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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1033 del 22 agosto 2023
PR Veneto FSE+ 2021-2027 - Obiettivo "Investimenti per l'occupazione e la crescita" - Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 - Priorità 1 Occupazione - Obiettivo specifico a) e Priorità 2 - Istruzione e Formazione - Obiettivo specifico g). Approvazione Avviso/Direttiva "Restauro 2023: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico" per la presentazione dei progetti formativi.
Si approva nell’ambito del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nel ciclo di programmazione 2021-2027, l’Avviso/Direttiva per la presentazione di progetti formativi per Tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1) e per Percorsi di perfezionamento tecnico e/o di specializzazione (progetti di tipologia 2), per l’anno 2023.
L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
La Giunta Regionale con deliberazione n. 1010 del 16.8.2022 ha preso atto della Decisione di esecuzione C(2022)5655 della Commissione europea relativa all’approvazione del Programma Regionale Veneto Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita”: le priorità del PR FSE+ di interesse ai fini del presente provvedimento sono “Occupazione” e “Istruzione e Formazione”. Le risorse del FSE+ sono destinate a sostenere, tra l’altro, l’acquisizione di competenze chiave per la competitività sostenibile del Veneto, migliorando la rispondenza dei sistemi di istruzione e di formazione alle esigenze del mercato del lavoro nei diversi settori produttivi del sistema regionale.
Nel quadro della programmazione sopra richiamato, al fine di promuovere l'accesso all'occupazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani (Priorità 1 Obiettivo specifico a), nonché l'apprendimento permanente attraverso opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione (Priorità 2 Obiettivo specifico g), si propone di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, l’Avviso/Direttiva di cui all’Allegato A “Restauro 2023: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico”, contenente criteri, modalità operative e termini per la presentazione di progetti formativi nel settore del restauro dei beni culturali.
Con riferimento a tale settore, si richiama il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio, che all’art. 29, ove si prescrive che la conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro, dispone:
Con decreto 26 maggio 2009, n. 86 il Ministero per i beni e le attività culturali - ai sensi del suddetto art. 29, comma 7, del D.Lgs. n. 42/2004 - ha adottato il regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici - rinviando all'art. 2, comma 2 a successivi provvedimenti da adottarsi su proposta delle Regioni, la completa definizione del Tecnico del restauro di beni culturali, indicato quale figura professionale che collabora con il restauratore;
e all’art. 3, comma 2, la completa definizione dei Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali, indicati quali figure di formazione tecnico-professionale ovvero artigianale che concorrono all'esecuzione dell'intervento conservativo, eseguendo varie fasi di lavorazione di supporto per tecniche e attività definite, con autonomia decisionale limitata alle operazioni di tipo esecutivo e sotto la direzione ed il controllo del restauratore di beni culturali.
Con l’Accordo rep. atti n. 165/CSR del 25 luglio 2012 la Conferenza permanente Stato-Regioni, ha espresso parere favorevole sul documento recante Standard formativo e professionale del tecnico del restauro di cui all’art.2, comma 2, del D.M. del 26 maggio 2009, n. 86, in attuazione del sopracitato D.Lgs. n. 42/2004, art. 29, comma 10. Il documento descrive il profilo professionale del tecnico del restauro in termini di abilità e conoscenze, definisce gli elementi minimi condivisi per l'organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni per l'acquisizione della qualifica abilitante, le caratteristiche del corpo docente per le discipline tecniche di restauro teorico e di laboratorio/cantiere, nonché i requisiti per le dotazioni ambientali e tecniche dei laboratori di restauro.
Infine, per quanto riguarda le figure di formazione tecnico-professionale ovvero artigianale di cui al sopracitato art. 3, comma 2 del D.M. n. 86/2009, con DGR n. 1498 del 15.10.2019 - Istituzione di un elenco regionale dei “Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali”, partecipanti ad interventi formativi nell'ambito della programmazione regionale relativa al Fondo Sociale Europeo e dell'offerta formativa regionale. Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86, art. 3 - è stato istituito un elenco regionale, , al quale possono iscriversi gli operatori che hanno frequentato uno dei percorsi di perfezionamento tecnico/specializzazione per Tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali (artigiano) finanziati dalla Regione a valere sulle DGR n. 1094/2017, n. 1179/2018 e n. 1117/2019.
Come in dettaglio spiegato nell’Allegato A del presente provvedimento, infatti, dal 2017 sulla base dei fabbisogni formativi del settore a livello regionale (relativi agli interventi su materiali lignei, lapidei e derivati, superfici decorate) sono stati attivati percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze relative ad attività complementari al restauro o altre attività di conservazione sia per i beni immobili che per i beni mobili. La strutturazione di tali percorsi formativi è avvenuta in coerenza con le diverse tipologie di materiali previsti dal D.M. del 26 maggio 2009, n. 87 Regolamento concernente la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l'insegnamento del restauro, nonché delle modalità di accreditamento, dei requisiti minimi organizzativi e di funzionamento dei soggetti che impartiscono tale insegnamento, delle modalità della vigilanza sullo svolgimento delle attività didattiche e dell'esame finale, del titolo accademico rilasciato a seguito del superamento di detto esame, ai sensi dell'articolo 29, commi 8 e 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
L’intervento che si propone di approvare - nel rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e delle disposizioni del regolamento (UE) 2021/1060 - è coerente nell’ambito del citato PR Veneto FSE+ 2021 - 2027, con l’Obiettivo “Investimenti per l’occupazione e la crescita” - Priorità 1 Obiettivo specifico a) (ESO4.1) Migliorare l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l'attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell'economia sociale; e - Priorità 2 Obiettivo specifico g) (ESO4.7) Promuovere l'apprendimento permanente, in particolare le opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione flessibili per tutti, tenendo conto delle competenze imprenditoriali e digitali, anticipando meglio il cambiamento e le nuove competenze richieste sulla base delle esigenze del mercato del lavoro, facilitando il riorientamento professionale e promuovendo la mobilità professionale.
