Dipartimento della protezione civile del 24 luglio 2013 “Individuazione del Centri di Competenza”, l’Autorità di Bacino Alto Adriatico, ora Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, è stata individuata Centro di competenza per l’ambito disciplinare “Sviluppo, realizzazione, verifica e validazione operativa di metodologie, tecniche e procedure di raccordo, condivisione e valorizzazione reciproca delle attività del tempo differito e quelle del tempo reale. Analisi e zonizzazione dei rischi geologico, idrogeologico ed idraulico, attraverso sia l'inventario e l'analisi storica degli eventi, adeguate sia l'uso di modellazioni degli eventi e del territorio, sia il monitoraggio nel tempo dell'evoluzione del territorio, del suolo e delle acque. Realizzazione di un sistema di modellistica idraulica per la previsione e il controllo delle piene fluviali.”.

Per accrescere, quindi, la capacità di interpretazione dei dati rilevati e delle informazioni prodotte dai modelli e per quanto esposto, il CFD intende avvalersi della conoscenza e dell’esperienza modellistica idrologica-idraulica dei fenomeni di piena in tempo reale maturate dall’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, incaricando la Direzione Difesa del Suolo e della Costa, responsabile della seconda area funzionale, della formalizzazione di tale contributo attraverso specifico protocollo di intesa, da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale, per la disciplina delle modalità di utilizzo della modellistica in fase di previsione e di monitoraggio in corso degli eventi di piena nell’ambito delle attività specifiche della seconda area funzionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;

VISTO il D. Lgs. 02/01/2018, n. 1 e s.m.i.;

VISTA la Direttiva del P.C.M. del 27 febbraio 2004 e s.m.i.;

VISTO il Decreto del Capo Dipartimento della protezione civile del 24/07/2013;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la Legge regionale 1 giugno 2022, n. 13;

VISTA la DGR n. 873 del 31/03/2008;

VISTA la DGR n. 1373 del 28/07/2014;

VISTA la DGR n. 1875 del 17/12/2019;

VISTA la DGR n. 869 del 19/07/2022;

VISTA la DGR n. 1228 del 10/10/2022;

VISTO il DDR n. 110 del 24/10/2014;

VISTO il DDR n. 284 del 28/12/2014;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di aggiornare le modalità di funzionamento del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto inerenti all’allertamento per rischio idraulico di cui alle DGR n. 837/2009, della DGR n. 1373/2014, della DGR n. 1875/2019, della DGR n. 869/2022, della DGR n. 1228/2022, dei DDR del Direttore della Direzione Protezione civile, Sicurezza e Polizia Locale  n. 110/2014 e n. 284/2017;
  3. di autorizzare il CFD di avvalersi, con specifico riferimento alla seconda area funzionale, delle competenze sviluppate dall’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, individuato quale Centro di Competenza ai sensi Decreto del Capo Dipartimento della protezione civile del 24 luglio 2013, nell’ambito della modellistica idrologica-idraulica dei fenomeni di piena in tempo reale;
  4. di incaricare il Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa di disciplinare l’utilizzo, nell’ambito della seconda area del CFD, della modellistica idrologica-idraulica dei fenomeni di piena sviluppata dall’Autorità di bacino Distrettuale delle Alpi Orientali nelle fasi di previsione e di monitoraggio in corso di evento attraverso specifico protocollo di intesa da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa di assumere tutti gli atti necessari per l’attuazione del presente provvedimento;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Protezione civile, Sicurezza e Polizia Locale di trasmettere il presente provvedimento al Dipartimento della protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa e all’ARPAV, coinvolte nelle attività connesse alle funzioni del Centro Funzionale Decentrato;
  7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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