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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 155 del 30 novembre 2023


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1382 del 20 novembre 2023

Avvio dell'attività di aggiornamento del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto approvato con D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000.

Note per la trasparenza

Con D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000 la Giunta regionale ha approvato il Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (MOSAV) con il quale sono stati individuati gli schemi di massima delle principali strutture acquedottistiche necessarie ad assicurare il corretto approvvigionamento idropotabile nell’intero territorio regionale, nonché i criteri e metodi per la salvaguardia delle risorse idriche, la protezione e la ricarica delle falde. Con il presente provvedimento si intende dare avvio alle attività per il necessario aggiornamento del Modello Strutturale, sulla base della valutazione degli attuali fabbisogni e delle conseguenti necessità infrastrutturali, anche alla luce degli investimenti attuati dai Gestori del servizio idrico integrato e della disponibilità quali-quantitativa delle fonti di attingimento.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

In ottemperanza alle disposizioni della Legge regionale 27 marzo 1998 n. 5 in materia di pianificazione regionale delle infrastrutture acquedottistiche – successivamente sostituita dalla legge regionale 27 aprile 2012 n. 17 – la Giunta regionale, con D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000 ha approvato il Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (MOSAV), con il quale sono stati individuati gli schemi di massima delle principali strutture acquedottistiche necessarie ad assicurare il corretto approvvigionamento idropotabile nell’intero territorio regionale, nonché i criteri e metodi per la salvaguardia delle risorse idriche, la protezione e la ricarica delle falde. Il MOSAV ha sostituito il precedente Piano Guida per gli Acquedotti del Basso Veneto, perseguendo le stesse finalità nella fornitura di acqua potabile alle aree svantaggiate del territorio regionale. Costituisce parte integrante del MOSAV lo Schema Acquedottistico del Veneto Centrale (SAVEC), con il quale è stata prevista, e poi attuata, l’interconnessione degli acquedotti alimentati dalle falde del Medio Brenta, dalle falde e dalle acque superficiali del Sile, dalle acque superficiali dell’Adige e del Po in un unico schema che massimizza l’utilizzo delle acque di falda pedemontana, di produzione più economica e di migliore qualità.

L’obiettivo del Modello Strutturale è quello di garantire a tutti i cittadini della Regione piena e sicura disponibilità della risorsa idropotabile. Esso si prefigge innanzitutto la rimozione degli inconvenienti causati dall’eccessiva frammentazione delle strutture acquedottistiche attuali, prevedendo l’accorpamento dei piccoli e medi acquedotti, con consistenti economie di scala e di risorsa, nonché di funzionalità. Altro importante obiettivo perseguito è quello dell’interconnessione delle grandi e medie condotte di adduzione esistenti, allo scopo di creare un sistema acquedottistico di tipo reticolare, con conseguente miglioramento dell’affidabilità del servizio e riduzione del consumo idrico dalle fonti di approvvigionamento.

La progettazione definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione delle opere ricadenti nel MOSAV, sono state affidate alla Società Veneto Acque S.p.A., interamente di proprietà regionale, mediante la concessione regolata da apposita convenzione, da ultimo aggiornata con D.G.R. n. 1899 del 29.12.2020. Sulla scorta della vigente concessione, alla Società spetta altresì la gestione delle opere medesime, anche tramite trasferimento patrimoniale diretto a favore di società interamente pubbliche in possesso dei requisiti per la gestione in house, partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale di riferimento.

A riguardo, con D.G.R n. 851 del 03.04.2007 la Giunta regionale, nel disporre la modifica della convenzione con Veneto Acque S.p.A. prevedendo l’affidamento alla medesima Società della progettazione e realizzazione di alcune tratte acquedottistiche sovra ambito e alcune specificazioni sulle modalità di erogazione di contributi pubblici finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture, aveva dato mandato alla Società anche di condurre uno studio per l’eventuale proposta di rivisitazione dello Schema Acquedottistico del Veneto Centrale. Con nota prot. n. 332 del 09.06.2010 Veneto Acque S.p.A., in ottemperanza ai suddetti provvedimenti, ha presentato alla Regione gli elaborati relativi ad un primo aggiornamento del Modello Strutturale, che riguardava sostanzialmente un approfondimento su nuovi punti di captazione di interesse strategico regionale finalizzati all’alimentazione del SAVEC e la differente distribuzione della capacità di compenso mediante serbatoi da realizzare in più punti in area Polesana, anziché un unico serbatoio in Comune di Monselice (PD) come originariamente previsto. Veniva inoltre proposto un approfondimento della pianificazione delle infrastrutture nell’area del Veneto Occidentale.

