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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 116 del 29 agosto 2023


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 981 del 11 agosto 2023

Approvazione delle perimetrazioni delle aree di salvaguardia e protezione totale dei punti di captazione idropotabile presenti nelle aree omogenee denominate Macroaree MCP36-MCP37-MCP38-MCP39-MCP40-MCP41 ricadenti nei Comuni di Piombino Dese, Resana e Trebaseleghe, così come individuate dal Consiglio di Bacino Brenta, relative ai punti di captazione del gestore acquedottistico ETRA S.P.A. (Art. 94 del D. Lgs. 152/2006; Art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque approvato con D.C.R. n. 107 del 5/11/2009 e ss.mm.ii.; DGRV 1621/2019).

Note per la trasparenza

Prendendo atto del parere favorevole n. 4079 del 22 dicembre 2022 espresso all’unanimità dalla competente Commissione Tecnica Regionale Ambiente, sulla base delle valutazioni tecniche espresse nel medesimo, si approvano le perimetrazioni delle aree di salvaguardia e protezione totale dei punti di captazione idropotabile indicati nell’oggetto per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, nonché per la tutela dello stato delle risorse, in ottemperanza alle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di tutela delle acque.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

La Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (Direttiva Quadro Acque) del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, all'art. 7, comma 3, prevede che gli Stati membri possano definire "aree di salvaguardia" per i corpi idrici destinati alla produzione di acqua potabile.

La Direttiva 2006/118/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento, recepita in Italia con D. Lgs 30/2009, nel riprendere l'art. 7, comma 3 della Direttiva 2000/60/CE, prevede la determinazione, da parte degli Stati membri, di zone di salvaguardia delle dimensioni ritenute necessarie per la protezione degli approvvigionamenti di acqua potabile da parte dell'autorità nazionale competente.

Il D. Lgs. n. 152 del 3/04/2006, "Norme in materia ambientale" e successive modifiche integrative, recependo la Direttiva 2000/60/CE, disciplina sia la tutela quali-quantitativa dell'acqua dall'inquinamento che l'organizzazione del servizio idrico integrato. L'art. 94, in particolare, disciplina le aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, delineando la suddivisione in tre zone soggette a particolari vincoli: a) zona di tutela assoluta, b) zona di rispetto (eventualmente suddivisa in ristretta e allargata), c) zona di protezione. In via provvisoria le zone di tutela assoluta e le zone di rispetto sono state definite come aree circolari attorno alla captazione rispettivamente di 10 e 200 m di raggio.

Il Piano di Tutela delle acque (PTA) approvato con D.C.R. n. 107 del 5/11/2009 e ss.mm.ii., riprende i contenuti del D. Lgs. 152/2006 e, in via provvisoria, individua all’art. 15 le aree di salvaguardia delimitando le zone di rispetto aventi un’estensione di 200 m di raggio dal punto di captazione; prevede inoltre l’emanazione da parte della Giunta regionale di specifiche direttive tecniche per la delimitazione definitiva delle aree di salvaguardia. Tali direttive, che rappresentano il riferimento per le istruttorie regionali, sono state approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1621 del 5/11/2019 recante “Approvazione delle Direttive tecniche per la delimitazione delle aree di salvaguardia delle risorse idriche, in aree territoriali omogenee, per punti di attingimento di acque sotterranee destinate al consumo umano tramite acquedotto”. La DGRV 1621/2019 rappresenta anche il riferimento per l’attuazione della misura generale denominata “individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano e definizione della relativa disciplina” inserita nel Capitolo 6 paragrafo 14.3.1, del vigente Piano di gestione delle acque del distretto delle Alpi Orientali – aggiornamento 2022-2027.

Il percorso di individuazione ed approvazione delle aree di salvaguardia, definito nella citata DGRV n. 1621/2019, in conformità con l’art. 15 delle norme tecniche del PTA, si sviluppa nel seguente modo:

  • le Autorità d’Ambito, individuate nei Consigli di Bacino di cui alla L.R. 27 aprile 2012, n 17, predispongono la proposta di perimetrazione delle aree di salvaguardia delle opere di presa acquedottistica che ricadono nel territorio di competenza e la trasmettono agli uffici regionali preposti all’istruttoria;
  • la Commissione Tecnica Regionale Ambiente (CTRA), a seguito di istruttoria, rilascia il parere di competenza;
  • la Giunta Regionale, con apposito provvedimento, approva la perimetrazione delle aree di salvaguardia;
  • i Consigli di Bacino ricevono la proposta approvata dalla Giunta Regionale e la trasmettono all’ARPAV, alle Province, ai Comuni interessati, ai Consorzi di bonifica competenti per territorio.

