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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 2 del 02 gennaio 2024


Materia: Energia e industria

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1537 del 12 dicembre 2023

Autorizzazione unica alla costruzione e all'esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas di origine agricola, comprese opere e infrastrutture al medesimo connesse. "Società agricola consortile Anna & Primo a r.l." - Comune di Cinto Caomaggiore (VE). D Lgs n. 387 del 29 dicembre 2003.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si rilascia l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas di origine agricola alla “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.” (CUAA 05226880267), con sede legale in via Bovon, 5 – Comune di Breda di Piave (TV) e operativa (sede impianto) in via Bandida, 22 – Comune di Cinto Caomaggiore (VE), ai sensi dell’art. 12, commi 3 e 4, del D Lgs n. 37/2003.

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

Il pacchetto legislativo adottato dalle Istituzioni europee tra la fine del 2018 e la prima metà del 2019 - cd. Winter package o Clean energy package - ha fissato un nuovo quadro regolatorio della governance dell'Unione per l'energia e il clima, funzionale al raggiungimento dei nuovi obiettivi europei al 2030 in materia e al percorso di decarbonizzazione (economia a basse emissioni di carbonio) entro il 2050, superando di fatto gli obiettivi che le Istituzioni comunitarie si erano date al 2020.

A rafforzare le politiche in materia di energia è intervenuta a gennaio 2020 la comunicazione sul Green Deal (COM(2019)640); la Commissione UE ha delineato una roadmap volta a rafforzare l'ecosostenibilità dell'economia dell'Unione europea attraverso un ampio spettro di interventi che insistono prioritariamente sulle competenze degli Stati membri – attraverso i “Piani nazionali integrati per l'energia e il clima – PNIEC”, che coprono periodi di dieci anni a partire dal decennio 2021-2030 – e interessano prevalentemente l'energia, l'industria, la mobilità e l'agricoltura.

Le risorse per l'attuazione del Green Deal rientrano nel Piano finanziario per la ripresa e la resilienza (cd. Recovery Plan), costituendone una delle priorità: sostenere la transizione verde e digitale e promuovere una crescita sostenibile. I progetti e le iniziative nell'ambito dei Programmi nazionali di ripresa e resilienza dovranno dunque essere conformi alle priorità di policy legate alle transizioni verde e digitale, oltre che coerenti con i contenuti del Piano energia e clima (PNIEC).

Si segnala a tale riguardo l’adozione (14 ottobre 2020) da parte della Commissione europea, dell'Assessment of the final national energy and climate plan of Italy.

Premesso quanto sopra e tenuto conto dei nuovi obiettivi Unionali al 2030 in materia di promozione dell’energia primaria da fonti rinnovabili, va ricordato che già con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 lo Stato italiano aveva posto le basi per la promozione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.

La Giunta regionale, in attuazione del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, con deliberazione dell’8 agosto 2008, n. 2204, aveva approvato le prime disposizioni organizzative per il rilascio dell’autorizzazione unica. Con successivi provvedimenti (DGR n. 1192/2009 e DGR n. 453/2010) sono state rimodulate le competenze amministrative attribuite a ciascuna Struttura regionale finalizzate al rilascio del citato titolo abilitativo attraverso il procedimento unico.

Con la DGR n. 1391/2009 è stata dettagliata la procedura amministrativa e la documentazione essenziale (in ultima definita dal Decreto del Direttore dell’Area Marketing Territoriale, Cultura, Turismo, Agricoltura e Sport n. 5 del 14 marzo 2023) necessaria per il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti di produzione di energia da biomassa e biogas da produzioni agricole, forestali e zootecniche.

Con la DGR n. 453/2010 è stata attribuita alla Direzione regionale Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura (ora Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria) la responsabilità del procedimento inerente il rilascio dell’autorizzazione unica agli impianti alimentati a biomassa e biogas da produzioni agricole, forestali e zootecniche, la cui istanza è presentata da imprenditori agricoli in possesso del Piano aziendale di cui all’articolo 44 della LR n. 11/2004.

Con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico (MiSE) del 10 settembre 2010, entrato in vigore il 3 ottobre 2010, sono state approvate le Linee guida per il rilascio dell’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, già previste al comma 10, articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.

