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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 158 del 05 dicembre 2023


Materia: Foreste ed economia montana

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1432 del 20 novembre 2023

Approvazione degli schemi di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Agenzia Veneta per l'Innovazione nel Settore Primario - Veneto Agricoltura e l'Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po, per lo svolgimento di attività di interesse comune per la tutela della biodiversità e per l'attuazione della "Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive (IAS) per il quinquennio 2022-2026" nell'ambito di Rete Natura 2000.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approvano gli schemi di Accordo di collaborazione con l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura e con l’Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po, per lo svolgimento di attività di interesse comune nell’ambito della tutela della biodiversità e dell’attuazione della "Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive (IAS) per il quinquennio 2022-2026" nell’ambito di Rete Natura 2000.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", hanno costituito una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale, denominata Rete Natura 2000.

La Direttiva 2009/147/CE prevede all'art. 4 che gli Stati membri classifichino come Zone di Protezione Speciale (ZPS) i territori più idonei alla conservazione delle specie di uccelli di cui all'Allegato I alla stessa direttiva e delle specie migratrici che ritornano regolarmente, adottando misure idonee a prevenire l'inquinamento e il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni che possano avere conseguenze significativamente dannose per gli stessi uccelli.

Il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, modificato con D.P.R. n. 120/2003, riguardante il recepimento nella Legislazione italiana della Direttiva "Habitat", stabilisce conseguentemente che per le ZPS le Regioni adottino le necessarie misure di conservazione comprendenti gli occorrenti Piani di gestione (art. 4). 

Con DGR n. 786 del 27 maggio 2016, così come modificata ed integrata dalla DGR n. 1331 del 16 agosto 2017 e dalla DGR n. 1709 del 24 ottobre 2017, sono stati approvati gli obiettivi e le misure di conservazione per le zone speciali di conservazione (ZSC) delle regioni biogeografiche alpina e continentale.

Con Decreti 27 luglio 2018, 10 maggio 2019 e 20 giugno 2019, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha designato tutti i Siti di Interesse Comunitario del Veneto (SIC) come Zone di Conservazione Speciale (ZSC).

Con DGR n. 82 del 26 gennaio 2021 è stato approvato il documento "Prioritised Action Framework - PAF" per le aree della Regione del Veneto ricadenti nella Rete Natura 2000, relativo al periodo di programmazione comunitaria 2021-2027 e in linea con quanto previsto dall'art. 8 della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) individuando una serie di azioni prioritarie per il conseguimento di obiettivi di conservazione di habitat, specie ed habitat di specie.

Il Regolamento (UE) 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, inoltre, reca disposizioni volte a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi sulla biodiversità causati dall’introduzione e dalla diffusione, sia deliberata che accidentale, delle specie esotiche invasive all’interno dell’Unione Europea.

Le specie esotiche invasive, con sinonimo aliene o alloctone, su scala globale costituiscono, infatti, una causa rilevante di perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici ad essa correlati.

Le specie animali e vegetali esotiche sono trasferite dall’uomo al di fuori delle loro aree naturali in modo deliberato o accidentale; circa il 10–15% di esse è ritenuto invasivo; sono indicate in ambito internazionale come IAS – Invasive Alien Species – e sono rappresentate da specie animali e vegetali in grado di riprodursi ed espandersi a scapito delle specie autoctone, causando danni alla biodiversità ma anche alla salute umana, alle produzioni agricole e ai manufatti. La rapidità della loro diffusione a scapito delle specie autoctone è favorita da attività quali il commercio mondiale, i trasporti, il turismo e dal cambiamento climatico che, alterando gli ecosistemi crea le condizioni favorevoli al loro insediamento.

Il Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione europea del 13 luglio 2016, definisce un elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. L’elenco è stato successivamente integrato con i Regolamenti di esecuzione (UE) 2017/1263 del 12 luglio 2017, 2019/1262 del 25 luglio 2019 ed infine 2022/1203 del 12 luglio 2022.

Il Decreto Legislativo 15 dicembre 2017, n. 230 e entrato in vigore il 14 febbraio 2018, ha adeguato la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 1143/2014 affidando alle Regioni e alle province Autonome specifiche competenze.

Considerate le competenze affidate dallo Stato in materia di Rete Natura 2000, congiuntamente alle funzioni assegnate alle Regioni ex D. Lgs. 230/2017, è necessario sviluppare strategie, obiettivi ed azioni prioritarie per il contrasto alle specie esotiche invasive, con particolare attenzione alla conservazione della biodiversità in Rete Natura 2000 e nelle altre aree protette.

In attuazione dell’art. 2 comma 2 del Decreto del Ministro della transizione ecologica 17 giugno 2022 “Modalità di ripartizione del fondo per il controllo delle specie esotiche invasive”, sono state ripartite le risorse per l’anno 2022 a ciascuna Regione e Provincia autonoma. Per la Regione del Veneto il citato Decreto ha assegnato una somma pari ad Euro 305.000,00 per ciascuno degli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024.