Il successivo manifestarsi nel 2013 dell’emergenza dovuta alla contaminazione delle reti acquedottistiche da sostanze PFAS, ha richiesto poi di procedere con un’ulteriore revisione delle previsioni infrastrutturali al fine di alimentare con acqua di qualità garantita prioritariamente le zone colpite tra le provincie di Verona, Vicenza e Padova. La necessità di procedere con urgenza nella pianificazione e realizzazione di tali opere, nonché l’intervento del Commissario straordinario per l’emergenza PFAS, hanno comportato l’esigenza di rivedere ulteriormente la pianificazione proposta, e quindi rinviare ad una fase successiva il percorso approvativo avviato.

Alla luce di quanto finora realizzato, nonché delle mutate esigenze derivate dall’evoluzione del contesto ambientale e organizzativo, appare necessario riprendere in modo complessivo e organico l’aggiornamento della pianificazione in materia, ferme restando le finalità che hanno fin qui orientato l’azione della Regione.

Il contesto ambientale e climatico della nostra Regione negli ultimi anni ha visto inoltre un sensibile cambiamento con la tendenza all’estremizzazione dei fenomeni meteoclimatici e il manifestarsi, in particolare nel 2022, di eventi siccitosi con prolungata assenza di precipitazioni, che hanno rivelato l’utilità delle opere realizzate, le quali hanno permesso di garantire l’approvvigionamento idropotabile all’area meridionale della Regione nonostante i livelli di magra dei fiumi Adige e Po e il manifestarsi dell’intrusione salina anche a notevole distanza dalla foce. I fenomeni siccitosi hanno altresì reso evidente la vulnerabilità del sistema di approvvigionamento idrico con particolare riferimento al territorio montano e dell’alta pianura, che si è manifestato a causa dell’abbassamento dei livelli piezometrici delle falde sotterranee e dell’indisponibilità del sistema sorgentizio.

Con riguardo allo stato attuale la situazione amministrativa e gestionale del servizio idrico integrato, va evidenziato che essa vede ora la presenza di otto Enti d’Ambito regionali denominati Consigli di Bacino, costituiti e operativi su altrettanti Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), e la presenza di un Ambito interregionale denominato “Lemene” istituito con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e governato dall’Ente d’ambito friulano con la partecipazione di undici Comuni veneti. Le realtà gestionali del Veneto comprendono ora tredici gestori del servizio idrico integrato, dodici dei quali sono società interamente a capitale pubblico partecipate dai Comuni soci. Tale situazione è molto diversa dal contesto nel quale è inizialmente maturata la predisposizione del MOSAV, il quale era caratterizzato da una frammentazione delle reti e delle realtà gestionali del servizio idrico integrato, composto da centinaia di gestioni comunali del servizio idrico “in economia”, una cinquantina di consorzi ed enti acquedottistici ed altrettanti consorzi di fognatura e depurazione.

Oltre alle opere del SAVEC, già concluse e trasferite ai gestori del servizio idrico competenti per territorio, Veneto Acque S.p.A. ha in corso di realizzazione altre direttrici acquedottistiche previste dal MOSAV, con particolare riferimento alla tratta Piazzola sul Brenta – Lonigo, finalizzata a portare acqua di buona qualità alle aree colpite dalla contaminazione da sostanze perfluoro - alchiliche (PFAS) e agli stralci dell’adduttrice complessiva da Vicenza Est a Lonigo, mentre è in corso di progettazione l’ultimo stralcio da Piazzola sul Brenta a Vicenza Est.

In considerazione di quanto esposto, pur confermando la validità delle finalità del MOSAV e della relativa modalità di intervento mediante razionalizzazione e interconnessione delle fonti di attingimento e distribuzione di strategica importanza regionale, appare necessario provvedere all’aggiornamento della pianificazione regionale in materia acquedottistica, tenendo conto degli attuali fabbisogni idrici della popolazione, della disponibilità idrica delle fonti di attingimento e delle infrastrutture fin qui realizzate.

Per un’analisi approfondita del contesto attuale e l’individuazione delle infrastrutture necessarie si dovrà procedere con studi specifici, mediante la collaborazione con Enti d’Ambito e Gestori del servizio idrico e con il supporto di competenze specifiche in vari ambiti, tra cui idrogeologico, idrologico, acquedottistico e impiantistico. La società regionale Veneto Acque S.p.A., che ha maturato una significativa esperienza ed un elevato livello di specializzazione nel settore della progettazione e realizzazione di grandi infrastrutture acquedottistiche, ha già provveduto ad affrontare alcune fasi iniziali di tale percorso, in seguito agli obiettivi assegnati nell’ambito degli indirizzi del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), avviando i primi contatti e intese con alcuni Gestori e predisponendo la documentazione per l’avvio della ricognizione dei fabbisogni. Lo statuto della Società regionale prevede inoltre tra le attività di competenza della medesima anche l’esecuzione di studi e ricerca in relazione alle opere del Modello Strutturale degli Acquedotti.

