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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 149 del 14 novembre 2023


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1239 del 10 ottobre 2023

Variante al PTRC per l'attribuzione della specifica considerazione dei valori paesaggistici, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11. Integrazioni alla DGR n. 745 del 22 giugno 2023.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si integra la DGR n. 745 del 22 giugno 2023 che autorizza l’avvio della predisposizione della Variante al PTRC con specifica considerazione dei valori paesaggistici, con riferimento all’espletamento della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA).

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

Con DGR n. 745 del 22 giugno 2023 la Giunta regionale ha autorizzato l’avvio della predisposizione della Variante al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 62 del 30 giugno 2020, per l’attribuzione della specifica considerazione dei valori paesaggistici e l’avvio della contestuale valutazione ambientale strategica VAS.

Con il “Protocollo congiunto per l’adeguamento dell’Intesa sottoscritta nel 2009 per l’elaborazione congiunta del Piano paesaggistico regionale”, sottoscritto in data 11 novembre 2022 tra il Ministero della Cultura (MiC) e la Regione del Veneto, è stata prevista la redazione congiunta del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, con l’attribuzione della specifica considerazione dei valori paesaggistici, da attuarsi con la Variante al PTRC per quanto concerne i beni paesaggistici.

Il suddetto Protocollo prevede che il Piano paesaggistico, ovvero piano urbanistico-territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici, venga attuato per stralci; in particolare per il primo stralcio è previsto si intervenga mediante una Variante al PTRC vigente, in attuazione dell’articolo 143, comma 1, lettere b), c) e d) e comma 4 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, limitatamente ai beni paesaggistici.

L’attività congiunta di pianificazione paesaggistica prevista per il primo stralcio del Piano si sta avvalendo del Comitato Tecnico per il Paesaggio (CTP), organo pariteticamente rappresentato da componenti ministeriali e regionali, che elabora i contenuti e coordina le azioni necessarie ai fini dell’approvazione della metodologia di lavoro per la redazione definitiva.

Il numero estremamente elevato di vincoli presenti sul territorio regionale e la loro estensione che ricopre il 50% circa del territorio regionale - si pensi solo alle circa 1150 aree ed immobili dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136 del Codice e a tutte le categorie di aree tutelate per legge ai sensi dell’art. 142 del Codice - che differenzia la Regione del Veneto dalle altre regioni italiane, determina la complessità delle attività da svolgere. Pur considerato l’obiettivo di tutela e valorizzazione implicito nella Variante con specifica considerazione dei valori paesaggistici, l’entità del Piano e la complessità dei beni, ciascuno diverso per tipologia, periodo di istituzione, sovrapposizione con altro/i vincolo/i, prassi amministrativa perseguita o consolidata, impongono comunque di valutare singolarmente ogni bene oggetto di declaratoria di interesse pubblico nonché i suoi eventuali effetti sui diversi macrotemi (popolazione e stato di salute, settori produttivi, cambiamenti climatici, acqua, suolo, natura e biodiversità, ecc.), del contesto ambientale, con riferimento alla complessa normativa che ne caratterizza il quadro.

Nel corso dei lavori, il Comitato Tecnico per il Paesaggio (CTP) e la sottocommissione costituita per la preparazione della documentazione da sottoporre al Comitato per la relativa approvazione, è stata individuata una metodologia di lavoro che prevede la vestizione dei beni paesaggisti per la realizzazione del primo stralcio riguardante la Variante al PTRC.

Tale metodologia si discosta tuttavia da quanto prospettato dalla DGR n. 745/2023, che prevedeva una procedura semplificata ed omogenea per tutti i beni.

Infatti, l’eterogeneità dei beni ha determinato la scelta di “vestire i beni” attraverso una scheda più complessa e puntuale costituita da una serie di elementi che permettano di definire in modo rigoroso e completo il bene, tenendo conto delle eventuali evoluzioni sviluppate nel corso degli anni dall’emissione del decreto di apposizione di vincolo, confrontando gli strumenti urbanistici locali vigenti e prevedendo una disciplina d’uso basata sia su norme generali che su prescrizioni specifiche al fine della tutela e della valorizzazione di tale bene.

