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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 161 del 12 dicembre 2023


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1484 del 27 novembre 2023

Approvazione schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione di 84 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) del Veneto, mediante l'applicazione della metodologia messa a punto dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), oggi Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva lo schema di Accordo di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune riguardanti la ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione di 84 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) del Veneto, mediante l'applicazione  della metodologia messa a punto dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), oggi Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE).

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" costituiscono una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), denominata Rete Natura 2000.

L'art. 11 della Direttiva Habitat richiede agli Stati Membri di monitorare periodicamente lo stato di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli Allegati I, II, IV e V, mentre l'art. 17 richiede di inviare ogni 6 anni un Report che comprende numerosi dati e informazioni e fornisce valutazioni sullo stato e i trend di diversi parametri per ciascuna specie e ciascun habitat elencati nei suddetti Allegati.

Il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 individua le Regioni quali soggetti responsabili del monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario tutelati e dell'attuazione delle due Direttive citate. Il suddetto monitoraggio è operato anche attraverso le attività di istituzioni pubbliche (musei, università) e private (associazioni) operanti sui territori di competenza.

La Rete Natura 2000 del Veneto è costituita da 131 siti, dei quali 104 sono stati designati come ZSC, con tre Decreti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (DM 27/7/18, DM 10/5/19, DM 20/6/19), a seguito dell'approvazione delle Misure di conservazione da parte della Regione del Veneto con DGR n. 786 del 27 maggio 2016, come previsto all'art. 4, co. 4, della Direttiva 92/43/CEE.

Nell'ambito delle competenze affidate dallo Stato in materia di Rete Natura 2000 è necessario dunque sviluppare una serie di iniziative finalizzate a incrementare le conoscenze sulle specie e sugli habitat di interesse comunitario al fine di conseguire gli obiettivi stabiliti dalle Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE, nonché ad individuare idonee misure di conservazione.

La Regione del Veneto ritiene di particolare rilievo le azioni volte ad acquisire un patrimonio informativo strutturato riferito alla distribuzione e allo stato di conservazione degli habitat e delle specie presenti all'interno dei siti della Rete Natura 2000 e delle aree protette, nonché prioritaria l'acquisizione delle conoscenze necessarie ad una gestione attiva e sostenibile dei siti, delle aree protette e delle risorse ambientali.

Tali azioni assumono particolare rilevanza anche in relazione alla Procedura di Infrazione 2015/2163 "Mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) - Messa in mora complementare", inviata con lettera dalla Commissione Europea C(2019)537 del 25 gennaio 2019, rivolta alla Repubblica Italiana e di conseguenza alle Regioni, per quanto di competenza, per possibile mancata adozione delle misure di conservazione e quindi violazione degli obblighi imposti dagli articoli 4, paragrafo 4, e 6, paragrafo 1, della Direttiva 92/43/CEE.

In particolare, i rilievi presentati della Commissione Europea si sono focalizzati sulla definizione di misure e obiettivi di conservazione per le ZSC, sottolineando la necessità di fornire un maggior dettaglio nella descrizione dei parametri di valutazione del loro raggiungimento.

Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), oggi Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE), al fine di rispondere a quanto richiesto dalla Commissione Europea, ha intrapreso un percorso con le Regioni e le Province autonome per definire una metodologia condivisa a livello nazionale. In questa fase si prevede di lavorare su dei siti (ZSC) pilota collaborando attivamente alla messa a punto di un "format" proposto dal Ministero stesso, e definito sulla base di un confronto costante portato avanti con la Commissione Europea.

Il MiTE, con nota prot. reg.le n. 582507 del 14/12/2021, ha comunicato alle Regioni e Province autonome uno stanziamento di risorse straordinarie da utilizzare per la messa a punto di obiettivi e misure di conservazione di 20 ZSC, che per la Regione del Veneto ammonta ad euro 82.660,82.

Nel corso degli anni vi è stata una proficua collaborazione tra la Direzione Turismo - U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi (struttura regionale competente in materia di biodiversità) e l'Università degli Studi di Padova - Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) su temi di interesse comune nel campo della ricerca e del trasferimento di conoscenze riguardanti la Rete Natura 2000 e, a seguito di questo, con DGR n. 1429 del 11 novembre 2022 la Giunta regionale ha approvato l’Accordo di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione delle 20 ZSC del Veneto, mediante l’applicazione della metodologia messa a punto dal MiTE, oggi MASE.

Il MASE ha comunicato, con nota acquisita al prot. reg.le n. 532146 del 16/11/2022, il conferimento di un ulteriore finanziamento straordinario di euro 130.000,00 al fine di completare le seguenti attività per le rimanenti ZSC:

a) completamento del lavoro di ridefinizione degli obiettivi e delle misure di conservazione ad essi associate, mediante l’applicazione della metodologia messa a punto dalla Direzione Generale del MASE con relativa compilazione del format predisposto nonché il caricamento degli stessi sulla Banca dati di gestione;

b) realizzazione di azioni finalizzate a rafforzare la sensibilizzazione e la partecipazione attiva dei portatori di interesse, attraverso l’organizzazione di incontri dedicati agli Enti Gestori dei siti Natura 2000 per illustrare la metodologia messa a punto per l’identificazione degli “Obiettivi” e delle “Misure di Conservazione”;

c) acquisizione, laddove necessario per la compilazione del format di cui al punto a), di nuove conoscenze relative ad habitat e specie, attraverso rilievi di campo;

d) aggiornamento dei Formulari Standard, al fine di renderli coerenti con la ridefinizione degli obiettivi e delle misure di conservazione.