Il Consiglio di Bacino Brenta, con nota prot. n. 326 dell’8/02/2019, acquisita al prot. reg. con n. 59009 del 12/02/2019, ha trasmesso il documento denominato “Individuazione delle zone di salvaguardia e protezione totale dei punti di captazione del gestore acquedottistico ETRA S.P.A. ai sensi dell’art. 94 del D. Lgs. 152/2006” contenente gli studi di base e la proposta di perimetrazione delle aree di salvaguardia del bacino di competenza, approvato con Delibera dell’Assemblea dei Sindaci n. 19 del 18/12/2018.

Con nota prot. n. 1719 del 19/10/2021 (prot. reg. n. 475514 del 19/10/2021) il Consiglio di Bacino Brenta ha integrato la proposta suddetta con nuova documentazione aggiornata per quel che concerne l’individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni acquedottistiche per il campo pozzi di Carmignano di Brenta (PD) e per la sorgente di Oliero in comune di Valbrenta località Valstagna (VI), approvata con Delibera dell’Assemblea dei Sindaci n. 5 del 17/06/2021. Con la suddetta nota il Consiglio di Bacino ha dato atto della verifica di conformità del progetto presentato alle direttive tecniche regionali approvate con DGRV 1621/2019.

In data 07/07/2022, in sede di Commissione Tecnica Regionale Ambiente, è stata presentata la relazione generale del "Progetto per l’individuazione delle zone di salvaguardia e protezione totale dei punti di captazione del gestore acquedottistico ETRA S.P.A. ai sensi dell’articolo 94 del D. Lgs. 152/2006", dando di fatto avvio formale all’istruttoria degli studi di base e delle relative proposte di perimetrazione.

In base ad analisi di tipo geologico, geomorfologico e idrogeologico, le 152 captazioni site nel territorio di competenza sono state raggruppate dal Consiglio di Bacino Brenta in 63 macroaree omogenee, distribuite in parte nel settore collinare-montano e in parte nei territori di pianura.

Per ciascuna macroarea è stato realizzato uno specifico studio base conforme alle direttive tecniche sopra citate; le informazioni disponibili in merito all’esercizio delle opere di presa sono riportate in specifiche “schede pozzo” allegate agli studi base. Il Consiglio di Bacino Brenta propone di suddividere le Zone di Rispetto (ZR) in Zone di Rispetto Ristrette (ZRR) e Zone di Rispetto Allargate (ZRA) secondo quanto previsto dall’art. 94 del D. Lgs. 152/2006.

Dalle risultanze dello studio, il Consiglio di Bacino Brenta, sulla base degli elementi critici emersi, propone una serie di attività per la protezione delle opere di captazione, tra cui la perimetrazione della ZTA dei pozzi e la loro protezione dalle acque di ruscellamento. Laddove è prevista la protezione dinamica, il Consiglio di Bacino Brenta ha previsto la realizzazione di un’adeguata rete di monitoraggio con posizionamento di piezometri calibrato sull’area di salvaguardia definita dal modello numerico.

Il Consiglio di Bacino ha inoltre previsto di definire le opportune azioni atte a valutare e gestire il rischio relativo alla filiera idropotabile in sede di Piano di Sicurezza delle Acque (PSA), come indicato nell’art. 6, commi 6-7 del D. Lgs. 18/2023.

La Direzione Ambiente e Transizione Ecologica con nota n. 364783 del 18/08/2022 ha provveduto ad avviare la procedura di costituzione di un gruppo di lavoro per l'esame e la valutazione della documentazione tecnica presentata dai Consigli di Bacino competenti per territorio, con particolare riferimento agli aspetti idrogeologici e idrodinamici. L’ARPAV, con nota del 23/08/2022 acquisita in atti al n. 369314, ha dato riscontro individuando quale componente del gruppo di lavoro in parola, il Direttore dell’Unità Organizzativa Qualità delle Acque Interne.