Le attività che le Regioni e le Province autonome devono svolgere utilizzando le risorse del fondo, sono quelle dedicate ad interventi tempestivi per l’effettiva eradicazione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale a livello di Regione o Provincia autonoma, ovvero dedicate alla significativa riduzione della consistenza nel caso di specie esotiche invasive di rilevanza unionale ampiamente diffuse.

Al fine di un efficace e corretto utilizzo delle risorse trasferite, con DGR n. 1059 del 29/08/2023, è stata approvata la “Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive per il quinquennio 2022-2026", così da individuare obiettivi ed azioni prioritarie per il controllo, il contrasto ed il monitoraggio delle stesse.

Tale strategia è stata elaborata con il contributo del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione e del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), entrambi dell’Università degli Studi di Padova.

La somma destinata alla Regione del Veneto, pari ad Euro 305.000,00, relativa all’anno 2022 è stata trasferita dal Ministero e riscossa sul neo costituito capitolo di entrata del bilancio regionale n. 101735 "Assegnazione statale per l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive (D. Lgs. 15/12/2017, n. 230)". Tali risorse, che non si sono potute impegnare entro il relativo esercizio finanziario, sono state con DGR n. 976 dell’11 agosto 2023 reiscritte a bilancio regionale, portando così lo stanziamento complessivo del capitolo di uscita n. 104699 "Azioni per l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive – Trasferimenti correnti (D. Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230)” a complessivi euro 610.000,00 per l’esercizio corrente.

Con nota prot. n. 100224.10 del 10 agosto 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha inoltre evidenziato che, ai sensi dell’art. 3, comma 1 del Decreto 17 giugno 2022, le attività che le Regioni e le Province autonome devono svolgere utilizzando le risorse del fondo, sono in via prioritaria quelle dedicate ad interventi tempestivi per l’effettiva eradicazione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale a livello di Regione o Provincia autonoma, ovvero dedicate alla significativa riduzione della consistenza nel caso di specie esotiche invasive di rilevanza unionale ampiamente diffuse.

La Direzione Turismo - U.O. Strategia regionale della Biodiversità e dei Parchi al fine di realizzare la “Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive per il quinquennio 2022-2026", coerentemente con quanto indicato dal succitato Decreto, ritiene importante la collaborazione con L’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura (di seguito Veneto Agricoltura) e con il Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po (di seguito Parco Delta), enti che concorrono alla tutela della biodiveristà.  

In tale ambito gli accordi tra pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241/1990, sono lo strumento per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune e idonei a comporre, in un quadro unitario, gli interessi pubblici di cui ciascuna amministrazione è portatrice. Le collaborazioni stipulate dai rispettivi Accordi saranno svolte secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa e rispondono ad un reciproco interesse comune, finalizzato al raggiungimento di obiettivi istituzionali condivisi e alla promozione delle attività nei rispettivi campi di azione.

Veneto Agricoltura, ai sensi dell’art. 2 della Legge regionale istitutiva 28 novembre 2014, n. 37, svolge attività di supporto alla Giunta regionale nell’ambito delle politiche che riguardano i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca, svolgendo inoltre, tra le altre, le funzioni di salvaguardia e tutela delle biodiversità vegetali e animali di interesse agrario, naturalistico e ittico, nonché di gestione del demanio forestale regionale, sulla base delle linee di indirizzo approvate dalla Giunta regionale con Deliberazione n. 931 del 23 giugno 2017.

Ai sensi della stessa legge istitutiva, la Giunta regionale può affidare a Veneto Agricoltura l’attuazione di progetti e attività di propria competenza, sulla base di specifiche convenzioni, avendo identificato quale compito prioritario dell’Agenzia lo svolgimento di attività di supporto alla Giunta.

In tale ambito con DGR n. 1661 del 29 novembre 2021 è stata approvata, ai sensi della Legge Speciale per Venezia, la Convenzione con Veneto Agricoltura che prevede tra i diversi interventi di riqualificazione ambientale delle Casse di Colmata B e D/E (ZPS IT3250046 "Laguna di Venezia" e ZSC IT3250030 "Laguna di Venezia medio inferiore) azioni di contrasto alla Baccharis halimifolia, inserita nell'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza comunitaria.

Veneto Agricoltura, con nota acquisita al protocollo regionale n. 600544 del 07/11/2023, ha espresso la propria disponibilità a dare attuazione agli interventi di contenimento e/o di eradicazione delle specie esotiche invasive secondo quanto indicato nella "Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive per il quinquennio 2022-2026".

Il Parco Delta, istituito con Legge regionale n. 36 dell’8 settembre 1997, ha tra le varie finalità la tutela della biodiversità e il recupero delle risorse naturali e, in armonia con tali obiettivi, anche il contrasto alle specie alloctone invasive.

Per tale ragione la Giunta regionale ha approvato con DGR n. 1700 del 9 dicembre 2020, in coerenza con il D. Lgs. n. 230/2017, la realizzazione del centro regionale di ricerca scientifica per il confinamento delle tartarughe acquatiche alloctone presso la struttura “Cà Pisani”, in concessione al Parco Delta. Tale centro, che ha visto il diretto coivolgimento del Parco Delta con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Padova-Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, si prefigge di sviluppare protocolli e best practice per contrastare la presenza della specie esotica invasiva.