Nel confermare con riguardo alle opere del MOSAV che la progettazione, realizzazione e gestione - anche tramite trasferimento patrimoniale diretto a favore di società interamente pubbliche in possesso dei requisiti per la gestione in house partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale di riferimento - spetta alla società in house Veneto Acque S.p.A., sulla scorta di apposita concessione il cui testo è stato da ultimo aggiornato con la D.G.R. n. 1899 del 29.12.2020, in considerazione dell’oggetto delle attività della Società previste dallo statuto, nonché della specifica competenza in ambito acquedottistico e dell’attività fin qui svolta, si ritiene di potersi avvalere di Veneto Acque S.p.A. per il supporto alla predisposizione dell’aggiornamento del Modello Strutturale e degli elaborati descrittivi e grafici ad esso funzionali. Tale supporto ha la natura e le finalità proprie delle attività previste dalla Concessione in essere con la Regione come aggiornata con D.G.R. n. 1899 del 29.12.2020, senza oneri a carico del bilancio regionale.

E’ inoltre necessario che l’elaborazione dell’aggiornamento del MOSAV avvenga in stretto coordinamento con gli Enti d’Ambito i quali collaboreranno per garantire i dati necessari a conoscere lo stato dell’arte della programmazione locale ed i principali elementi che compongono il quadro delle esigenze. Per le medesime finalità Veneto Acque S.p.A. potrà altresì dar corso ad iniziative volte a raccogliere dati e informazioni presso i gestori del servizio idrico integrato.

Relativamente alla procedura per l’approvazione dell’aggiornamento del Modello Strutturale, l’art. 6 della Legge regionale n. 17/2012 prevede al comma 3 che “La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, che si esprime entro trenta giorni dal ricevimento della proposta decorsi i quali si prescinde dal parere, approva gli aggiornamenti del modello strutturale”. Si evidenzia inoltre che il Modello Strutturale, riguardando la pianificazione in materia di gestione delle acque, è soggetto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ai sensi delle disposizioni dell’art. 6, comma 2, del D.Lgs. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”; anche l’aggiornamento del MOSAV è quindi soggetto a tale disciplina considerato che la prima approvazione avvenuta nel 2000 risulta antecedente all’introduzione delle norme sopra indicate.

Alla luce delle considerazioni di cui sopra con il presente provvedimento si intende avviare l’attività di aggiornamento del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto approvato con D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000, dando a tal fine specifico mandato al Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, che si avvarrà della Società Veneto Acque S.p.A. per lo svolgimento degli studi di approfondimento e la redazione della documentazione necessaria al fine dell’adozione della pianificazione di cui trattasi da parte della Giunta regionale. In particolare si ritiene che l’attività di aggiornamento debba riguardare i seguenti aspetti:

  1. analisi della domanda di risorsa idrica da sviluppare attraverso approfondimenti previsionali di natura demografica, economico-sociale, urbanistica che considerino anche la pressione derivante dalle esigenze concorrenti;
  2. analisi della disponibilità di risorsa che, partendo dalla identificazione degli stock idrici disponibili, ne proietti la futura utilizzabilità per scopi idropotabili, attraverso previsioni che considerino tra l’altro i prevedibili andamenti climatici;
  3. ricognizione delle modalità di protezione delle risorse disponibili e individuazione di eventuali interventi per la ricarica e la protezione delle falde;
  4. identificazione delle direttrici di sviluppo delle condotte sovra ambito da prevedersi nella pianificazione regionale;
  5. identificazione di nuove fonti di approvvigionamento ovvero di potenziamento di aree di attingimento già identificate;
  6. individuazione dei possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione del piano ai fini dell’espletamento delle procedure di VAS.

Un ulteriore importante aspetto che risulta necessario considerare, anche con il coinvolgimento dell’Autorità per la Regolazione dell’Energia, Reti, Ambiente (ARERA), riguarda l’elaborazione di modalità di riconoscimento nella tariffa del servizio idrico integrato delle opere sovra ambito realizzate nell’ambito del MOSAV, possibilità non contemplata nei metodi di calcolo della tariffa oggi vigenti. Il superamento di tale vuoto normativo risulta determinante per poter dare organicità al sistema di reperimento delle risorse economiche necessarie per la realizzazione delle infrastrutture previste dal MOSAV e per poter dar corso alla cessione delle medesime, una volta realizzate, ai Gestori del servizio idrico aventi i necessari requisiti, consentendo ai medesimi di recepirle a livello patrimoniale nel rispetto dell’equilibrio tariffario.

