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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1077 del 04 settembre 2023
Prosecuzione misure finalizzate all'inclusione e al reinserimento sociale e/o lavorativo: Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A.) e Sostegno all'abitare (So.A.). Determinazioni in merito all'annualità 2023/2024.
Con il presente atto si propone di dare prosecuzione alle misure: Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A.) e Sostegno all’abitare (So.A.) per l’annualità 2023/2024.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
La Regione del Veneto sostiene ormai da diversi anni la misura del Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A.), che si è sviluppata anche con gli interventi di Sostegno all’Abitare (So.A.), al fine di contrastare ogni forma di povertà quale, ad esempio, quella economica, relazionale, lavorativa ed abitativa, con il fine di promuovere l’inclusione sociale attraverso un welfare generativo e di comunità.
Queste misure rappresentano un importante punto di riferimento nel sistema integrato degli interventi e servizi sociali e come testimoniato dagli stessi assistenti sociali, uno strumento flessibile che consente di adattare il progetto personalizzato alle esigenze del nucleo familiare preso in carico.
Nel corso dell’annualità, per rafforzare l’approccio del welfare generativo e di comunità connesso alle misure del R.I.A. Sostegno, è stato condotto un percorso di comunità di pratiche che ha visto coinvolti i rappresentanti di alcuni Ambiti Territoriali Sociali. Il tema del welfare generativo, molto sentito dagli operatori, è diventato strategico proprio perché costituisce un test fondamentale dello stato di salute degli Ambiti, mettendo a fuoco la capacità del sociale di produrre una visione adeguata del territorio, di relazionarsi con lo stesso attraverso una rete che si compone di diversi attori (lavoro, terzo settore, servizi socio-sanitari ecc..) e permettendo una serie di sperimentazioni e di buone pratiche sul tema della ricerca delle nuove vulnerabilità.
L’importanza che le misure R.I.A. e So.A. hanno nel territorio è evidenziata dall’attuale congiuntura economico-sociale, caratterizzata da diversi aspetti di criticità che rischiano di far scivolare i nuclei più fragili in situazioni di marginalità più accentuata.
Il rapporto ISTAT pubblicato a Giugno 2023 sulla povertà indica come le persone a rischio di povertà o esclusione sociale nel 2022 siano state pari al 12,6% della popolazione nel Nord-Est. Nonostante questo valore sia in miglioramento rispetto al 2021, grazie alla ripresa economica e all’incremento dell’occupazione, la contrazione dei redditi familiari rispetto al 2007 (anno che precede la crisi economica) rimane ancora notevole. Resta stabile, inoltre, la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi, evidenziando una fascia di popolazione che non ha accesso a un paniere di beni primari e di base.
I dati ISTAT relativi ai redditi delle famiglie in Italia nell’ultimo trimestre del 2022, tracciano in tal senso un quadro che desta preoccupazione per il futuro, con redditi sostanzialmente uguali o contenuti a fronte di una inflazione in crescita, che spinge quindi le famiglie a ridurre i consumi di tutti i giorni, in particolare per le spese alimentari e per l’abbigliamento (-4%). In media il potere d’acquisto è calato del 3,7% alla fine del 2022, obbligando quindi molti cittadini a dover scegliere fra le tipologie di spesa necessarie al proprio sostentamento quotidiano.
Il rapporto Oxfam “La Pandemia della disuguaglianza” a testimonianza di quanto descritto, evidenzia come, se da un lato si può assistere al progressivo venir meno dell’emergenza pandemica, dall’altro lato gli effetti sociali ed economici generati dalla crisi perdurano ancora e sono stati ulteriormente esacerbati dalla crisi internazionale, con il conseguente aumento dei prezzi dei beni di consumo. Sono aumentate le situazioni di fragilità nei territori, che hanno coinvolto famiglie non sempre provenienti da vissuti di povertà e disagio sociale.
