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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 144 del 31 ottobre 2023


Materia: Caccia e pesca

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1209 del 05 ottobre 2023

Autorizzazione al regime di prelievo venatorio alla specie Cinghiale (Sus scrofa) in provincia di Verona per la stagione venatoria 2023/2024. (art. 16 L.R. n. 50/1993).

Note per la trasparenza

In applicazione degli indirizzi regionali per la gestione del Cinghiale emanati con DGR n. 2088 del 3 agosto 2010, si provvede ad autorizzare l’attuazione, per la stagione 2023/2024, del regime venatorio nel territorio della provincia di Verona.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

Con Deliberazione n. 755 del 22 giugno 2023 la Giunta regionale ha provveduto all’approvazione del calendario regionale per l’esercizio venatorio nella stagione 2023/2024, che stabilisce, tra l’altro, le specie cacciabili e i relativi periodi.

In esecuzione della Sentenza della Corte costituzionale n. 148/2023, la quale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della Legge regionale 28 gennaio 2022, n. 2, con Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 85 del 01 agosto 2023, è stato riassunto il PFVR 2022-2027 e, a seguito di tale riassunzione, con DGR n. 1009 del 11 agosto 2023, è stato riadottato il calendario venatorio regionale per la stagione 2023/2024.

Al punto 3. del suddetto provvedimento, si dispone che “…La gestione, anche a fini venatori, della specie Cinghiale (Sus scrofa) è disciplinata dalla DGR n. 2088 del 03.08.2010…”.

Con la deliberazione n. 2088 del 3 agosto 2010 sono stati infatti approvati i primi indirizzi per la gestione del cinghiale nel Veneto, che stabiliscono gli “assunti base” nonché i criteri generali per una pianificazione a livello territoriale di detta gestione secondo “Unità gestionali” e per la regolamentazione dell’attività venatoria (ove prevista), unitamente ad indirizzi temporali concernenti la prevista fase sperimentale ed il conseguimento di un assetto pianificatorio definitivo.

All’emanazione della suddetta DGR n. 2088/2010 hanno fatto seguito incontri con gli allora competenti Uffici provinciali al fine di confrontarsi sugli aspetti tecnici contemplati da detto provvedimento regionale e sulle istanze provenienti dal territorio, in un contesto innovativo caratterizzato dall’adozione, da parte della Giunta regionale, di un approccio alla materia che non escluda a priori ogni forma di attività venatoria che abbia per oggetto la specie cinghiale.

È stata quindi a suo tempo formalizzata, da parte dell’allora Provincia di Verona, una proposta di prima individuazione “provvisoria” di Unità gestionali per la specie cinghiale, coerente con gli indirizzi della più volte citata DGR 2088/2010, comprensiva di una proposta di regime venatorio sperimentale articolata sulle stagioni venatorie 2010/2011 e 2011/2012 nell’ambito di specifica Unità gestionale, proposta acquisita agli atti dell’Unità di Progetto Caccia e Pesca con prot. n. 529168 dell’8 ottobre 2010.

Detta proposta è stata istruita dalla competente Struttura regionale e sottoposta al parere dell’Istituto Nazionale di riferimento (ISPRA), che ha dato riscontro favorevole (con richiesta di limitate modifiche/integrazioni, puntualmente recepite) con nota prot. n. 37154 del 05 novembre 2010.

Si è quindi provveduto, con riferimento alle passate stagioni venatorie 2010/2011, 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014, 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, alla formale approvazione, rispettivamente con DGR n. 2763 del 16 novembre 2010, DGR n. 1690 del 18 ottobre 2011, DGR n. 2154 del 23 ottobre 2012, DGR n. 1878 del 15 ottobre 2013, DGR n. 1905 del 14 ottobre 2014, DGR n. 1027 del 4 agosto 2015, DGR n. 1243 del 1° agosto 2016, DGR n. 1081 del 13 luglio 2017, DGR n. 921 del 26 giugno 2018 e DGR. n. 1032 del 12 luglio 2019, DGR n. 793 del 23 giugno 2020, DGR n. 676 del 25 maggio 2021 e DGR n. 1286 del 18 ottobre 2022, dell’autorizzazione alla realizzazione del regime venatorio sperimentale proposto.

La Giunta provinciale di Verona ha provveduto, con deliberazione n. 266 del 25 novembre 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ad emanare, come disposto dalle richiamate DGR n. 2763 del 16 novembre 2010 e n. 1690 del 18 ottobre 2011, specifiche direttive concernenti i diversi aspetti organizzativi ed autorizzativi cui è subordinata l’effettuazione dei prelievi, quali la suddivisione dei piani di prelievo tra le diverse Unità amministrative, l’assegnazione dei capi, le modalità di riconoscimento delle abilitazioni, ecc., nonché gli aspetti attinenti alla tecnica venatoria della “girata” e del prelievo all’aspetto da appostamento con particolare riguardo ai profili concernenti la pertinente abilitazione e la sicurezza.

Il nuovo Piano faunistico-venatorio regionale 2022-2027, riassunto con Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 85 del 01 agosto 2023, nell’allegato C (Relazione al PFVR - capitolo 6.), ha confermato il quadro procedurale complessivo normato dalla sopraccitata DGR n. 2088/2010, in applicazione alla quale erano state individuate, nel territorio della provincia di Verona, le aree definite “unità gestionali” sottoposte al prelievo venatorio del Cinghiale in selezione da appostamento e in girata. Lo stesso PFVR 2022-2027 ha altresì assegnato alla Giunta regionale il compito della “decisione se procedere o meno alla reiterazione del regime del prelievo per le prossime stagioni venatorie, fatta salva la possibilità di un preliminare ascolto del territorio interessato”. 

