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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 34 del 10 marzo 2023


Materia: Edilizia abitativa

Deliberazione della Giunta Regionale n. 148 del 24 febbraio 2023

Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa in materia di edilizia sostenibile e circolare tra Regione del Veneto, Ance Veneto, Anpar, Arpav, Confindustria Veneto, Legambiente, Università IUAV di Venezia, Università degli Studi di Padova, per la definizione di proposte operative per l'attuazione dell'economia circolare nel settore dell'edilizia.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva lo schema di Protocollo d’Intesa in materia di edilizia sostenibile e circolare tra la Regione del Veneto, Ance Veneto, Anpar, Arpav, Confindustria Veneto, Legambiente, Università IUAV di Venezia, Università degli Studi di Padova, per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nel settore dell’edilizia.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin, di concerto con l'Assessore Roberto Marcato, riferisce quanto segue.

La politica dell’Unione Europea in materia di rifiuti vanta una lunga storia ed è tradizionalmente incentrata su una gestione dei rifiuti più sostenibile per l’ambiente.

Tra le direttive sull’economia circolare volte a trasformare l’economia UE in un’economia sostenibile entro il 2050, la Direttiva UE 2018/851 (che emenda la precedente 2008/98/CE) prevede che al fine di avanzare verso un’economia circolare europea con un alto livello di efficienza delle risorse, gli Stati membri devono adottare le misure necessarie per conseguire, entro il 2035, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani almeno al 65% in termini di peso.

Tale Direttiva, facente parte del cosiddetto “Pacchetto per l’economia circolare”, è stata recepita con il D.Lgs.  3 settembre 2020, n. 116, introducendo importanti novità sulla disciplina della gestione dei rifiuti, che vanno a modificare la Parte IV del D.Lgs. 152/2006. Le principali innovazioni riguardano la responsabilità estesa del produttore e la modifica di alcune definizioni di rifiuto.

L’edilizia è uno dei settori industriali considerati a maggior impatto ambientale soprattutto per quanto concerne il consumo di materie prime, e la produzione di rifiuti prodotti nelle attività di cantiere. Ridurre l’impatto ambientale è quindi fondamentale per contrastare la crisi climatica, e programmare è essenziale per uno sviluppo sostenibile del comparto edilizio.

Il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), approvato con D.M. 24 giugno 2022, n. 257, predisposto ai sensi dell’art. 198-bis del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dispone che per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione (C&D) occorre “implementare misure di demolizione selettiva secondo la prassi UNI/PdR 75:2020 e sviluppare tecnologie di riciclaggio per reimmettere la materia nei cicli produttivi”.

E’ stato quindi approvato il Decreto del MITE n.152 del 27/09/2022 recante il regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto per quelli derivanti da costruzione e demolizione, e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152.

Il tema della sostenibilità e della compatibilità ambientale degli interventi edilizi, è oggetto di una rinnovata e maggiormente rafforzata attenzione da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel settore, indotta dalla necessità, a livello globale, di promuovere anche nel settore dell’edilizia, il modello dell’economia circolare.

In questo scenario, lo stesso Statuto della Regione, all’art. 8, comma 1, riconosce la rilevanza di queste tematiche, disponendo che, nel rispetto del principio di responsabilità nei confronti delle generazioni future, il Veneto opera per assicurare la conservazione e il risanamento dell’ambiente, attraverso un governo del territorio volto a tutelare l’aria, la terra, l’acqua, la flora e la fauna quali beni e risorse comuni.

Più nello specifico, la L.R. 9 marzo 2007, n. 4 “Iniziative ed interventi regionali a favore dell’edilizia sostenibile”, al fine di tutelare la qualità della vita, dell’ambiente e del territorio, attribuisce alla Regione del Veneto il compito di promuovere e incentivare la sostenibilità energetico - ambientale nella realizzazione di opere di edilizia pubblica e privata.

In ambito pianificatorio con D.G.R. n. 988 del 09/08/2022, si è provveduto all’“Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA). DGR n. 69/CR del 5/07/2022”.