Il Decreto Legislativo n. 28 del 3 marzo 2011, come modificato dal Decreto Legge n. 91 del 24 giugno 2014 e dal Decreto Legislativo n. 199 dell’8 novembre 2021, ha ridefinito gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari a dare attuazione alla più recente Direttiva 2018/2001 (cd. RED II) per il raggiungimento degli obiettivi comunitari di incremento della quota di energia da fonti rinnovabili al 2030.

In data 22 dicembre 2022 la “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.” (CUAA 05226880267), con sede legale in via Bovon, 5 – Comune di Breda di Piave (TV) e operativa (sede impianto) in via Bandida, 22 – Comune di Cinto Caomaggiore (VE), ha presentato istanza di rilascio di autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto termoelettrico alimentato a biogas proveniente dalla cofermentazione anaerobica di sottoprodotti di origine biologica provenienti da attività di allevamento (effluente zootecnico suino e bovino, pari a complessivi 17.100 tonnellate all’anno tal quali, ossia il 79% del totale in peso della biomassa conferita), sottoprodotti della lavorazione delle olive (sanse disoleate pari a 200 t/a t.q., ossia l’1% della biomassa) e sottoprodotti della lavorazione dei cereali (pari a 130 t/a t.q. ossia l’1%), nonché prodotti di origine biologica (coltivazioni agricole dedicate pari a 2.500 t/a t. q., ossia l’11%), compresi quelli residuali non costituenti rifiuto (stocchi di mais pari a 1.750 t/a t.q., ossia l’8%), ottenuti dalla coltivazione su terreni propri e in affitto.

Al pari della sezione di produzione di biogas, il soggetto istante ha chiesto di installare un cogeneratore, alimentato dal biogas, della potenza termica nominale unitaria di 0,784 MW finalizzato a produrre energia elettrica, pari a 0,300 MWelettrici, da immettere, tramite un tratto di elettrodotto privato (dal cogeneratore alla cabina di consegna denominata “Sunprime FTV”) e poi un tratto pubblico (tratto di linea dalla cabina di consegna esistente sino al punto di connessione su linea MT denominata “Pramaggiore”, uscente dalla cabina primaria MT/MT “Levada”, compreso attraversamento della condotta primaria dell’acquedotto, demolizione di tratto di linea aerea esistente nonché tratto di linea tra la medesima cabina di consegna e punto di connessione verso “derivazione PTP” esistente denominato “CH S. Biagio”). Contestualmente, il progetto prevede la costruzione e l’esercizio di un mini impianto di teleriscaldamento, alimentato dal cascame termico, pari a 0,426 MWtermici, proveniente dal cogeneratore, che garantisce una producibilità termica complessiva annua pari a 5.170 MWh/anno, di cui 1.317 MWh/anno a servizio della termostatazione delle vasche adibite al processo di fermentazione anaerobica, nonché 435 MWh/anno a servizio del riscaldamento delle strutture agricolo-produttive e uffici aziendali.

Con l’inoltro dell’istanza, la Società agricola consortile ha comunicato, peraltro, l’accettazione del “Preventivo di connessione” (codice di rintracciabilità n. 334795626) contenuto nel Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA) approvato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, delegando alla società “e-distribuzione SpA” la realizzazione dell’impianto di rete elettrica pubblico.

Il responsabile del procedimento in capo alla Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, ai sensi delle disposizioni attuative dell’articolo 12 del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, ha indetto la Conferenza di servizi in modalità sincrona finalizzata all’acquisizione delle intese, dei concerti, dei nulla osta o degli atti di assenso comunque denominati finalizzati al rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio del citato impianto di produzione di energia.

Nel corso della Conferenza di servizi del 26 giugno 2023 è emersa la necessità di adeguare la forma giuridica dell’originaria Società consortile in quanto non compatibile con i requisiti previsti dal comma 7 bis, art. 44 della Legge Regionale n. 11/2004. Successivamente alla Conferenza di servizi il rappresentante della “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.” ha chiesto e ottenuto, una sospensione del procedimento amministrativo, sino al 30 settembre 2023, al fine di produrre la documentazione essenziale richiesta dal rappresentante dell’Agenzia veneta per i pagamenti (AVEPA).

