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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 152 del 24 novembre 2023


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1406 del 20 novembre 2023

Voucher, per l'anno 2023, per i servizi alla prima infanzia, mediante la prosecuzione dell'applicazione sperimentale del Fattore Famiglia. L.R. n. 20 del 28 maggio 2020, art. 3. D.G.R. n. 1609 del 19 novembre 2021.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, si destina un contributo alle famiglie, per l’anno 2023, per il tramite degli Ambiti Territoriali Sociali, al fine della fruizione dei servizi alla prima infanzia (0-3 anni), mediante la prosecuzione dell’applicazione sperimentale del “Fattore Famiglia” (indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale, di cui alla L.R. n. 20 del 28 maggio 2020, articolo 3), avviata con la D.G.R. n. 1609 del 19 novembre 2021.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto - nell'osservanza dei principi sanciti dagli articoli 2, 29, 30 e 31 della Costituzione, dall’art. 6, comma 1, lettera n) dello Statuto e dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, firmata a New York il 20 novembre 1989, ratificata ai sensi della L. 27 maggio 1991, n. 176 - promuove e persegue una politica organica ed integrata volta a riconoscere e sostenere la famiglia nel libero svolgimento delle sue funzioni sociali ed ha approvato, a tal fine, la Legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020, ”Interventi a sostegno della famiglia e della natalità”.

La medesima Legge regionale, all’art. 7 “Interventi a sostegno della natalità”, prevede, fra l’altro, il sostegno della natalità anche tramite le spese connesse alla retta di frequenza dei servizi socio-educativi destinati alla prima infanzia.

Con la Deliberazione numero 111 del 26 luglio 2022 del Consiglio regionale, la Regione ha approvato il “Programma 2022-2024 degli interventi della Regione del Veneto a favore della famiglia”, il quale prevede, altresì, quanto segue: “Progetti che prevedono la riduzione della retta di frequenza dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (art. 7, c. 1, lett. c), tenuto conto della rilevanza di questo genere di servizi e dei costi che le famiglie devono sostenere per fruirne: da strutture utilizzate per la mancanza di un familiare disponibile per l’accudimento a contesti organizzativi strutturati per lo sviluppo socioaffettivo del bambino, quindi supporto alle attività di cura genitoriale ed impulso verso la socializzazione”.

L’art. 3 della succitata legge regionale stabilisce che il “Fattore Famiglia” rappresenta uno strumento integrativo per definire le condizioni economiche e sociali della famiglia che accede alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale e il suo uso, da parte dei Comuni, è facoltativo.

Nella prassi, è uno strumento già in uso da parte di alcuni Comuni del territorio regionale, applicato per determinare le tariffe di accesso non solo ai servizi alla prima infanzia ma anche al trasporto scolastico e alla fruizione degli impianti sportivi comunali.

Il “Fattore Famiglia” si presenta come un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale, che garantisce condizioni migliorative ed integra ogni altro indicatore, coefficiente e quoziente di premialità per le famiglie, al fine di individuare, in questo modo, eque modalità di accesso alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale erogati dai Comuni.

Rispetto all’ "Indicatore Socio-Economico Equivalente" (ISEE, di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013, n. 159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente – ISEE”), il “Fattore Famiglia” presenta scale di equivalenza più articolate, in grado di cogliere in modo più preciso le molteplici dimensioni del bisogno. In particolare:

  1. incrementa i pesi dei figli, che non sono considerati come dei componenti generici e, per essi, considera anche la fascia di età di appartenenza;
  2. tiene in maggiore considerazione il peso della presenza di disabilità, valutando anche il grado della stessa;
  3. considera maggiormente il caso di un genitore solo, madre/padre con i figli;
  4. considera il caso di perdita di reddito derivante da problemi di lavoro;
  5. riconosce maggiore peso alla persona che vive da sola (per esempio, al costo della vita più elevato dei padri separati);
  6. considera la presenza di figli gemelli.

Con la DGR n. 1609 del 19 novembre 2021 è stata avviata l’applicazione sperimentale del “Fattore Famiglia” alle rette di frequenza dei servizi 0-3 anni, destinando, a tal fine, la somma di euro 4.700.000,00 agli Ambiti Territoriali Sociali, consentendo di intervenire a favore di 7.235 minori quali utenti dei servizi alla prima infanzia.