L’elaborazione di n. 1150 schede in misura più dettagliata di quanto inizialmente previsto sta impegnando particolarmente le strutture incaricate, ma consentirà agli enti locali, a seguito dell’adeguamento dei propri strumenti urbanistici, di avere una maggiore chiarezza sulla gestione dei beni paesaggistici e di conseguenza dare risposte certe ai professionisti e più in generale alla cittadinanza interessata.

In aggiunta, la redazione di 1150 schede, una per ogni bene paesaggistico ex art. 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, rileva la necessità di seguire la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) completa. Tale procedura risulta molto più complessa rispetto a quanto ipotizzato inizialmente con DGR n. 745/2023, in quanto non si fermerà alla fase iniziale mediante la redazione del Rapporto Ambientale Preliminare (RAP) ma implicherà anche l’effettuazione delle fasi successive mediante l’elaborazione del Rapporto Ambientale con l’ulteriore documentazione prevista dalla DGR n. 545 del 9 maggio 2022.

Il Rapporto Ambientale Preliminare contiene in generale le informazioni ed i dati necessari alla verifica degli effetti significativi sull’ambiente, sulla salute umana e sul patrimonio culturale in funzione delle caratteristiche del Piano e delle aree che possono essere interessate.

Il Rapporto Ambientale, invece, implica una valutazione molto più dettagliata in quanto è necessario valutare per ogni scheda, quindi per ogni bene paesaggistico ex 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio:

  • lo stato attuale dell’ambiente e la sua evoluzione probabile senza l’attuazione del piano;
  • le caratteristiche ambientali delle aree interessate;
  • l’individuazione di qualsiasi problema ambientale esistente;
  • l’individuazione degli obiettivi di protezione ambientale;
  • la determinazione dei possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori;
  • l’individuazione delle misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano;
  • la determinazione della sintesi delle ragioni di scelta delle alternative individuate ed una descrizione di come è stata effettuata la valutazione.

Inoltre, in aggiunta al Rapporto Ambientale Preliminare ed al Rapporto Ambientale, la procedura completa di VAS richiede la redazione dei seguenti ulteriori documenti, come specificato dalla DGR n. 545 del 9 maggio 2022:

  • sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale previsto dalla fase 3 della Procedura di cui all’allegato A alla DGR n. 545 del 9 maggio 2022;
  • dichiarazione di Sintesi VAS prevista dall’art. 17 del D.Lgs. n. 152/2006, riportante il risultato del processo e delle azioni intercorse all’interno dell’iter valutativo e pianificatorio, quale atto necessario per l’approvazione dello strumento;
  • relazione tecnica ai fini della VINCA della variante al PTRC 2020 con specifica considerazione dei valori paesaggistici secondo le specifiche tecniche e amministrative di cui al Part. 5 e all’allegato G del D.P.R. n. 357/1997 e della DGR del Veneto n. 1400 del 29 agosto 2017.

La DGR n. 745/2023, nell’avviare la predisposizione della Variante al PTRC, aveva introdotto la possibilità di demandare alla Direzione Pianificazione Territoriale l’individuazione di un soggetto competente per la redazione del Rapporto Ambientale Preliminare, determinando un importo massimo di spesa pari ad Euro 45.000,00. Tuttavia, in considerazione delle maggiori attività da svolgere per addivenire alla Variante al PTRC che comportano la redazione di n. 1150 schede nonché la procedura di VAS completa, la Direzione Pianificazione Territoriale, in qualità di struttura incaricata della redazione della Variante al PTRC, ha valutato l’esigenza di ampliare l’oggetto delle attività da affidare ad un soggetto esterno rispetto a quanto previsto con la citata DGR n. 745/2023.

In particolare, la Direzione Pianificazione Territoriale ha individuato la necessità di attivare un servizio esterno che preveda la redazione del Rapporto Ambientale Preliminare, del Rapporto Ambientale e di quanto ulteriormente specificato con DGR n. 545/2022. Inoltre, si rende necessario acquisire un’attività di assistenza alla Direzione Pianificazione Territoriale – in qualità di struttura incaricata della redazione della Variante al PTRC – per tutti gli aspetti di interesse/rilevanza ambientale con riferimento anche al coinvolgimento dei portatori di interesse, primi fra tutti le Amministrazioni comunali venete, nelle diverse fasi relative alla partecipazione/consultazione e controdeduzione alle osservazioni presentate a seguito della pubblicazione della Variante al PTRC.