In particolare, l’Allegato A alla succitata delibera contiene, tra l’altro, il paragrafo “Focus di approfondimento n. 1 –  Risorse circolari per il comparto produttivo: incentivazione dei sottoprodotti e end of waste” e il paragrafo “Focus di approfondimento n. 2: Valorizzazione rifiuti da c&d e gestione dei rifiuti contenenti amianto (RCA)”, i cui contenuti mirano ad attivare tavoli di confronto e adottare strumenti regolatori, al fine di individuare ambiti di miglioramento e meccanismi di correzione di eventuali criticità nella gestione di tali rifiuti speciali.

In tale contesto la Regione del Veneto, gli enti, le associazioni di categoria, le università, quali soggetti preposti alla tutela e/o portatori di interessi inerenti le tematiche in argomento, assumono un ruolo fondamentale per la condivisione di strategie unitarie e l’attuazione di azioni mirate al superamento di ostacoli tecnici e normativi, relativamente al riutilizzo dei materiali da costruzione e demolizione, e dei sottoprodotti.

Sulla base di questa sinergia è stato avviato un confronto con le Strutture regionali competenti in relazione alle tematiche trattate e i portatori di interesse al fine di pervenire alla sottoscrizione tra Regione del Veneto, Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE Veneto),  Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati (Anpar), Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (Arpav), Confindustria Veneto, Legambiente, Università IUAV di Venezia, Università degli Studi di Padova, di un “Protocollo d’intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nell’edilizia” il cui schema, Allegato A, costituisce parte integrante e sostanziale al presente provvedimento.

Obiettivo del Protocollo d’intesa in argomento è pertanto quello di attivare strategie condivise e complementari che favoriscano l’applicazione dell’economia circolare nel settore dell’edilizia, in particolare promuovendo:

  • la riduzione del consumo di risorse naturali attraverso l’utilizzo di aggregati di recupero e altri materiali in sostituzione degli analoghi materiali vergini;
  • l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili;
  • lo sviluppo di un’industria del recupero di alta qualità e concorrenziale che orienti il mercato verso una maggiore ed assestata fiducia nella qualità del materiale recuperato;
  • la lettura analitica dell’attuale quadro normativo vigente individuando le relative criticità e le possibili iniziative volte al superamento delle stesse;
  • l’analisi del processo progettuale e realizzativo di una costruzione edilizia, quali espressioni del principio che tutte le attività, a partire dall’estrazione e produzione dei materiali/componenti edilizi, debbano essere organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro, in una visione strategica fondata sull’ottimizzazione dei processi e di economia circolare;
  • la promozione dell’utilizzo del Building Information Modeling (BIM) attraverso azioni di supporto alla diffusione della conoscenza dello stesso, quale strumento fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di circolarità, attraverso la rappresentazione e la gestione digitale degli edifici, permettendo una efficace valutazione Life-Cycle Assessment (LCA) che dia consapevolezza del danno o delle potenzialità ambientali dovute a ciò che avviene in ognuna delle fasi del ciclo di vita di un edificio;
  • la possibilità di sviluppare una piattaforma web, finalizzata alla raccolta e alla condivisione delle attività svolte dai singoli sottoscrittori, da rendere eventualmente disponibile agli operatori del settore.

Il Protocollo d’intesa istituisce, al fine del raggiungimento dell’obiettivo sopra citato, il Tavolo per l’edilizia sostenibile e circolare, coordinato dalla Regione del Veneto, al quale partecipano i referenti designati per ogni singolo portatore d’interesse.

Tra gli impegni della Regione del Veneto, quello precipuo è il coordinamento delle attività del Tavolo, che costituisce una valida opportunità di confronto, di condivisione e di concertazione per tutte le azioni che ciascuno dei sottoscrittori del presente Protocollo d’intesa si impegna a realizzare.