Il 14 settembre 2023 le Amministrazioni e gli Enti pubblici interessati hanno acquisito la documentazione completa di progetto. Accertata, pertanto, la procedibilità dell’istruttoria in tale data, l’iter istruttorio si è definitivamente concluso in data 26 ottobre 2023, acquisendo anche la rimanente documentazione tecnica di dettaglio richiesta dagli Uffici regionali ai fini della predisposizione dell’atto espresso. Con successiva notifica dell’8 novembre 2023, l’Amministrazione procedente informava tutte le Amministrazioni ed Enti pubblici interessati che il progetto di costruzione ed esercizio dell’impianto termoelettrico alimentato da biogas di origine agricola, a far data dal 14 settembre 2023, poteva considerarsi completo e procedibile in tutti i suoi risvolti endoprocedimentali.

A seguito della successiva comunicazione inviata in data 8 novembre 2023 dalla Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistica-venatoria, il responsabile del procedimento regionale ha avviato a definitiva conclusione il procedimento, ai sensi della DGR n. 2204/2008 e n. 453/2010, per riconoscere alla medesima società, “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.”, l’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio dell’impianto di produzione di energia alimentato a biogas, in quanto:

  • la Società agricola istante ha trasmesso la documentazione progettuale e amministrativa chiesta in sede istruttoria (ultima integrazione del 14 settembre e 26 ottobre 2023);
  • AVEPA – Sportello unico agricolo interprovinciale di Rovigo e Venezia, sede di Venezia, nell’ambito della Conferenza di servizi del 26 ottobre 2023 ha approvato il progetto, ai sensi degli artt. 44 e segg. della LR n. 11/2004, confermando, pertanto, la connessione dell’impianto di produzione di energia all’attività agricola ai sensi del terzo comma dell’articolo 2135 del Codice Civile.
  • il Comune di Cinto Caomaggiore (VE) ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, alla realizzazione dell’impianto in sede di Conferenza di Servizi del 26 ottobre 2023;
  • la Città Metropolitana di Venezia ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, alla realizzazione dell’impianto in sede di Conferenza di Servizi del 26 ottobre 2023;
  • il Consorzio di bonifica Veneto Orientale ha espresso il parere favorevole con prescrizioni con nota acquisita il 22 dicembre 2022 e confermato con nota del 24 aprile 2023;
  • ARPA Veneto, ha espresso parere favorevole con prescrizioni, con nota del 19 maggio 2023;
  • l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali ha espresso il parere favorevole con nota del 15 giugno 2023;
  • la società “Livenza Tagliamento Acque S.p.A.” ha espresso parere favorevole con prescrizioni, con note del 16 aprile 2023 e del 27 ottobre 2023;
  • e-distribuzione ha formulato il parere favorevole al progetto con nota del 23 maggio 2023;
  • il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia ha trasmesso, in data 6 febbraio 2023, il Certificato Prevenzione Incendi, di cui alla pratica n. 28691 del 3 ottobre 2022;
  • le restanti Amministrazioni ed Enti pubblici interessati (Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso) hanno espresso il loro assenso agli effetti del comma 4, art. 14-bis della legge n. 241/1990 (cd. silenzio assenso);
  • non sono pervenute ulteriori osservazioni e/o motivi ostativi alla realizzazione ed esercizio dell’impianto da parte dei soggetti interessati.

I sopra citati pareri rilasciati da parte del Consorzio di bonifica Veneto Orientale, di ARPA Veneto, dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, di e-distribuzione e del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia, sono basati sulla documentazione ritenuta, dal responsabile del procedimento regionale, già completa per i profili di rispettiva competenza alla data di presentazione dell’istanza avvenuta il 22 dicembre 2022. Pertanto il responsabile del procedimento regionale ha ritenuto che le valutazioni riportate in tali pareri siano esaustive, pur se rilasciate antecedentemente alla data di trasmissione del progetto completo da parte della Società istante in data 14 settembre 2023.

Inoltre, il responsabile del procedimento regionale ha accertato, ai sensi del comma 4-bis dell’articolo 12 del D Lgs n. 387/2003, in capo al Soggetto istante, nonché in capo al Concessionario della rete di distribuzione dell’energia elettrica, la disponibilità delle superfici sulle quali realizzare l’impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (Comune di Cinto Caomaggiore -VE, foglio 15, mappali n. 212, n. 225, n. 239, n. 240, n. 242, n. 243, n. 244 e n. 246), a seguito di acquisizione dell’atto di costituzione di diritto di superfice temporaneo, registrato all’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Treviso il 3 agosto 2023 al n. 24436, serie 1T e trascritto all’Agenzia del Territorio - Ufficio provinciale di Venezia, in data 3 agosto 2023 al Registro generale n. 27714 e Registro particolare n.  20882 e al Registro generale n. 27715 e Registro particolare n.  20883, come da atto notarile del 2 agosto 2023 a firma della dottoressa Rita Brunzo, notaio in Treviso, (Rep. n. 1.397 e Raccolta n. 1.184).