Appare necessario inoltre considerare anche l’organizzazione di una banca dati regionale che preveda un flusso informativo stabile e coordinato da parte dei Gestori del servizio idrico al fine della gestione unitaria delle infrastrutture sovra ambito.

Alla luce di tali aspetti, si ritiene che ulteriori attività di dettaglio potranno essere promosse e concordate con Veneto Acque S.p.A. dalla competente Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, in parallelo con l’evoluzione dei lavori di aggiornamento della pianificazione di cui trattasi, ivi comprese pertanto l’elaborazione di proposte relative alle modalità di riconoscimento nella tariffa del servizio idrico integrato della valenza sovra ambito delle infrastrutture realizzate nell’ambito del MOSAV, in un’ottica di ottimizzazione del reperimento delle risorse per la loro realizzazione, e l’implementazione di una banca dati regionale finalizzata al la gestione unitaria delle medesime infrastrutture.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto Legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”;

VISTE la Legge regionale 27 marzo 1998, n. 5 e la Legge regionale 27 aprile 2017, n. 12;

VISTE la D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000; la D.G.R. n. 385 del 28.03.2017; la D.G.R. n. 1352 del 18.09.2018; la D.G.R. n. 1899 del 29.12.2020; la D.G.R. n. 223 del 07.03.2023;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31.12.2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di avviare le attività di aggiornamento del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto approvato con D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
    1. analisi della domanda di risorsa idrica da sviluppare attraverso approfondimenti previsionali di natura demografica, economico-sociale, urbanistica che considerino anche la pressione derivante dalle esigenze concorrenti;
    2. Analisi della disponibilità di risorsa che, partendo dalla identificazione degli stock idrici disponibili, ne proietti la futura utilizzabilità per scopi idropotabili, attraverso previsioni che considerino tra l’altro i prevedibili andamenti climatici;
    3. ricognizione delle modalità di protezione delle risorse disponibili e individuazione di eventuali interventi per la ricarica e la protezione delle falde;
    4. identificazione delle direttrici di sviluppo delle condotte sovra ambito da prevedersi nella pianificazione regionale;
    5. identificazione di nuove fonti di approvvigionamento ovvero di potenziamento di aree di attingimento già identificate;
    6. individuazione dei possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione del piano ai fini dell’espletamento delle procedure di VAS;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica dell’attuazione del presente provvedimento, avvalendosi del supporto della Società regionale Veneto Acque S.p.A. per lo svolgimento degli studi di approfondimento e la redazione della documentazione necessaria al fine dell’adozione da parte della Giunta regionale dell’aggiornamento di cui al precedente punto 2);
  4. di dare atto che l’attività di supporto svolta da Veneto Acque S.p.A. ha la natura e le finalità proprie delle attività previste dalla Concessione in essere con la Regione come aggiornata con D.G.R. n. 1899 del 29.12.2020;
  5. di dare atto che l’attività di aggiornamento del MOSAV sarà svolta in stretto coordinamento con gli Enti d’Ambito del servizio idrico integrato i quali collaboreranno per garantire i dati necessari a conoscere lo stato dell’arte della programmazione locale ed i principali elementi che compongono il quadro delle esigenze e che, per le medesime finalità, la Società Veneto Acque S.p.A. potrà altresì dar corso ad iniziative volte a raccogliere dati e informazioni presso i gestori del servizio idrico integrato;
  6. di dare atto che ulteriori attività di studio ed approfondimento potranno essere promosse e concordate con Veneto Acque S.p.A. dalla competente Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, in parallelo con l’evoluzione dei lavori di aggiornamento della pianificazione di cui trattasi, ivi comprese l’elaborazione di modalità di riconoscimento nella tariffa del servizio idrico integrato della valenza sovra ambito delle infrastrutture realizzate nell’ambito del MOSAV, in un’ottica di ottimizzazione del reperimento delle risorse per la realizzazione delle stesse, e l’implementazione di una banca dati regionale per la gestione unitaria delle medesime infrastrutture;
  7. di confermare che la progettazione, realizzazione e gestione - anche tramite trasferimento patrimoniale diretto a favore di società interamente pubbliche in possesso dei requisiti per la gestione in house partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale di riferimento - delle opere indicate nel MOSAV spetta alla società in house Veneto Acque S.p.A., sulla scorta di apposita concessione il cui testo è stato da ultimo aggiornato con la D.G.R. n. 1899 del 29.12.2020;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  10. di trasmettere la presente deliberazione alla Società Veneto Acque S.p.A., all’Autorità per la Regolazione dell’Energia, Reti, Ambiente (ARERA), agli Enti d’Ambito del servizio idrico integrato e ai relativi Gestori;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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