Questo ha prodotto una serie di conseguenze misurabili anche sul piano socio-economico per le famiglie del nostro territorio, con particolare riferimento ai nuclei a basso reddito o a reddito fisso, che non sono in grado di incrementare in tempi rapidi il volume delle proprie entrate e che si trovano in crisi al momento dell’insorgere di un evento imprevisto nella propria vita.
Fra i target più colpiti ci sono le famiglie con il maggior numero di componenti, soprattutto con figli minori a carico, gli stranieri e le famiglie in affitto, confermando il problema abitativo come uno degli scogli principali da affrontare per l’uscita dallo stato di disagio, problema spesso dovuto alla carenza di strutture disponibili.
I risultati ottenuti finora dalle misure R.I.A., So.A. e Fondo Nuove Vulnerabilità per far fronte alle criticità sopra descritte sono incoraggianti: nel corso dell’ultima annualità (DGR n. 1240/2021) esse hanno raggiunto 7.186 utenti per un totale di 10.225 prestazioni, di cui 3.311 per il R.I.A. Sostegno, 722 per il R.I.A. Inserimento, 3.052 per il So.A., 647 per il Fondo Nuove Vulnerabilità e 2.493 per la P.E. (prevista dalla DGR n. 1240/2021). I dati sono stati raccolti attraverso il portale SILS (Sistema Informativo Lavoro Sociale), istituito con L.R. n. 5/2022, che rappresenta un importante strumento realizzato con la collaborazione dell’area lavoro, non solo per sistematizzare i dati di monitoraggio e rendicontazione, ma anche per disporre di una compiuta conoscenza dei bisogni sociali e delle prestazioni erogate.
Alla luce di quanto sopra espresso, con il presente atto si propone di dare prosecuzione, per l’annualità 2023/2024, alle misure Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A.) e Sostegno all’abitare (So.A.), inserite anche nella cornice di riferimento dei principi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nell’Atto di programmazione regionale per il contrasto alla povertà adottato con DGR n. 593/2022 e nelle Linee Guida dei piani di zona.
Per quanto sopra esposto, si determina in Euro 6.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciale, a favore dei 21 Ambiti Territoriali Sociali, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico del capitolo di spesa n. 103383 “Fondo nazionale per le politiche sociali – Interventi per soggetti a rischio esclusione sociale – Trasferimenti correnti (Art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L.23/12/2000, n. 388)” del Bilancio regionale di previsione 2023-2025, esercizio 2023.
La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza e che il suddetto ammontare è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, con copertura della obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata n. 2390/2023 di complessivi euro 28.558.500,17 disposto con DDR n. 6 del 14/06/2023, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.
Nell’Allegato A, parte integrante e necessaria del presente atto, in prosecuzione delle attività descritte dall’Allegato A della DGR n. 1403/2022, sono riportate le determinazioni con i criteri di natura tecnica per l’annualità 2023/2024, in particolare evidenziando gli obiettivi delle misure R.I.A. Sostegno, R.I.A. Inserimento e Sostegno all'Abitare, i destinatari e le modalità operative delle stesse. Nell’Allegato B, anch’esso parte integrante e necessaria del presente atto, sono contenuti i criteri di ripartizione dei fondi, composti da una quota fissa di euro 50.000,00 ed una proporzionale al numero totale degli abitanti per ciascun Ambito territoriale, e alle modalità di monitoraggio e rendicontazione che vengono assicurate attraverso la piattaforma SILS.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI gli artt. n. 20 della L. 328/2000 e n. 80 della L. 388/2000;
VISTI il D.lgs n. 126/2014 integrativo e correttivo del D. Lgs. n. 118/2011;
VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39; 4 marzo 2022, n. 5 e 23 dicembre 2022 n. 32;
VISTO l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
VISTO il Regolamento regionale n. 1/2016;
VISTE la DGR n. 1240 del 14 settembre 2021, n. 593 del 20 maggio 2022; n. 1403 del 11 novembre 2022 e n. 60 del 26 gennaio 2023;
VISTO il DDR n. 6 del 14 giugno 2023;
delibera
(seguono allegati)
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