Si prende atto, pertanto, sulla base della documentazione della disponibilità dei luoghi, che le opere catastalmente individuate nel Comune di Cinto Caomaggiore (VE), foglio 15, mappali n. 212, n. 239, n. 240 e n. 242, perdono di efficacia e quindi decadono il 2 agosto 2053, termine ultimo di validità dell’Atto di costituzione di diritto di superfice temporaneo allegato alla documentazione di progetto.

Relativamente agli obblighi di messa in pristino dei luoghi previsti dall’articolo 12 del D. Lgs. n. 387/2003, una volta cessata l’attività di produzione di energia, la Società istante ha trasmesso, in conformità alla DGR n. 453/2010, perizia di stima, asseverata dal dott. Pierluigi Navarotto, iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Piacenza al n. 103, inerente i costi di demolizione delle opere, infrastrutture e impianti di progetto nonché ripristino dei luoghi allo stato ex-ante, il cui ammontare è risultato pari a euro 230.985,54, da maggiorare per spese tecniche e oneri fiscali, per un totale complessivo di euro 309.982,59. A tale riguardo è precisato in allegato al presente provvedimento che il Soggetto intestatario del titolo abilitativo, prima dell’inizio dei lavori di costruzione autorizzati, dovrà depositare presso gli Uffici regionali competenti un’idonea polizza fideiussoria, di tipo bancario o assicurativo, conforme alle disposizioni previste dalle DGR n. 453/2010 e s. m. e i. (DGR n. 253/2012), ai fini di cautelare l’amministrazione regionale dall’eventuale mancata rimessa in pristino dei luoghi, decorsa la vita utile dell’impianto.

La Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, preso atto delle comunicazioni pervenute, nonché della successiva istruttoria, propone alla Giunta regionale di autorizzare il seguente titolo abilitativo in capo alla “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.”.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge n. 241/1990 e successive modifiche e integrazioni in materia di procedimento amministrativo;

VISTO il Decreto Legislativo n. 387/2003 in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;

VISTO il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010: “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;

VISTO il Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 199 - “Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili” che ha modificato e integrato il Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28;

VISTA la Legge Regionale n. 24/1991 in materia di opere concernenti linee e impianti elettrici sino a 150.000 Volt;

VISTA la Legge Regionale n. 11/2004 in materia di governo del territorio;

