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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 94 del 14 luglio 2023


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 777 del 27 giugno 2023

Ripartizione tra le aziende del Servizio sanitario regionale del 50% del finanziamento destinato all'incremento per l'anno 2023 delle tariffe orarie relative alle prestazioni aggiuntive rese dal personale medico ed infermieristico operante presso i Servizi di emergenza-urgenza. Articolo 11, comma 1 del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si dispone la ripartizione alle aziende ULSS e Ospedaliere del Servizio sanitario regionale, secondo i criteri indicati nelle premesse, del 50% delle risorse attribuite alla Regione del Veneto dalla tabella B allegata al decreto-legge 30 marzo 2023, n 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56, che l’articolo 11 dello stesso decreto ha destinato al finanziamento dell’incremento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive effettuate dal personale medico e dal personale infermieristico operante nei servizi di emergenza-urgenza, fino alla misura oraria, rispettivamente, di 100 euro e di 50 euro.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

L’articolo 11, comma 1,  del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56, stabilisce quanto segue:

Per l'anno 2023 le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale  SSN, per affrontare la carenza di personale medico e infermieristico presso i servizi di emergenza - urgenza ospedalieri del Servizio Sanitario Nazionale SSN e al fine di ridurre l'utilizzo delle esternalizzazioni, possono ricorrere, per il personale medico, alle prestazioni aggiuntive di cui all'articolo 115, comma 2, del CCNL dell'Area sanità del 19 dicembre 2019, per le quali la tariffa oraria fissata dall'articolo 24, comma 6, del medesimo CCNL, in deroga alla contrattazione, può essere aumentata fino a 100 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione, nonché per il personale infermieristico, alle prestazioni aggiuntive di cui all'articolo 7, comma 1, lettera d), del CCNL - triennio 2019-2021 relativo al personale del comparto sanità, per le quali la tariffa oraria può essere aumentata fino a 50 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione, nel limite degli importi di cui alla tabella B allegata al presente decreto, pari a complessivi 50 milioni di euro per il personale medico e a complessivi 20 milioni di euro per il personale infermieristico per l'anno 2023. Restano ferme le disposizioni vigenti in materia di prestazioni aggiuntive, con particolare riferimento ai volumi di prestazioni erogabili nonché all'orario massimo di lavoro e ai prescritti riposi”.

La norma sopra richiamata, in sostanza, per affrontare la carenza del personale medico e infermieristico operante presso i servizi di emergenza-urgenza e per ridurre le esternalizzazioni in tale ambito, consente alle aziende ed enti del SSN di elevare le tariffe orarie riferite alle prestazioni aggiuntive effettuate dal predetto personale medico e infermieristico fino alla misura oraria, rispettivamente, di 100 euro e di 50 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione. L’incremento per la dirigenza medica costituisce deroga alla previsione di cui all’articolo 24, comma 6 del CCNL dell’Area Sanità del 19.12.2019 che fissa la tariffa nella misura di 60 euro orari, nonché, per quanto riguarda il personale infermieristico, in assenza di disposizioni della contrattazione collettiva nazionale  del comparto sanità, costituisce deroga rispetto  alle determinazioni delle singole aziende ed enti del SSN.

Il comma 1-bis dell’articolo in parola dispone inoltre l’applicazione delle disposizioni sopra illustrate, in quanto compatibili e comunque nei limiti di spesa ivi previsti, anche al personale medico e infermieristico operante nei pronto soccorso pediatrici e ginecologici afferenti ai presidi di emergenza-urgenza e accettazione (DEA) di I e di II livello del Servizio sanitario nazionale.

Al fine di far fronte alla relativa spesa la norma mette a disposizione delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano la somma di 50 milioni di euro destinati al personale medico e di 20 milioni di euro destinati al personale infermieristico. La tabella B) allegata al D.L. 34/2023 assegna alla Regione del Veneto 4.114.931 euro per il personale medico e 1.645.973 euro per il personale infermieristico.

Si propone di incaricare la Direzione Risorse Umane SSR dell'esecuzione del presente atto e, in particolare, dell'istituzione dei CNI di entrata e uscita del bilancio regionale, ai fini dell'accertamento e dell'incasso delle risorse assegnate alla Regione ed erogate per il tramite di Azienda Zero alle Aziende Ulss e Ospedaliere. 

Si propone, quindi, di ripartire il 50% delle predette risorse tra le Aziende ULSS, l’Azienda Ospedale-Università di Padova e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona avuto riferimento, per il personale medico, ai seguenti criteri:

  • personale in servizio rispetto alla dotazione standard prevista per le unità operative di pronto soccorso, con un peso del 50%;
  • incidenza dei servizi di emergenza-urgenza esternalizzati presso le aziende, con un peso del 30%;
  • volume delle prestazioni aggiuntive per i servizi di emergenza-urgenza rappresentato nel piano recentemente presentato dalle stesse aziende all’Area Sanità e Sociale, con un peso del 20%.

Per il personale infermieristico si propone di fare riferimento a degli indici aziendali calcolati considerando i seguenti elementi:

  • personale in servizio rispetto al minimo di dotazione standard previsto per le unità operative di pronto soccorso;
  • numero di accessi al pronto soccorso, per singolo presidio, nell’anno 2022.

Si propone di autorizzare il Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale a ripartire entro il corrente anno, con proprio decreto, il rimanente 50% delle risorse in questione in rapporto all’effettiva riduzione dei servizi esternalizzati e alla perdurante carenza di personale, elementi che dovranno essere monitorati dalla stessa Area Sanità e Sociale.

Agli oneri derivanti dal presente provvedimento si fa fronte a valere sulle risorse statali 2023 assegnate alla Regione del Veneto per l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56;

VISTO l’articolo 24, comma 6, del CCNL dell’Area Sanità del 19 dicembre 2023;

VISTO l’articolo 2, comma 2, lett. o) della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

  2. di ripartire tra le Aziende ULSS, l’Azienda Ospedale-Università di Padova e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, secondo i criteri indicati nelle premesse e la quantificazione contenuta  all’Allegato A alla presente deliberazione,  il 50% delle  risorse che sono state attribuite alla Regione del Veneto dalla Tabella B al decreto-legge 30 marzo 2023, n., 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56 per l’incremento per l’anno 2023  delle tariffe orarie relative alle prestazioni aggiuntive rese dal personale medico ed infermieristico operante presso i Servizi di emergenza-urgenza;

  3. di autorizzare il Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale a ripartire, entro il corrente anno, tra le aziende di cui al punto 2, il rimanente 50% delle risorse attribuite alla Regione del Veneto dalla tabella B al decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56, in rapporto alla riduzione da parte delle singole aziende dei servizi esternalizzati e alla perdurante carenza di personale;

  4. di incaricare la Direzione Risorse Umane SSR dell'esecuzione del presente atto; 

  5. di far fronte agli oneri derivanti dal presente provvedimento con le risorse previste dal decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito con legge 26 maggio 2023, n. 56, art. 11, comma 1, come ripartite in Tabella B;

  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione. 

(seguono allegati)

Dgr_777_23_AllegatoA_506827.pdf

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