L’intervento è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al Codice Obiettivo DEFR 2023-2025: 15.02.01 Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi progetti formativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dall’Avviso/Direttiva di cui all’Allegato A del presente provvedimento, attraverso l’apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU) entro il seguente termine perentorio: ore 13.00 di martedì 26 settembre 2023. Possono presentare proposte i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 - Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati per l’ambito della Formazione Superiore e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della DGR n. 359 del 13.2.2004 e successive DGR n. 4198 del 29.12.2009 e DGR n. 2120 del 30.12.2015.
Come descritto nell’Allegato A del presente provvedimento, i progetti formativi dovranno far riferimento a due tipologie di percorsi:
Tipologia 1 – Percorsi formativi per il conseguimento della qualifica professionale di Tecnico del restauro di beni culturali – ciclo triennale.
Tipologia 2 - Percorsi di perfezionamento tecnico e/o di specializzazione, per operatori e tecnici del restauro di beni culturali.
Per la realizzazione dell’intervento di cui al presente provvedimento, si propone uno stanziamento pari ad euro 2.500.000,00 massimi a valere sui fondi afferenti il PR FSE+ 2021-2027, in relazione alla Priorità 1 - Occupazione, Obiettivo Specifico a) e alla Priorità 2 - Istruzione e Formazione, Obiettivo Specifico g). La ripartizione dei fondi tra le due Priorità 1 e 2 è stimata rispettiva in euro 2.100,000,00 e 400.000,00 ma sarà esattamente definita in sede di adozione del provvedimento direttoriale di impegno di spesa.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n.118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi euro 2.500.000,00 saranno assunte a carico del Bilancio regionale di previsione 2023-2025, approvato con L.R. 23.12.2022, n. 32, nei seguenti termini:
Priorità 1 - Occupazione - euro 2.100.000,00
Priorità 2 - Istruzione e Formazione - euro 400.000,00
Si propone di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione di procedere con proprio atto alle modifiche al cronoprogramma che si rendessero necessarie per il coerente utilizzo delle risorse disponibili, con particolare riferimento alla quota del cofinanziamento regionale.
Si ricorda che con DGR n. 670 del 28.4.2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” (T.U.B.) che definisce le principali disposizioni in materia di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi finanziati nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) FSE 2014-2020, applicabili di fatto a tutte le attività sovvenzionate aventi caratteristiche analoghe. Il T.U.B. è stato successivamente modificato con decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 38 del 18.9.2020. Nelle more dell’adozione del nuovo T.U.B., che sarà perfezionato per l’attuazione del PR Veneto FSE+ 2021-2027, le attuali disposizioni di cui al T.U.B. sopra richiamato, continuano a rappresentare la regolamentazione anche per le azioni di cui al presente provvedimento, fatte salve eventuali incompatibilità con la nuova disciplina comunitaria e fermo restando quanto diversamente stabilito nella Direttiva di cui all’Allegato A del presente provvedimento.
Conformemente alle disposizioni di cui alla suddetta D.G.R. n. 670/2015, si prevede, ai fini della gestione finanziaria dei contributi approvati, l’erogazione di un’anticipazione del 70% dell’importo finanziato, in deroga alla misura ordinaria del 40%, esigibile nel corso dell'esercizio 2023. Si prevede un pagamento intermedio nella misura massima del 25% del contributo concesso, esigibile nel corso dell’esercizio 2024 ed un saldo finale. La liquidazione del saldo residuo, esigibile nel corso dell’esercizio 2025, pari al 5% del totale, è subordinata all’approvazione direttoriale dell’attestazione finale delle attività realizzate, nei limiti delle somme verificate come ammissibili.
Le istanze di pagamento dovranno essere presentate tramite l’applicativo SIU e devono essere corredate da una nota di richiesta di pagamento in regime fuori campo IVA. Anticipi e pagamenti intermedi devono essere garantiti apposita polizza fideiussoria, redatta su modello regionale approvato con decreto del Direttore della Direzione Formazione n. 573 del 1 luglio 2009. In conformità alle disposizioni di cui al T.U.B non potranno essere accettate fideiussioni emesse da soggetti giuridici esteri che non abbiano una stabile organizzazione nel territorio nazionale.
Si propone, infine, di affidare la valutazione dei progetti di percorsi formativi oggetto del presente Avviso/Direttiva ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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