VISTO l’articolo 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2204/2008 in materia di disposizioni organizzative per l’autorizzazione, installazione ed esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1391/2009 e s. m. e i. (DGR n. 725/2014) riguardante la definizione della procedura per il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di energia da biomassa e biogas da produzioni agricole, forestali e zootecniche, entro i limiti di cui al comma 1, articolo 272 del D Lgs n. 152/2006 e ss. mm. e ii;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del 2 marzo 2010, n. 453 - “Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, che ha confermato in capo alla Direzione Agroambiente, ora Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, la competenza istruttoria inerente le istanze presentate da imprenditori agricoli che richiedano, in base alla LR n. 11/2004, l’esame del Piano aziendale, per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e biogas, di potenza termica inferiore rispettivamente a 1 MW e 3 MW;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del 22 febbraio 2012, n. 253 - “Autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomassa, biogas, idroelettrico). Garanzia per l’obbligo alla messa in pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto intestatario del titolo abilitativo, a seguito della dismissione dell'impianto. (Art. 12, comma 4, del D Lgs n. 387/2003 – D MiSE 10 settembre 2010, p. 13.1, lett. J)”, la quale ha precisato le modalità per la stipula delle fideiussioni a garanzia della demolizione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili e contestuale ripristino ex ante delle superfici dai medesimi occupate;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 15 maggio 2012, n. 856 – “Atti di indirizzo ai sensi dell'art. 50, comma 1, lett. d), della LR 23.4.2004, n. 11: ''Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio''. Modifiche e integrazioni alla lett. d): ''Edificabilità zone agricole'', punto 5): ''Modalità di realizzazione degli allevamenti zootecnici intensivi e la definizione delle distanze sulla base del tipo e dimensione dell'allevamento rispetto alla qualità e quantità di inquinamento prodotto''. Deliberazione/Cr n. 2 del 31.1.2012.”;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 2 maggio 2013, n. 38 – “Individuazione delle aree e dei siti non idonei alla costruzione e all’esercizio di impianti per la produzione di energia alimentati da biomasse, da biogas e per produzione di biometano, ai sensi del paragrafo 17.3 delle "Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili", emanate con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 10 settembre 2010.”;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 27 maggio 2016, n. 803, “Organizzazione amministrativa della Giunta regionale: istituzione delle Unità Organizzative nell'ambito delle Direzioni in attuazione dell'art. 17 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla Legge Regionale 17 maggio 2016, n. 14.”;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 26 settembre 2016, n. 1507, “Organizzazione amministrativa della Giunta Regionale: modifiche all’assetto organizzativo di cui alle deliberazioni della Giunta Regionale n. 802 e n. 803 del 2016 e s.m.i. Legge Regionale n. 31 dicembre 2012, n. 54 e s.m.i.”;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1079 del 30 luglio 2019, che ha modificato la denominazione della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca in Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico–venatoria e la DGR n. 1753 del 22 dicembre 2020 che ha ridefinito le competenze amministrative in capo a ciascuna Area in cui si articola la struttura organizzativa della Giunta Regionale, prevedendo anche una diversa denominazione a partire dal 1° gennaio 2021;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 813 del 22 giugno 2021 con la quale è stata aggiornata la disciplina regionale che dà attuazione al DM 25 febbraio 2016 e alla Direttiva 91/676/CEE sulla protezione delle acque dall’inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole definendo, al contempo, il “Quarto programma d’Azione per le Zone Vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto”;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1064 del 31 luglio 2018 con la quale sono state approvate le Linee guida in materia di Conferenza di servizi;

VISTO il Piano energetico regionale - Fonti rinnovabili, risparmio energetico ed efficienza energetica (PERFER), approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 6 del 9 febbraio 2017;

VISTO il decreto n. 33 del 2 dicembre 2016 – e successiva integrazione n. 127 del 26 luglio 2018 – con il quale il direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca ha confermato in capo al responsabile della PO Promozione energie rinnovabili della medesima Direzione la responsabilità dei procedimenti ex articolo 12 del D Lgs n. 387/2003, nonché afferenti al D Lgs n. 28/2011;

delibera

1.   di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.   di autorizzare la “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.” (CUAA 05226880267), con sede legale in via Bovon, 5 – Comune di Breda di Piave (TV) alla costruzione e all’esercizio di un impianto termoelettrico alimentato a biogas di origine agricola, da ubicare in via Bandida, 22 – Comune di Cinto Caomaggiore (VE), catastalmente individuato al foglio 5, mappale n. 212, n. 239, n. 240 e n. 242;

3.   di approvare, in relazione al procedimento di cui al precedente punto, il progetto allegato alle note n. 594048 del 22 dicembre 2022, n. 594056 del 22 dicembre 2022, n. 594070 del 22 dicembre 2022, n. 594075 del 22 dicembre 2022, n. 594083 del 6 febbraio 2023, n. 69545 6 febbraio 2023, n. 69552 del 6 febbraio 2023, n. 69560 del 6 febbraio 2023, n. 279314 del 22 maggio 2023, n. 435910 del 16 agosto 2023 e n. 435936 del 16 agosto 2023, comprendente:

