Bur n. 78 del 09 giugno 2023

Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 631 del 24 maggio 2023

Determinazioni in materia di tirocini di inclusione sociale, ai sensi dell'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 22 gennaio 2015 sul documento recante "Linee-guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione". Integrazioni alla DGR n. 1406/2016.

L'Assessore Manuela Lanzarin, di concerto con l'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

Ai sensi dell’art. 1, comma 34, della Legge n. 92 del 28 giugno 2012 “Riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” (nota come “Legge Fornero”), in sede di Conferenza Stato Regioni e Province autonome, sono stati siglati in materia di tirocini tre Accordi che sono stati successivamente recepiti da parte delle Regioni.

Il primo Accordo recante “Linee guida in materia di tirocini” è stato approvato nella seduta del 24 gennaio 2013 ed è stato recepito dalla Regione del Veneto con DGR n. 1324 del 23 luglio 2013, che ha disciplinato la materia, regolamentando i tirocini formativi e di orientamento, i tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo e i tirocini estivi di orientamento.

Il secondo Accordo recante “Linee-guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione” è stato approvato nella seduta del 22 gennaio 2015. La Regione del Veneto con la DGR n. 1406 del 9 settembre 2016 ha dato una prima parziale applicazione all’Accordo del 22 gennaio 2015.

Il terzo Accordo recante “Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento” è stato approvato il 25 maggio 2017 e recepito dalla Regione del Veneto con DGR n. 1816 del 7 novembre 2017 “Disposizioni in materia di tirocini ai sensi dell’Accordo Conferenza Stato-Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”.

Con riferimento specifico ai tirocini di inclusione sociale, la disciplina normativa regionale sinora adottata richiede un passo ulteriore che porti, diversamente da quanto previsto dalla DGR n. 1406/2016, a rispondere a bisogni di una platea più ampia di beneficiari. Questa delibera infatti ha disciplinato tirocini con valenza prettamente socio-sanitaria e riabilitativa, finalizzati allo sviluppo dell’autonomia e alla promozione dell’inclusione sociale di persone con disabilità grave e in possesso di residue capacità lavorative e relazionali, come riportato nelle disposizioni dell’allegato A. Il target di beneficiari è individuato con requisiti specifici e gli unici soggetti promotori riconosciuti sono i SIL - Servizi Integrazione Lavorativa delle Aziende ULSS.

Il contesto nel corso del tempo si è evoluto in termini di risorse economiche e di misure volte a favorire l’inclusione e presenta oggi una maggiore complessità in termini sociali. Le fonti e l’entità dei finanziamenti, in particolare per questo specifico intervento, sono aumentati e possono essere comunitari (ad esempio fondi strutturali), statali, regionali e comunali (gestiti anche in forma associata), nonché provenire da altri soggetti pubblici e privati. Riguardo alle misure per contrastare l’esclusione sociale si ricorda l’introduzione della misura nazionale di contrasto alla povertà: il Sostegno all’inclusione attiva – SIA (istituito con la Legge n. 33/2017) poi divenuto con il D.Lgs. n. 147/2017 Reddito di inclusione – ReI e, successivamente, con il D.L. n. 4/2019 convertito in Legge n. 26/2019, Reddito di cittadinanza – RdC; la disciplina di questa misura prevede i tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione tra i sostegni che i comuni possono attivare nell’ambito del Patto per l’inclusione sociale (art. 7 comma 1 del D.Lgs n. 147/2017), utilizzando la quota servizi del Fondo nazionale per la lotta alla povertà.

In merito da ultimo alla presa in carico del servizio sociale professionale, le persone e i nuclei familiari, anche in seguito alla recente pandemia, presentano peculiarità e bisogni complessi e, in alcuni casi, nuovi che richiedono interventi e servizi multidisciplinari e innovativi.

Risulta pertanto necessario integrare le disposizioni in materia di tirocini di inclusione sociale, consentendo così anche il raccordo di questa tipologia di intervento con altre misure regionali e nazionali che promuovono l’inclusione sociale quali ad esempio: il Reddito di Inclusione Attiva (misura regionale per favorire l’autonomia e l’inclusione) e gli interventi previsti nell’ambito del percorso 4 dedicato a “Lavoro e Inclusione” del Piano Attuativo Regionale PAR (con cui si implementano le azioni previste nel Programma GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).

Tale necessità è inoltre ulteriormente rafforzata dalla richiesta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di rivedere la disciplina regionale dei tirocini di inclusione sociale al fine di consentirne l’ammissibilità della spesa alla quota servizi Fondo lotta alla povertà. La Regione del Veneto ha dato risposta con nota protocollo n. 97229, inviata in data 20 febbraio 2023, impegnandosi in tal senso.

Tenuto conto che le finalità e i criteri oggetto della presente delibera sono stati condivisi tra le strutture regionali, Direzione Servizi Sociali e Direzione Lavoro, si propone di approvare l’Allegato A parte integrante ed essenziale alla presente deliberazione e contenente le determinazioni attuative.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Linee-guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione”, repertorio atti n. 7/CSR del 22 gennaio 2015;

VISTO il D.Lgs. 15 settembre 2017, n.147 “Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”;

VISTO il Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4 “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la DGR n. 1324 del 23 luglio 2013 “Disposizioni in materia di tirocini”;

VISTA la DGR n. 1406 del 9 settembre 2016 “Disposizioni in materia di tirocini di inclusione sociale, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 22 gennaio 2015 "Linee guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione" e contestuale revoca della DGR n. 3787/2002. Deliberazione/CR n. 53 del 22 giugno 2016.”;

VISTA la DGR n. 1816 del 7 novembre 2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”;

delibera

1. di approvare le premesse quali parti integranti del provvedimento;
2. di approvare l’Allegato A, parte integrante ed essenziale della presente deliberazione, recante “Determinazioni in materia dei tirocini di inclusione sociale in attuazione dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 22 gennaio 2015 ad integrazione di quelli di cui alla DGR n. 1406 del 9 settembre 2016”;
3. di incaricare il direttore della UO Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione sociale della Direzione Servizi Sociali di dare esecuzione del presente atto;
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

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