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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 158 del 05 dicembre 2023


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1431 del 20 novembre 2023

Approvazione Accordi di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per attività di interesse comune nei settori delle ricerche scientifiche e dell'informazione legate alla strategia di gestione e controllo delle specie esotiche invasive e alla gestione e conservazione della biodiversità nell'ambito di Rete Natura 2000.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approvano gli Accordi di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune collegate alla strategia di gestione e controllo delle specie esotiche invasive e alla gestione e conservazione della biodiversità nell’ambito di Rete Natura 2000.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", hanno costituito una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale, denominata Rete Natura 2000.

La Direttiva 2009/147/CE prevede all'art. 4 che gli Stati membri classifichino come Zone di Protezione Speciale (ZPS) i territori più idonei alla conservazione delle specie di uccelli di cui all'Allegato I alla stessa direttiva e delle specie migratrici che ritornano regolarmente, adottando misure idonee a prevenire l'inquinamento e il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni che possano avere conseguenze significativamente dannose per gli stessi uccelli.

Il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, modificato con D.P.R. n. 120/2003, riguardante il recepimento nella Legislazione italiana della Direttiva "Habitat", stabilisce conseguentemente che per le ZPS le Regioni adottino le necessarie misure di conservazione comprendenti gli occorrenti Piani di gestione (art. 4).

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto del 3 settembre 2002 ha stabilito le linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 con lo scopo di fornire un supporto tecnico normativo alla elaborazione di appropriate misure di conservazione funzionale e strutturale, tra cui i piani di gestione, per i siti della Rete Natura 2000.

Con DGR n. 786 del 27 maggio 2016, così come modificata ed integrata dalle DGR n. 1331 del 16 agosto 2017 e dalla DGR n. 1709 del 24 ottobre 2017, sono stati approvati gli obiettivi e le misure di conservazione per le zone speciali di conservazione (ZSC) delle regioni biogeografiche alpina e continentale.

Con Decreti 27 luglio 2018, 10 maggio 2019 e 20 giugno 2019, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha designato tutti i Siti di Interesse Comunitario del Veneto (SIC) come Zone di Conservazione Speciale (ZSC).

Con DGR n. 82 del 26 gennaio 2021 è stato approvato il documento "Prioritised Action Framework - PAF" per le aree della Regione del Veneto ricadenti nella Rete Natura 2000, relativo al periodo di programmazione comunitaria 2021-2027 e in linea con quanto previsto dall'art. 8 della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) individuando una serie di azioni prioritarie per il conseguimento di obiettivi di conservazione di habitat, specie ed habitat di specie.

Il Regolamento (UE) 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, inoltre, reca disposizioni volte a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi sulla biodiversità causati dall’introduzione e dalla diffusione, sia deliberata che accidentale, delle specie esotiche invasive all’interno dell’Unione Europea. Le specie esotiche invasive, con sinonimo aliene o alloctone, su scala globale, infatti,  costituiscono una causa rilevante di perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici ad essa correlati.

Le specie animali e vegetali esotiche sono trasferite dall’uomo al di fuori delle loro aree naturali in modo deliberato o accidentale; circa il 10–15% di esse è ritenuto invasivo, sono indicate in ambito internazionale come IAS – Invasive Alien Species – e sono rappresentate da specie animali e vegetali in grado di riprodursi ed espandersi a scapito delle specie autoctone, causando danni alla biodiversità ma anche alla salute umana, alle produzioni agricole e ai manufatti. La rapidità della loro diffusione a scapito delle specie autoctone è favorita da attività quali il commercio mondiale, i trasporti, il turismo e dal cambiamento climatico, che alterando gli ecosistemi crea le condizioni favorevoli al loro insediamento.

Il Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione europea del 13 luglio 2016 ha adottato un elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. L’elenco è stato successivamente integrato con i Regolamenti di esecuzione (UE) 2017/1263 del 12 luglio 2017, 2019/1262 del 25 luglio 2019 ed infine 2022/1203 del 12 luglio 2022.

Il Decreto Legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, entrato in vigore il 14 febbraio 2018, ha adeguato la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 1143/2014 affidando alle Regioni e alle province Autonome specifiche competenze.

