Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 141 del 24 ottobre 2023


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1225 del 10 ottobre 2023

Art. 83, comma quarto, della L.R. 13 aprile 2001 n. 11. Aggiornamento dei canoni delle concessioni di derivazione d'acqua e per l'uso dei beni del demanio idrico per l'anno 2024. Precisazioni sui canoni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico di cui alla L.R. 04 novembre 2022, n. 24.

Note per la trasparenza

L'art. 83, comma quarto, della L.R. 13 aprile 2001 n. 11, attribuisce alla Giunta regionale la facoltà di determinare con proprio provvedimento per l'anno successivo, l'entità di nuovi canoni o la modifica di quelli vigenti, dovuti per l'utilizzo dei beni del demanio idrico, tenuto conto anche delle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo rilevato nell'anno precedente. Si tratta ora di aggiornare i canoni demaniali per l'anno 2024. Inoltre con la presente deliberazione si prende atto che, con l’entrata in vigore della LR n. 24/2022, la quantificazione dei canoni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico non potrà essere determinata con i criteri di cui alla presente deliberazione e neppure con i criteri di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 1227 del 10 ottobre 2022 con riferimento per l’anno 2023.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

L'articolo 83, comma quarto, della legge regionale 13 aprile 2001 n. 11, e successive modificazioni ed integrazioni, attribuisce alla Giunta regionale la facoltà di determinare con proprio provvedimento, per l'anno successivo, l'entità di nuovi canoni o la modifica di quelli vigenti, dovuti per l'utilizzo dei beni del demanio idrico. Detti canoni si riferiscono all'uso dell'acqua e all'occupazione a qualsiasi titolo delle pertinenze dei corsi d'acqua e di specchi acquei fatta da soggetti privati o pubblici.

La Giunta regionale deve provvedere altresì, ai sensi della medesima norma all'aggiornamento dei canoni vigenti per l'anno successivo, tenuto conto delle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo rilevato nell'anno precedente.

Si tratta ora di assumere le determinazioni in ordine all'aggiornamento dei canoni da applicare per l'anno 2024. Tenuto conto di quanto sopra indicato, sulla base delle variazioni mensili degli indici dei prezzi elaborati dall'Istituto Nazionale di Statistica, di cui alla tabella ALLEGATO 1 "Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, senza tabacchi, relativi ai singoli mesi del 2021 e 2022 e le loro variazioni rispetto agli indici relativi al corrispondente mese dell'anno precedente e di due anni precedenti", riportata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 24 gennaio 2023 n. 19, risulterebbe un incremento dei canoni da applicare per l'anno 2024 rispetto all'anno precedente 2023 pari al 7,99 %.

Come noto le attività economiche, agricole ed industriali, presenti nella Regione del Veneto stanno attraversando una grave congiura economica, in particolare si rilevano:

  • il conflitto tra Russia e Ucraina che provoca notevoli disordini sui mercati, aumentando drasticamente l’incertezza della ripresa dell’economia globale;
  • gli incrementi dei costi dell'energia già avvenuti nel corso degli ultimi anni e la conseguente crisi energetica che rendono ancor più fragili le economie a causa di prezzi dell'energia più alti per famiglie e imprese;
  • le problematiche causate dalla crisi idrica presente dall’anno 2022 fino alla prima metà del 2023, seguita dagli eventi calamitosi nel periodo estivo che hanno interessato l’intera Regione Veneto, provocando rilevanti danni al mondo agricolo e alle attività produttive.

In considerazione di quanto sopra riportato appare opportuno che i canoni delle concessioni di derivazione d'acqua e per l'uso dei beni del demanio idrico, relativamente all'anno 2024, siano soggetti parzialmente agli aumenti dovuti alle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo rilevato nell'anno precedente, prevedendo l'applicazione di uno sconto pari al 50% all'aumento Istat registrato per l'anno scorso.

Si precisa che, ai sensi dell’art. 13 della legge regionale 04 novembre 2022, n. 24, a partire dall’anno 2023, i titolari delle concessioni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico (concessioni ad uso energetico che hanno una potenza nominale media di concessione superiore a 3.000 kilowatt) corrispondono un canone per l'utilizzo della forza idraulica conseguibile con le acque e con i beni costituenti la grande derivazione idroelettrica, articolato in una componente fissa e in una componente variabile.

Pertanto si evidenzia che, con l’entrata in vigore della LR n. 24/2022, la quantificazione dei canoni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico non potrà essere determinata con i criteri di cui alla presente deliberazione e neppure con i criteri di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 1227 del 10 ottobre 2022 con riferimento per l’anno 2023.

Si ritiene inoltre, in analogia con quanto disposto nelle ultime annualità, ai fini di agevolare la ripresa del turismo montano, di stabilire che il canone annuo di derivazione d'acqua da applicarsi all'innevamento artificiale sia ridotto al 25% dell'importo; tale riduzione sarà da applicare anche agli importi minimi.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI il R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775 e il R.D. 25 luglio 1904 n. 523;

VISTA la L.R. n. 11 del 13 aprile 2001;

VISTO l'art. 2 co. 2 della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO l'art. 4 della L.R. n. 40 del 29 dicembre 2020;

VISTA la L.R. n. 24 del 4 novembre 2022;

VISTO il Decreto 31 dicembre 2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze “Criteri generali per la determinazione, da parte delle regioni, dei canoni di concessione per l’utenza di acqua pubblica”.

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di stabilire, per le motivazioni in premessa, ai sensi dell'art. 83, comma quarto, della L.R. 13 aprile 2001 n. 11, che l'incremento dei canoni delle concessioni di derivazione d'acqua e per l'uso dei beni del demanio idrico, esclusi i canoni per le grandi derivazioni idroelettriche, per l'anno 2024, sia pari alla percentuale del 3,99 % da applicarsi ai canoni vigenti per l'anno 2023;

3. di stabilire che il canone annuo di derivazione d'acqua da applicarsi all'innevamento artificiale è ridotto al 25% dell'importo e che tale riduzione vada applicata anche agli importi minimi;

4. di dare atto che, con l’entrata in vigore della L.R. n. 24/2022, la quantificazione dei canoni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico non potrà essere determinata con i criteri di cui alla presente deliberazione e neppure con i criteri di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 1227 del 10 ottobre 2022 con riferimento per l’anno 2023;

5. di dare mandato alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa di comunicare il presente provvedimento a tutti gli uffici e agli Enti competenti al rilascio delle concessioni del demanio idrico e ai Consorzi di Bonifica a cui è stata affidata la riscossione dei canoni regionali;

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Torna indietro