L’approvazione delle aree di salvaguardia oggetto della presente deliberazione riguarda un gruppo di sei macroaree (MCP36-MCP37-MCP38-MCP39-MCP40-MCP41) comprendenti n. 14 pozzi localizzati nei Comuni di Piombino Dese (PD) e Resana (TV). Due delle aree di salvaguardia (MCP40 e MCP41) si collocano nella zona sud-est del bacino Brenta ed includono anche parte del territorio del Comune di Trebaseleghe (PD).

Sulla base della documentazione tecnica presentata e dell’istruttoria condotta dal gruppo di lavoro Regione – ARPAV sopra richiamato, la proposta di perimetrazione delle aree di Salvaguardia relative alle Macroaree MCP36-MCP37-MCP38-MCP39-MCP40-MCP41 è stata sottoposta nella seduta del 22/12/2022 all’esame della Commissione Tecnica Regionale Ambiente, acquisendone il parere di competenza.

Si ritiene pertanto concluso l'iter necessario e si propone, con il presente provvedimento, di approvare le perimetrazioni delle aree di salvaguardia dei punti di captazione idropotabile per le prese acquedottistiche di pubblico interesse gestite dal gestore del Servizio Idrico Integrato ETRA precisate in oggetto, prendendo atto e facendo proprio il parere favorevole, comprensivo di prescrizioni e raccomandazioni della Commissione Tecnica Regionale Ambiente, espresso all’unanimità, con voto n. 4079 del 22/12/2022, riportato integralmente in Allegato A quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI l’art. 19, comma 6 e l’art. 28 della L.R. 33/1985;

VISTE le Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque, approvato con DCR n. 107 del 5 novembre 2009 e ss.mm.ii.;

VISTE le Direttive 2000/60/CE, 2006/118/CE;

VISTO il D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;

VISTO il Piano di Gestione delle Acque secondo aggiornamento 2022-2027, capitolo 6;

VISTA la DGRV n. 1621 dell'8 marzo 2019;

VISTA la nota del Direttore della Direzione Ambiente e Transizione ecologica n. 364783 del 18/08/2022;

VISTA la nota ARPAV n. 2022 - 0074847 / U del 23/08/2022 acquisita in atti al n. 369314 del 23/08/2022;

VISTO il D. Lgs 18/2023;

VISTO l'art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di prendere atto del parere n 4079 del 22/12/2022 della Commissione Tecnica Regionale Ambiente comprensivo di prescrizioni e raccomandazioni, riportato in Allegato A alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
  3. di approvare, sulla base dell’istruttoria tecnica svolta dal gruppo di lavoro, come costituito dal Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica con nota n. 0364783 del 18/08/2022 e delle valutazioni tecniche espresse nel succitato parere n. 4079/2022 della Commissione Tecnica Regionale Ambiente, le perimetrazioni delle aree di salvaguardia a protezione totale dei punti di captazione ad uso idropotabile, ai sensi dell’art. 94, co. 1 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., per le aree omogenee denominate macroaree MCP36-MCP37-MCP38-MCP39-MCP40-MCP41, di cui agli studi di base e successive integrazioni al progetto presentato dal Consiglio di Bacino Brenta e denominato “Individuazione delle zone di salvaguardia e protezione totale dei punti di captazione del gestore acquedottistico ETRA S.P.A”, ubicati nei Comuni di Piombino Dese, Resana e Trebaseleghe;
  4. di trasmettere al Consiglio di Bacino Brenta il presente provvedimento ai sensi di quanto disposto dalla DGRV n. 1621/2019;
  5. di disporre che il Consiglio di Bacino Brenta trasmetta le delimitazioni delle aree di salvaguardia di cui al punto 1 della presente Deliberazione agli enti competenti di seguito elencati: Comune di Piombino Dese, Comune di Resana, Comune di Trebaseleghe, Provincia di Padova, Provincia di Treviso, ULSS 6 “Euganea”, ULSS 2 “Marca Trevigiana”, ARPAV, Consorzi di Bonifica competenti;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;
  7. di incaricare la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica all'esecuzione del presente atto;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_981_23_AllegatoA_510188.pdf

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