Considerate le competenze affidate dallo Stato in materia di Rete Natura 2000, congiuntamente alle funzioni assegnate alle Regioni ex D. Lgs. 230/2017, è necessario sviluppare strategie, obiettivi ed azioni prioritarie per il contrasto alle specie esotiche invasive, con particolare attenzione alla conservazione della biodiversità in Rete Natura 2000 e nelle altre aree protette.

Con nota n. 0124412.07 del 7 ottobre 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha comunicato che, in attuazione di quanto previsto dal comma 2, art. 2, del Decreto del Ministro della transizione ecologica 17 giugno 2022 “Modalità di ripartizione del fondo per il controllo delle specie esotiche invasive”, ha proceduto al trasferimento a ciascuna Regione e Provincia autonoma delle somme relative all’anno 2022, secondo la ripartizione di cui al comma 1, art. 2, del Decreto citato. Per la Regione del Veneto il Decreto ha assegnato una somma pari ad Euro 305.000,00 per ciascuno degli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024. Tale assegnazione è destinata al contrasto alle specie aliene e invasive in coerenza con la “Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive per il quinquennio 2022-2026” nell’ambito di Rete Natura 2000, attraverso ulteriori  accordi di collaborazione.

Le attività che le Regioni e le Province autonome devono svolgere utilizzando le risorse del fondo, sono quelle dedicate ad interventi tempestivi per l’effettiva eradicazione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale a livello di Regione o Provincia autonoma, ovvero dedicate alla significativa riduzione della consistenza nel caso di specie esotiche invasive di rilevanza unionale ampiamente diffuse.

Al fine di un efficace e corretto utilizzo delle risorse trasferite, con DGR n. 1059 del 29/08/2023, è stata approvata la “Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive per il quinquennio 2022-2026", così da individuare obiettivi ed azioni prioritarie per il controllo, il contrasto ed il monitoraggio delle stesse. Tale strategia è stata elaborata con il contributo del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione e del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) entrambi dell’Università degli Studi di Padova.

Per aumentare la funzionalità e rendere maggiormente efficaci le attività di controllo ed eradicazione delle specie esotiche invasive previste dalla strategia regionale, risulta di fondamentale importanza promuovere un programma di conoscenza, formazione ed informazione rivolto a coloro che operano direttamente nel territorio. 

Risulta parimenti necessario un affiancamento ed un supporto tecnico scientifico agli enti ed istituzioni impegnati nelle concrete azioni di contrasto alle specie esotiche invasive.

Il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova include professionalità medico-veterinarie, biologiche ed agrarie, indirizzate, tra l’altro, alla gestione sanitaria e alla conservazione delle specie animali.

Il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) si occupa, tra l’altro, di attività di ricerca in ambito ecologico, fitopatologico, selvicolturale, specificatamente anche in riferimento agli habitat di interesse comunitario, individuazione delle azioni per il mantenimento e miglioramento del loro stato di conservazione.

Da un confronto tra la Direzione Turismo, U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e Parchi, e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biomedicina comparata e Alimentazione e Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), è emerso l’interesse a continuare la collaborazione in questo specifico ambito.

Tale interesse comune ha trovato espressione nella proposta di collaborazione, prot. regionale n. 574886 del 20/10/2023, da parte del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e nella proposta di collaborazione, prot. regionale n. 588223 del 30/10/2023, da parte del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione.

La collaborazione tra Regione del Veneto ed i due dipartimenti dell’Università di Padova riguarderà in sintesi:

  • aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza della problematica delle Specie esotiche invasive (IAS) nella popolazione regionale al fine di prevenire comportamenti o azioni scorrette che possono favorire l’ingresso di nuove specie sul territorio regionale o l’ulteriore diffusione di quelle già presenti;
  • svolgere specifiche attività di formazione dei principali portatori di interesse nell’ambito della strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive quali gli organismi di polizia forestale e le guardie ittico – venatorie, le municipalità, i servizi veterinari, ecc. anche attraverso dimostrazioni pratiche in campo;
  • supportare scientificamente gli enti e le istituzioni impegnati nelle concrete azioni di contrasto alle specie esotiche invasive;
  • implementare il rilevamento della presenza e la distribuzione delle IAS in Regione con particolare riferimento alle aree Natura 2000 e alle altre aree protette con verifica della eventuale potenziale riduzione della conservazione della biodiversità;