Inoltre, la Giunta ha approvato, con DGR n. 1531 del 29 novembre 2022, l'avvio di un percorso, supportato scientificamente dall'Università di Padova-Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, per la creazione di un HUB denominato "Centro di recupero biodiversità terrestre e marina". L'obiettivo è di strutturare un polo che curi gli aspetti di gestione, recupero, ricerca, monitoraggio e conservazione della fauna selvatica nel Delta del Po presso il Centro Ittico Sperimentale del Bonello (Porto Tolle, Rovigo) di proprietà regionale e gestito da Veneto Agricoltura, in collaborazione con il Parco Delta.

La collaborazione tra la Regione del Veneto, Veneto Agricoltura e il Parco Delta per l'attuazione della Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive (IAS) per il quinquennio 2022-2026" riguarderà in sintesi:

  • Attuare azioni concrete per il contrasto alle IAS di interesse unionale presenti in Veneto e georeferenziare le aree di intervento;
  • Rilevare l’ulteriore presenza e la distribuzione delle IAS in Regione e nelle aree contermini, da cui potrebbero poi diffondersi;
  • Collaborare con le Università o altri Enti per gli eventuali interventi di controllo delle specie animali, attraverso apposito incarico;
  • Potenziare la gestione del centro regionale di recupero delle tartarughe acquatiche alloctone presso la struttura "Cà Pisani", in concessione al Parco Delta, e supportare l'avvio delle attività dell’HUB denominato “Centro di recupero biodiversità terrestre e marina”, di proprietà di Veneto Agricoltura.

Ciò premesso, ritenuta l’attività in argomento d’interesse comune, con il presente provvedimento si propone di attivare un rapporto di collaborazione con l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura e l’Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po, mediante la sottoscrizione, ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, di due Accordi di collaborazione, secondo le modalità individuate negli Schemi di Accordo, di cui rispettivamente agli Allegati A e B, parti integranti e sostanziali del presente atto.

In ordine all’aspetto finanziario l’importo massimo delle obbligazioni di spesa indicato in euro 610.000,00, di cui euro 550.000,00 assegnati a Veneto Agricoltura e euro 60.000,00 assegnati al Parco Delta, trova copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati per l’esercizio finanziario corrente sul capitolo n. 104699 " Azioni per l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive – Trasferimenti correnti (D. Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230)" del bilancio pluriennale 2023-2025.

Si propone infine di incaricare il Direttore della Direzione Turismo della sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui agli Allegati A e B al presente provvedimento, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, nonché della gestione tecnica finanziaria e amministrativa dei procedimenti derivanti dall'adozione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CEE;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e ss.mm.ii.;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTE le DDGGRR. n. 786 del 27 maggio 2016, n. 1331 del 16 agosto 2017 e n. 1709 del 24 ottobre 2017;

VISTA la DGR n. 82 del 26 gennaio 2021;

VISTO il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 3 settembre 2002;

VISTO il Regolamento (UE) 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 e ss.mm.ii.;

VISTO il D. Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230 e ss.mm.ii.;

VISTA la DGR n. 1700 del 9 dicembre 2020;

VISTA la DGR n. 1364 del 2 novembre 2022;

VISTA la DGR n. 1059 del 29 agosto 2023;

VISTA la Legge 6 dicembre 1991, n. 394;

VISTA la Legge regionale 6 luglio 2012, n. 24;

VISTA la Legge regionale 21 settembre 2021, n. 27;

VISTA la Legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2022;

VISTA la DGR n. 1665 del 30 dicembre 2022;

VISTO il decreto del Direttore dell’Area Risorse Finanziarie, Strumentali, ICT ed Enti Locali n. 71 del 30 dicembre 2022;

VISTA la DGR n. 60 del 26 gennaio 2023;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241, art. 15 che prevede che le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi in collaborazione per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune;

VISTO l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l’attivazione di Accordi di collaborazione, di cui all’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, con l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura e con l’Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po per lo svolgimento di attività di interesse comune nell’ambito della tutela della biodiversità e dell’attuazione della "Strategia regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive (IAS) per il quinquennio 2022-2026";
  3. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura, per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
  4. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po, per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’Allegato B, parte integrante del presente provvedimento;
  5. di assegnare all’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario – Veneto Agricoltura, una somma di euro 550.000,00 a titolo di ristoro delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2;
  6. di assegnare all’Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po una somma euro 60.000,00 a titolo di ristoro delle spese che saranno sostenute per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Turismo alla sottoscrizione degli Accordi di collaborazione di cui al punto 3 e al punto 4, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, e che avverrà, a pena di nullità, con firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
  8. di determinare in euro 610.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Turismo, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati per l’esercizio corrente sul capitolo n. 104699 "Azioni per l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive – Trasferimenti correnti (D. Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230)” del bilancio pluriennale 2023-2025;
  9. di dare atto che la Direzione Turismo, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  10. di incaricare la Direzione Turismo dell’esecuzione del presente provvedimento;
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33;
  12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1432_23_AllegatoA_517062.pdf
Dgr_1432_23_AllegatoB_517062.pdf

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