I sottoscrittori aderenti al Protocollo d’intesa potranno mettere a disposizione esperienze ed attività già svolte e si impegnano ad attuarne delle altre specificatamente per il Tavolo, compresa quella ricognitiva di risorse messe a disposizione dai fondi europei, stabilendo altresì che ulteriori organizzazioni e associazioni potranno aderire anche successivamente alla sottoscrizione del Protocollo.

La sottoscrizione del Protocollo d’intesa da parte della Regione del Veneto è a cura del Presidente della Giunta o di un suo delegato.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 2008/98 del 19 novembre, art. 5;

VISTO il Protocollo UE per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione - Ref. Ares (2018) 4724185 - 14/09/2018;

VISTA l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata nel 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU;

VISTA la Legge 28 dicembre 2015, n.221 che prevede l’obbligatorietà del Green Public Procurement, (Direttiva 2014/24/EU) per le stazioni appaltanti italiane;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n.152, art.184;

VISTO il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, art. 34, che introduce l’obbligo dei criteri ambientali minimi;

VISTO il D.M. 5 febbraio 1998 “Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22”;

VISTO il D.M. 11 ottobre 2017 “CAM per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici pubblici”;

VISTA la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata dal CIPE il 22 dicembre 2017, che costituisce lo strumento di coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia;

VISTO il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti approvato con D.M. 24 giugno 2022, n.257;

VISTO il D.M. 152 del 27/09/2022 del MITE recante il regolamento che disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto per quelli derivanti da costruzione e demolizione, e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152;

VISTO lo Statuto del Veneto, art. 8, comma 1;

VISTA la Legge Regionale 21 gennaio 2000, n. 3, "Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti";

VISTA la Legge Regionale 9 marzo 2007, n. 4, “Iniziative ed interventi regionali a favore dell'edilizia sostenibile”;

VISTA La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata con Delibera del Consiglio regionale n.80 del 20 luglio 2020, concepita in attuazione e in coerenza con la Strategia Nazionale;

VISTA la D.G.R. n. 988 del 09 agosto 2022 “Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA). DGR n. 69/CR del 5/07/2022”;

VISTA la D.G.R. n. 1773 del 28 agosto 2012, “Modalità operative per la gestione dei rifiuti da attività di costruzione e demolizione”, e relativo Allegato “A” che detta i criteri specifici e nel quale particolare risalto assume l'incentivazione della cosiddetta "demolizione selettiva" quale soluzione più efficace per ridurre i quantitativi dei rifiuti prodotti e per favorire la separazione e l'avvio a un recupero più efficiente delle frazioni separate”;

VISTA la D.G.R. n. 1060 del 24 giugno 2014 “Modalità operative per la gestione e l'utilizzo nel settore delle costruzioni di prodotti ottenuti dal recupero e di rifiuti”;

VISTA la D.G.R. n.439 del 10 aprile 2018 “Modalità operative per la gestione e l'utilizzo nel settore delle costruzioni di prodotti ottenuti dal recupero e di rifiuti”;

VISTO l’art.2, comma 2 della Legge Regionale 31 dicembre 2012, n. 54, “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”.

delibera

  1. di considerare le premesse parti integranti e sostanziali del presente atto;
  2. di approvare lo schema di “Protocollo d’intesa per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nell’edilizia” tra la Regione Veneto, Ance Veneto, Anpar, Arpav, Confindustria Veneto, Legambiente, Università IUAV di Venezia, Università degli Studi di Padova, di cui all’Allegato A al presente provvedimento, del quale costituisce parte integrante e sostanziale;
  3. di incaricare il Presidente della Giunta o suo delegato alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica dell’esecuzione della presente deliberazione, nonché dell’adozione degli atti conseguenti o connessi allo stesso e necessari per l’attuazione degli interventi previsti nell’approvando schema di Protocollo d’Intesa;
  6. di autorizzare il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica ad apportare allo schema di Protocollo allegato al presente provvedimento eventuali modifiche, non sostanziali, che si rendessero necessarie sotto il profilo operativo;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art.23, comma 1, lettera d), del D.Lgs. n.33 del 14 marzo 2013;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_148_23_AllegatoA_498273.pdf

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