Successivamente il MASE, con Decreto n. 428 del 30/11/2022, ha provveduto a trasferire la somma di euro 130.000,00 alla Regione del Veneto che è stata riscossa con le reversali n. 59268/2022 e n. 59267/2022 nel capitolo E101657 - “Assegnazione statale per la gestione di siti naturalistici di interesse comunitario”.

Al fine di provvedere, secondo le indicazioni fornite dal MASE, al completamento della definizione di obiettivi e misure di conservazione delle ZSC, considerata la proficua collaborazione con l'Università degli Studi di Padova - Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) su temi scientifici di interesse comune e sul trasferimento di conoscenze riguardanti la Rete Natura 2000, la Direzione Turismo - U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi ha proposto, con nota prot. reg.le n. 600372 del 7/11/2023, al TESAF la collaborazione per la definizione degli obiettivi e delle misure di conservazione delle 84 ZSC.

Il Dipartimento (TESAF) sarà affiancato nell’attività dal personale regionale di ruolo che avrà modo di acquisire un ulteriore grado di specializzazione.

Con nota prot. reg.le n. 623120 del 20/11/2023 il TESAF ha manifestato la disponibilità a:

  • collaborare alla ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione per le rimanenti 84 ZSC della Regione del Veneto, mediante l'applicazione della metodologia messa a punto dal MASE, con relativa compilazione del format predisposto a tale scopo in tutte le sue parti, nonché al caricamento degli stessi nella Banca dati gestione;
  • assicurare la coerenza tra gli obiettivierelativemisurediconservazioneZSC e delle ZPS (Zone di Protezione Speciale);
  • partecipare ad almeno tre incontri dedicati ai soggetti gestori dei Siti RN2000 delegati dalla Regione del Veneto alloscopo di illustrare la metodologia messa a punto.

Ciò premesso, con il presente provvedimento si propone di attivare un rapporto di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), mediante la sottoscrizione, ai sensi dell'art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, di un Accordo di collaborazione, secondo le modalità individuate nello schema di Accordo, di cui all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, conferendo alla stessa la somma di euro 130.000,00 a titolo di rimborso delle spese sostenute.

In ordine all'aspetto finanziario l'importo massimo delle obbligazioni di spesa indicato in euro 130.000,00, trova copertura finanziaria a carico dei fondi che sono stanziati sul capitolo n. 104489 “Gestione di siti naturalistici di interesse comunitario – Trasferimenti correnti (Nota 14/12/2021 n. 139683) del bilancio pluriennale 2023-2025, esercizio finanziario 2023. 

Si propone, infine, di incaricare il Direttore della Direzione Turismo della sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione di cui all’Allegato A al presente provvedimento, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, nonché della gestione tecnica finanziaria e amministrativa dei procedimenti derivanti dall'adozione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE la Direttiva 92/43/CEE e la Direttiva 2009/147/CE;

VISTA la Procedura di Infrazione 2015/2163 - "Mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) - Messa in mora complementare";

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 art. 15;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357;

VISTO il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTA la DGR n. 786 del 27 maggio 2016 e ss.mm.ii.;

VISTA la Legge regionale 6 luglio 2012, n. 24;

VISTI i DM 27/7/18, DM 10/5/19 e DM 20/6/19;

VISTO il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

VISTA la Legge regionale 27 luglio 2023, n. 17;

VISTA la Legge regionale del 23 dicembre 2022, n. 32;

VISTA la DGR n. 1665 del 30 dicembre 2022;

VISTO il Decreto del Direttore dell’Area Risorse Finanziarie, Strumentali, ICT ed Enti Locali n. 71 del 30 dicembre 2022;

VISTA la DGR n. 60 del 26 gennaio 2023;             

VISTO l’art. 2 co. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l'attivazione di un rapporto di collaborazione ai sensi dell'articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la definizione di obiettivi e misure di conservazione di 84 ZSC ricadenti nel territorio della Regione del Veneto, applicando la nuova metodologia messa a punto dal MASE;
  3. di approvare lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all' Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
  4. di assegnare all'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), una somma di euro 130.000,00 a titolo di rimborso delle spese sostenute per la realizzazione delle attività previste dal citato progetto di ricerca e collaborazione;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Turismo alla sottoscrizione dell'Accordo di collaborazione di cui al punto 3, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, e che avverrà, a pena di nullità, con firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
  6. di determinare in euro 130.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Turismo, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi che sono stanziati sul capitolo n. 104489 “Gestione di siti naturalistici di interesse comunitario – Trasferimenti correnti (nota 14/12/2021 n. 139683) del bilancio pluriennale 2023-2025, esercizio finanziario 2023;
  7. di dare atto che la Direzione Turismo, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  8. di incaricare la Direzione Turismo dell'esecuzione del presente provvedimento;
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1484_23_AllegatoA_517333.pdf

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