Ciò premesso, ritenuta l’attività in argomento di interesse comune, con il presente provvedimento si propone di attivare un rapporto di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, mediante la sottoscrizione, ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di un Accordo di collaborazione, secondo le modalità individuate negli Schemi di Accordo, di cui rispettivamente agli Allegati A e B parti integranti e sostanziali del presente atto, conferendo a ciascun Dipartimento la somma di euro 25.000,00 a titolo di rimborso delle spese sostenute.

In ordine all’aspetto finanziario l’importo massimo delle obbligazioni di spesa indicato in euro 50.000,00, trova copertura finanziaria a carico dei fondi, attualmente disponibili sul capitolo n. 100155 “Spese per la realizzazione della rete ecologica europea “Natura 2000” – Acquisto di beni e servizi”, che verranno stanziati per l’esercizio finanziario corrente sul capitolo n. 102528 “Spese per la realizzazione della rete ecologica europea “Natura 2000” – Trasferimenti correnti” del bilancio pluriennale 2023-2025, con variazione compensativa del bilancio 2023-2025 esercizio 2023, approvata nel corso di Giunta regionale in data odierna. 

Si propone infine di incaricare il Direttore della Direzione Turismo della sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui agli Allegati A e B al presente provvedimento nonché della gestione tecnica finanziaria e amministrativa dei procedimenti derivanti dall'adozione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CEE;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e ss.mm.ii.;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTE le DDGGRR. n. 786 del 27 maggio 2016, n. 1331 del 16 agosto 2017 e n. 1709 del 24 ottobre 2017;

VISTA la DGR n. 82 del 26 gennaio 2021;

VISTO il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTO il Regolamento (UE) 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 e ss.mm.ii.;

VISTO il D. Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230 e ss.mm.ii.;

VISTA la DGR n. 1700 del 9 dicembre 2020;

VISTA la DGR n. 1059 del 29 agosto 2023;

VISTA la legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2022 ;

VISTA la DGR n. 1665 del 30 dicembre 2022;

VISTO il Decreto del Direttore dell’Area Risorse Finanziarie, Strumentali, ICT ed Enti Locali n. 71 del 30 dicembre 2022;

VISTA la DGR n. 60 del 26 gennaio 2023;

VISTA la Legge 7.8.1990, n. 241, in particolare all’art. 15 che prevede che le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi in collaborazione per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune;

VISTO l’art. 2 co. 2 della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l’attivazione di Accordi di collaborazione, di cui all’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) e Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune collegate alla strategia di gestione e controllo delle specie esotiche invasive e alla gestione e conservazione della biodiversità nell’ambito di Rete Natura 2000;
  3. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
  4. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’Allegato B, parte integrante del presente provvedimento;
  5. di assegnare all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), una somma di euro 25.000,00 a titolo di ristoro delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2;
  6. di assegnare all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, una somma di euro 25.000,00 a titolo di ristoro delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Turismo alla sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui al punto 3 e al punto 4, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, e che avverrà, a pena di nullità, con firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241;
  8. di determinare in euro 50.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Turismo, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi che verranno stanziati per l’esercizio corrente sul capitolo n. 102528 “Spese per la realizzazione della rete ecologica europea “Natura 2000” – Trasferimenti correnti” del bilancio pluriennale 2023-2025, oggetto di variazione compensativa del bilancio 2023-2025, esercizio 2023, approvata nel corso di Giunta regionale in data odierna;
  9. di dare atto che la Direzione Turismo, struttura abilitata alla gestione del capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il capitolo presenterà sufficiente capienza a seguito della variazione di bilancio compensativa;
  10. di incaricare la Direzione Turismo dell’esecuzione del presente provvedimento;
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1431_23_AllegatoA_517297.pdf
Dgr_1431_23_AllegatoB_517297.pdf

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