Tale attività, configurandosi più articolata rispetto a quella delineata dalla DGR n. 745/2023, risulta anche più onerosa. Invero, si prevede che le attività descritte si debbano svolgere nell’arco di tre anni per l’espletamento della procedura di Valutazione Ambientale Strategica e di valutazione di incidenza ambientale del Piano della Variante al PTRC nonché per l’attività di supporto alla struttura incaricata per tutti gli aspetti di interesse/rilevanza ambientale durante le fasi del Piano, come indicate all’art. 25 della L.R. n. 11/2004 e della DGR n. 545/2022, determinando l’importo massimo della spesa in Euro 110.000,00 (ogni onere incluso), ad integrale modifica dell’importo massimo della spesa di Euro 45.000,00 individuato con la DGR n. 745 del 22 giugno 2023.

Si demanda, infine, al Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale di provvedere all’assunzione e all’esecuzione degli atti amministrativi conseguenti, nonché all’individuazione del soggetto competente e all’approvazione della Convenzione che ne disciplina i rapporti, le tempistiche e i risultati attesi.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il decreto legislativo decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;

VISTA la legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”;

VISTA la legge regionale 10 agosto 2006, n. 18 “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa collegato alla legge finanziaria 2006 in materia di urbanistica, cartografia, pianificazione territoriale e paesaggistica, aree naturali protette, edilizia residenziale pubblica, viabilità, mobilità e trasporti a fune”;

VISTA la legge regionale 23 dicembre 2022, n. 30 “Legge di stabilità regionale 2023”;

VISTA la legge regionale 23 dicembre 2022, n. 32 “Bilancio di previsione 2023 – 2025”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 22 giugno 2023, n. 745 di autorizzazione all’avvio della predisposizione della Variante al PTRC con specifica considerazione dei valori paesaggistici;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 9 maggio 2022, n. 545 di adeguamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 29 agosto 2017, n. 1400 di approvazione della nuova "Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative.";

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2022, n. 1665 con la quale è stato approvato il Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2023-2025;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 26 gennaio 2023, n. 60 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2023-2025”;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto’ ”;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  1. di modificare, ai fini della predisposizione della Variante al PTRC con valenza paesaggistica, la DGR n. 745 del 22 giugno 2023 per la parte inerente la procedura di Valutazione Ambientale Strategica prevedendo la redazione non solo del Rapporto Ambientale Preliminare, ma anche del Rapporto Ambientale, nonché dell’ulteriore documentazione prevista dalla DGR n. 545 del 9 maggio 2022;
  1. di implementare le attività di cui alla DGR n. 745/2023 oggetto di incarico ad un soggetto competente prevedendo altresì l’espletamento della procedura completa di VAS e di VINCA della Variante al PTRC, con specifica considerazione dei valori paesaggistici nonché l’attività di supporto alla struttura incaricata, Direzione Pianificazione Territoriale, per tutti gli aspetti di interesse/rilevanza ambientale durante le fasi del Piano, come indicate all’art. 25 della L.R. 11/2004 e secondo le indicazioni della DGR n. 545/2022;
  1. di determinare l’importo delle obbligazioni fino ad un massimo di Euro 110.000,00 (ogni onere incluso), che sostituisce integralmente quello previsto nella citata DGR n. 745/2023, in quanto necessario per lo svolgimento delle attività come implementate al punto 3;
  1. di demandare al Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale di individuare il soggetto competente e l’adozione del conseguente impegno di spesa, disponendo della copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 7006 “Spese per studi, ricerche e indagini per l’aggiornamento del Piano Regionale Territoriale di Coordinamento (P.T.R.C.) e per le stampe relative allo stesso ed agli altri piani territoriale e per altre iniziative in materia di pianificazione territoriale (D.L. 27/06/1985, n. 312 – L. 08/08/1985, n. 431 – D.Lgs. 29/10/1999, n. 490 – L.R. 23/04/2004, n. 11 – Art. 63, L.R. 30/12/2016, n. 30)” del Bilancio di previsione 2023-2025;
  1. di dare atto che la Direzione Pianificazione Territoriale, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al punto 5, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  1. di incaricare il Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale dell’esecuzione del presente atto, ivi compresa l’approvazione della Convenzione che disciplina i rapporti con il soggetto incaricato delle attività di cui al precedente punto 3;
  1. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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