Con il Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) nei suini d’allevamento e nei cinghiali a vita libera, approvato con DGR n. 712 del 14 giugno 2022, all’Allegato C, capitolo 4. “Coordinamento con la gestione venatoria”, è stata ribadita la possibilità di attivare Distretti venatori al Cinghiale, secondo quanto definito nelle Linee Guida per la gestione del cinghiale in Veneto, approvate con DGR n. 2088/2010, ad integrazione di quanto già previsto in provincia di Verona, dapprima con il Distretto venatorio (Unità gestionale) “Lessinia” e successivamente, con il Distretto venatorio (Unità gestionale) “Monte Baldo”.

Inoltre, l’articolo 11 - quaterdecies, comma 5, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, recante misure di contrasto all’evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (legge finanziaria 2006), convertito con legge 2 dicembre 2005, n. 248 “Conversione in legge, con modificazioni, stabilisce che “le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentito il parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica o, se istituiti, degli istituti regionali, possono, sulla base di adeguati piani di abbattimento selettivi, distinti per sesso e classe d’età, regolamentare il prelievo di selezione degli Ungulati (tra cui anche il Cinghiale), appartenenti alle specie cacciabili anche al di fuori dei periodi e degli orari di cui alla legge n. 157/92”. La Struttura regionale competente per il territorio della provincia di Verona, come per le precedenti annualità, ha pertanto formulato all’ISPRA la relativa proposta di piano di abbattimento in selezione da appostamento del Cinghiale per il territorio della provincia di Verona, ottenendo parere favorevole con alcune prescrizioni, reso con note prot. n. 13838 del 15 marzo 2023 e n. 37231/2022 del 06 luglio 2023. Ai pareri dell’ISPRA hanno fatto seguito l’attivazione dei relativi piani di abbattimento del Cinghiale in selezione per la stagione 2023/2024 in esecuzione della DGR n. 270 del 15 marzo 2023 con la quale sono state emanate specifiche disposizioni in ordine alla caccia di selezione degli Ungulati, Cinghiale incluso.

Tutto ciò premesso, l’Unità Organizzativa Pianificazione e gestione faunistico-venatoria con l’Unità Organizzativa Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria hanno predisposto, anche per la stagione venatoria 2023/2024, le proposte di gestione del cinghiale in regime venatorio, con particolare riferimento al prelievo in forma collettiva (c.d. “girata”), rispettivamente per l’Unità gestionale “Lessinia” e per l’Unità gestionale “Monte Baldo”, facenti parte integrante del presente provvedimento quali Allegati A e B.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 18 della Legge 11 febbraio 1992, n. 157;

VISTO l’art. 16 della Legge regionale 50/1993, commi 1 e 4;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1009 del 11 agosto 2023;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 2088 del 3 agosto 2010;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 2763 del 16 novembre 2010;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1690 del 18 ottobre 2011;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 2154 del 23 ottobre 2012;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1878 del 15 ottobre 2013;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1905 del 14 ottobre 2014;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1027 del 4 agosto 2015;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1243 del 1° agosto 2016;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1081 del 13 luglio 2017;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 921 del 26 giugno 2018;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1032 del 12 luglio 2019;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 793 del 23 giugno 2020;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 676 del 25 maggio 2021;

RICHIAMATA la Deliberazione della Giunta regionale n. 1286 del 18 ottobre 2022

VISTA la Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 85 del 01 agosto 2023 di approvazione del P.F.V.R. 2022-2027;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 712 del 14 giugno 2022;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 270 del 15 marzo 2023;

VISTE le proposte di gestione venatoria del cinghiale per la stagione 2023/2024, relative alle due Unità gestionali “Lessinia” e “Monte Baldo” della provincia di Verona, predisposte dall’Unità Organizzativa Pianificazione e gestione faunistico-venatoria con l’Unità Organizzativa Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria;

VISTI i pareri favorevole dell’ISPRA resi con nota prot. n. 13838/2023 del 15 marzo 2023 e prot. n. 37231/2023 del 06 luglio 2023, relativamente al prelievo in selezione da appostamento del Cinghiale in provincia di Verona;

VISTO l’art. 2, comma 2 della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

VISTO il Decreto legge 30 settembre 2005, n. 203 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, fatto particolare riferimento alle norme di cui all’articolo 11-quaterdecies, comma 5;

VISTA la DGR n. 1079 del 30.07.2019;

VISTA la legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 “Disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali.”;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017.”;

delibera

1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di autorizzare, per la stagione venatoria 2023/2024, in applicazione della DGR n. 2088/2010 e del PFVR 2022-2027 approvato con Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 85 del 01 agosto 2023 in esecuzione della Sentenza della Corte costituzionale n. 148/2023 e, sulla base dei pareri favorevoli espressi da ISPRA e resi con nota prot. n. 13838/2023 del 15 marzo 2023 e prot. n. 37231/2023 del 06 luglio 2023, il prelievo venatorio alla specie Cinghiale (Sus scrofa) nelle Unità gestionali “Lessinia” e “Monte Baldo” in provincia di Verona, nei limiti e secondo le disposizioni di cui agli allegati piani di gestione venatoria predisposti dall’Unità Organizzativa Pianificazione e gestione faunistico-venatoria, in collaborazione con l’Unità Organizzativa Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria, facenti parte integrante del presente provvedimento quali Allegati A e B;

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

4. di incaricare la Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria dell’esecuzione del presente atto;

5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1209_23_AllegatoA_513939.pdf
Dgr_1209_23_AllegatoB_513939.pdf

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