La DGR n. 1277 del 18 ottobre 2022 ha stabilito di proseguire nell’applicazione sperimentale del “Fattore Famiglia”, stanziando, a tal fine, euro 4.900.000,00.

Al momento attuale, la prosecuzione sperimentale del “Fattore Famiglia” è in fase di conclusione da parte degli Ambiti Territoriali Sociali, con la liquidazione degli importi alle persone ammesse ad apposito avviso di finanziamento per ottenere un voucher per ogni minore frequentante i servizi alla prima infanzia 0-3 anni e la successiva rendicontazione delle attività alla Regione.

L’avviso di finanziamento è favorito dall’attivazione di una piattaforma web dedicata, attivata dall’Università degli Studi di Verona nell’ambito di un accordo stipulato in data 1 luglio 2021 (ai sensi della DGR n. 1251 dell’1 settembre 2020). La piattaforma consente la raccolta delle istanze di accesso, l’analisi delle domande rispetto ai requisiti di accesso, l’applicazione del “Fattore Famiglia” e l’approntamento della graduatoria delle domande ammissibili.

In considerazione di quanto finora rappresentato, la Regione del Veneto intende confermare, per il 2023, un intervento economico a sostegno della piena e larga fruizione dei servizi alla prima infanzia e prevedere, a tal fine, un trasferimento economico di complessivi euro 4.900.000,00 a favore degli Ambiti Territoriali Sociali, individuati quali strutture idonee per una corretta e omogenea attuazione dell’intervento e livello ottimale di esercizio delle funzioni associate per le politiche a favore della famiglia, in virtù del fatto che si rivolgono al territorio di competenza dei “Comitati dei Sindaci” (di cui alla Legge regionale 25 ottobre 2016, n. 19, art. 26) e, in un’ottica di sussidiarietà verticale:

  • tengono conto del bisogno rilevato nel proprio territorio;
  • adottano le procedure che garantiscono sia la massima equità tra i cittadini del proprio territorio che la massima celerità nell’erogazione dei contributi per le situazioni rilevate di maggiore sofferenza.

L’utilizzo del finanziamento avviene proseguendo nell’applicazione sperimentale del “Fattore Famiglia” all’ISEE, di cui all’Allegato A alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della medesima.

Il modello di intervento prevede un voucher per l’accesso ai servizi alla prima infanzia, mediante l’applicazione del “Fattore Famiglia” all’ISEE, con un contributo una-tantum minimo di euro 900,00 e uno massimo di euro 1.300,00 per minore frequentante un servizio dedicato alla fascia 0-3 anni nel periodo 1 settembre 2023 - 31 agosto 2024.

L'importo del voucher è determinato dall’Università degli Studi di Verona e successivamente comunicato agli Ambiti Territoriali Sociali.

La gestione del voucher seguità le seguenti indicazioni operative:

  • l’importo del contributo è in funzione dell’applicazione del “Fattore Famiglia” e decresce linearmente da euro 1.300,00 fino ad un minimo di euro 900,00; euro 900,00 sono corrisposti per i redditi con un valore ISEE di euro 15.000,00 (come rideterminato dall’applicazione del “Fattore Famiglia”), mentre euro 1.300,00 sono corrisposti per i redditi con un valore ISEE massimo di euro 3.000,00 (come rideterminato dall’applicazione del “Fattore Famiglia”). Le domande con valore ISEE superiore ad euro 15.000,00 (come rideterminato dall’applicazione del “Fattore Famiglia”) non avranno accesso al contributo;
  • gli Ambiti Territoriali Sociali disporranno, dunque, di un finanziamento per l’erogazione del contributo, calcolato tenendo conto delle domande ammesse a fruire del “Voucher 2021 per la frequenza dei servizi alla prima infanzia” (di cui alla deliberazione numero 1609 del 19 novembre 2021) e del relativo peso percentuale rispetto al totale dei “Voucher 2021 per la frequenza dei servizi alla prima infanzia” di tutto il territorio regionale;
  • l’Università degli Studi di Verona seguirà l’attuazione del “Fattore Famiglia” nel territorio degli Ambiti Territoriali Sociali, fornendo agli stessi adeguato supporto organizzativo e curando, successivamente, la valutazione degli esiti, in stretto raccordo con la Regione del Veneto; l’intervento prevede la messa a disposizione di un’apposita piattaforma web per la raccolta delle istanze di contribuzione nel periodo 1 aprile 2024 - 15 maggio 2024, garantendo modalità uniformi di raccolta in tutto il territorio regionale;
  • gli Ambiti Territoriali Sociali sono tenuti alla divulgazione dell’iniziativa nel territorio di competenza, alla raccolta delle istanze e all’istruttoria sulle medesime, curando l’esclusione dei soggetti non richiedenti, la graduatoria degli aventi diritto, le comunicazioni del caso, la liquidazione ai beneficiari, l’eventuale accesso agli atti e la rendicontazione alla Regione.