  • la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di biogas proveniente dalla cofermentazione anaerobica di:
    • prodotti di origine biologica (coltivazioni agricole dedicate) per un totale di 2.500 tonnellate all’anno tal quali, pari all’11% del totale in peso della biomassa complessiva), compresi quelli residuali non costituenti rifiuto (stocchi di mais 1.750 t/a t.q, pari all’8% del totale in peso,) ottenuti dalla coltivazione su terreni propri e in affitto ovvero acquistati sul mercato alle condizioni previste all’articolo 1, comma 423, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agro-forestali ottenute dalle produzioni vegetali);
    • sottoprodotti di origine biologica provenienti da attività di allevamento (effluente zootecnico di origine suina e bovina), pari a 15.000 + 2.100 t./a t.q. ossia il 79% del totale in peso;
    • sottoprodotti della lavorazione delle olive e dei cereali (sanse desoleate o bifasiche, 200 t/a t.q. e sottoprodotti della lavorazione dei cereali, 130 t/a t.q. pari al 2% del totale in peso,
  • la produzione di energia tramite installazione di un motore endotermico (motore Jenbacher, modello J 208 GS-C25), alimentato dal biogas proveniente dall’impianto di cui al precedente punto, della potenza termica nominale unitaria di 0,784 MW di cui 0,300 MWelettrici (0,426 MW potenza termica utile) associato a un generatore (marca Stamford, modello HC 534 E e));
  • la costruzione e l’esercizio di un impianto di rete elettrica privata, connessa con l’impianto di produzione di energia di cui al precedente punto elencato, nel tratto compreso tra il cogeneratore e la cabina di consegna dell’energia elettrica, denominata “Sunprime FTV”;
  • la costruzione e l’esercizio dell’impianto di teleriscaldamento per una producibilità complessiva pari a 1.750 MWh/anno (34% della producibilità termica potenziale, pari a 5.170 MWh/anno), a servizio:
    • della termostatazione delle vasche adibite al processo di fermentazione anaerobica (1.315 MWh/anno);
    • delle strutture agricolo-produttive, corpo uffici aziendali (435 MWh/anno);

4.   di autorizzare la società “e-distribuzione S.p.A.” (CUAA 05779711000), con sede legale in Roma, via Ombrone 2, alla costruzione e all’esercizio di un impianto di rete elettrica pubblica, il cui progetto costituisce allegato alle note protocollo n. 69548 del 6 febbraio 2023, n. 69552 del 6 febbraio 2023, n. 191131 del 7 aprile 2023, n. 191136 del 7 aprile 2023, n. 279276 del 23 maggio 2023 e n. 279314 del 23 maggio 2023, così articolato:

  • tratto di linea in cavo sotterraneo a 20 kV in derivazione dalla cabina esistente denominata “Sunprime FTV” sino al punto di connessione su linea MT esistente denominata “Pramaggiore”, uscente dalla cabina primaria MT/MT “Levada”, su terreni censiti al Comune di Cinto Caomaggiore (VE), foglio 15, mappali n. 225, n. 242, n. 243, n. 244 e n. 246, compreso attraversamento della condotta primaria dell’acquedotto, demolizione di tratto di linea aerea esistente nonché tratto di linea tra la medesima cabina di consegna e punto di connessione verso “derivazione PTP” esistente denominato “CH S. Biagio”;

5.   di approvare l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nell’ambito del quale sono riportate le prescrizioni, di ordine tecnico e amministrativo, per la costruzione e l’esercizio degli impianti e delle opere di cui ai precedenti punti 3 e 4;

6.   di stabilire che l’autorizzazione di cui al precedente punto 2, inerente le opere catastalmente individuate nel Comune di Cinto Caomaggiore (VE), foglio 15, mappali n. 212, n. 239, n. 240 e n. 242, perdono di efficacia e quindi decadono il 2 agosto 2053, termine ultimo di validità dell’”Atto di costituzione di diritto di superfice temporaneo” allegato alla documentazione di progetto;

7.   di comunicare, alla “Società agricola consortile Anna & Primo a r.l.” e alle Amministrazioni ed Enti pubblici, Concessionari e Gestori di servizi pubblici interessati, la conclusione del procedimento amministrativo finalizzato al rilascio dell’autorizzazione unica e avviato su istanza presentata dalla medesima Società agricola consortile;

8.   di approvare l’importo di euro 309.982,59 (euro trecentonovemilanovecentoottantadue/59) quale importo necessario per l’eventuale esecuzione dei lavori di dismissione delle opere, impianti e attrezzature previsti al precedente punto 3, nonché per il ripristino ex-ante delle aree catastali interessate, comprensivo di spese tecniche e oneri fiscali;

9.   di dare atto che la Società istante, prima dell’inizio dei lavori di costruzione autorizzati con il presente provvedimento, dovrà depositare presso la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria, un’idonea polizza fideiussoria, di tipo bancario o assicurativo, conforme alle disposizioni previste dalle DGR n. 453/2010 e DGR n. 253/2012, ai fini di cautelare l’amministrazione regionale dall’eventuale mancata rimessa in pristino dei luoghi, decorsa la vita utile dell’impianto;

10. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;

11. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

12. di incaricare la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria dell’esecuzione del presente atto;

13. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1537_23_AllegatoA_520052.pdf

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