Per quanto sopra esposto, si determina in euro 4.900.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della U.O. Famiglia Minori Giovani e Servizio Civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa numero 102039 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per l'infanzia - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)”, del Bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023.

La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo citato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

La spesa trova copertura per l’intero ammontare di euro 4.900.000,00, con i trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del fondo nazionale per le politiche sociali - risorse indistinte (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)”, di cui agli accertamenti in entrata:

  • 2390/2023 per euro 4.206.917,32, disposto con DDR n. 6 del 14/06/2023 di complessivi euro 28.558.500,17;
  • 23723/2015 per euro 370.000,00, disposto con DDR n. 50 del 29/12/2015 di complessivi euro 20.602.303,60;
  • 902/2017 per euro 0,50, disposto con DDR n. 42 del 19/04/2017 di complessivi euro 20.556.462,07;
  • 3408/2022 per euro 274.788,28, disposto con DDR n. 9 del 23/08/2022 di complessivi euro 28.558.500,17;
  • 5737/2022 per euro 48.293,90, disposto con DDR n. 18 del 30/12/2022 di complessivi euro 90.777,21,

di cui gli ultimi quattro derivanti da reiscrizioni in conto avanzo, ai sensi dell’art. 53 del D.Lgs. n. 118/2011.

Il Direttore della U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile è incaricato dell’esecuzione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO:

il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e il successivo Decreto-legislativo 10 agosto 2014, n. 126;

il Decreto interministeriale del 22 ottobre 2021 (registrato alla Corte dei Conti il 12 novembre 2021 - n. 2803) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’economia e delle Finanze;

la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001;

la L.R. n. 54, articolo 2, comma 2, lettera b), del 31 dicembre 2012;

la L.R. n. 20 del 28 maggio 2020;

la L.R. n. 32 del 23 dicembre 2022;

la Deliberazione n. 111 del 26 luglio 2022 del Consiglio regionale, che ha approvato il Programma 2022-2024 degli interventi della Regione del Veneto a favore della famiglia, ai sensi della legge regionale 28 maggio 2020, n. 20 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” (articolo 4, comma 1);

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di proseguire, per il 2023, presso gli Ambiti Territoriali Sociali, nell’applicazione sperimentale del “Fattore Famiglia” per l'erogazione, tramite Voucher, dei servizi alla prima infanzia, di cui all’art. 3 della Legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020, avviata con la DGR n.1609 del 19 novembre 2021;

3. di destinare euro 4.900.000,00 a favore degli Ambiti Territoriali Sociali per l'erogazione del Voucher alla prima infanzia, prevedendo, secondo quanto riportato nell’Allegato A alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della medesima, un contributo una-tantum minimo di euro 900,00 ed uno massimo di euro 1.300,00 per minore frequentante un servizio alla prima infanzia 0-3 anni nel periodo 1 settembre 2023 - 31 agosto 2024;

4. di determinare in euro 4.900.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà, con propri atti, il Direttore della U.O. Famiglia Minori Giovani e Servizio Civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa numero 102039 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per l'infanzia - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)”, del Bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023;

5. di dare atto che la spesa per un importo complessivo di euro 4.900.000,00 trova copertura nei trasferimenti dal Fondo nazionale per le politiche sociali, come dettagliato nelle premesse;

6. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo citato, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;

7. di disporre che il finanziamento di cui al punto 3. venga trasferito agli Ambiti Territoriali Sociali, in base alle disposizioni di cui all’Allegato A;

8. di incaricare il Direttore della U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile dell’esecuzione del presente atto;

9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, co. 1 del D.lgs. 14 marzo 2013, numero 33;

10. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;

11. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1406_23_AllegatoA_517050.pdf

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